Come autoprodurre un latte vegetale sano, buono ed economico?
Pubblicato
4 anni fa
Francesca Più
Esperta in alimentazione a base vegetale, integrale e crudista e autrice
Dubbi frequenti sull’alimentazione vegetale - I consigli di Francesca Più
Chi per salute, chi per etica, chi per l'ambiente e chi per tutte queste motivazioni insieme. Oramai in tanti stanno cominciando a sostituire il latte di mucca dalle proprie tavole.
Spesso, però, i diversi tipi di latte vegetale in commercio (anche se biologici e di alta qualità) sono pastorizzati (quindi deprivati in questo tipo di cottura di tantissimi nutrienti), spesso li troviamo con conservanti e dolcificanti aggiunti. Inoltre si rivelano piuttosto costosi e poco convenienti, soprattutto se si deve pensare a tutta la famiglia! Come possiamo ovviare a questo problema?
Semplicissimo: iniziamo ad autoprodurli in modo facile, veloce, ed economico!
Vediamo di seguito cosa ci può servire per iniziare a crearci da soli il nostro latte vegetale.
Attrezzatura
L'attrezzatura è davvero semplice e si può scegliere tra:
- un frullatore e un colino a maglie strette (ancor meglio se una garza per formaggi);
- un estrattore di succhi di media\alta qualità;
- un Chufamix, ovvero un filtro potentissimo con contenitore apposito nato proprio per autoprodurre il latte vegetale in modo semplice e veloce. Si accompagna nell'utilizzo ad un semplice frullatore ad immersione.
Ingredienti
Il più grande vantaggio nell'autoproduzione è che sappiamo perfettamente ciò che utilizziamo per le nostre creazioni, personalizzandole a seconda delle nostre esigenze e preferenze!
E in più c'è un grandissimo risparmio: prendiamo, ad esempio, un latte di riso in commercio, biologico e di buona qualità; il prezzo oscilla sui 3 euro circa al litro.
Autoproducendo la nostra bevanda, per 1 l di latte di riso andremo ad utilizzare circa 100 g di riso integrale, dove 1 kg di riso integrale biologico e di buona qualità costa circa 3 euro.
La matematica è semplice: autoproducendo, con 3 euro possiamo arrivare ad avere ben 10 litri di latte di riso anziché uno solo, ed avremo una bevanda esclusivamente con ingredienti da noi scelti!
Ma possiamo fare molti altri tipi di bevande oltre a quella di riso: vediamo di seguito quali!
L'ingrediente base
I latti vegetali possono essere composti con una base di:
- frutta a guscio (mandorle, noci, nocciole, anacardi, pistacchi, pinoli ecc.),
- cereali e pseudo-cereali (riso, avena, miglio, quinoa, grano saraceno, teff, amaranto, farro ecc.),
- semi oleosi decorticati (semi di canapa, di zucca, girasole ecc.),
- alcuni tipi di legume (arachidi, piselli freschi ecc.).
L'ammollo per questi alimenti base è consigliato poiché neutralizza gran parte degli anti-nutrienti presenti in questi alimenti rendendoli molto più digeribili, e i loro nutrienti più assimilabili.
Quindi il consiglio è di ammollare almeno la sera prima ciò che si deciderà di rendere “bevanda” il giorno successivo!
La dose da seguire orientativamente per qualsiasi latte vegetale è 100 g di ingrediente base (frutta a guscio, cereale, seme oleoso, legume) e 1 l d'acqua.
Si può fare anche metà dose se 1 l di latte vegetale è troppo, ovvero 50 g di ingrediente base per 500 ml d'acqua. La percentuale può variare a seconda di come lo si vuole, se più denso o più diluito.
I dolcificanti
I latti vegetali che compriamo al supermercato sono sempre molto più dolci rispetto a quelli autoprodotti, anche se nella lista ingredienti non sembrano avere zuccheri aggiunti. Come mai?
Nel processo di cottura, il latte vegetale (di riso, ad esempio) è ottenuto dalla macinazione della farina molto fine per rendere la bevanda più solubile possibile, diluendola poi successivamente con acqua (quindi non si parte propriamente da chicco integrale come facciamo in casa).
Il composto ottenuto in questo modo viene riscaldato, e si aggiungono degli specifici enzimi come gluco-amilasi e alfa-amilasi, che creano con la fermentazione una bevanda più dolce degli autoprodotti poiché gli zuccheri complessi vengono trasformati in maltodestrine e glucosio, senza quindi avere poi bisogno di dolcificanti particolari nel prodotto finito. Ecco svelato l'arcano!
Ad ogni modo, possiamo dolcificare il nostro latte vegetale autoprodotto aggiungendo (a seconda dei gusti e necessità) questi “dolcificanti” naturali:
- Frutta secca al naturale reidratata (datteri, fichi secchi, prugne secche, uvetta, albicocche secche ecc.),
- Sciroppi naturali (malto di riso/d'orzo, sciroppo d'acero, sciroppo d'agave ecc.),
- Frutta fresca (banane, mele, pere, cachi ecc.).
Procedimento
Vediamo quindi come realizzare i nostri latti vegetali a seconda dell'attrezzatura che abbiamo a casa!
Il latte vegetale autoprodotto ha una durata preferibile di circa 2-3 giorni in frigorifero chiuso in bottiglia o contenitore di vetro, o eventualmente in recipiente in plastica priva di bisfenolo-a (BPA free).
Inoltre formano sempre un residuo in fondo al contenitore, quindi è bene agitare le bottiglie prima del consumo!
Con frullatore e colino/garza
Frullare 100 grammi di ingrediente base precedentemente ammollato a seconda delle sue caratteristiche con 1 litro d'acqua (oppure metà dose), aggiungendo eventualmente il dolcificante che si preferisce (frutta secca, malti, sciroppi ecc.) o altri ingredienti a seconda del gusto che si desidera (cocco, cacao, scorza d'arancia ecc.).
Quando la frutta a guscio/legume/cereale/seme saranno completamente frullati, si passa il liquido ottenuto al “setaccio” con il colino e la garza.
Il latte vegetale ottenuto è pronto per essere consumato!
Con estrattore di succhi
Con l'estrattore l'ammollo deve essere prolungato perché gli ingredienti hanno bisogno di molta idratazione interna.
Consiglio in questo caso di utilizzare un filtro per estrattore a maglie strette.
Aiutandosi successivamente con un mestolo, inseriamo nella bocca dell'estrattore l'ingrediente scelto e ammollato insieme a un po' d'acqua (usando lo stesso rapporto di circa 100 g/1 l di acqua ma sentendosi liberi di aggiungere acqua o ingredienti), aggiungendo eventualmente dolcificanti naturali o altri ingredienti in fase di estrazione.
Con il Chufamix
Posizionare dentro il contenitore dell'attrezzo il suo apposito filtro, aggiungendo acqua e ingredienti.
Frullare tutto con un frullatore ad immersione per circa 30 secondi-1 minuto.
Prendere il pestello in dotazione, sollevare il filtro dal contenitore e “pestare” tutta la polpa ottenuta per fare fuoriuscire dal filtro più latte possibile.
Nel caso dell’utilizzo di cereali ammollati (ad esempio avena, riso ecc.) il consiglio è di frullarli per un paio di minuti anziché uno, e di lasciarli “macerare” frullati nel filtro qualche minuto prima di utilizzare il pestello.
Il latte vegetale è pronto!
E con gli scarti?
Non si butta via niente!
Con gli scarti non filtrati che rimangono dalla preparazione del latte vegetale (di nome okara) si possono ottenere tante basi per ricette sia dolci che salate e (a seconda degli ingredienti utilizzati), crudiste oppure cotte.
Un esempio? Con l'okara di mandorla possiamo ottenere dei buonissimi bon bon crudisti utilizzando la pasta di mandorla avanzata, datteri, del cacao e del cocco rapè, oppure rendere lo stesso okara un ottimo “grana” vegetale frullando il composto con un poco di lievito alimentare in scaglie e del sale di sedano – semplicemente del sedano frullato, essiccato e tritato – essiccandolo successivamente in una teglia (in essiccatore, o in forno, o sopra un termosifone) sino a quando non si è asciugato del tutto.
Qualche ricetta di bevanda vegetale
Latte vegetale di mandorla, cacao e datteri
- 100 g di avena
- 1 l d'acqua
- 1 o 2 cucchiai di cacao (meglio se crudo)
- 4 datteri medjool reidratati
Nutriente e goloso, per tutta la famiglia!
Latte vegetale di anacardi, uvetta e cocco
- 100 g di anacardi
- 1 l d'acqua
- 1 o 2 cucchiai di cocco rapè
- una manciata abbondante di uvetta
Il latte vegetale di anacardi è particolarmente cremoso e “grasso”, consigliato soprattutto a chi ricerca la consistenza del latte di mucca.
Latte vegetale di canapa e fichi secchi
- 100 g di semi di canapa decorticata
- 1 l d'acqua
- 4 fichi secchi reidratati
Dal gusto dolce ed erbaceo, questa bevanda è ottima per chi pratica sport poiché i semi di canapa sono un concentrato di oligoelementi e amminoacidi essenziali.
Ci si può davvero sbizzarrire con le combinazioni e le ricette, e si può creare la bevanda vegetale che si desidera seguendo questo semplice procedimento!
Un piccolo appunto: per chi avesse problemi a digerire o ad assimilare cereali o legumi crudi germogliati, possono essere utilizzati previa cottura (rispettando le tempistiche di cottura di ogni cereale) e aggiungendo un po' meno acqua nella preparazione, a seconda del cereale scelto.
Buone alchimie a tutti!