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Sistema glinfatico: conosci le funzioni che ha sul cervello?

Pubblicato 4 anni fa

Scopri in che modo mantenerlo efficiente e come depurarlo dalle tossine

Sai perché il cervello è importante e perché viene considerato un organo vitale del sistema nervoso? Perché è grazie a lui se parliamo, pensiamo e vediamo e percepiamo il mondo intorno a noi.

Gestisce i bisogni primari (mangiare, bere, dormire ecc.) così come le emozioni e i sentimenti. Si tratta dell'organo più complesso che abbiamo - non a caso è protetto dalla scatola cranica - e anche di quello più plastico, che si modifica di continuo. 

Per poter funzionare correttamente e svolgere tutte queste funzioni è indispensabile che sia ripulito dalle tossine e sostanze di scarto che si possono accumulare qui. Il sistema di pulizia del cervello si chiama sistema glinfatico: si tratta di un sistema scoperto solo recentemente, che è in connessione con il sistema linfatico del resto dell'organismo. 

Scopri che cos'è e che funzioni ha il sistema glinfatico e come mantenerlo funzionale, per evitare di compromettere la funzionalità del nostro cervello. 

In questo articolo ti proponiamo...

 

Indice dei contenuti:

Le tossine: l'immondizia dell'organismo

Le tossine sono una minaccia per il nostro organismo, soprattutto quando il corpo non riesce a smaltirle correttamente, perché accumulandosi creano infiammazione cronica e silente (detta di basso grado, perché non dà sintomi) che però sul lungo periodo favorisce molti disturbi di salute. Pur essendo dannose, non è verosimile pensare che il nostro organismo possa essere incontaminato: queste sono infatti in parte endogene, cioè prodotte dal corpo, come materiale di scarto di alcune reazioni metaboliche (ad esempio proteine, specie reattive dell'ossigeno - meglio noti come radicali liberi - ioni eccessivi e altri) che non sono necessari per altre funzioni e sono quindi composti e degradati. E in parte, invece, le tossine sono esogene, immesse da noi attraverso l'alimentazione e la respirazione. 

Per poter eliminare queste sostanze il corpo è dotato di organi emuntori (addetti all'eliminazione) fra cui fegato, pelle e reni, e del sistema linfatico, il più grande sistema di filtraggio e filtraggio dell'organismo. È composto da organi, linfonodi, vasi e condotti che producono, immagazzinano e distribuiscono la linfa a tutti i tessuti e, allo stesso tempo, drenano tutti i liquidi e le sostanze di scarto in eccesso. Svolge, inoltre, una importante funzione immunitaria. Grazie a questi spazzini, pur producendo o immettendo tossine, l'organismo riesce a rimanere funzionale.

In certe situazioni, a causa di uno stile di vita errato, fattori ambientali e alimentari, le tossine possono accumularsi e interessare qualsiasi tessuto dell'organismo. Le conseguenze si possono manifestare in molti modi: con gonfiori, stanchezza, emicrania, infiammazioni gastrointestinali ed eruzioni cutanee. 

Anche il cervello può essere interessato da una presenza eccessiva di tossine (anche il cervello produce sostanze di scarto), creando problemi gravi. Le malattie neurodegenerative sono comunemente associate a un accumulo di questi prodotti del metabolismo cellulare che non sono adeguatamente eliminati. Il cervello è molto sensibile all’infiammazione cronica: se perdura nel tempo, danneggia o peggio distrugge il tessuto neuronale e indebolisce il cervello che rimane privo di protezione.

Il sistema glinfatico

Il sistema glinfatico è il sistema di pulizia del sistema nervoso

Il compito di tenere pulito il cervello dalle tossine spetta al sistema glinfatico; lo hai mai sentito nominare? E no, non ho sbagliato a scrivere, e non lo sto confondendo con il sistema linfatico, anche se il meccanismo d'azione è simile e i due sistemi sono collegati.

Al pari del sistema linfatico, anche il sistema glinfatico, situato all'interno del cranio, è un grande sistema di smaltimento dei rifiuti che è stato scoperto recentemente (in seguito a uno test di laboratorio nel 2012 nella University of Rochester Medical Center). [1] Questo sistema, come il linfatico, distribuisce nutrienti ai tessuti, come lipidi, amminoacidi e glucosio, e mantiene pulito il sistema nervoso eliminando la spazzatura.

È formato da tunnel perivascolari e da cellule della glia o gliali (che danno il nome a questo sistema) supportano, nutrono, proteggono e isolano i neuroni, e svolgono un ruolo importante all’interno del sistema nervoso centrale. Gli astrociti, il tipo più comune di cellule della glia così chiamati perché hanno la particolare forma a stella, hanno dei particolari recettori sulla loro membrana, detti acquaporine (AQP4), che permettono al liquido cerebrospinale (o cefalorachidiano) di scorrere fluidamente, così che possa:

  • proteggere il cervello e il midollo spinale da eventuali traumi,
  • nutrire il sistema nervoso centrale, portando i nutrienti,
  • regolare la pressione intra-craniale adeguando il proprio volume alle variazioni della massa cerebrale e del flusso sanguigno,
  • eliminare le tossine dal tessuto cerebrale.

Detto in parole semplici, le cellule gliali formano un sistema di drenaggio che si sviluppa lungo le vene e le arterie del cervello, permettendo al fluido cerebrospinale di scorrere in modo da poter abbracciare tutto il cervello e proteggerlo adeguatamente. Allo stesso tempo, il fluido raccoglie i rifiuti (proteine solubili e metaboliti) dal sistema nervoso centrale e li convoglia al sistema linfatico, al quale si connette attraverso un complesso intreccio di nervi e vasi nei punti di ingresso e di uscita del cranio.

Questo sistema deve quindi restare funzionale per permettere il corretto smaltimento delle tossine, soprattutto nelle persone non più giovanissime. Secondo uno studio infatti, quando il sistema glinfatico perde la sua funzionalità e viene compromesso (a causa dell'età), può causare il declino cognitivo negli anziani, rendendo il cervello più vulnerabile alle malattie neurodegenerative. [2]

Se il sistema glinfatico non riesce a detossinare adeguatamente il sistema nervoso e l'area del cervello, il materiale di scarto comincia ad accumularsi.


Secondo i ricercatori della University of Rochester Medical Center proprio questa condizione può facilitare l'accumulo dei depositi di amiloide (delle proteine che si aggregano in maniera anomala formando delle placche insolubili) che favoriscono la comparsa del morbo di Alzheimer.


Per questo, secondo gli stessi ricercatori, mantenere efficiente l'attività del sistema glinfatico potrebbe essere un'arma in più per contrastare questo importante fattore di rischio.

Il malfunzionamento del sistema glinfatico non è legato solo alle malattie neurodegenerative, dato che è stato messo in relazione anche con problemi oculari legati all'età, in particolare con comparsa di glaucoma e degenerazione maculare senile. [3]

Ma cosa favorisce il declino del sistema glinfatico? Finora le ricerche hanno messo in evidenza questi fattori:

  • età,
  • infiammazione cronica,
  • problemi legati al sonno,
  • glicemia alta,
  • stress cronico,
  • presenza di tossine ambientali.

Come eliminare le tossine dal sistema nervoso

La funzionalità del sistema glinfatico è indispensabile per mantenere la naturale omeostasi (quindi il nostro benessere) e contrastare più possibile il declino della nostra salute. Per farlo è indispensabile contrastare i fattori che possono contribuire a congestionare e danneggiare questo fondamentale sistema di pulizia. Ecco quali sono. 

Infiammazione cronica

Fra le cause che facilitano la congestione del sistema glinfatico c’è l’infiammazione cronica. Si tratta di un fattore che, oltre a impedire il corretto smaltimento delle tossine, può danneggiare la barriera emato-encefalica (che ha funzione di difendere il cervello dalle tossine) esponendo il cervello a un maggiore inquinamento e a malattie cerebrali legate all'età. [4]

Per contrastare l'infiammazione sono ottimi alleati l'attività fisica, uno stile di vita equilibrato e l'alimentazione. Puoi privilegiare i cibi ad azione naturalmente antinfiammatoria, come frutta e verdura (ricca di antiossidanti), i cereali in chicco, gli alimenti integrali e quelli che contengono omega 3 (pesce azzurro e pesce grasso - come salmone, sardine e acciughe - frutta a guscio e semi oleosi), e le spezie. Fra le spezie utili per contrastare l'infiammazione la più nota è la Curcuma, ormai diventata une delle più note in campo salutistico.

Utilizzata da sempre nella secolare medicina ayurvedica, la Curcuma ha dimostrato di avere effetti benefici anche sul cervello, dato che svolge azione protettiva sulle cellule del sistema nervoso centrale, contrastando la disfunzione mitocondriale che può facilitare Parkinson e Alzheimer. [5]

Disturbi del sonno

Sai perché fino a una decina di anni fa il sistema glinfatico era solo ipotizzato ma nessuno lo aveva realmente individuato? In parte, perché funziona solo quando dormiamo, mentre quando siamo svegli si inattiva. Il ciclo sonno veglia regola infatti la produzione di fluido interstiziale cerebrale e del liquido cerebrospinale.

Quando dormiamo il cervello svolge molte funzioni, come, ad esempio, provvedere a formare e consolidare i ricordi, ottimizzando le connessioni neuronali. Quando il sonno non è ottimale, o in presenza di insonnia, tutte queste funzioni non possono essere svolte correttamente. I problemi del sonno, non ostacolano solo queste funzioni ma, sul lungo periodo, possono favorire anche:

  • il deterioramento dei neuroni,
  • la riduzione delle dimensioni del cervello, soprattutto negli over 60 anni.

L'insonnia cronica o anche il sonno di scarsa qualità (svegliarsi già stanchi al mattino) possono aumentare il rischio di malattie neurodegenerative. [6] A questo proposito, è stato messo in evidenza il legame tra invecchiamento, mancanza di sonno e aumento del rischio di Alzheimer e altre forme di demenza. Più il sonno è profondo, più efficiente è il processo di rimozione dei rifiuti dal cervello, più il sistema nervoso mantiene la propria funzionalità. [7]

Le strategie da mettere in atto per migliorare il sonno e contrastare risvegli notturni o insonnia, sono tante: qui trovi un articolo con qualche consiglio per migliorare la tua routine notturna. 

Fra le piante utili per facilitare il sonno, puoi provare l'Ashwangha (Withania somnifera), che possiede fra i suoi principi attivi una sostanza, il glicole trietilenico, che aiuta a indurre il sonno, migliorandone anche la qualità.

Allo stesso tempo, l'azione adattogena della pianta è utile per alleviare lo stress, considerato un altro fattore importante che può congestionare il sistema glinfatico, aumentando il rischio di perdita di memoria e neuro degenerazione. In quanto adattogena, la pianta è in grado di rendere l’organismo più resistente agli episodi di stress che spesso si trova a dover gestire quotidianamente e che rischiano di indebolirlo.

Glicemia

Secondo alcuni ricercatori fra le cause che ostacolano il buon funzionamento del sistema di pulizia nel cervello ci sono glicemia alta cronica, insulino-resistenza, e diabete.

L'insulino resistenza e il diabete danneggiano vene e capillari, congestionando di conseguenza anche il sistema glinfatico e linfatico. Nello studio condotto [8] gli scienziati hanno scoperto che nei topi con diabete di tipo 2, la clearance (cioè la depurazione) del liquido cerebrospinale era visibilmente rallentata. Hanno anche trovato una correlazione tra deficit cognitivi e compromissione del sistema glinfatico: se la spazzatura non viene smaltita, le abilità di pensiero vengono ostacolate.

Ma c'è di più: sai che sempre più spesso l'Alzheimer viene chiamato diabete di tipo 3? L’insulino-resistenza è un altro fattore che può facilitare la formazione delle placche amiloidali: ciò spiega come mai nei malati di Alzheimer si riscontri un basso livello di insulina nel cervello.

Fra le sostanze naturali che aiutano a tenere sotto controllo il livello degli zuccheri nel sangue, ci sono Cromo, Cannella e Acido lipoico che hanno un’azione sinergica nel controllo della glicemia e nel contrastare i danni che elevati quantità di zucchero nel sangue possono favorire, oppure anche l'Ipomea batatas che aiuta a riequilibrare il metabolismo dei carboidrati, aiutando a regolare la glicemia nel sangue e i valori dei trigliceridi e del colesterolo. 

Sistema linfatico

Poiché il sistema glinfatico è collegato a quello linfatico, al fine di smaltire correttamente le tossine intrappolate, entrambi i sistemi devono funzionare, altrimenti è come spostare l’immondizia da una stanza all’altra di casa senza mai buttarla.

Dato che il sistema linfatico promuove la pulizia di tutto l’organismo, contribuendo anche a mantenere la funzionalità del sistema immunitario, è bene che sia funzionante, per evitare che possa indebolire tutto l'organismo, favorendo disturbi di diverso tipo.

Fra le piante che aiutano a mantenere attivo il sistema linfatico, una delle più note e apprezzate è la Betulla, che agisce appunto depurando il sistema linfatico, favorendo l’espulsione delle tossine attraverso l’azione diuretica. Contrasta quindi anche la ritenzione idrica, e i conseguenti gonfiori soprattutto di gambe e caviglie, e l’inestetica cellulite.

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Ultimi commenti su Sistema glinfatico: conosci le funzioni che ha sul cervello?

Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 24/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 24/02/2025

Articolo estremamente interessante per capire come mantenere depurato il sistema glinfatico e capire cos'è e a cosa serve. Grazie mille per tutte le spiegazioni estremamente utili.

Gilia M.

Recensione del 05/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 05/02/2025

Da quando ho letto questo articolo aggiungo sempre un po' di curcuma e pepe nell'acqua della pasta e la sera tisane drenanti alternate con tè blu e Ashwagandha ci fanno sempre una buona compagnia.

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