Artrite: e se fosse carenza di vitamina D?
Pubblicato
11 mesi fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Scopri la relazione fra questa malattia invalidante e la vitamina antiossidante per eccellenza
Della vitamina D sappiamo molte cose e conosciamo ormai molti benefici, non da ultimo la sua importanza nel contrastare il virus causa della Covid-19.
Sappiamo anche che la carenza di vitamina D, se non gestita e cronica, può causare diversi sintomi a tutto l'organismo, non solo rischio di fragilità ossea e osteoporosi.
Poche volte, purtroppo, questa fondamentale vitamina viene messa in relazione e tanto meno presa in considerazione nei casi in di artrite, una malattia con cui chi ne soffre deve imparare suo malgrado a convivere, dato che viene considerata una malattia invalidante e cronica.
Scopri qual è la relazione fra artrite e carenza di vitamina D.
Artrite: sintomi e tipi
Secondo i dati di Humanitas Research Hospital di Milano, gli italiani che soffrono di artrite sono circa 400.000.
Va specificato che per artrite si intende un gruppo di condizioni infiammatorie croniche che si manifestano con dolore e rigidità alle articolazioni. Sebbene sia una condizione che interessa maggiormente le donne (75%), anche gli uomini possono soffrirne e può manifestarsi a tutte le età. Tuttavia, nonostante non sia una malattia legata all’età, alcuni tipi di artrite sono più comuni in tarda età.
L’artrite ha sintomi tipici e comuni, quali:
- dolore, che può diventare cronico,
- gonfiore,
- rigidità,
- ridotta mobilità delle articolazioni, che rende difficile svolgere le normali attività quotidiane, come salire o scendere le scale e camminare,
- deformità soprattutto delle ossa delle dita di mani e piedi che possono causare perdita di funzionalità articolare.
Tipi di artrite
Se ti stai chiedendo quanti tipi di artrite ci sono la risposta è oltre 100. Distinguerle tutte però non è facile, perché per alcune non è sempre possibile fare una distinzione netta o anche perché la comunità scientifica non è concorde nell'includere certe tipologie in questo gruppo di malattie. La conseguenza è che c'è ancora tanta confusione in merito. Di seguito, dunque, vediamo brevemente le tipologie più diffuse.
Osteoartrite
È il tipo più comune di questo gruppo di malattie. Sebbene possa interessare tutte le articolazioni, colpisce principalmente mani, fianchi, colonna vertebrale e ginocchia.
Mentre un tempo si credeva che fosse una malattia che interessava la cartilagine articolare, oggi sappiamo che l’osteoartrite interessa tutta l’articolazione, che causa anche:
- indebolimento delle ossa,
- deterioramento del tessuto connettivo che tiene insieme l’articolazione,
- danneggiamento del rivestimento dell’articolazione a causa della presenza di infiammazione cronica di basso grado.
Artrite infiammatoria autoimmune
Questo tipo di artrite ha una componente autoimmune: il sistema immunitario, non riconoscendo più le cellule proprie, le attacca, come se fossero organismi estranei potenzialmente pericolosi. Il sistema immunitario diventa, in altre parole, iperattivo, attaccando i tessuti sani, comprese le articolazioni della colonna vertebrale, delle mani e dei piedi. Se diventa sistemica l’infiammazione presente può danneggiare anche gli organi, come occhi, pelle e cuore.
Essendo di origine autoimmune, questo tipo di artrite fra le cause scatenanti ha il disequilibrio del microbiota intestinale.
Rientrano in questo gruppo:
- artrite reumatoide,
- artrite psoriasica,
- artrite giovanile,
- lupus.
Artrite reumatoide
Si tratta di una malattia infiammatoria sistemica cronica che colpisce l'1-2% della popolazione mondiale.
Questa forma di artrite interessa principalmente le piccole articolazioni, ma coinvolge anche altri organi e sistemi.
Rispetto agli uomini, le donne - che sono quelle maggiormente interessate (il rapporto donne-uomini è di 3:1 e lascia pensare che lo sviluppo della malattia possa essere legato anche a una componente estrogenica) - hanno maggiori probabilità di sviluppare altre condizioni causate dalla malattia come:
- depressione,
- fibromialgia,
- osteoporosi,
- disfunzioni della tiroide.
Artrite psoriasica
Si tratta di una infiammazione che interessa le articolazioni e che si manifesta in persone affette da psoriasi o con una storia di psoriasi in famiglia.
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica con base autoimmune, che si manifesta con chiazze rosse, placche bianche, pelle che forma squame che causano dolore e prurito. La parti maggiormente interessate sono gomiti, mani, ginocchia, cuoio capelluto e fondoschiena.
L'artrite psoriasica si manifesta con dolori articolari che possono interessare:
- dita delle mani e dei piedi (dattilite),
- tendini e legamenti che si collegano all'osso, come il tallone di Achille (tendinite) o l'articolazione sacroiliaca.
› Psoriasi: cos’è e i rimedi naturali più indicati per alleviarla
Artrite infettiva
Tale tipo di artrite è favorito da una infezione batterica, virale o fungina. Questa non si sviluppa direttamente nell’articolazione, ma in una parte del corpo generica che poi si sposta verso l’articolazione. Quella più interessata è l'articolazione del ginocchio.
La comparsa può essere improvvisa e durare una-due settimane, il tempo necessario all'infezione di passare.
Gotta
Detta anche artrite metabolica si caratterizza per l’accumulo nelle articolazioni di cristalli di acido urico.
L’acido urico è un sottoprodotto delle purine, delle sostanze che sono presenti nelle cellule e in molti alimenti, soprattutto carni rosse, frattaglie, frutti di mare e alcool.
Generalmente, l’acido urico viene eliminato dall’organismo, ma quando lo smaltimento diventa difficoltoso per diversi motivi, tende ad essere accumulato nelle articolazioni, causando dolore pungente e improvviso, in particolare all’alluce.
Spondiloartrite
Il gruppo delle spondiloartriti è una famiglia di malattie reumatiche infiammatorie che interessano soprattutto la colonna vertebrale e le articolazioni pelviche.
Rientrano in questo gruppo la spondiloartrite assiale, la forma più comune, e la spondiloartrite anchilosante, considerata invece la forma più grave.
La spondiloartrite può degenerare in artrite periferica quando si diffonde all’articolazione delle braccia e delle gambe.
Artrite giovanile
Interessa soprattutto bambini e ragazzi entro i 16 anni, con un picco di incidenza nei bambini da 1 a 5 anni di età.
Si tratta di una condizione autoimmune e infiammatoria che interessa le articolazioni, la pelle (con comparsa di eruzioni squamose e sclerodermia, cioè la comparsa di chiazze spesse e indurite), gli occhi (si manifestano secchezza, dolore, sensibilità alla luce, fino a uveite) e gli organi interni (i principali coinvolti sono il tratto digerente, con presenza di diarrea e gonfiore addominale, cuore e polmoni).
Rientrano in questo gruppo:
- artrite idiopatica giovanile, detta anche artrite reumatoide giovanile,
- artrite psoriasica giovanile,
- lupus pediatrico.
Poichè si stima che in Italia interessi 1 bambino ogni 100.000 ogni anno, è considerata una malattia rara.
Vitamina D: i benefici per ossa, difese e molto altro
La vitamina D è una delle vitamine liposolubili dalla spiccata azione antiossidante. È una di quelle vitamine che viene solo parzialmente introdotta con l’alimentazione, dato che la maggiore assimilazione avviene attraverso l’esposizione al sole.
Svolge diverse funzioni:
- facilita l’assorbimento del Calcio,
- mantiene ossa e denti forti, contrastando la tendenza a fratture e osteoporosi,
- sostiene le naturali difese dell’organismo.
Bassi livelli e carenza cronica di vitamina D sono stati associati a diversi disturbi di salute, fra cui:
- sindrome dell’intestino irritabile,
- problemi di memoria,
- infezioni respiratorie e indebolimento delle naturali difese immunitarie,
- dolore cronico.
› Se vuoi approfondire i sintomi legati alla carenza di vitamina D leggi l’articolo completo.
Vitamina D e malattie autoimmuni
Recentemente medici e studiosi si sono soffermati sul possibile ruolo che la carenza di vitamina D può avere sulle malattie autoimmuni, data la sua potente capacità immuno-modulante.
Finora è emerso che esiste una relazione fra carenza di vitamina D e alcune malattie autoimmuni quali:
- malattie intestinali, come morbo di Crohn e colite ulcerosa,
- psoriasi,
- malattie autoimmuni della tiroide, come la tiroidite di Hashimoto,
- sindrome di Siogren,
- malattie reumatiche.
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Vitamina D e artrite: le evidenze scientifiche che confermano il legame
Alla luce di tali scoperte, diversi studi si sono concentrati sugli effetti della carenza e della successiva integrazione della vitamina D in persone con artrite. Sono stati analizzati eventuali cambiamenti nell’andamento e progressione della malattia o nella sua insorgenza.
Da un trial condotto su oltre 20.000 persone e durato 3 anni è emerso che le persone che assumevano una integrazione di 2000 UI di vitamina D al giorno e 1000 mg di omega 3, rispetto al gruppo di controllo hanno:
- registrato il 22% in meno di possibilità di sviluppare una malattia autoimmune (rispetto sia al gruppo placebo sia al gruppo che ha assunto solo omega-3),
- avuto benefici sul lungo periodo (nell’arco di 3 anni).
Un insufficiente apporto di vitamina D è stato collegato anche a una maggiore suscettibilità allo sviluppo di artrite reumatoide e, allo stesso tempo, si è scoperto che la gravità della carenza di vitamina D è legata alla severità dei sintomi e al peggioramento della malattia.
Tali risultati e ipotesi sono stati confermati anche da una meta analisi in cui sono stati analizzati 6 diversi studi - pubblicati fra il 2011 e il 2018 - per un totale di 438 pazienti osservati, dimostrando che i valori di vitamina D nel sangue sono inversamente correlati all’attività dell’artrite reumatoide.
Rispetto al gruppo di controllo, i pazienti con artrite reumatoide trattati con vitamina D come terapia complementare hanno dimostrato effetti benefici relativi a:
- DAS28, o Disease Activity Score, cioè il punteggio di attività della malattia che valuta 28 articolazioni specifiche per dolore e gonfiore, oltre ai risultati degli esami che misurano la proteina C-reattiva (CRP),
- TJC, il test che permette di fare la conta delle articolazioni dolenti,
- VES, la velocità di sedimentazione eritrocitaria, un indicatore aspecifico che indica uno stato infiammatorio in corso.
Inoltre, alcuni studi sperimentali hanno dimostrato che la vitamina D migliora significativamente le soglie nocicettive e i punteggi di allodinia, evidenziando l'effetto analgesico della vitamina D sui pazienti con artrite reumatoide. Detto in parole semplici, la vitamina D non agisce direttamente sul dolore - il primo sintomo che riporta chi soffre di questa malattia - ma aiuta a mitigarlo.
Alcuni studi hanno riguardato anche l’artrite psoriasica: una meta analisi che ha coinvolto oltre 2000 persone ha messo in evidenza che la carenza di vitamina D è più diffusa fra coloro che soffrono di artrite psoriasica rispetto a chi non ne è affetto. Nei malati di artrite psoriasica, inoltre, la carenza a livello ematico di questa vitamina è più grave.
Questi dati erano già emersi in uno studio del 2015 pubblicato su Arthritis Research and Therapy che aveva messo in evidenza che il 41% delle persone affette da artrite psoriasica aveva una carenza di vitamina D, mentre nel gruppo di controllo tale percentuale si fermava al 26%.
Mantenere dei valori normali di vitamina D nel sangue è dunque fondamentale per poter contrastare i sintomi dolorosi dell’artrite e per salvaguardare la funzionalità del sistema immunitario e delle ossa.
Ti suggeriamo alcuni rimedi naturali per il benessere articolare che potrebbero interessarti:
Come contrastare l’artrite: stile di vita e alimentazione
Oltre alla vitamina D, la cui assunzione, dosaggio e tempo di somministrazione vanno valutati caso per caso dal proprio medico in base all’attuale condizione di salute, molto si può fare per contrastare un peggioramento dell’artrite, riducendo soprattutto l’infiammazione che causa i principali sintomi.
1. Scegli un’alimentazione antiossidante ed equilibrata
Alimentazione e stile di vita sono fondamentali per contrastare la malattia in corso e anche per prevenirne l’insorgenza.
Un’alimentazione ricca di sostanze antiossidanti aiuta a contrastare l’infiammazione e il conseguente stress ossidativo che si crea e che favorisce invecchiamento precoce delle cellule dell’organismo. Frutta, verdura, legumi, cereali integrali in chicco sono importanti per fornire all’organismo le sostanze antiossidanti naturali che possono contrastare e ridurre i radicali liberi.
Anche alimenti ricchi di omega 3, che hanno effetto antiossidante e antinfiammatorio, aiutano.
Se c’è la componente autoimmune vale la pena stabilire un piano alimentare con l’aiuto di un nutrizionista che possa aiutarti a riequilibrare il tuo microbiota in caso di disbiosi intestinale.
2. Fai attività fisica abituale
Fare dell’attività fisica abituale, come camminare, acquagym o yoga, aiuta a ridurre il dolore alle articolazioni e a migliorare flessibilità, equilibrio e forza.
Può esserti d’aiuto anche l'esercizio cardiovascolare, come andare in bicicletta o fare la cyclette.
L’esercizio fisico abituale ti aiuta anche a sentirti più energico e a dormire meglio.
In caso di dolore parla prima con il tuo medico o il fisioterapista per capire qual è l’attività fisica più adatta a te, in che modalità e con che frequenza svolgerla.
3. Mantieni il peso sotto controllo
Mantenere il peso forma è fondamentale per evitare che i chili in eccesso possano causare pressione eccessiva sulle articolazioni e aumentare il dolore.
Inoltre, il tessuto adiposo in eccesso contiene ormoni che inviano segnali chimici che aumentano l’infiammazione.
Se hai necessità di perdere i chili in eccesso, rivolgiti a un nutrizionista che possa farti un piano alimentare adeguato.
4. Adotta un atteggiamento positivo
Non è facile mantenere un atteggiamento positivo in presenza di dolore fisico. Eppure bisognerebbe, perché può aumentare la capacità di affrontare il dolore.
In questi casi, cerca di non cedere al dolore, e trova dei modi per distrarti.
Fai le cose che ti piacciono, come coltivare un hobby o trascorrere del tempo con la famiglia e gli amici, per mantenere alto il morale.
Anche ipnosi, meditazione e tecniche di respirazione possono contribuire ad alleviare il dolore.
Per altri consigli su come contrastare l'artrite con alimentazione, stile di vita equilibrato e rimedi naturali, ti suggeriamo questi libri:
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