Febbre: come curarla con i rimedi naturali
Pubblicato
9 mesi fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Esistono rimedi naturali per la febbre?
Guance arrossate, temperatura corporea più alta della media, brividi e una sensazione di totale spossatezza possono essere segni rivelatori della presenza di febbre. Con questo termine si indica una temperatura corporea superiore a 37,2 °C.
Tale condizione può essere favorita da diversi fattori, fra i quali problemi autoimmuni, infiammazioni, infezioni e altre malattie. In autunno e in inverno, tuttavia, la causa più comune è un'infezione, spesso di origine virale.
In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza sulla febbre, indagando cause, sintomi e “anomalie” con cui può presentarsi, sia negli adulti che nei bambini.
Vedremo anche i rimedi naturali, l’alimentazione e lo stile di vita più adeguati per sostenere il nostro organismo mentre cerca di eliminare i patogeni attraverso la febbre.
Cos’è e perché viene la febbre
Contrariamente a quanto si pensa, la febbre non è una malattia ma un sintomo che il nostro sistema immunitario è attivo e sta combattendo un microrganismo dannoso per la nostra salute.
Solitamente indica una infezione acuta o un’altra malattia in atto e può avere cause diverse:
- infezioni, soprattutto da parte di virus e batteri. Quando l’infezione interessa le alte vie respiratorie la febbre è uno dei sintomi dell’influenza, causata da un virus,
- reazioni a una intossicazione,
- presenza di malattie sistemiche e infiammatorie, come l’artrite reumatoide,
- alcuni farmaci e vaccini.
Qualsiasi sia l’origine, la febbre è una delle armi che il nostro sistema immunitario sceglie per eliminare qualcosa di nocivo al nostro interno, o per accelerare il processo di disintossicazione. Da questo punto di vista è un’alleata della nostra salute.
La febbre si manifesta quando aumenta il numero di globuli bianchi (in particolar modo i linfociti): questi corpuscoli, che fanno parte del sistema immunitario, aumentano in presenza di una aggressione da parte di agenti esterni. E producono delle sostanze chiamate pirogeni endogeni, che provocano l’aumento della temperatura corporea.
Ma perché tale meccanismo viene attivato dal nostro sistema immunitario? Forse avrai sentito dire che la febbre sopra i 38 gradi brucia i virus, anche se tecnicamente tale affermazione non è corretta.
Al di sopra dei 37 °C, i virus e i batteri perdono la loro efficienza e la capacità sia di replicarsi e moltiplicarsi sia di aumentare l’infezione. Più alta è la temperatura, maggiori sono le probabilità che il patogeno venga ucciso e definitivamente eliminato.
L’alta temperatura, inoltre, serve all’organismo per produrre una sostanza anti infettiva naturale, detta interferone. Se da un lato l’interferone contribuisce a eliminare i microrganismi dannosi, dall’altro è anche responsabile di dolori muscolo-scheletrici, brividi e altri sintomi poco piacevoli che si accompagnano alla febbre.
La febbre, inoltre, provoca l’aumento fino a 20 volte delle cellule-barriera che si attivano contro virus e batteri e che hanno la capacità di ridurre la durata della malattia.
L’innalzamento della temperatura corporea è dunque il tentativo delle nostre difese di arginare ed eliminare il microrganismo.
Alla luce di ciò, dunque, salvo casi decisi dal proprio medico, sarebbe bene non abbassare la febbre o peggio bloccarla: è come togliere le armi al nostro sistema immunitario, facendolo combattere disarmato contro un nemico agguerrito. D’altra parte, già Ippocrate, diversi secoli fa, affermava che la febbre è "uno dei grandi mezzi di guarigione".
L’approccio migliore dovrebbe essere quello di tenerla sotto controllo, e sostenere il nostro organismo in diversi modi, lasciando che il sistema immunitario possa completare il proprio lavoro.
Quando è febbre?
Sebbene il meccanismo della febbre sia chiaro, non sempre è facile capire quando è febbre, soprattutto se hai già notato che la temperatura non è costante durante la giornata o non ha un andamento lineare.
In linea generale, la temperatura normale in un adulto è compresa fra 37,2 e 37,5 °C, anche se può variare durante la giornata in seguito a diversi fattori:
- alternarsi dei ritmi circadiani (al mattino tende a essere più bassa rispetto alla sera),
- digestione,
- caldo ambientale,
- ovulazione nelle donne,
- attività fisica.
La febbre è dunque soggettiva: per alcune persone può esserlo già a 37,2 °C mentre per altre è la normale temperatura corporea.
A seconda della temperatura rilevata, poi, la febbre si distingue in:
- febbricola: quando non supera mai i 38 °C,
- febbre lieve: compresa fra i 38 e 38,5 °C,
- febbre moderata: fino a 39 °C,
- febbre elevata: con temperatura dai 39 ai 39,5 °C,
- iperpiressia: quando la temperatura è fra i 39.5 e 41 °C.
La febbre può essere classificata anche in base all’andamento: ti è mai capitato di avere temperatura normale al mattino e più alta il pomeriggio o la sera, o di avere la febbre un giorno, poi niente e di nuovo febbre dopo qualche giorno? In questi casi può diventare difficile stabilire quando è febbre, e possono sorgere dei dubbi ed è sempre meglio sentire il parere del medico che può accertarne l'origine. A seconda dell'evoluzione, la febbre può essere:
- continua: quando rimane alta o sopra la media personale in maniera continuativa per uno o più giorni,
- intermittente: quando tende a salire durante la giornata e a tornare normale al mattino. Diventa uno stress perché si è sempre nel dubbio di avere febbre o no,
- remittente: la temperatura rilevata non è costante nell’arco della giornata, ma tende a rimanere sempre superiore alla norma senza riuscire a tornare ai valori basali,
- ricorrente: la febbre si alza, poi sparisce e torna dopo un certo periodo (ad esempio dopo qualche giorno).
Potresti anche chiederti quanto dura la febbre: generalmente, se non ci sono complicazioni, la febbre da influenza dura 3-5 giorni. In caso di altre malattie tale periodo, che è soggettivo, può essere più corto o più lungo.
Ricorda anche che la febbre è contagiosa se causata da un virus: una volta che si viene infettati si rimane contagiosi dal giorno precedente la comparsa dei sintomi e fino a 7 giorni dopo. Per evitare contagi indesiderati, a scuola, sul lavoro o verso persone fragili come nonni o persone con altre malattie, evita di rimanere a contatto con loro in questo periodo di tempo.
Febbre nei bambini
I bambini tendono ad avere una temperatura leggermente diversa rispetto a quella degli adulti, un po’ più alta. Solitamente la febbre nei bambini si rileva con tre diversi metodi di misurazione:
- per via rettale: si parla di febbre quando la temperatura è 38 °C,
- per via orale: in questo caso è febbre con 37,5 °C,
- per via ascellare: è febbre se la temperatura è 37,2 °C.
Quando la temperatura supera i 38,8 °C va avvisato il proprio pediatra, anche se il bambino non mostra segni di insofferenza o sintomi fastidiosi. Al di sotto dei tre mesi di vita, invece, il pediatra va avvisato sempre, anche se la febbre è bassa.
Per sostenere le difese dei più piccoli, ti suggeriamo questi rimedi naturali:
Sintomi della febbre
La febbre ha sintomi diversi. I più comuni sono:
- pallore,
- brividi, con sensazione di freddo e pelle d’oca,
- stanchezza e spossatezza,
- sensazione di malessere generale,
- sudorazione, anche eccessiva,
- dolori muscolari e scheletrici,
- mal di testa.
Nei casi di febbre alta, superiore a 39 °C, possono manifestarsi anche:
- allucinazioni,
- convulsioni,
- confusione,
- irritabilità.
In presenza di questi ultimi sintomi, così come nel caso in cui la febbre si presenti con rigonfiamento dei linfonodi, perdita di conoscenza e svenimenti ed eruzioni cutanee è bene avvisare il medico tempestivamente per evitare complicazioni.
Infine, è possibile anche avere febbre a 38 °C ma senza sintomi: anche in questo caso valgono i consigli e le raccomandazioni che trovi di seguito, per evitare di indebolire l’organismo o ostacolare la guarigione.
Cosa mangiare con la febbre
Saprai che l’alimentazione è fondamentale per mantenere la salute e la longevità. Quando l’organismo è debilitato lo è ancora di più. L’alimentazione diventa un alleato del sistema immunitario, soprattutto se è adeguata in modo da evitare che possa affaticare ancora di più il fisico, con una digestione difficile o lunga.
Cosa mangiare con la febbre, dunque? I cibi leggeri sono da favorire: vanno bene verdure cotte al vapore, minestroni, zuppe con verdure e cereali, brodo di verdure o di ossa. Consigliata anche la frutta fresca e di stagione che contiene nutrienti, come le vitamine che possono sostenere le difese personali.
Anche le proteine sono un nutriente utile per l’organismo quando è debilitato: i mattoncini della nostra salute si trovano in legumi, pesce, carne magra e anche uova.
Possono essere utili anche le spezie, come lo zenzero e la curcuma che hanno azione antiossidante e antinfiammatoria e sostengono l’organismo. Lo zenzero è indicato per contrastare nausea e vomito che possono accompagnarsi alla febbre o all’influenza.
Vanno invece evitati cibi pesanti e difficili da digerire (la digestione è un meccanismo complesso che richiede un grosso dispendio di energie al nostro organismo, già debilitato). Evita quindi cibi troppo grassi, insaccati e prodotti ultraprocessati o processati. Anche zucchero, latte e latticini sono da evitare perché hanno un effetto immunosoppressore e tendono a creare infiammazione.
Per dolcificare, se non puoi farne a meno, opta per del miele: oltre a contenere sostanze antibatteriche, che possono aiutare l’organismo, aiuta a lenire raffreddore, mal di gola e tosse.
Nel caso in cui la persona, adulto o bambino, non abbia fame, è bene non sforzarla a mangiare: al pari degli animali, il nostro istinto sa cosa è bene per noi in quel momento.
Bere molto e rimanere adeguatamente idratati invece è una buona consuetudine, anche in caso di inappetenza: la febbre e la temperatura elevata possono causare disidratazione e complicare lo stato generale aumentando alcuni sintomi.
Acqua, tisane naturali o succhi di frutta non zuccherati sono l’ideale.
I neonati possono essere allattati al seno.
Fra le bevande sono da evitare caffè, bevande alcoliche e gassate che possono causare disidratazione, andando a sommarsi a quella causata dalla febbre, soprattutto se alta.
Alcuni consigli su come far passare la febbre velocemente
Lo stile di vita, così come l’alimentazione, è fondamentale per aiutare l’organismo a far passare la febbre velocemente, evitando che possa indebolirlo creando spiacevoli strascichi.
Poiché tale sintomo richiede un duro lavoro da parte dell’organismo, è indispensabile riposare il più possibile.
Non è per forza necessario passare l’intera giornata a letto, quanto ridurre le normali attività al minimo. Rimani in casa, evitando di uscire o di fare sforzi o lavori pesanti, in modo da non sovraccaricare ancora di più il fisico. Questo non solo permette di far abbassare la febbre più in fretta ma anche di evitare quello stato di stanchezza che potrebbe permanere anche quando la febbre è passata.
Indossa un pigiama o abiti di cotone che permettono alla pelle di traspirare, senza sudare, evitando così di far aumentare la temperatura. Evita anche di mettere troppe coperte nel letto. Fai attenzione, però, perché non devi sentire freddo o avere i brividi.
Allo stesso modo la temperatura in camera o nella stanza in cui soggiorni non deve essere troppo elevata né l'ambiente troppo secco. Un buon modo per contrastare caldo e secchezza nella stanza è usare un umidificatore, che contribuisce a mantenere un certo grado di umidità.
In caso di febbre alta può essere utile anche applicare degli impacchi freddi: ti basta bagnare una pezza di cotone in acqua a temperatura ambiente e strizzarla prima di posizionarla sulla fronte o sui polsi. Prima di procedere in fai da te, però, chiedi il parere del tuo medico, soprattutto se la febbre è alta.
Cosa prendere per la febbre
Come spiegato poco sopra, la febbre - se non in caso eccezionali che il tuo medico può decidere - non andrebbe né abbassata né soppressa, appunto per permettere all’organismo di poter eliminare il microrganismo responsabile di una infezione.
In natura tuttavia ci sono diversi rimedi naturali utili in caso di febbre che possono venirci in aiuto. La loro funzione è di sostegno alle difese. Eccone alcuni.
Echinacea
Se assunta ai primi sintomi gli estratti di questa pianta (Echinacea purpurea) possono aiutare a contrastare le malattie da raffreddamento e di febbre o influenza. La pianta ha azione immunostimolante e permette quindi di stimolare la funzionalità delle difese.
Sembra inoltre essere in grado di contrastare l’infiammazione. Evitala però nel caso di malattie autoimmuni, data la sua capacità immunostimolante. L'Echinacea andrebbe evitata anche se l'organismo è parecchio debilitato, perché una eccessiva stimolazione potrebbe indebolirlo ancora di più.
Vitamina C
Questa vitamina idrosolubile è indispensabile per mantenere alte le difese. Svolge azione antiossidante e antinfiammatoria e contribuisce anch’essa a stimolare il sistema immunitario.
In uno studio in cui è stata valutata l’efficacia di alte dosi di vitamina C (dosi orarie di 1000 mg di vitamina C per le prime 6 ore e poi 3 volte al giorno in seguito) su persone con influenza e raffreddore è emerso che i sintomi associati sono diminuiti dell'85% rispetto al gruppo di controllo.
Anche la vitamina C andrebbe assunta sotto stretto controllo medico in caso di malattie autoimmuni, così come in caso di un dosaggio giornaliero elevato rispetto al dosaggio standard permesso, per evitare un sovraccarico ai reni.
Sambuco
Gli estratti di questa pianta aiutano a contrastare con efficacia febbre, influenza e altre infezioni virali.
In forma di sciroppo o altri estratti sostiene l’organismo nella sua lotta contro il patogeno responsabile della infezione e della febbre.
Aiuta a ridurre i sintomi di tipo influenzale, tra cui febbre, mal di testa, congestione nasale e secrezione mucosa nasale negli adulti, se assunta entro le prime 48 ore dall'insorgenza dei sintomi.
Secondo uno studio, entro 2-4 giorni dal trattamento con Sambuco, la maggior parte dei partecipanti adulti ha riscontrato una significativa riduzione dei sintomi, in media del 50%.
Kuzu
Dalla radice della Puerperia lobata si estrae una polvere molto utilizzata nella Medicina Tradizionale Cinese, che prende il nome di kuzu e che ha proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche.
Come bevanda è utile in caso di febbre, diarrea e malattie infiammatorie.
La radice va però evitata in caso di assunzione di alcuni farmaci (come quelli per il diabete o per l’artrite reumatoide e la psoriasi), in caso di diabete e di familiarità di cancro al seno.
Moringa
Questa pianta tropicale ha numerosi benefici sulla salute data la sua spiccata attività antiossidante e antinfiammatoria. Gli estratti della Moringa sono inoltre ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti che possono aiutare in caso di febbre.
Pare che possa essere utile anche per arrestare la proliferazione dell’infezione causata dai virus dell’influenza aviaria.
Oli essenziali
Sai che anche gli oli essenziali possono essere rimedi per la febbre molto validi?
Tutti hanno attività antimicrobica e antisettica, e alcuni possono espletare anche azione antivirale. Gli oli essenziali sono inoltre alleati del sistema immunitario, dato che non interferiscono con le sue funzioni e i suoi compiti ma lo sostengono.
Fra quelli che ti raccomando in caso di febbre ci sono:
- Lavanda vera: ha attività antimicrobica e antivirale e se usata in massaggio sulla pianta dei piedi favorisce il sonno. Un massaggio su schiena o resto del corpo, invece, aiuta a riequilibrare la temperatura corporea, senza sopprimere la febbre,
- Timo: le sue proprietà antivirali e antisettiche sono d’aiuto per sostenere e stimolare le naturali difese,
- Origano: è uno degli oli a più alta attività antivirale. Anche in questo caso un massaggio sul corpo (sempre diluito in un olio vettore) o in diffusore permette di sostenere l’attività del sistema immunitario.
Rimedi omeopatici per la febbre
Anche l’omeopatia può venire in aiuto in caso di febbre con rimedi adatti per adulti e bambini. Ecco i più comuni.
Aconitum napellus
Questo rimedio è utile per febbre che si manifesta all’improvviso dopo essere stati esposti a freddo e vento. La febbre può anche essere accompagnata da raffreddore e naso che cola.
La persona che necessita di questo omeopatico è generalmente paurosa e irrequieta, mentre i bambini possono avere crisi di pianto con l’aumentare della febbre.
Aconitum napellus va assunto ai primi sintomi affinché possa aiutare l’organismo a eliminare il patogeno.
Pulsatilla
Questo rimedio omeopatico è indicato quando la febbre è accompagnata da poca sete. I sintomi migliorano se si sta all’aria fresca, come accanto a una finestra.
Pulsatilla è indicato per i bambini che in caso di febbre vogliono stare in braccio.
Bryonia alba
Questo rimedio è adatto se la febbre crea una sete che non trova sollievo. La persona che necessita di Bryonia alba è facilmente irritabile e si muove mal volentieri.
Belladonna
La Atropa belladonna è il rimedio indicato quando la febbre è alta e improvvisa. Il corpo è bollente, soprattutto il viso, ma gli arti rimangono freddi.
Con la febbre la persona che necessita di Belladonna diventa molto sensibile alla luce e manifesta un doloroso mal di testa. Non è raro che la febbre si manifesti con delirio o allucinazioni.
Sulfur
Ecco un altro rimedio utile in caso di febbre: è indicato soprattutto se la febbre dura da diversi giorni e la persona ha il corpo interamente caldo. Solitamente la persona Sulfur ha una gran sete e ricerca bevande fresche o fredde.
Chamomilla
Fra i rimedi naturali per la febbre nei bambini, Chamomille è indicato quando la temperatura corporea si innalza a causa della dentizione. Il bambino in questi casi è molto irritabile e può avere una guancia rossa e l’altra pallida.
Pyrogenium
Questo rimedio è indicato in caso di febbre alta. La persona ha il corpo dolorante e appare molto debilitata.
Febbre: quando avvisare il medico
Non sempre in caso di febbre è necessario avvisare il proprio medico, anche se è consigliato, soprattutto se hai dei dubbi e non sai, in caso di febbre alta, cosa fare.
In linea generale, avvisa il tuo medico, sia per febbre negli adulti che nei bambini, in caso di:
- stato letargico o delirio,
- convulsioni,
- vomito e diarrea,
- rigidità del collo e pupille dilatate,
- febbre alta da oltre 72 ore.
Nei bambini tieni in considerazione anche questi campanelli di allarme:
- pianto ininterrotto,
- difficoltà a svegliarlo,
- diminuzione del volume delle urine,
- difficoltà respiratoria.
Se la febbre è lieve e non ci sono particolari sintomi o peggioramenti nello stato di salute, riposo, alimentazione e rimedi naturali adeguati ti aiuteranno a superare tale condizione più in fretta e senza strascichi.
Scopri i migliori rimedi naturali per il sostegno delle difese dell'organismo in caso di febbre:
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