Iperico: antico rimedio naturale
Pubblicato
7 anni fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Scopri a cosa serve l’iperico o erba di San Giovanni, quali sono le sue proprietà magiche e terapeutiche e come utilizzarlo per sfruttare i suoi benefici
L’iperico è una pianta affascinate, carica di legami con il passato e con il folklore italiano e non solo, che racchiude nella sua forma il significato delle sue proprietà. Diventa un valido sostegno e aiuto in tutte quelle occasioni che possono interferire con il nostro naturale benessere.
Al di là di credenze e del simbolismo magico, gli studi dimostrano che le proprietà dell’iperico possono essere sfruttate in modi diversi nella nostra quotidianità.
Vediamo in dettaglio proprietà e benefici dell’iperico, quando e come usarlo.
La pianta della tradizione: le proprietà magiche dell’iperico
L’iperico (Hypericum perforatum) è sicuramente il fiore simbolo dell’estate: non a caso è chiamato anche erba di San Giovanni, che si celebra il 24 giugno. La sua massima fioritura è proprio in questo periodo (anche se dipende molto dall’andamento della stagione). In passato si credeva che le proprietà dell’iperico fossero attive solo se la pianta veniva raccolta nel giorno dedicato a San Giovanni.
Tradizionalmente, proprio in concomitanza con San Giovanni e con il solstizio d’estate, i fiori dell’iperico vengono impiegati per due preparati casalinghi, utilizzati come rimedio di erboristeria fa da te, per diversi problemi di salute:
- oleolito: i fiori si lasciano a macerare in olio vegetale per circa un mese, fino a che l'olio non assume il caratteristico colore rosso acceso. Può essere usato per massaggi dall’azione antinfiammatoria e antidolorifica,
- acqua di San Giovanni: la notte fra il 23 e il 24 giugno si raccolgono alcuni fiori - fra cui anche l’iperico - che si lasciano in infusione alla luce della luna. Il mattino seguente con l’acqua ci si lava viso e corpo per una sferzata di energia.
Si tratta di due preparazioni che preparo ogni anno: mi piace mantenere vivo il l legame con una tradizione ancestrale legata ai cicli della natura e alle stagioni.
Nel Medioevo l’iperico era noto con il nome di “cacciadiavoli”, perché si credeva che potesse allontanare i demoni. Era dunque considerata una pianta dalle proprietà magiche e mistiche. Per questo i rametti freschi venivano appesi sulla porta di casa oppure indossati. Se messo sulla testata del letto, si credeva invece che potesse garantire un sonno sereno, senza incubi.
Proprio il nome, iperico, fa riferimento a tale proprietà: deriva infatti dal greco hyperikon: è la fusione delle radici "hyper" (sopra) ed "eikon" (immagine o apparizione), che fa riferimento alla presunta capacità della pianta di allontanare gli spiriti maligni.
Perforatum invece deriva dalla caratteristica delle foglioline: se le osservi in controluce, ti accorgi che sono bucherellate – perforate – da piccolissimi forellini molto ravvicinati, in corrispondenza delle ghiandole secretorie, ricche di olio essenziale. Quando ero ancora inesperta era il mio “trucco” per riconoscere la pianta con sicurezza nei campi.
Le proprietà dell’iperico
Al di là delle credenze popolari, in passato l’iperico era apprezzato anche per le proprietà terapeutiche, tanto che è considerata una pianta medicinale da oltre 2000 anni. Nella medicina popolare, i medici come Galeno, Dioscoride e Ippocrate ne raccomandavano l’uso come:
- antinfiammatorio,
- diuretico,
- cicatrizzante,
- balsamico,
- antidepressivo.
L'iperico perse però notorietà durante il Medioevo: motivo per cui non si trova nei vecchi erbari, ed è stato inserito nella farmacopea moderna solo recentemente. Forse per questo la mistica ed erborista Ildegarda di Bingen la considerava “un’erba buona per il bestiame”. In realtà è un peccato che per secoli sia stata dimenticato, dato che nel suo fitocomplesso si distinguono diverse sostanze, fra le quali:
- naftodiantroni,
- floroglucinoli,
- flavonoidi (come fenilpropani, glicosidi flavonolici e biflavoni),
- oli essenziali.
Due sono i principali principi attivi che hanno attività benefica sul corpo umano:
- ipericina (un naftodiantrone)
- iperforina (un floroglucinolo).
Iperico: i benefici
Gli studi recenti hanno analizzato gli effetti di tali principi attivi sulla salute umana. Ecco i benefici dell’iperico, sia per il corpo che per la mente.
Ha effetti sul tono dell’umore
La proprietà più nota dell’iperico è quella sul tono dell’umore. Viene infatti considerato un potente antidepressivo naturale. Nel 1525 persino Paracelso la raccomandava per il trattamento di depressione, malinconia e sovraeccitazione.
E oggi proprio la proprietà sedativa-antidepressiva è quella più studiata, come conferma Enrica Campanini, erborista fra le più esperte in Italia (qui trovi i suoi libri): finora è emerso che l’iperico è in grado di agire in maniera positiva sul tono dell’umore e sulla depressione, soprattutto lieve e moderata.
Ancora non è del tutto chiaro come funzioni: sembra che le due sostanze menzionate sopra, ipericina e iperforina, siano in grado di influenzare i livelli della serotonina, l’ormone del buon umore, e di altri neurotrasmettitori, fra cui dopamina e noradrenalina.
Da studi più vecchi era stata ipotizzata anche la capacità della pianta di agire sui recettori GABAergici per la presenza nel fitocomplesso di flavonoidi, svogendo azione antispasmodica e sedativa sul sistema nervoso centrale.
Nel 1999 è stata effettuata una meta analisi che ha preso in considerazione gli studi sulla pianta dal 1983 al 1998, dalla quale è emerso che gli estratti di iperico sono stati 1,5 volte più efficace del placebo. Gli estratti di iperico hanno avuto un'efficacia simile a quella dei farmaci antidepressivi triclici a basso dosaggio nel trattamento a breve termine della depressione da lieve a moderatamente grave.
Una seconda review, pubblicata su "Annals of Family Medicine", ha analizzato altri 66 studi (a cui hanno preso parte un totale di 15.161 persone) nel 2015, e ha concluso che gli estratti della pianta possono essere indicati nei casi di depressione da lieve a moderata, al pari dei farmaci.
Tali risultati sono stati confermati anche da una terza review del 2022, grazie alla quale l’iperico si è confermato efficace contro la depressione lieve e moderata.
Altri effetti sul tono dell’umore
Oltre alla depressione, l’iperico si è dimostrato valido anche per questi disturbi dell’umore:
- ansia,
- disturbo affettivo stagionale,
- malumore in chi smette di fumare,
- sbalzi del tono dell’umore durante la sindrome premestruale,
- sbalzi del tono dell’umore e umore depresso durante la menopausa, un periodo in cui i tanti cambiamenti ormonali possono influire negativamente sull’equilibrio emotivo di una donna,
- enuresi notturna nei bambini, soprattutto se la pipì a letto è la conseguenza di un sonno agitato e di ansia.
Nonostante i risultati positivi, va però sottolineato che permangono diverse criticità, soprattutto per il fatto che gli studi non avevano parametri standard comuni, ma differivano molto per dosaggi, modo e tempi di assunzione e anche per effetti a lungo termine. Sono quindi necessari altri studi più oggettivi e standardizzati per poter affermare con certezza gli effetti dell’iperico sulla depressione e sul tono dell'umore.
Ha azione antidolorifica e antinfiammatoria
Grazie alla presenza di quercetina e biapigenina la pianta viene considerata un antinfiammatorio naturale. Alcuni studi di laboratorio hanno messo in evidenza la sua capacità di inibire l’attività di alcune sostanze dall’azione pro-infiammatoria, tra cui anche l'interleuchina 6.
Secondo Campanini (qui trovi il suo manuale di fitoterapia) ha anche un effetto anestetico locale, blando ma costante, che modera la reazione infiammatoria, favorendo la riparazione dei tessuti cutanei.
Favorisce la cicatrizzazione delle ferite
Per uso topico, l’olio di iperico (o oleolito) ha una spiccata attività cicatrizzante, nota fin dai secoli più remoti.
Probabilmente tale effetto si deve alle sue diverse attività che vengono combinate insieme:
- antimicrobiche e antinfiammatorie,
- di stimolazione della motilità dei fibroblasti,
- della produzione di collagene e della differenziazione dei cheratinociti (le cellule specializzate più abbondanti della pelle).
Tali fattori sono riconosciuti come quelli coinvolti nell'effetto cicatrizzante dell’Hypericum perforatum.
La presenza di iperforina aiuta a contenere la perdita di acqua transepidermica, rafforzando in questo modo la barriera cutanea. Se la barriera cutanera è alterata, è più facile che si manifesti pelle secca o stressata (anche a causa della frequente esposizione a detergenti) che può essere più soggetta a infezioni microbiche, infiammazioni e prurito.
La ricerca suggerisce che l’uso di olio di iperico può aiutare a mantenere l’integrità della barriera cutanea e anche a favorire la cicatrizzazione delle ferite.
L’ipericina è inoltre nota per la sua capacità vasodilatatrice, in grado di proteggere dall’eritema solare, anche se l'iperico non si può considerare un solare e non può sostituire le adeguate protezioni solari.
Sai che l’oleolito di iperico può essere d’aiuto anche per uso interno? In questo caso devi avere l’accortezza di acquistarlo per uso interno (sul nostro shop online puoi trovarlo qui, a base di olio EVO e iperico bio) o di prepararlo con olio di oliva o girasole (o altro olio commestibile). Campanini segnala che 1 cucchiaino di olio di iperico mattino e sera, aiuta ad alleviare i sintomi di gastrite e ulcera gastrica, per le proprietà cicatrizzanti e lenitive.
Ha attività antivirale
Si tratta forse dell’attività meno nota dell’iperico che può essere d’aiuto in particolare per contrastare l’infezione causata dai retrovirus, anche se gli studi in questo campo sono ancora pochi.
Da segnalare anche l’attività antifungina e antibatterica, anch’esse da approfondire.
Integratore di iperico: cosa devi sapere prima di acquistarlo in erboristeria
In commercio sul nostro e-commerce trovi diversi integratori a base di iperico, soprattutto per facilitare un effetto rilassante e riequilibrante del tono dell’umore.
Prima dell’acquisto, però, tieni presente che per legge, il contenuto di ipericina negli integratori non può essere superiore a 2 mg. Secondo il Ministero tale dosaggio è adeguato per evitare che possa interferire, anche in modo grave, con eventuali farmaci o altri integratori.
Tale informazione porta a fare una considerazione importante, che viene spesso sottovalutata e che invece è fondamentale per non incappare in una delusione o nella convinzione che l’iperico non funziona. Andrebbe infatti valutato il tipo di problema che si vuole contrastare, per capire se il dosaggio è sufficiente per avere dei riscontri positivi.
Negli anni si sono rivolte a me persone che cercavano l’iperico per la depressione e i disturbi del tono dell’umore. In genere tendo a distinguere i consigli in base alla condizione del singolo cliente:
- se tendi ad avere sbalzi del tono dell’umore per periodi non prolungati, o saltuariamente, come durante il ciclo, in menopausa, o per un periodo particolarmente difficile della tua vita, l’iperico può aiutarti a bilanciarlo,
- se tendi a soffrire di depressione, anche lieve, e assumi farmaci (in presenza di una condizione clinica conclamata), l’iperico potrebbe non essere adatto a te, perché il contenuto di ipericina potrebbe essere troppo basso.
In questo secondo caso, il mio consiglio rimane quello di rivolgiti a un medico esperto di medicina integrata che possa valutare la tua situazione e prescrivere i fitoterapici più adatti per te, monitorando anche l’andamento dell’assunzione per evitare effetti collaterali o effetti rebound che possono creare notevoli danni alla tua salute.
Allo stesso modo, la mia risposta è sempre negativa quando i clienti mi chiedono se l’iperico può sostituire i farmaci. Anche in questo caso, è necessario il parere di un medico competente che possa valutare la tua situazione. Il fai da te rischia di creare più danni dei farmaci stessi.
Un altro dubbio che sento spesso esprimere dai clienti è se è meglio una tisana o un integratore di iperico. Qui ti lascio alcune differenze che spero possano aiutarti a capire qual è il rimedio più adatto a te (e che trovi sul nostro shop online):
- la tisana è un rimedio più blando rispetto all’integratore. Può essere utile per sbalzi dell’umore, nervosismo, irritazione saltuarie e che tendono ad essere alleviate in fretta. Presa prima di dormire (almeno 30 minuti prima) facilita anche il sonno. Potrebbe andare bene anche per bambini, ma è sempre bene avere il parere favorevole del pediatra, prima della somministrazione fai da te,
- l’integratore a base di iperico per il tono dell'umore o anche con altre piante sinergiche ha un effetto più marcato, soprattutto se contiene estratto secco titolato (significa che contiene una quantità fissa del principio attivo maggiore, l'ipericina, indipendentemente dal lotto di provenienza della materia prima) è più indicato se hai un problema da tempo per il quale è richiesto un rimedio con un’azione più decisa. L’integratore lo sconsiglio per bambini a meno che non sia specificatamente formulato per la loro età (lo trovi scritto sulla confezione).
Scopri la nostra selezione di integratori a base di iperico e altre piante sinergiche:
Effetti collaterali dell’iperico
L’iperico è una pianta dalle mille proprietà che però può avere anche diversi effetti collaterali.
In presenza di buona salute e per chi non assume farmaci la pianta non ha particolari controindicazioni. Nelle persone più sensibili, tuttavia, ad alti dosaggi può favorire:
I sintomi più comuni sono:
- reazioni gastrointestinali,
- mal di testa,
- perdita di appetito,
- stanchezza,
- vertigini,
- rush cutanei.
Può invece interagire con diversi tipi di farmaci, a cominciare da quelli antidepressivi, fino ai contraccettivi orali (pillola) e anticoagulanti. In questo caso è necessario rivolgersi al proprio medico, per valutare la sicurezza d'uso dell'iperico, modalità e tempi.
Campanini consiglia un’assunzione in fai da te non superiore ai 15 giorni consecutivi, anche per chi non ha particolari problemi di salute o non assume farmaci. Per assunzioni più prolungate è bene sentire il parere del medico.
Gabriele Peroni, chimico, farmacista e fitoterapeuta (qui trovi la sua scheda autore) fa notare che pur avendo capacità di schermare i raggi UV, l’ipericina è foto sensibilizzante, e può causare eritemi e scottature, soprattutto in seguito a esposizione solare prolungata. In via precauzionale, consiglio di far passare almeno 12 ore fra l’uso topico e orale dell’olio di iperico e l’esposizione al sole.
Da evitare l’assunzione nelle donne che assumono la pillola anticoncezionale perché le sostanze contenute nell’iperico rischiano di diminuire gli effetti dell’anticoncezionale e di alterare il ciclo mestruale.
Per mancanza di dati su possibili effetti collaterali in gravidanza e allattamento, l’iperico è sconsigliato nelle donne incinta e che allattano.
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