Svezzamento: perché scegliere l'autoproduzione?
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4 anni fa
Se siete dei neo genitori e magari siete alle prese con lo svezzamento del vostro bimbo, avrete sicuramente fatto un giro nel reparto bebè del supermercato sotto casa e vi sarete fatti un’idea su cosa propone l’industria alimentare per lo svezzamento dei nostri bimbi.
In generale, il cibo industriale per lo svezzamento ha queste caratteristiche:
- Morbido e cremoso
- Dolce
- Nutriente
Fin qui, siamo tutti d’accordo: il primo cibo che il bambino introduce nel suo corpo dovrebbe avere queste caratteristiche, perché anche il latte materno, o il latte formulato, è proprio così.
Tuttavia, la differenza tra le pappe industriali per lo svezzamento e quelle preparate pazientemente in casa a partire da materie prime di qualità è davvero abissale.
In questo articolo parliamo di:
Vantaggi e svantaggi dell’autoproduzione nello svezzamento
Sicuramente preparati, pappe e omogeneizzati per l’infanzia sono molto comodi, soprattutto se mamma e papà lavorano e c’è poco tempo da dedicare alla cucina.
I vantaggi di questi cibi sono evidenti:
- sono prodotti che si acquistano ovunque,
- occupano poco spazio in dispensa,
- li troviamo di tutti i tipi e i gusti,
- durano moltissimo tempo prima di scadere e soprattutto
- sono già pronti all’uso o servono pochi minuti per prepararli.
L’autoproduzione nello svezzamento invece è molto impegnativa per i genitori e per chi si occupa del neonato, sotto tutti gli aspetti.
Preparare le pappe da zero comporta tanto impegno e costanza, non solo per il tempo che dobbiamo dedicare a scelta, preparazione e cottura degli ingredienti giusti, ma anche all’informazione, perché mamme e papà giustamente devono imparare a preparare il cibo in un altro modo rispetto a quello a cui sono abituati.
Infatti, per quanto si possa fare autosvezzamento, ci sono cibi o formati di cibo che non vanno dati ai neonati.
In particolare, parlando del primo cibo per ordine di importanza, i cereali devono essere privati della fibra, che non è adatta al sistema digerente acerbo come quello di un neonato. Perciò, dopo avere cucinato cereali, legumi e verdure, per i primi mesi occorre passare tutto al passaverdura… con molta pazienza! (Per un approfondimento su questo aspetto si scelga l'articolo dal titolo "Cereali e svezzamento: con quali cominciare?")
Una volta non c’era molta scelta, si faceva così; mentre oggi l’autoproduzione è una scelta. Ed è una scelta di pochi.
Avendo a disposizione pappe, brodi, cremine, fruttini, bevande e merendine già pronti all’uso grazie all’industria alimentare, negli ultimi decenni si dedica sempre meno tempo alla preparazione dei pasti di bambini e neonati: non ci sono più vere merende ma merendine, non più pappe e passati ma omogeneizzati e liofilizzati.
Ma qual è la qualità energetica di questo tipo di alimenti? Quali sono gli effetti di un’alimentazione basata su questi prodotti?
Qualità energetica e forza vitale
La differenza principale tra le pappe industriali e quelle autoprodotte, credo che stia proprio nella qualità energetica dell’alimento.
Nel caso della pappa pronta, per quanto possa essere qualitativamente buona, sarà sempre preparata a partire da ingredienti raffinati e processati, che sono quindi molto indeboliti della loro forza vitale.
La macrobiotica ci insegna che l’alimento più ricco di energia e vitalità è il seme, che nel caso dei cereali e dei legumi coincide con il frutto della pianta. Infatti, sono proprio questi i cibi su cui basare l’alimentazione dell’uomo, soprattutto se si tratta di un piccolo uomo appena venuto al mondo!
Un neonato ha bisogno di quella forza vitale, perché i suoi organi sono ancora in formazione e devono poter contare su quella integrità che solo il chicco integrale possiede.
La forza vitale del chicco si può facilmente misurare: un solo chicco, se esposto a certe condizioni di umidità e luce, germoglia e diventa una pianta, che a sua volta genererà altri chicchi (semi) e questo processo è infinito. Ci sono semi che si sono conservati per migliaia di anni e sono comunque germogliati. Ecco cosa si intende con forza vitale.
Le farine raffinate e i preparati non possono avere questa qualità energetica, perché i cereali sono stati processati a lungo e numerose volte, fino ad assumere una forma che ha poco a che vedere con i chicchi che c’erano in origine.
Perché scegliere l’autoproduzione nello svezzamento
Un cibo con grande forza vitale, come cereali e legumi integrali in chicco, cotti e passati con passaverdura, nutrirà un corpo contribuendo a farlo diventare altrettanto forte e pieno di vitalità.
Sono i reni gli organi che questa qualità energetica va a nutrire prima di tutti. Nei reni risiede proprio la forza vitale, ed è fondamentale fornire al bambino fin dai primissimi pasti un cibo che la contenga in grandi quantità, perché possa averne una buona riserva quando in futuro ne avrà bisogno.
La forza vitale nelle persone si manifesta in molti modi: esposizione a malattie e infezioni, tempi di guarigione, fertilità, temperamento, longevità etc. Ecco perché avere grande forza vitale può fare la differenza nella qualità della vita di una persona.
Se siete incerti e pensate di non riuscire ad organizzarvi con l’autoproduzione, sappiate che le pappe si possono preparare e conservare in barattoli pastorizzati, senza che dobbiate cucinare tutti i giorni per ore!
In più, un cibo acquisisce anche la qualità energetica di chi lo prepara: se a preparare la pappa saranno mamma e papà, quella pappa avrà anche un po’ della loro energia. Questo comporta che cuciniate con serenità, non stressati o arrabbiati, mi raccomando!
Pensate ai benefici che il vostro bambino avrà da questo vostro grande regalo, vi aiuterà!
Nell'articolo dal titolo "Svezzamento: l’attrezzatura necessaria e la ricetta della prima pappa" trovi maggiori informazioni per iniziare a cucinare in casa un pasto adatto ad un bambino piccolo.