3 cereali per la primavera
Pubblicato
4 anni fa
Dealma Franceschetti
Foodblogger, autrice, insegnante di cucina e consulente macrobiotica
Scopri i benefici e le ricette sfiziose adatte per adulti e bambini
I cereali rappresentano l’alimento alla base dell’alimentazione umana degli ultimi 10-12 mila anni. Tutti i popoli della terra hanno coltivato e consumato cereali.
In Giapponese l’ideogramma Wa, che significa pace, è composto da una bocca e da una spiga di cereale.
Dal punto di vista della macrobiotica, il cereale è l’alimento principale dell’essere umano perché fornisce in proporzioni ideali carboidrati, proteine, grassi, vitamine, sali minerali e fibre. Ovviamente se sono integrali o semi-integrali.
Ma c’è un altro aspetto importante: i cereali sono semi, quindi carichi di energia vitale, tanto da essere in grado di germogliare e produrre una pianta.
Con il passaggio dall’inverno alla primavera possiamo consumare più spesso l’orzo, il farro e il riso a chicco lungo e integrali o semi integrali, quindi non raffinati.
Orzo
L’orzo è un cereale dall’effetto leggermente rinfrescante, quindi particolarmente adatto alla stagione primaverile. È anche classificato dalla macrobiotica come un cereale ad energia Legno, che governa il fegato.
È emolliente e lenitivo delle infiammazioni intestinali e aiuta ad abbassare il colesterolo.
In commercio troviamo 3 tipologie di orzo a seconda della raffinazione subita o meno: l’orzo perlato (è raffinato, quindi da usare di rado o da evitare, l’orzo decorticato (è semi integrale) e l’orzo mondo (integrale).
L’orzo decorticato è un ottimo compromesso tra il raffinato e l’integrale, adatto un po’ a tutti, soprattutto a chi inizia ad avvicinarsi ai cereali non raffinati, in modo da abituare gradualmente l’intestino all’aumento della fibra.
Riso lungo
Il riso è un cereale perfetto in ogni stagione. A seconda della varietà tonda o lunga possiamo adattarlo meglio durante l’avvicendarsi delle stagioni e quindi del clima.
Nella stagione fredda è particolarmente indicato il riso a chicco tondo, perché più yang, mentre nella stagione calda è molto utile il riso a chicco lungo, perché più yin.
In primavera possiamo scegliere tra le varietà a chicco lungo, ad esempio il Ribe, il Thai e il basmati (meglio se integrale).
Il riso integrale è disintossicante, dimagrante e utile in caso di stitichezza.
Possiamo scegliere il riso semi integrale se non siamo abituati ai cereali integrali e usarlo come passaggio tra il raffinato e l’integrale, soprattutto se abbiamo un intestino delicato.
Farro
Il farro, insieme all’orzo, è uno dei cereali più antichi coltivati dall’uomo ed è il “papà” di tutti i tipi di frumento.
Il farro monococco e il dicocco sono i progenitori del farro moderno e possiamo trovarli in commercio.
Hanno un chicco più piccolo e una quantità di glutine inferiore e più digeribile, quindi meno problematica.
Il farro, insieme all’avena e all’orzo, ha nutrito gli antichi romani per secoli.
Con la sua energia Legno, questo cereale si presta per il periodo primaverile, ma è anche perfetto per insalate di cereali da consumare fresche con l’arrivo delle prime giornate calde.
Ricette
Minestra d’orzo decorticato
- 100 g di orzo decorticato
- 40 g di lenticchie decorticate
- 1 carota
- 1 cipolla
- 150 g di zucca mondata
- qualche foglia di catalogna o altre foglie verdi a piacere
- 3 funghi shitake secchi
- 1 pezzo di alga wakame
- 2 cucchiai circa di miso di riso
- 2 foglie di salvia
- qualche foglia di rosmarino
- sale marino integrale
Lava l’orzo e mettilo in ammollo per qualche ora. Scola e trasferiscilo in una pentola con circa 3 volte il volume dell’orzo, misurato a secco. Porta a bollore, aggiungi una presa di sale marino integrale e cuoci coperto per circa 40 minuti con fiamma al minimo (lasciando un piccolo spiraglio con il coperchio). A fine cottura spegni e lascia riposare coperto per 15 minuti. Dovrebbe aver assorbito tutta l’acqua, quindi non serve scolare.
Metti in ammollo i funghi shitake per una decina di minuti in acqua tiepida (l’acqua di ammollo può essere poi recuperata nella zuppa).
Trasferisci in una casseruola le lenticchie, le verdure tagliate a pezzetti, gli shitake tagliati a fettine e l’alga wakame (se è in fiocchi si aggiunge direttamente, se è in stecche, si ammolla qualche minuto e poi si taglia). Aggiungi anche la salvia pezzetti oppure intera se vuoi toglierla successivamente.
Aggiungi circa un litro d’acqua e porta a bollore. Cuoci per circa 15 minuti.
A fine cottura sciogli il miso a parte con un po’ di minestra e aggiungilo.
Mescola bene e spegni. Aggiungi il rosmarino tritato a piacere.
Aggiungi l’orzo cotto a parte. Puoi aggiungerne anche meno rispetto alla quantità preparata, a seconda dei tuoi gusti. Se avanza dell’orzo cotto, si conserva in frigorifero per 4-5 giorni.
Questa minestra si può conservare in frigo fino al giorno dopo e riscaldarla.
Farro monococco allo zafferano
- 200 g di farro monococco
- 1 carota
- 200 g di porro mondato
- 300 g di ceci cotti
- 1 bustina di zafferano
- 1 limone
- 1 cucchiaio di olio evo
- 2 cucchiai di shoyu o tamari (salsa di soia)
- 1 pizzico di sale marino integrale
Lava il farro e lascialo in ammollo circa 2 ore. Butta l’acqua e trasferiscilo in pentola.
Aggiungi 500 ml di acqua e il sale e porta a bollore. Quando bolle, abbassa la fiamma e cuoci coperto, lasciando un piccolo spiraglio, per circa 25-30 minuti.
Poi spegni, chiudi bene il coperchio e lascia riposare per 10 minuti.
Mentre il farro cuoce puoi preparare le verdure: taglia il porro sottile e la carota a cubetti oppure a bastoncini. Trasferiscili in padella con l’olio, 1 cucchiaio di acqua e lascia rosolare piano.
Aggiungi ancora poca acqua e lascia stufare coperto per qualche minuto.
Quando le carote sono al dente aggiungi i ceci, lo shoyu e lo zafferano sciolto a parte in poca acqua e cuoci scoperto ancora 1 minuto.
Aggiungi la buccia grattugiata del limone e il farro cotto.
Questo piatto è buono sia caldo sia fresco come insalata estiva di farro.
Riso integrale con agretti e ceci
Gli agretti, detti anche barba di frate, sono verdure tipicamente primaverili, che troviamo solo da marzo a maggio, ricche di clorofilla, che aiuta la disintossicazione, soprattutto del fegato.
- 300 g di riso integrale cotto
- 300 g di agretti (da mondare)
- 150 g di ceci cotti
- 1 spicchio d’aglio
- la buccia di 1 limone
- 1 cucchiaio di olio evo
- 1 cucchiaio di shoyu o tamari (salsa di soia)
Per pulire gli agretti taglia la parte finale più dura e scura, quella vicina alle radici, poi trasferiscili in una ciotola piena d’acqua. Sciacquali bene in modo che la terra si depositi sul fondo della ciotola, poi toglili dall’acqua e trasferiscili su un tagliare e tagliali a pezzetti.
In una padella fai rosolare piano l’aglio nell’olio. Puoi scegliere se lasciarlo intero e toglierlo alla fine oppure tritarlo; io l’ho tritato.
Aggiungi gli agretti e fai rosolare qualche minuto a fiamma bassa. Aggiungi un po’ d’acqua e fai cuocere per 5 minuti.
Aggiungi lo shoyu o il tamari e i ceci e cuoci ancora 1 minuto, poi spegni.
Aggiungi il riso cotto e la buccia di limone grattugiata e mescola bene.
Ottimo caldo, ma anche a temperatura ambiente come un’insalata di riso.
*Le foto sono tratte dal blog La via macrobiotica.