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Le tappe motorie del neonato

Pubblicato 2 anni fa

Come un bambino impara a muoversi nello spazio dalla nascita ai primi passi

Le tappe di sviluppo motorie sono un argomento molto discusso perché possono diventare fonte di preoccupazione. La mia esperienza suggerisce di rassicurare sempre i genitori consigliando di non paragonare il proprio cucciolo ad altri bimbi o usare come riferimento tabelle e numeri, ma osservandolo con serenità apprezzando ogni piccola grande conquista senza calcolare tempi o voler valutare i modi perché ogni bimbo è a sé.

Indice dei contenuti:

La nascita come passaggio

Ma partiamo dall’inizio… La nascita del bambino comporta un passaggio importante per l’aspetto motorio perché il corpo passa da un ambiente acquatico (il liquido amniotico) ad un ambiente terrestre che è governato dalla gravità. Questo cambiamento genera nel bebè una percezione di pesantezza e sensazione sconosciuta del del proprio corpo, vista la profonda differenza tra la sensazione del galleggiamento rispetto al movimento ‘nell’aria’ dopo il parto (lo abbiamo visto anche nell'articolo che intitolato Il bagnetto: un momento speciale per il neonato).

Questa è la prima tappa motoria, spesso poco considerata, in cui il piccolo deve fare un importante sforzo per adattarsi a questo nuovo mondo e scoprire nuove sensazioni e posizioni dei movimenti nello spazio, che per lui è infinito, e lo fa sentire perso (assenza del riferimento delle pareti uterine) e pesante (presenza della gravità). In questi primi momenti il corpo del bebè compie dei veri e propri allenamenti anche quando viene spostato per le normali attività (cambio pannolino, vestizione, presa in braccio ecc.) ed è utile per questo ascoltarlo ed assecondare le richieste di cambio di posizione per permettergli di riposare.

Stare a pancia in giù

Abbiamo già parlato dell'importanza del tummy time - il cosiddetto "tempo a pancia in giù" - in un approfondimento specifico: si tratta del primo importantissimo momento che riguarda lo sviluppo motorio del bebè e l'attività che si può svolgere semplicemente sul petto di mamma e papà per aiutare il nostro piccolo a rafforzare alcune catene muscolari e proporgli stimoli che lo aiuteranno a crescere divertendosi ed imparando.

Orologio

Il bebè ha acquisito la posizione del tummy time e lo sviluppo cognitivo gli permette di osservare l’ambiente circostante e di iniziare lo step successivo, l’esplorazione dell’ambiente allargando i propri orizzonti e spostandosi verso oggetti e spazi più lontani. Per questo motivo inizia la fase dello striscio in cui le strutture articolari e muscolari si preparano con un punto base centrale a pancia in giù e fermo su cui si appoggia il bimbo e su cui fa perno per ruotare, muovendosi letteralmente come le lancette dell’orologio, scoprendo la lateralità e sviluppando abilità nelle prese e nella visione periferica.

Muoversi strisciando

Bimbo che striscia su un tappeto in mezzo a tanti giochi

Lo striscio è un'importante tappa che permette al bambino di iniziare a muoversi nello spazio e che in genere arriva appena prima della posizione seduta in autonomia; in questo movimento c’è un allenamento della forza perché il bambino deve spostarsi e molto spesso inizia dalle mani (che riesce a puntare e per questo si sposta inizialmente all’indietro) per poi capire grazie all’esperienza e a ripetuti tentativi (con grande tenacia e curiosità) che può avanzare in diverse direzioni. Questo lo preparerà al gattonamento.

Finalmente seduti!

Intorno al sesto mese (con più facilità se sono state rese possibili le tappe precedenti con attività proposte quotidianamente) il bebè acquisisce la giusta forza e resistenza per stare seduto in autonomia. Da qui cambia la prospettiva del visus, l’abilità di presa degli oggetti, il piano di movimento dell’esplorazione e si aggiunge la possibilità di iniziare lo svezzamento (in base alle linee guida OMS).

Come gatti

Il gattonamento è una tappa importantissima, per lo sviluppo della fisiologia del bambino, anche se spesso viene erroneamente considerata "facoltativa": è il momento in cui il bebè apprezza la libertà di spostamento e scoperta dell’ambiente, acquisendo ulteriore forza e abilità motoria necessarie per un buon equilibrio quando si alzerà in piedi.
Se questa fase viene saltata - come a volte accade - potrebbero esserci tensioni e limitazioni che spesso derivano da qualcosa che è accaduto durante il parto e che possono essere risolte con alcune sedute di osteopatia.

Navigazione costiera

In questo passaggio il bambino ha scoperto che esiste un mondo nuovo al piano di sopra rispetto al pavimento… e così è stimolato ad alzarsi in piedi, ma, non avendo ancora equilibrio, si sposta da un punto all’altro costeggiando divano, sedie, pareti per sentirsi sostenuto e più sicuro arrivando orgoglioso all’obiettivo da scoprire ed esplorare.

Primi passi

Facendo avanti e indietro con la richiesta di tenerlo per mano, il bambino pian piano inizia a muoversi nello spazio con più sicurezza e sperimentando l’equilibrio. E’ importante non forzare questo momento che va vissuto con serenità e i tempi del bambino che lo affronterà naturalmente quando sarà pronto.

Cammino in autonomia

Inizialmente con la base d’appoggio allargata (piedi a papera e gambe larghe), il bimbo affronta lo spazio muovendosi in autonomia e scegliendo dove andare, cosa esplorare e conoscere. Pian piano si sentirà più sicuro e aumenterà velocità e coordinazione.
I genitori dovrebbero assecondare questa fase, adattando l’ambiente alle necessità del bambino, sapendo che in questa fase prevale la sua voglia di esplorare e toccare tutto ciò che gli capita a portata di mano.

Giocate e apprezzate i vostri bimbi, non spaventatevi se avete dubbi (ma non fatevene travolgere!) e chiedete aiuto ad uno specialista per avere consigli su attività ed esercizi da proporre e per vivere serenamente questo bellissimo momento di crescita ed esplorare il mondo insieme ai vostri bambini!

Se vuoi approfondire questo argomento puoi leggere:


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Recensioni dei clienti

Baristo T.

Recensione del 11/12/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 11/12/2024

Concordo pienamente sul fatto che ogni bimbo abbia i suoi tempi. Inoltre, consultare tabelle o fare paragoni diventa solo una fonte di stress per l'intera famiglia. Grazie per tutte le spiegazioni.

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