I Sette Chakra
Pubblicato
8 anni fa
La Redazione di Macrolibrarsi
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In questa guida ai 7 chakra principali, scopri le loro caratteristiche, i simboli associati e segni per capire se sono in disequilibrio
La parola "chakra" (si pronuncia ciacra) deriva dal sanscrito e significa ruota o vortice.
I chakra sono centri energetici e di consapevolezza che si trovano nel corpo umano indicati anche come vortici energetici o centri di forza. Le prime linee guida per la loro attivazione emergono già nelle Upanishad, i testi sacri della religione vedica indiana (500 a.C.; si veda Shandilya Upanishad, Cudamini Upanishad).
I chakra non sono punti definibili in senso concreto o anatomico, si tratta al contrario di turbini energetici propri dell'aura. In India e in Tibet veggenti e guaritori hanno raggiunto la conoscenza attraverso la meditazione su questi sottilissimi centri energetici.
Sebbene l'insegnamento dei chakra sia strettamente legato alla tradizione dello yoga, questi centri energetici sono conoscibili da chiunque possieda una particolare sensibilità indipendentemente dalla cultura e dall'epoca cui appartiene.
I chakra si irradiano in diverse aree del corpo a seconda della rispettiva posizione, influenzano le funzioni organiche, la circolazione, l'attività ormonale nonché le emozioni e i pensieri, trasformando così l'energia cosmica vitale (Prana) che scorre incessantemente all'interno del corpo umano. Tale energia viene raccolta nei chakra, e in seguito messa a disposizione per i processi del corpo, dell'anima e dello spirito.
Per facilitare l'individuazione del loro significato esoterico, i chakra sono tradizionalmente associati a un colore, un simbolo, un mantra (suono di liuto), un elemento e una divinità corrispondenti alle frequenze di vibrazione di ciascun vortice energetico.
Sebbene secondo le tradizioni orientali nel nostro corpo vi siano oltre un centinaio di chakra, in questo articolo vediamo i principali sette, che sono dislocati lungo la colonna vertebrale, fino alla punta della testa.
Primo chakra (Muladhara)
Il chakra Muladhara si trova alla base della colonna vertebrale, vicino al perineo, e costituisce il fondamento dell'intero sistema energetico dei chakra. Nell'Induismo viene tradizionalmente rappresentato con quattro petali e un quadrato, simbolo dell'elemento terra.
Funzione energetica
Questo chakra rappresenta il punto di raccolta dell'energia proveniente dalla terra e dalla natura, che viene poi trasformata e distribuita attraverso tutto il sistema energetico. Secondo la dottrina dello yoga, l'energia Kundalini risiede proprio nel chakra radice: quando la base è stabile e in equilibrio, questa energia vitale può ascendere attraverso gli altri chakra, favorendo lo sviluppo armonico della personalità.
Simbolismo e significato
Il colore rosso che caratterizza Muladhara simboleggia una forte energia vitale, forza e passione. La sua funzione principale è quella di fornirci stabilità, radicamento e sicurezza, connettendoci con le nostre radici più profonde e costituendo il fondamento solido su cui si appoggiano tutti gli altri chakra.
Quando il primo chakra è in equilibrio ci sentiremo anche più indipendenti e forti.
Squilibri e manifestazioni
Quando il primo chakra non è in equilibrio, possono manifestarsi sintomi sia a livello emotivo che fisico:
- Livello emotivo: paura, ansia, insicurezza, sensazione di instabilità e frustrazione, mancanza di ambizione e scopo nella vita
- Livello fisico: stitichezza, problemi intestinali e alla vescica, disturbi legati agli organi di eliminazione
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Secondo chakra (Svadhisthana)
Il chakra Svadhisthana, il cui nome sanscrito significa "dolcezza", rappresenta il centro energetico della sessualità e della gioia di vivere. Questo chakra dai sei petali risplende di un vibrante colore arancio, simbolo dell'impulso attivo che favorisce la creatività e la voglia di vivere.
Si trova circa quattro dita sotto l'ombelico, nella parte inferiore dell'addome.
Funzione energetica
Svadhisthana governa la felicità corporale e sensuale, rappresentando il centro delle emozioni, della creatività e del piacere di esistere. È il chakra che ci permette di fluire con la vita e di abbracciare la gioia nelle sue forme più pure e spontanee.
Quando è in equilibrio possiamo sentirci più vivaci, positivi, soddisfatti, compassionevoli e intuitivi.
Simbolismo e significato
Il secondo chakra è governato dall'elemento acqua, simbolo di mobilità e flessibilità che richiama il concetto di "flusso della vita". L'acqua rappresenta anche la purificazione attraverso le abluzioni rituali come il battesimo, collegando questo chakra ai temi della religiosità e della rinascita spirituale.
Il simbolo base del chakra sacrale è la falce di luna, che rappresenta l'elemento femminile e stabilisce il contatto con il subconscio, sottolineando la connessione tra questo centro energetico e la dimensione più istintiva ed emotiva dell'essere
Squilibri e manifestazioni
Quando il secondo chakra non è in equilibrio, possono manifestarsi sintomi sia a livello emotivo che fisico:
- Livello emotivo: ipersensibilità, mancanza di energia e creatività, irritabilità
- Livello fisico: problemi e infezioni alla vescica urinaria, dolore nella parte bassa della schiena
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Terzo chakra (Manipura)
Il chakra Manipura, il cui nome sanscrito significa "il gioiello lucente" o "coperto di pietre preziose", si presenta con dieci petali che risplendono di un luminoso colore giallo. È associato all'elemento fuoco, che simboleggia l'energia vitale ardente di questo centro.
Viene definito anche chakra del plesso solare perché si trova nella parte alta dell'addome, tra l'ombelico e la parte inferiore della gabbia toracica.
Funzione energetica
Secondo la dottrina dello yoga, Manipura costituisce un indispensabile accumulatore di energia da cui l'energia vitale Prana viene distribuita in tutto il corpo. Questo chakra rappresenta inoltre l'origine delle 72.000 nadi, i sottilissimi fili energetici che si irradiano dall'ombelico per raggiungere ogni parte del corpo.
Il terzo chakra in equilibrio contribuisce a farci sentire più energici, sicuri, produttivi e concentrati.
Simbolismo e significato
L'animale simbolico del terzo chakra è il montone, spesso rappresentato come il destriero del Dio del Fuoco, Agni. Questa simbologia sottolinea la natura dinamica e potente di Manipura, centro del potere personale, della volontà e della determinazione.
Il fuoco che caratterizza questo chakra rappresenta la capacità di trasformare e metabolizzare non solo il cibo fisico, ma anche le esperienze emotive e mentali, convertendole in energia vitale utilizzabile.
Squilibri e manifestazioni
Se Manipura è in disequilibrio, possono manifestarsi sintomi sia a livello emotivo che fisico:
- Livello emotivo: mancanza di fiducia nelle proprie capacità e autostima, senso di impotenza, rabbia, tendenza al perfezionismo
- Livello fisico: problemi di digestione, disordini alimentari
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Quarto chakra (Anahata)
Il chakra del cuore, detto Anahata, con i suoi dodici petali, costituisce il centro dell'essere umano e rappresenta il punto di equilibrio tra i tre chakra inferiori (legati all'istinto) e i tre chakra superiori (relativi alla coscienza superiore).
Si trova al centro del petto, appena sopra al cuore, motivo per cui è chiamato anche chakra del cuore.
Funzione energetica
Il quarto chakra rappresenta l'amore universale e svolge un ruolo fondamentale sia nello Yoga Bhakti (la via della devozione e dell'umiltà) sia nella dottrina cristiana attraverso il concetto di amore per il prossimo. È associato al senso del tatto, che permette il contatto fisico e la cura verso gli altri.
Da questo chakra dipendono il nostro equilibrio e la nostra capacità di provare emozioni quali: amore, attaccamento, compassione, fiducia e passione.
Simbolismo e significato
L'elemento aria governa il chakra Anahata, simboleggiato dall'immagine di Vayu, il dio dei venti, che cavalca l'antilope. Questa connessione sottolinea l'importanza della respirazione come ponte tra corpo e spirito.
Il simbolo più significativo è la stella di Davide, ne quale il triangolo rivolto verso l'alto (Shiva, la consapevolezza maschile) si fonde con quello rivolto verso il basso (Shakti, l'energia divina femminile), rappresentando l'unione perfetta degli opposti nell'amore.
Squilibri e manifestazioni
Se Anahata è in disequilibrio, possono manifestarsi sintomi sia a livello emotivo che fisico:
- Livello emotivo: rabbia, mancanza di fiducia, ansia, gelosia, tendenza a mettere gli altri davanti a sé, isolamento, solitudine
- Livello fisico: asma, problemi di peso, problemi cardiaci
Quinto chakra (Vishuddha)
Il chakra Vishuddha, con i suoi sedici petali, costituisce il centro dei suoni e delle parole all'interno del corpo umano. È il chakra della comunicazione e dell'espressione autentica.
Si trova alla base della gola, in corrispondenza della tiroide.
Funzione energetica
Dal punto di vista esperienziale, i toni e le vibrazioni sonore svolgono un ruolo cruciale per lo sviluppo della personalità. La ripetizione cantata dei mantra, i suoni primordiali della meditazione, permettono il risveglio e l'accrescimento dell'autoconsapevolezza attraverso le vibrazioni prodotte.
Simbolismo e significato
L'elemento corrispondente è l'etere (Akasha in sanscrito), simbolo dell'ampiezza, dello spazio infinito e della purezza assoluta.
L'animale simbolo è l'elefante bianco, il destriero di Indra, il potente dio della religione vedica.
Il cerchio che simboleggia il chakra della gola rappresenta il luogo del vuoto e del silenzio assoluti che deve essere attraversato per raggiungere la vera conoscenza, sottolineando come la comunicazione autentica nasca dal silenzio interiore.
Squilibri e manifestazioni
Se il quinto chakra è in disequilibrio, possono manifestarsi sintomi sia a livello emotivo che fisico:
- Livello emotivo: timidezza, sensazione di debolezza, incapacità di esprimere i propri pensieri
- Livello fisico: problemi alla gola e alla voce
Sesto chakra (Ajna)
Il chakra Ajna, in qualità di centro spirituale, favorisce l'attenzione e la consapevolezza superiore. È caratterizzato da due petali che rappresentano rispettivamente le sillabe-germoglio "ham" e "ksham", i suoni primordiali emessi da Shiva e Shakti.
Il chakra Ajna si trova fra le sopracciglia ed è chiamato, per questo motivo, anche chakra del terzo occhio. È spesso utilizzato come punto focale durante la pratica delle asana per sviluppare maggiore concentrazione e consapevolezza spirituale.
Si dice che meditare su questo chakra distrugga il karma delle vite passate e porti liberazione e conoscenza intuitiva. Da questo chakra dipendono anche l'intelligenza, l'intuizione, e la conoscenza di se stessi.
Funzione energetica
In questo chakra confluiscono le nadi principali, Ida e Pingala, la cui riunificazione simboleggia il superamento della dualità attraverso la meditazione. Quando l'energia vitale si raccoglie nel chakra Ajna e si superano le ostruzioni energetiche, e diventa possibile conseguire la conoscenza superiore e l'intuizione diretta.
Simbolismo e significato
Una figura centrale legata al sesto chakra è Shakti Hakini, divinità androgina che rappresenta l'unione delle componenti maschile e femminile. Il cerchio simboleggia l'origine dell'Essere, mentre i due petali alati rappresentano la dualità che deve essere trascesa.
Questo chakra rappresenta il superamento della polarità e l'accesso alla visione interiore che va oltre le apparenze del mondo fisico.
Squilibri e manifestazioni
Se il chakra del terzo occhio è in disequilibrio, possono manifestarsi sintomi sia a livello emotivo che fisico:
- Livello emotivo: mancanza di assertività, egoismo,
- Livello fisico: mal di testa, mancanza di concentrazione, problemi legati all'udito
Settimo chakra (Sahasrara)
Il chakra Sahasrara è simboleggiato dal loto dai mille petali, dove il numero mille rappresenta la completezza e la perfezione assolute. Costituisce la meta finale della nadi principale, Sushumna, e il punto culminante del percorso energetico.
Si trova sulla sommità della testa.
Funzione energetica
In questo chakra, chiamato anche chakra della corona, si innalza la forza del serpente Kundalini, simbolo del risveglio delle potenzialità umane superiori. Rappresenta il punto di arrivo dell'energia che sale dai chakra inferiori, completando il percorso di trasformazione spirituale.
Il chakra della corona è considerato il centro della spiritualità, dell'illuminazione, del pensiero e dell'energia dinamici. Permette il flusso interiore della saggezza e porta il dono della coscienza cosmica.
Il settimo chakra in equilibrio permette di sperimentare: comprensione spirituale, pace interiore e una chiara prospettiva sul mondo.
Simbolismo e significato
Il fiore di loto, che cresce dal buio e dalla melma per divenire un fiore puro e radioso, rappresenta magistralmente lo sviluppo della consapevolezza umana: dalle qualità animali e istintuali dei chakra inferiori verso la luminosa realizzazione dell'anima.
Nel chakra Sahasrara risiede Shiva, la consapevolezza pura. Lo scopo ultimo dello yoga è scoprire questa consapevolezza e ricongiungerla a Shakti, l'energia che sale dai chakra inferiori. Questa unione suprema rappresenta il definitivo distacco dal ciclo della rinascita e il raggiungimento della liberazione spirituale.
Squilibri e manifestazioni
Se il chakra dela corona è in disequilibrio, possono manifestarsi sintomi sia a livello emotivo che fisico:
- Livello emotivo: senso di frustrazione, malinconia e sentimenti distruttivi, testardaggine, mancanza di apertura mentale
- Livello fisico: problemi legati al sistema nervoso
Conclusione
I 7 chakra sono dei potenti centri energetici che aiutano a mantenere un sano equilibrio fisico ed emotivo nella vita. Per le medicine tradizionali orientali, infatti tutto ciò che si manifesta a livello energetico e vibrazionale ha la capacità di influire anche sulla nostra salute fisica ed emotiva.
A un livello più profondo, l'equilibrio dei chakra aiuta a sintonizzarsi con il proprio vero Sé e a sbloccare il potere divino interiore.
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