Fegato: 5 piante per depurarlo
Pubblicato
7 anni fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Ecco come depurare il fegato in modo naturale per ritrovare energia, favorire la digestione e contrastare l'invecchiamento precoce
La primavera è la stagione adatta per depurare il fegato. Nella Medicina Mediterranea, fondata da Ippocrate, e anche nella più lontana Medicina Cinese, l’arrivo della primavera corrisponde al risveglio del fegato.
Quest’organo ha più di una funzione benefica per la nostra salute. Per questo motivo è bene tenerlo “pulito” e fare una depurazione almeno una volta l’anno. Quando è affaticato, infatti, può essere causa di malattie o disturbi anche gravi.
In questo articolo vediamo come depurare il fegato con alcune piante naturali.
Le funzioni del fegato
Il fegato è uno degli organi più grandi del nostro corpo. È un grande laboratorio di trasformazione chimica. Lavora costantemente per tenere pulito il nostro organismo da ogni tipo di tossina che possiamo immagazzinare. È anche un complesso sistema di filtraggio, che produce due tipi di secrezioni:
- la bile, che confluisce all'intestino, durante la digestione dei pasti,
- una sostanza endocrina, che si riversa nel sangue per fornire amminoacidi, albumine, globuline e altre sostanze che permettono la trasformazione di zuccheri e grassi.
Esistono poi altre sostanze che il fegato produce (il glicogeno e altri gruppi di enzimi) che gli servono per svolgere le proprie funzioni affinché possiamo mantenere la nostra salute. Eccone alcune:
- produce la bile, indispensabile per la corretta digestione dei grassi e delle vitamine liposolubili vitamine (A, D, E, K),
- regola la formazione e la trasformazione di sostanze come il colesterolo, i trigliceridi e le parti grasse. Queste sono prodotte dal fegato stesso e hanno una funzione benefica, ma in quantità eccessive diventano dannose,
- elimina le tossine, le sostanze tossiche, i residui dei farmaci e le sostanze di scarto affinché non creino un accumulo che può favorire infiammazione cronica,
- permette di trasformare gli alimenti assorbiti, tramite la sintesi del colesterolo, dei trigliceridi e l'emulsione dei grassi,
- riduce gli scarti tossici nel metabolismo delle proteine,
- elimina i globuli rossi danneggiati o invecchiati,
- favorisce la gestione e l'immagazzinamento degli zuccheri nel sangue, regolando la glicemia,
- partecipa alla corretta coagulazione del sangue, evitando accumuli che possono ostruire vene e arterie.
Un filtro anti-tossine naturale
Uno dei compiti del fegato è trasformare le sostanze di scarto in modo che possano essere eliminate e lo fa in diversi modi. Due, tuttavia, sono i metodi principali:
- vengono reintrodotte nel sangue ed eliminate per via renale o cutanea attraverso l’urina e il sudore;
- vengono inglobate nella bile ed espulse attraverso l’intestino.
Data la particolare funzione del fegato è importante che questo organo funzioni al suo meglio. Purtroppo, però, è facile mandarlo in "corto circuito", indebolire e rallentare la sua funzionalità, soprattutto nei casi di:
- alimentazione disequilibrata con particolare predilezione verso cibi processati e ultraprocessati o troppo grassi,
- assunzione cronica di farmaci,
- malattie croniche, come diabete, colesterolo alto e sovrappeso o obesità.
Se perde la propria funzionalità è più probabile che insorgano disturbi e malattie diverse. Alcuni dei disturbi che possono essere correlati all'incapacità di portare avanti il proprio lavoro di filtraggio e pulizia interna sono:
- colesterolo alto,
- meteorismo e difficoltà digestive,
- mal di testa,
- disturbi del sonno,
- ciclo mestruale irregolare,
- malassorbimento di nutrienti,
- scoppi di rabbia, ma anche irritabilità e tendenza depressiva.
Depurare il fegato per stare meglio
La primavera è la stagione più adatta per pensare al benessere del nostro fegato. Secondo la Medicina Cinese, la salute è governata da 5 logge energetiche, ognuna con le proprie caratteristiche e a cui vengono ricondotti anche gli organi. Il Fegato, che viene definito il generale, è sotto la loggia Legno, collegata, a sua volta, alla primavera.
La primavera segna il passaggio dalla loggia Acqua, che ha una energia di conservazione e riduzione, a quella del Legno, che ha una energia di rinnovamento e rigenerazione. Questo passaggio è molto ben visibile in natura proprio in questo periodo.
Secondo la filosofia della medicina cinese, il fegato è responsabile del flusso regolare del Qi, l'energia, in tutto il corpo; compresa quella che aiuta a mantenere bilanciati gli organi. Quando il fegato è funzionale, il Qi scorre senza problemi e noi avremo la giusta energia e la vitalità.
Se il Qi si blocca, può portare alla stagnazione dell'energia del fegato, che a livello fisico si manifesta con i sintomi descritti nel paragrafo precedente. Ecco perché si considera che in primavera il fegato possa essere più suscettibile a disequilibri energetici, che possono favorire un aumento dei sintomi.
La depurazione stagionale è un modo per far sì che il Qi del fegato scorra senza blocchi evitando così di indebolire la nostra salute.
5 piante per depurare il fegato
Un modo per intervenire dolcemente a sostengo del fegato è fare una depurazione naturale con piante appunto che hanno un tropismo - una preferenza - per quest’organo. Le piante più indicate per questo compito sono le cosiddette "piante amare" (cardo, carciofo, tarassaco, cicoria ecc.). Il sapore amaro ha infatti un tropismo elettivo per il fegato e stimola la produzione della bile e i processi digestivi. Alcune delle piante con sapore amaro hanno anche una funzione protettiva sulle cellule del fegato.
Ecco quali ti consiglio.
1. Carciofo
Si tratta di una delle piante per eccellenza per il benessere del fegato. Le foglie del carciofo (Cynara cardunculus scolymus L.) hanno un’azione protettiva e depurativa. Sai perché questo ortaggio viene usato spesso in amari digestivi? Perché ha una funzione aperitiva: stimola la produzione della bile, favorendo così la digestione dei grassi.
Il carciofo è particolarmente indicato nei casi di digestione difficile, ed è in grado di tenere sotto controllo i valori del colesterolo nel sangue. Ne facilita infatti l’espulsione attraverso le feci grazie all'aumento della secrezione degli acidi biliari.
Contiene inoltre diversi tipi di polifenoli (cinarina, acido caffeico, acido clorogenico e luteolina) che hanno attività antiossidante e sono quindi un aiuto naturale per eliminare i radicali liberi. Tali molecole possono favorire un accumulo di tossine che causa invecchiamento e morte precoce delle cellule, provocando anche una perdita di funzionalità che a livello di salute si manifesta con disturbi di vario genere (infiammazioni e dolori articolari, invecchiamento cutaneo) fino a favorire malattie degenerative.
Per la depurazione puoi usare sia i carciofi freschi, come buonissimo alimento primaverile. Un rimedio fai da te che uso spesso in questa stagione è il decotto con le foglie più dure del carciofo per una tisana detossinate a costo zero che ti permette anche di usare scarti ricchi di proprietà benefiche. Si prepara in un lampo: scegli le foglie più dure e gli scarti del carciofo fresco, mettile in un pentolino con abbondante acqua fredda. Metti sul fuoco e fai bollire per 10-15 minuti. Filtra e bevi tiepida.
Il sapore è amaro: se non sei abituato a questo sapore, prova a inserire qualche pezzetto di liquirizia durante la bollitura o qualche scorza d'arancia per dolcificarla in modo naturale, senza usare alcun tipo di zucchero o dolcificante artificiale.
Puoi bere 2 tazze di tisana di carciofo al giorno: se hai problemi di digestione, ti consiglio di berla prima dei pasti, in modo da favorire tale funzione.
Se invece hai necessità di una depurazione più "forte e decisa", ti suggerisco di optare per un integratore a base di estratti di carciofo, con eventuali altre piante dall'azione depurativa, come quelli che trovi sul nostro e-commerce.
Ti ricordo che il carciofo fa parte della famiglia delle Asteracee e non è indicato se hai allergie o sensibilità a una o più piante di questa famiglia.
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2. Cardo mariano
Il contenuto di silimarina nel Cardo mariano (Silybum marianum L.) rende questa pianta un eccellente rimedio protettivo delle cellule epatiche. Vanta anche una spiccata proprietà antiossidante, in grado di contrastare i radicali liberi, e contrasta la perossidazione lipidica, il meccanismo che favorisce l'ossidazione dei lipidi.
Oltre ad essere utile per la depurazione del fegato, gli estratti di questa pianta amara possono avere anche proprietà:
- digestiva,
- colagoga e coleretica, in grado di stimolare la produzione e il flusso della bile,
- ipolipemizzanti,
- ipoglicemizzanti.
In natura lo si trova ancora abbastanza facilmente, dato che è in grado di crescere nei terreni poveri. Si usano le foglie più tenere.
Anche il cardo mariano fa parte della famiglia delle Asteracee, come il carciofo, valgono dunque le stesse avvertenze.
Cerchi un integratore a base di cardo mariano? Ti proponiamo questi:
3. Tarassaco
La radice di questo fiore che in primavera colora di giallo i prati e i campi di casa nostra contiene dei principi amari che stimolano l’attività del fegato. Il Tarassaco (Taraxacum officinale) aiuta quindi l’eliminazione delle tossine da parte del fegato. E allo stesso tempo favorisce la produzione della bile.
I suoi effetti diuretici e depurativi (non è un caso che in molte regioni d'Italia venga chiamato "piscialetto") sono noti fin dall'antichità, tanto che il Tarassaco è stato usato come detossinante stagionale.
È controindicato in chi soffre di calcoli biliari per la sua attività di produzione e stimolazione della bile.
Se sei fra quelli a cui piace andar per erbe, la primavera è la stagione giusta per la raccolta del tarassaco: le sue foglie sono ottime da utilizzare come insalata, mescolata a del radiccio o insalata o usate anche da sole. Puoi utilizzare anche qualche fiore appena sbocciato e tenero per dare anche colore alla tua insalata.
Assicurati di utilizzare piante giovani, che crescono lontano da fonti di inquinamento, inquinate o da campi coltivati e anche di saperlo riconoscere bene, perchè è facile confonderlo con altre piante non commestibili.
Sai che recentemente ho imparato a utilizzare i boccioli del tarassaco non ancora fioriti da usare al posto dei capperi? Possono essere messi sotto sale (si usa sale grosso), in olio o anche in aceto. Oltre che una bontà salutare sono anche un effetto "wow" fra i commensali!
Anche il Tarassaco fa parte della famiglia delle Asteracee.
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4. Cicoria
Spesso snobbata ai giorni nostri, la Cicoria (Cichorium intybus L.), altra pianta della famiglia delle Asteracee, vanta numerose virtù. Nelle civiltà del passato era usata per contrastare le malattie minori del fegato.
Le sue radici hanno diverse sostanze dall'azione remineralizzante, tonificante, diuretica e depurativa. Sul fegato svolge sia azione coleretica, favorisce cioè la secrezione degli acidi biliari, sia azione colagoga, stimola la contrazione della colecisti.
Le sue foglie possono essere usate in cucina per arricchire zuppe e altre piatti. A me piace aggiungerla in preparazioni con ingredienti dal sapore prevalentemente dolce (zucca, patate, cipolle, carote ecc.). Il suo tocco amarognolo aiuta infatti a contrastare il sapore troppo dolce finale.
Un altro modo per sfruttare le proprietà di questa pianta benefica è usarla al posto del caffé (sul nostro ecommerce trovi la polvere solubile). Priva degli effetti collaterali che ha il caffè, la bevanda di cicoria aiuta il fegato e protegge l’intestino, fornendo un valido aiuto naturale in caso di stitichezza.
Per sfruttare i benefici della Cicoria, ti suggeriamo questi rimedi naturali:
5. Berberina
Pianta poco nota, la Berberis aristata contiene un particolare alcaloide, berberina, che ha dimostrato diverse attività benefiche. Può infatti aiutare a:
- migliorare la sensibilità dell'insulina, riducendo i valori degli zuccheri nel sangue,
- ridurre i valori di colesterolo (in particolare quello cattivo) e trigliceridi,
- proteggere il fegato, anche in caso di fegato grasso,
- favorisce la digestione, anche dovuta a difficoltà del fegato,
- svolge attività antiossidante e antinfiammatoria.
Viene spesso utilizzata in associazione con la silimarina o gli estratti di altre piante amare per un effetto più sinergico e completo nella depurazione del fegato, come ad esempio in questo integratore che trovi sul nostro ecommerce. La pianta è infatti in grado di stimolare la bile, promuovendo la funzionalità del fegato, miglorando il metabolismo dei grassi.
Per beneficiare delle attività della Berberina, ti suggeriamo questi rimedi:
Conclusioni
La primavera è il periodo ideale per poter depurare il fegato e sostenerlo nelle sue importanti funzioni. Per farlo non servono tecniche invasive che possono avere effetti collaterali, ma puoi ricorrere a piante e spezie che puoi usare sia in cucina, per una alimentazione più bilanciata, che come integratori.
Eliminare le tossine in eccesso permette di sentirsi più leggeri, più concentrati e più energici sia fisicamente che mentalmente, e di contrastare anche diversi problemi che è comune sperimentare nel quotidiano. Vale la pena provare, non trovi?
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