Crostata senza glutine con composta di susine
Pubblicato
4 anni fa
Simona Casadei Tenshi
Consulente macrobiotica e insegnante di cucina naturale
Questa ricetta è molto apprezzata dai miei bimbi ed è stata ampiamente collaudata e gradita anche da persone abituate a ricette classiche. La portiamo ai compleanni, alle feste o alle merende a casa di amici e piace a tutti.
Per renderla più dolce ho scelto, oltre la farina di riso quella di avena, che, nonostante sia un cereale privo di glutine, subisce delle lavorazioni ad opera di macchinari utilizzati anche con cereali glutinici, che le conferiscono una certa quantità di residui di glutine. Più che altro si tratta di contaminazioni, che tuttavia non la rendono adatta a chi soffre di celiachia.
Questi con un po' di ricerca in più potranno comunque trovare in commercio delle farine di pura avena, con il marchio “gluten free”, a testimonianza di una lavorazione in purezza di questo cereale, oppure utilizzare la stessa ricetta magari sostituendo la farina di avena con quella di castagne. Per quanto riguarda chi invece al glutine è solo sensibile, anche la comune farina di avena andrà benissimo e non si avvertiranno fastidi gastrointestinali o di altro genere, riscontrabili invece col grano.
Le mandorle tritate messe sopra la crostata a fine cottura, oltre ad essere un’esplosione di gusto rallentano il passaggio degli zuccheri nel sangue.
Tempi di preparazione: 15 minuti + 30-35min per la cottura in forno
Livello di difficoltà : medio/bassa
Dosi: 6/8 persone
Tipologia: gluten free/veg/senza zucchero/dolcificata con malto
Ingredienti
- 120 g Farina di riso integrale
- 120 g Farina di avena
- 60 g Farina di grano saraceno
- 50 g Olio evo
- 80 g Malto di riso
- composta di susine senza zucchero
- 1 manciata di mandorle tostate
- Latte vegetale q.b
- 1 cucchiaio di crema di mandorle
- Scorza di 1 limone
- ½ cucchiaino di bicarbonato
- 1 pizzico di sale
Procedimento


Miscelare in una terrina le tre farine scelte, aggiungere il sale e la scorza di limone. Aggiungere l’olio, il malto e la crema di mandorle, iniziare a mescolare. Aggiungere gradualmente il latte vegetale (io ho usato quello di avena), andando cauti per non metterne troppo.
Intanto sciogliere a parte il bicarbonato in un po’ di succo di limone e far sviluppare l’effervescenza. Quando è trasformato tutto in spuma aggiungerlo all’impasto, che deve diventare malleabile, non troppo duro e abbastanza elastico, tipo le paste da modellare per bambini!
E non deve attaccarsi alle mani (non manipolare troppo se no si scalda e appiccica!)



Lasciare riposare 5-10 minuti affinché rassodi ma non di più perché rischia di rompersi al momento della lavorazione.
Stendere metà impasto con mattarello dandogli la forma di un disco alto circa 8 mm e sistemarlo in una teglia. Essendo un impasto con poco glutine meglio usarne una di diametro ridotto così da dargli più spinta verso l’alto (io ho usato una teglia con diametro di 22cm (ma si riesce bene anche con un 24)
Forare con la forchetta in più punti.
Aggiungere la composta (io ho usato quella di susine ma si può usare quella che si vuole. Meglio scura e un po’ aspra!).
Con l’altra metà dell’impasto fare delle strisce e disporle con cura sulla preparazione.

Infornare a forno caldo, a 170° per 35 minuti; fare comunque la prova con lo stuzzicadenti prima di sfornare.
Una volta tolta la crostata dal forno cospargerla ancora bollente con un po' di malto (io lo faccio colare a fili usando una forchetta) che servirà a far attaccare le mandorle e a lucidare la crostata. Distribuirvi quindi sopra le mandorle tagliate a coltello.
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