Grano saraceno decorticato: tutto quello che c'è da sapere!
Pubblicato
2 anni fa
Michela Dessì
Blogger esperta di alimentazione sana
Il grano saraceno può essere consumato anche decorticato. Scopriamo di più su questo pseudocereale: proprietà, cottura e ricette!
Pur non appartenendo alla famiglia delle graminacee, i semi di grano saraceno possono essere consumati come i cereali. Sono una fonte di carboidrati, proteine, fibra, grassi insaturi, vitamine del gruppo B e minerali, come calcio, fosforo e potassio.
I modi per consumare il grano saraceno sono davvero tanti. Lo possiamo mangiare in chicchi, interi o decorticati, ma si trova in commercio anche sotto forma di farina, pasta, gallette e fiocchi ideali per la colazione. In questo articolo ci soffermeremo nello specifico sulle differenze che ci sono con il grano saraceno decorticato.
Che differenza c'è tra grano saraceno e grano normale?
La prima differenza è a livello botanico. Come anticipato ad inizio articolo, il grano saraceno non appartiene alla famiglia delle Graminacee. Di quest’ultima ne fa parte il grano, anche detto frumento, mentre il grano saraceno rientra nella famiglia delle Polygonaceae. Proprio per questo il grano saraceno non è un cereale come il grano normale, anche se è molto simile e per questo viene indicato come pseudocereale.
Altra differenza è data dal fatto che il grano saraceno presenta proteine dall’elevato potere biologico. Rispetto alla maggior parte dei cereali, tra cui il grano, ha un buon contenuto di lisina, precisamente 5,87 su 100 grammi. Si tratta di un aminoacido essenziale che deve essere assunto tramite l’alimentazione.
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Chi non deve mangiare il grano saraceno?
Il consumo di grano saraceno è indicato per chiunque voglia variare la propria alimentazione ed è soprattutto adatto per chi è celiaco. Per la sua composizione, infatti, è un alimento che può essere inserito nelle diete che devono essere senza glutine.
Tendenzialmente, quindi, nel caso del grano saraceno non c’è nessuno che non deve mangiarlo. É importante però per le persone celiache leggere sempre l’etichetta perché il grano saraceno, pur essendo senza glutine, potrebbe avere tracce di altri cereali che invece lo contengono.
Cosa vuol dire grano saraceno decorticato?
Il seme del grano saraceno può essere consumato integro oppure decorticato. In quest’ultimo caso, così come succede per i legumi, viene rimossa la buccia esterna.
Il grano saraceno decorticato (ti consigliamo questo coltivato in Italia e bio) si presenta di colore marrone e risulta più facile e veloce da cucinare.
Come si cucina il grano saraceno decorticato?
Anche il grano saraceno decorticato, così come i cereali e legumi, prima di essere cotto deve essere sottoposto a un controllo visivo per accertarsi che non ci siano intrusi, come sassolini, legnetti o dei semi non decorticati, e poi deve essere sciacquato sotto l’acqua corrente.
Il grano saraceno non deve essere messo in ammollo e può essere cotto per assorbimento in una quantità di acqua bollente pari al doppio del suo peso (es. 160 ml di acqua e 80 g di grano saraceno). Si cuoce in circa 20-30 minuti, monitorando la cottura in modo tale che non si attacchi al fondo della pentola. Quando cucino il grano saraceno in questo modo, il sale lo aggiungo a fine cottura così non rischio che venga troppo salato.
Ricette con il grano saraceno
Il grano saraceno è molto saporito e può essere usato per preparare tantissime ricette. Non solo zuppe, minestre e insalate, ma anche ricette per la colazione. Avete presente il porridge? Ecco, potete prepararne una versione simile, che noi chiamiamo Granosaracenolatte.
Con il grano saraceno si possono preparare poi delle sfiziose polpette vegetariane oppure vegane, e del pane fermentato.
Conoscete altre ricette per consumare il grano saraceno decorticato? Fateci sapere lasciando un commento a questo articolo!
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