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5 modi per rinforzare le difese immunitarie attraverso l'intestino

Pubblicato 4 anni fa

Scopri che relazione c’è fra intestino e sistema immunitario, in che modo si influenzano e i rimedi naturali e i consigli per mantenere la salute

Sai che circa il 70% del nostro sistema immunitario si trova nell'intestino? E che l’apparato digerente – in particolar modo l’intestino tenue – è il punto di tutto il nostro corpo in cui si concentrano maggiormente le cellule immunitarie? 

Quando questo organo non funziona come dovrebbe, ma è rallentato o inibito nelle sue funzioni, indebolisce anche le difese immunitarie, dato che oltre al corretto processo digestivo e all’assimilazione dei nutrienti, il suo compito è quello di mantenere la nostra competenza immunitaria, facendo in modo che le nostre barriere difensive rimangano alte e funzionali anche nei momenti di maggiore bisogno.

Ippocrate lo aveva capito oltre 2000 anni fa che la salute passa dal nostro intestino!

Per poter avere un sistema immunitario forte e resiliente è indispensabile che anche il nostro intestino lo sia. In particolar modo, sono due i fattori che intervengono e che rischiano di indebolire le difese: il microbiota e la parete intestinale.

In questo articolo ti consigliamo...

Indice dei contenuti:

Il microbiota intestinale: la colonia di batteri buoni che regola la nostra salute

Nella parte finale dell’intestino, il crasso, o colon, risiede una colonia formata da microrganismi - virus, funghi, batteri e miceti; si calcola che in tutto siano circa 10 mila miliardi - che prende il nome di microbiota intestinale e che svolge diverse attività, fra cui anche controllare e modulare il nostro sistema immunitario.

Si tratta di un patrimonio che si forma quando ancora siamo in utero e che si sviluppa dopo la nascita; lo stile di vita, l'alimentazione e altri fattori ambientali lo influenzano enormemente.

Pur essendo formato da microrganismi, la nostra flora batterica non è indistruttibile, anzi è molto facile danneggiarla o indebolirla, soprattutto a causa di:

  • alimentazione povera di nutrienti,
  • stress,
  • stitichezza,
  • eccessiva igiene,
  • infiammazione intestinale,
  • uso di farmaci o di antibiotici.

Questi contribuiscono ad alterare l'equilibrio (detto eubiosi) dei ceppi che la compongono, favorendo più facilmente disturbi come:

  • problemi intestinali,
  • digestione difficile,
  • gonfiore addominale,
  • infiammazioni croniche intestinali,
  • intolleranze alimentari,
  • maggiore facilità ad ammalarsi.

Lo squilibrio del microbiota è noto con il nome di disbiosi intestinale, una condizione che può facilitare la comparsa di malattie sia intestinali (colite, malattie infiammatorie croniche dell’intestino, morbo di Chron…) che extra-intestinali, come malattie reumatiche e degenerative.

Flora batterica intestinale

La parete intestinale: la barriera difensiva contro le infezioni dei patogeni

Il disequilibrio del microbioma altera un altro componente importante del nostro sistema difensivo: la parete intestinale, che funge da vera barriera nonché da interfaccia fra il microbiota e il nostro corpo. Il suo compito è quello di isolarci dai microbi intestinali che potrebbero essere dannosi; allo stesso tempo permette che avvengano scambi benefici.

La barriera intestinale è costituita da elementi sia fisici (cellule epiteliali che rivestono l'intestino, le molecole sulla loro superficie e il muco che producono) che chimici (molecole infiammatorie - citochine - anticorpi e sostanze antimicrobiche prodotte dalle cellule epiteliali e immunitarie).

Nel corso della nostra vita tale barriera viene in contatto con diversi tipi di antigeni, cioè virus, batteri, composti chimici e materiale di scarto, che devono essere espulsi tramite le urine e le feci e non possono entrare nel circolo sanguigno, perché creerebbero infiammazioni e danni agli organi del corpo. Al fine di poter impedire l’accesso di questi nemici, la barriera deve avere un sistema difensivo adeguato: la sua funzionalità è mantenuta anche dalle cellule immunitarie.

Una barriera intestinale sana è formata da cellule coese e aderenti fra di loro che hanno una permeabilità molto selettiva: se da un lato lascia passare determinate molecole, indispensabili al nostro organismo per svolgere le sue funzioni (come i nutrienti), dall’altro deve tenere fuori quelle nocive.

Immagina la parete intestinale come una rete a maglie serratissime e molto aderenti le une alle altre, che lasciano passare solo determinate sostanze, adeguate alle dimensioni delle maglie. Quando la parete perde la sua funzionalità, le maglie cominciano ad allentarsi e ad allargarsi, non riuscendo più a selezionare ciò che può passare e di ciò che non può: la barriera diventa completamente permeabile, dando origine alla “leaky gut syndrome”.  


Quando questa condizione si verifica, tossine e altri microrganismi entrano più facilmente nel circolo sanguigno e si spostano in tutto il corpo favorendo uno stato di infiammazione di basso grado (cioè senza febbre) ma cronica che diventa terreno fertile per altre malattie, come celiachia, malattie infiammatorie intestinali, diabete e obesità.


Disbiosi e permeabilità intestinale sono un mix nocivo: favoriscono processi infiammatori che influenzano anche il sistema immunitario, facilitando la comparsa di malattie autoimmuni (tiroidite, artrite reumatoide, diabete di tipo I ecc.). In presenza di una malattia autoimmune il sistema immunitario si comporta come un cecchino impazzito: spara ai propri compagni, incapace di distinguere i veri nemici. Perde, in altre parole, la propria funzionalità e competenza.

5 modi per rinforzare l'intestino e le difese immunitarie

Mantenere la funzionalità del nostro intestino e della sua parete e l'equilibrio dei batteri che ci vivono è fondamentale, sia attraverso l'alimentazione e lo stile di vita che eventualmente con l'aiuto di rimedi naturali che possono facilitare il ritorno alle condizioni ottimali del corpo.

Ecco qualche consiglio su come rafforzare il sistema immunitario prendendoci cura dell’intestino.

1. Alimentazione ricca di nutrienti

Uno dei fattori che incide di più nella funzionalità del sistema digestivo è il cibo che introduciamo nel nostro organismo, che può influenzare anche la composizione del microbiota intestinale. Anche i microrganismi infatti hanno bisogno di nutrirsi e lo fanno se gli diamo gli alimenti giusti: i cibi industriali e processati, quelli poveri di nutrienti e ricchi di zucchero li affamano fino a farli morire di fame.

Allora cosa bisogna mangiare per il microbiota? Sono indicati: frutta e verdura ricchi di vitamine, nutrienti e fibre, cereali integrali, frutta a guscio. Benefiche sono le fibre prebiotiche, che costituiscono il nutrimento principale dei batteri buoni, che si trovano in banane, cipolle, miele, frutta secca e germe di grano.

Allo stesso modo, anche gli alimenti fermentati andrebbero inseriti abitualmente sulla tavola: miso, tempeh, ma anche verdure fermentate sono un lauto pasto per il nostro microbiota.

2. Migliora la digestione

Per avere un intestino in salute la digestione deve essere ottimale e il transito regolare. Il transito è regolare quando l’evacuazione avviene almeno ogni due giorni, mentre la digestione è ottimale quando non ci sono gonfiore, pesantezza o sonnolenza post prandiale, eruttazioni e altri disturbi che si manifestano più di frequente dopo mangiato.

Problemi digestivi e intestino pigro non fanno che favorire la permanenza nell’intestino di materiale che deve essere eliminato che contribuisce a creare una infiammazione e a indebolire il microbiota.

Fra i rimedi naturali che hanno particolare tropismo per l’attività intestinale, ti suggerisco la Triphala, un composto ayurvedico ottenuto dalla sinergia di 3 frutti molto apprezzati nella medicina indiana: Amla, Bibhitaki e Haritaki, ricche di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie.

Il rimedio ayurvedico viene consigliato in caso di:

  • problemi digestivi,
  • intestino pigro,
  • gonfiore intestinale,
  • dolori addominali,
  • infiammazione,
  • disbiosi intestinale.

3. Fai attività fisica

Attività fisica per rinforzare le difese

L’esercizio fisico ha diversi benefici sulla salute, dato che contribuisce a mantenere il peso ideale, contrastando i chili in eccesso, rinforza le difese e allevia ansia e stress. Aiuta anche a riequilibrare il transito intestinale.

Fare una passeggiata dopo i pasti o 30 minuti di attività fisica per almeno 3 volte a settimana può favorire i movimenti intestinali regolari e ridurre l'infiammazione nel corpo.

4. Rilassati

Uno dei fattori che indebolisce maggiormente sia il sistema immunitario che quello digestivo è lo stress.

Quando è in atto – ricorda che è sempre un campanello di allarme innato che scatta quando siamo di fronte a un pericolo, ma quando è cronico non smette mai di suonare – il sangue e le energia normalmente impiegati dall’organismo per il processo digestivo sono deviate ad altre parti del corpo che in quel momento ne hanno necessità per far fronte al pericolo.

Ovviamente questo si ripercuote sulla digestione che viene rallentata e diventa più difficoltosa. Ciò può causare una varietà di condizioni e sintomi digestivi come sindrome dell'intestino irritabile, ulcere o cambiamenti delle abitudini intestinali.

Se tendi a soffrire di stress cronico, puoi provare ad assumere del Magnesio, un minerale che favorisce il rilassamento fisico e mentale e attenua l’ansia, contribuendo anche a migliorare il transito intestinale.

Fra le piante adattogene, più indicate per contrastare gli effetti degli stressor, gli eventi che provocano lo stress, c’è l’Eleuterococco, che aiuta a ritrovare le giuste energie e a migliorare la capacità dell’organismo di rispondere agli stimoli stressanti.

Un altro rimedio utile per favorire il rilassamento è la Withania somnifera o Ashwagandha, molto usata nella secolare erboristeria ayurvedica. Allevia lo stress, grazie alla presenza di alcuni attivi, i withanolidi, che le conferiscono anche proprietà antinfiammatorie e analgesiche.

5. Nutri i tuoi batteri buoni

La digestione problematica altera la composizione del microbioma, andando a impoverire alcuni ceppi che lo compongono (soprattutto i Bifidobacterium e  Lactobacillus), mentre favorisce la proliferazione di altri (come l’E.coli e lo stafilococco) che, se presenti in numero troppo elevato, possono provocare effetti collaterali sulla salute.

Gli studi confermano che chi soffre di stitichezza ha più probabilità di avere un sistema immunitario indebolito, causato a sua volta dall’indebolimento e conseguente alterazione dei ceppi batterici intestinali.

Se soffri di stitichezza, oltre ai rimedi che aiutano a ripristinare il corretto ritmo, come la Triphala (se te lo sei perso, torna a leggere il punto 1), può essere utile fare una integrazione di fermenti lattici che svolgono azione probiotica, a base di Lactobacillus, Bifidobacterium e Saccharomyces.

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Ultimi commenti su 5 modi per rinforzare le difese immunitarie attraverso l'intestino

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 28/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 28/02/2025

Articolo molto chiaro che spiega bene l'attinenza che c'è tra intestino e sistema immunitario. I consigli e i rimedi naturali per mantenersi in salute sono sempre ottimi da seguire per vivere meglio. Grazie per tutte le informazioni.

Gilia M.

Recensione del 12/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 12/02/2025

Rinforzare le difese immunitarie è sicuramente la prevenzione migliore e i consigli riportati sono sempre utili per una vita sana in generale soprattutto quando si parla di intestino che è veramente il nostro secondo cervello.

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