Intelligenza emotiva: che cos’è e come coltivarla ogni giorno
Pubblicato
8 mesi fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Scopri il significato, le caratteristiche, come svilupparla e coltivarla sia a scuola che nella vita
Sicuramente avrai sentito parlare dell'intelligenza emotiva, un termine messo in evidenza dallo psicologo Daniel Goleman negli anni Novanta. Da allora questa soft skill è diventata più indispensabile che mai come risorsa da sfruttare per migliorare la nostra quotidianità e per creare un ambiente di lavoro più armonico e proficuo.
Vediamo che cos’è l’intelligenza emotiva, come si differenzia dall’empatia e quali esercizi possono essere indicati per coltivarla e svilupparla pienamente.
Cos’è l’intelligenza emotiva
Immagina di trovarti su una barca in mare aperto mentre si sta avvicinando una furiosa tempesta. Il capitano, che ha anni di esperienza alle spalle, rimane calmo e saldo al timone, portando la barca e tutto l’equipaggio in un porto sicuro dove poter rimanere al riparo fino a che le acque non si saranno calmate. Per il bene del suo equipaggio sa che deve dare l’esempio e mantenersi calmo per evitare che si scatenino panico, rabbia, frustrazione e altre emozioni difficili da gestire. Allo stesso tempo, ascolta le preoccupazioni dei suoi marinai, senza sminuirle ma cercando un modo per rispondere a tali dubbi, proponendo soluzioni adeguate per tutti.
Sulla stessa barca c’è anche un giovane e inesperto mozzo che, invece, non fa che lamentarsi tutto il tempo, criticando tutto e tutti, spinto dalla paura e da emozioni alle quali nemmeno lui sa dare un nome. In preda a questo mare di stati d'animo, litiga con gli altri membri dell’equipaggio, incurante delle loro necessità e dei loro punti di vista, e prende decisioni affrettate, senza pensare alle conseguenze, delle quali si pentirà una volta che la tempesta sarà passata.
Cosa differenzia il capitano dal mozzo? Non solo l’età e l’esperienza ma anche la capacità di utilizzare l’intelligenza emotiva.
L’intelligenza emotiva nel suo significato più puro, come enunciato da Daniel Goleman, è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le nostre emozioni, riconoscendo e interagendo con quelle degli altri.
Questa abilità sociale, che rientra fra le soft skill, permette di utilizzare le emozioni in maniera positiva, così da alleviare stress, ansia e minimizzare i rischi di una comunicazione poco efficace o fraintendibile.
Una persona emotivamente intelligente è molto consapevole dei propri stati emotivi, anche quelli negativi, li sa identificare e comprendere. Saper dare un nome a ciò che si sta provando, significa saper gestire l’emozione senza esserne sopraffatti o soggiogati. Per questo motivo, la persona emotivamente intelligente ha un'elevata autostima ed è realista riguardo a sé stessa.
L’intelligenza emotiva permette inoltre di sviluppare empatia verso gli altri, capire il loro punto di vista, perché fanno quello che fanno. Allo stesso tempo, è grazie all'empatia che è possibile capire in che modo i propri sentimenti possono influenzare le altre persone.
Si tratta di una competenza che dona a chi la sa utilizzare un potere enorme, personale e professionale. Non a caso viene ormai associata ai leader carismatici, perché l'intelligenza emotiva permette di raggiungere i propri obiettivi personali e professionali.
Il termine intelligenza emotiva è stato coniato da due ricercatori, Peter Salovey e John Mayer, e apparso per la prima volta nel loro articolo Intelligenza emotiva sulla rivista "Imagination, Cognition, and Personality" nel 1990. È stato però reso popolare da Daniel Goleman nel suo libro del 1995 Intelligenza emotiva, oggi considerato un caposaldo per chi vuole migliorare se stesso.
Pur facendo parte dell’intelligenza intellettuale, questa competenza è indipendente ad essa: ci sono persone che pur avendo un quoziente intellettivo (QI) altissimo, hanno poche competenze di intelligenza emotiva, con conseguenti problemi interpersonali, ma anche difficoltà a raggiungere gli obiettivi e il successo e la felicità personale.
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Un dialogo con le emozioni
Disporre di intelligenza emotiva nella vita, come nel lavoro, permette di sviluppare 4 capacità diverse.
- Percepire le emozioni: il primo passo fondamentale per maneggiare l'intelligenza emotiva è percepire e riconoscere le proprie emozioni. Cosa sto provando in questo momento: frustrazione, rabbia, paura? Non sempre è facile distinguerle, perché possono avere sfumature molto simili e perché siamo poco abituati a dialogare con le nostre emozioni e ad ascoltarci. Tale capacità ci rende anche in grado di imparare a leggere il linguaggio del corpo, come le espressioni facciali e le posture durante una conversazione.
- Comprendere le emozioni: tutte le emozioni che proviamo vogliono comunicarci qualcosa e hanno un preciso significato. La rabbia ad esempio indica che sono stati superati dei confini per noi invalicabili, o può esprimere insoddisfazione o anche che i propri valori sono stati calpestati.
- Ragionare con le emozioni: cioè la capacità di usare le emozioni per promuovere l’attività cognitiva e permetterci così di prestare attenzione a ciò a cui reagiamo o di rispondere emotivamente alle cose che catturano la nostra attenzione.
- Gestire le emozioni: è l’abilità di regolare le emozioni e di rispondere in modo adeguato, senza comportamenti esagerati o fuori luogo. Allo stesso modo è la capacità di saper rispondere alle emozioni degli altri, senza però rimanervi agganciati o intrappolati. Per esempio, durante una discussione invece di rispondere d’impulso, fare una pausa per calibrare le proprie parole e ponderare ciò che si ha da dire è un modo per non inasprire il conflitto.
In definitiva il potere dell’intelligenza emotiva risiede nella capacità di gestire le nostre emozioni e quelle degli altri, evitando di farci trascinare da esse, ma diventare, invece, il capitano che sa governare la propria nave anche in mezzo alla tempesta più brutta. Senza tale capacità il rischio è di trovarci invischiati nelle emozioni senza nemmeno sapere quali e perché: reagire in maniera esagerata a un imprevisto o una situazione difficile, rimanere in ostaggio delle nostre emozioni e avere comportamenti dei quali ci pentiamo in seguito, reagire male alle parole o al comportamenti di qualcun altro, sono segni che si viene agganciati dalle emozioni altrui e che non si è in controllo delle proprie.
Le competenze dell’intelligenza emotiva
L’intelligenza emotiva è data dalla somma di diverse abilità o componenti che nel complesso permettono di sfruttare appieno tale competenza. Goleman ne ha individuate e descritte 5.
1. Consapevolezza di sé
Saper utilizzare l’intelligenza emotiva significa essere in grado di capire le proprie emozioni e come queste influenzano i pensieri e il comportamento nostro e degli altri.
Si è in grado di riconoscere i fattori scatenanti delle emozioni che si provano e di identificare i propri punti di forza così come i limiti, aumentando la fiducia in se stessi. Tale capacità permette di essere a proprio agio con i propri sentimenti anche nelle situazioni difficili.
Grazie a questa competenza si può togliere il pilota automatico e smettere di essere succubi delle emozioni ma, piuttosto, riconoscere che esiste una relazione fra come ci si sente e come ci si comporta. Secondo Goleman le persone che hanno una buona consapevolezza di sé hanno un buon senso dell'umorismo, fiducia in se stesse e nelle proprie capacità e sono consapevoli di come le altre persone le percepiscono.
2. Autocontrollo
Si tratta della competenza che permette di regolare le proprie emozioni, allo stesso modo in cui si regola il volume di una radio, e di esprimerle in modo appropriato. Non significa mettere le emozioni sotto chiave e nascondere i propri sentimenti, quanto aspettare il momento e il luogo giusti per esprimerli. Questo evita di agire in maniera avventata e di commettere errori dettati dalla fretta o dall’aver agito sull’impulso di una emozione che nemmeno si è riusciti a identificare.
L’autocontrollo aiuta a tenere sotto controllo sentimenti e comportamenti impulsivi, gestire le emozioni in modo sano, prendere iniziative, rispettare gli impegni e adattarti alle circostanze mutevoli. Aiuta ad avere reazioni emotive proporzionate alle circostanze, essere in grado di fare una pausa anche in mezzo alla situazione più critica e valutarla da punti di vista diversi per riuscire a trovare una soluzione o un diverso approccio e uscire dall'empasse. Significa anche sapere come allentare la tensione, gestire i conflitti, affrontare scenari difficili e adattarsi ai cambiamenti del proprio ambiente.
3. Motivazione
La motivazione è ciò che ci guida nella vita reale ed è qualcosa di profondo, che va ben al di là dei soldi o delle gratificazioni e dei riconoscimenti materiali. Il motore propulsore delle persone emotivamente intelligenti è la passione, atta a soddisfare i propri bisogni interiori e a raggiungere gli obiettivi importanti. Le ricompense sono interne e intrinseche, e permettono di sviluppare una felicità più duratura, la felicità eudaimonica che non dipende da quanto si è guadagnato o raggiunto in termini materiali.
Le persone spinte da motivazione intrinseca - quella che nasce dentro di sé ed è guidata dall’interesse e dal piacere personale - sono orientate all’azione: vivono in sintonia con il loro essere, si pongono obiettivi, cercano i risultati e sono sempre orientate a fare meglio. Hanno anche più chiari i propri obiettivi di vita e non si lasciano influenzare dalle mode o dalle giornate storte.
4. Empatia
Empatia e intelligenza emotiva vanno di pari passo. L’empatia infatti è la conseguenza dell’uso di intelligenza emotiva. Ed è la capacità di mettersi nei panni dell’altro e comprendere le sue emozioni, i bisogni e le preoccupazioni, di cogliere i segnali emotivi che sta vivendo, comprendendo anche perché li sta provando.
L’empatia è l’abilità che permette di disinnescare i pregiudizi, e di ascoltare davvero ciò che l’altro dice, con le parole e con il proprio corpo. Permette di relazionarsi adeguatamente in qualsiasi situazione, anche con persone che appartengono a culture diverse dalle nostre.
5. Abilità sociali
Quando si è in grado di utilizzare l’intelligenza emotiva, si sviluppano le abilità sociali, quelle che ci mettono in grado di lavorare in sinergia con gli altri e di costruire relazioni significative sviluppando una comprensione più forte di se stessi e degli altri.
Si diventa consapevoli degli altri, delle loro esigenze, attraverso ascolto attivo, contatto visivo e capacità di comunicazione verbale e corporea adeguate. In breve, si diventa dei leader carismatici a cui far riferimento.
5 segni di bassa intelligenza emotiva
Come capire se l'intelligenza emotiva è bassa? Sebbene non sia possibile misurarla matematicamente, come per il QI, ci sono dei parametri che vengono presi in considerazione per capire in che misura si è in controllo di tale competenza. Ecco 5 indicatori.
- Si viene sopraffatti dalle emozioni. Quando l’intelligenza emotiva è bassa ci può essere scarsa consapevolezza del modo in cui le emozioni determinano comportamenti inappropriati, dettati dall’impulso. In questo modo si rischia di fare o dire qualcosa di inappropriato che può ferire gli altri e ritorcersi contro.
- L'umore è mutevole senza sapere perché. Possono essere frequenti anche sbalzi del tono dell’umore o sfoghi emotivi, dati dalla scarsa capacità di gestire le proprie emozioni.
- È sempre colpa degli altri. Un altro segnale di bassa proprietà di questa competenza è la tendenza a non prendersi le responsabilità ma di incolpare gli altri per i propri problemi.
- Ci si sente incompresi o disconnessi dagli altri. Spesso tale sensazione nasce dall’incapacità di saper ascoltare se stessi e gli altri.
- Si fatica a comunicare i propri desideri. Data dall’incapacità di individuare i veri desideri e obiettivi personali.
Se vuoi approfondire le caratteristiche e i benefici dell'empatia e come svilupparla, ti suggeriamo questi libri:
Esempi di intelligenza emotiva
Ecco 10 esempi,invece, che indicano una buona capacità di utilizzare la propria intelligenza emotiva.
- Sei in grado di accettare le critiche e le responsabilità.
- Sei in grado di dire no quando è necessario e di mettere dei limiti.
- Anche se fai un errore non ti demoralizzi e vai avanti per la tua strada e non ti blocchi di fronte a un ostacolo o un imprevisto.
- Sei in grado di condividere i tuoi sentimenti con gli altri.
- Sai il perché di ciò che fai.
- Non giudichi gli altri.
- Trovi soluzioni ai problemi in modo che siano soddisfacenti per tutti.
- Sei in grado di ascoltare gli altri senza preconcetti.
- Sei in grado di gestire le situazioni più difficili e lo stress.
- Sei in grado di vedere i conflitti e le divergenze con gli altri come una opportunità e un modo per avvicinarti agli altri piuttosto che come una barriera divisiva.
Più punti sei in grado di sfruttare, più alto è il tuo livello di intelligenza emotiva. E se ti sei reso conto di avere poche di queste capacità? Niente panico, la buona notizia è che l’intelligenza emotiva è una abilità che si può apprendere, a tutte le età. Tutti possiamo svilupparla e coltivarla sempre più, fino a diventare maestri e saperla utilizzare in ogni situazione e contesto. In molti paesi occidentali, ad esempio si insegna l’intelligenza emotiva a scuola. Ma anche da adulti è possibile svilupparla e impararla. Immaginala come una lingua straniera: ci vogliono costanza ed esercizio per imparare a parlarla bene.
In che modo l’intelligenza emotiva influenza il tuo benessere
Goleman e gli psicologi dopo di lui hanno appurato che tale capacità è in grado di influenzare il nostro benessere a 360 gradi, in positivo (quando siamo in grado di applicarla) e in negativo (quando abbiamo basse competenze). L’intelligenza emotiva è infatti in grado di influire su tutte le aree della nostra vita:
- salute fisica: le emozioni non gestite o gestite male sono fonte di stress. Tale condizione favorisce diversi tipi di problemi di salute, come aumento della pressione sanguigna, difese indebolite, insonnia ecc.,
- salute mentale: le emozioni incontrollate e lo stress rendono più vulnerabili ad ansia e depressione. Inoltre, quando non si è in grado di gestire le proprie emozioni, si tende a sentirsi più soli e isolati,
- relazioni: comprendere e gestire le emozioni permette di comunicare in modo più efficace e creare relazioni più forti sia al lavoro che nella tua vita personale,
- prestazioni a scuola o sul lavoro: l’intelligenza emotiva aiuta a destreggiarsi meglio tra le complessità del posto di lavoro, superare problemi e conflitti ed eccellere negli studi come sul lavoro.
3 consigli per aumentare la tua intelligenza emotiva
Di seguito trovi 3 consigli che puoi attuare nel tuo quotidiano, come esercizio per coltivare e aumentare la tua intelligenza emotiva. Ricorda di non demoralizzarti al primo ostacolo e di non temere di sbagliare, potrai sempre fare meglio la prossima volta.
1. Esercitati a osservare come ti senti
Spesso conduciamo uno stile di vita frenetico e pieno di impegni che ci fa perdere il contatto con le nostre emozioni. Per riconnetterti, prova a impostare un timer per ricavarti delle finestre di qualche minuto da dedicare a te stesso durante il giorno. Quando il timer suona, fai qualche respiro profondo e ascolta come ti senti emotivamente in quel momento. Cerca di percepire se le emozioni che provi si manifestano anche fisicamente e in quale parte del corpo. Più ti eserciti, più diventerà semplice ascoltare le emozioni e dove si manifestano.
Prendi del tempo per osservare anche il tuo comportamento: come (re)agisci quando provi certe emozioni e in che modo ciò influisce sulla tua vita quotidiana? Gestire le emozioni diventa più facile una volta che diventi più consapevole di come reagisci ad esse.
2. Impara a guardarti in modo obiettivo
Imparare a conoscere noi stessi è fondamentale per capire anche cosa vogliamo davvero, cosa ci rende felici, su quali punti di forza possiamo contare e quali possiamo migliorare. Guardarci in modo obiettivo però è quasi impossibile, perché tendiamo a essere troppo critici o indulgenti, senza in grado di vederci per come realmente siamo.
In questo caso il contributo di chi ci conosce bene è fondamentale. Chiedi a una o due persone di cui ti fidi quali sono i tuoi punti di forza e i deboli, e annotali su un foglio o un quaderno. Puoi fare una lista preventivamente compilata da te, e poi fare un confronto fra le caratteristiche che ti riconosci e quelle che invece ti riconoscono gli altri. Fai alttenzione, però: ricorda che queste persone ti stanno aiutando a vederti con occhi esterni, quindi non offenderti o arrabbiarti e non discutere con loro se non sei d’accordo su alcuni punti.
Un altro ottimo modo per conoscerti meglio è tenere un diario. Inizia scrivendo un resoconto di cosa ti è successo alla fine di ogni giornata, come ti sei sentito e come lo hai affrontato. Annotare tali dettagli ti renderà più consapevole di ciò che stai facendo e metterà in evidenza gli aspetti che possono essere problematici nelle relazioni interpersonali. Periodicamente, rileggi le tue annotazioni e cerca di identificare di eventuali pattern o modi di agire che si ripetono.
3. Prenditi del tempo per celebrare il positivo
Una parte fondamentale dell'intelligenza emotiva è celebrare e riflettere sui momenti positivi della vita. Le persone che provano emozioni positive sono generalmente più resilienti e hanno maggiori probabilità di avere relazioni appaganti, e sanno affrontare meglio anche le avversità della vita.
Inoltre, non ignorare gli aspetti e gli stati d'animo negativi, ma accoglili. Riflettere sui sentimenti negativi è importante tanto quanto riflettere su quelli positivi: è la chiave per diventare un persona completa, in grado di gestire i problemi in futuro.
Conclusioni
L'intelligenza emotiva è essenziale per comprendere se stessi e gli altri e per orientarsi con successo nel mondo. Sviluppare tale capacità può avere un impatto positivo sulla vita. Oltre a diventare più consapevoli dei propri sentimenti, queste capacità possono aiutare a costruire relazioni più forti e ad avere successo nelle situazioni sociali. L’intelligenza emotiva è indispensabile anche per la risoluzione dei problemi, la gestione dello stress e la gestione efficace dei conflitti.
Ecco perché viene ritenuta una competenza indispensabile che si può sviluppare, aumentare e coltivare giorno dopo giorno.
Per imparare a riconoscere e gestire le tue emozione e diventare leader carismatico grazie all'intelligenza emotiva, ti suggeriamo questi libri:
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