San Giovanni: le erbe dell’estate
Pubblicato
6 anni fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Scopri le piante raccolte in questo periodo magico dell’anno, le loro proprietà e gli utilizzi
Non sentite anche voi qualcosa di diverso nell’aria? Un che di magico e potente che vi rinvigorisce?
E non è un caso: oggi è il 24 giugno, il giorno di San Giovanni. Si tratta di un giorno carico di simbolismo e di significati che si perdono nella tradizione popolare dei tempi antichi.
Ed è un periodo di pieno fermento anche per gli appassionati e gli addetti ai lavori di erboristeria, poiché molte piante hanno il loro tempo balsamico in questo periodo dell’anno.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire il significato di questo giorno e le proprietà delle piante.
Il solstizio d’estate: il giorno più lungo dell’anno
Il giorno di San Giovanni è legato a quello del solstizio del 21 giugno, giorno che segna l’inizio dell’estate, un periodo carico di magia e di esoterismo, poiché è il periodo dell’anno, definito dalla Medicina Cinese del massimo Yang: è il punto in cui il sole raggiunge il punto più in alto nel cielo, e segna l’inizio dell’estate. Da un punto di vista astrologico, in questo giorno le ore di luce sono molte di più di quelle di buio, è la notte più corta dell’anno; dal 22 in poi, piano piano le ore di buio prenderanno il sopravvento su quelle di luce, segnando anche il passare delle stagioni.
Ma cosa c’è di magico in questo giorno? Secondo gli antichi in questo giorno il sole si fermava per sposarsi con la luna, determinando l’unione di due elementi fondamentali per la nostra sopravvivenza: l’acqua e il fuoco.
Secondo leggende più recenti l’alba del 24 giugno è più luminosa del solito e a delimitare il contorno della sfera celeste c'è un cerchio di fuoco che gira nel cielo per qualche ora per poi scompare.
Questo era il periodo più indicato per celebrare riti che rafforzassero la forza del sole, destinato a essere soppiantato dalle tenebre e a “indebolirsi”.
Per questo, le celebrazioni propiziatorie nelle notti fra il 21 e il 24 giugno si sprecavano: era il periodo giusto per fare riti che tenessero lontani gli spiriti cattivi e si raccoglievano alcune erbe che potevano essere usate dalle prime erboriste della storia – spesso definite streghe – per preparare miscele curative.
Acqua di San Giovanni e oleliti
Una delle preparazioni tipiche di questo periodo è il nocino, fatto con l’infusione delle noci non ancora mature in alcol, lasciate a macerare per due mesi al sole.
Un'altra usanza è quella dell'acqua di San Giovanni e prepararla è davvero semplicissimo. La sera del 23 giugno si raccolgono i fiori (vanno evitati quelli tossici o velenosi) che fioriscono in questo periodo e si mettono in una ciotola con dell'acqua. La ciotola va esposta alla luce della luna per tutta la notte. Al mattino l'acqua si filtra e si utilizza per lavarsi il viso, soprattutto gli occhi. L'acqua energizzata era simbolo di buon auspicio e di buona salute.
Questo è anche il periodo più adatto per preparare un oleolito che si prepara lasciando macerare i fiori (calendula, lavanda, malva iperico, ma anche melissa, rosmarino ecc.) in un vaso di vetro per circa 30 giorni. Una volta filtrato può essere utilizzato per massaggi antinfiammatori, lenitivi, calmanti ecc.
Si tratta di una tradizione antichissima, che risale al periodo in cui gli uomini celebravano la natura con riti e feste per festeggiare il passaggio delle stagioni e un raccolto abbondante.
Vediamo ora quali sono le erbe più comunemente raccolte in questo periodo dell’anno che possono essere utilizzate anche per l'acqua di San Giovanni.
Iperico
Non potevamo non cominciare la lista delle piante di questo periodo se non con l’iperico, che è detta anche erba di San Giovanni. Questa pianta dai brillanti fiori gialli cresce soprattutto negli ambienti montani ed è nota per le sue proprietà in grado di agire riequilibrando il tono dell’umore. L’ipericina che contiene nel fitocomplesso sarebbe in grado di aumentare i livelli di serotonina e di melatonina, alleviando ansia e depressione e migliorando il sonno.
L’olio che si ottiene lasciando macerare i fiori è utile per lenire gli inestetismi della pelle: cicatrici, smagliature e anche segni lasciati dall’acne.
In estate è indicato anche per alleviare l’eritema solare e le irritazioni della pelle.
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Lavanda
Altra pianta magica e dalle mille proprietà, la lavanda avverte della sua presenza grazie ai suoi fiori violacei e al suo inteso profumo. È una delle piante più efficaci per calmare il sistema nervoso: aiuta a rilassarsi e concilia il sonno. Provate a mettere un sacchettino con fiori di lavanda sotto al cuscino su cui dormite, e ne vedrete gli effetti benefici.
In inverno è un’ottima alleata della salute delle vie respiratorie: allevia infatti raffreddore, catarro e febbre.
Grazie alle proprietà rilassanti, è utile per alleviare il mal di testa e l’emicrania.
L’olio essenziale (qui trovi un articolo sulle proprietà e i benefici dell'olio essenziale di Lavanda) è un ingrediente di bellezza per la pelle da avere in casa: ha infatti proprietà cicatrizzanti, antinfiammatorie, antibatteriche e decongestionanti. Ottimo per alleviare le scottature e le bruciature domestiche. Riduce anche il prurito causato dalle punture di insetti e molti li tiene lontani con il suo profumo a loro sgraditi.
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Biancospino
I fiorellini bianco latte di questo arbusto che cresce comunemente ai bordi delle strade, contengono principi attivi che hanno proprietà cardioprotettive, che possono essere utili per prevenire le malattie cardiovascolari.
Può essere d’aiuto anche per regolarizzare la pressione arteriosa, in special modo se tende a essere alta.
Migliora la digestione, soprattutto se bloccata da ansia o stress.
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Artemisia
Questa pianta, che arriva dalla Cina, cresce sui bordi delle strade o nei terreni incolti. Pianta dedicata alla dea Artemide, ha le foglie di colore verde brillante. Veniva usata dai druidi nei falò che accendevano nei giorni del solstizio, affinché bruciassero meglio.
L’estratto di questa pianta è particolarmente utile per alleviare i dolori mestruali, e regolare il flusso del ciclo, in caso di irregolarità.
La sua azione eupeptica la rende un aiuto per coloro che soffrono di digestione difficile.
Dalle foglie essiccate i cinesi ricavano la moxa, sigari che, una volta accesi, vengono avvicinati alla zona da trattare, in modo da beneficiare del calore che sprigiona. Se vuoi avere maggiori informazioni sulla moxa, leggi l'articolo che trovi qui.
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