Sopravvivere al Blue Monday grazie a Yoga e Ayurveda
Pubblicato
4 anni fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Asana, Pranayama e mudra per scacciare la tristezza
Ebbene sì, il giorno considerato più triste dell’anno (per chi vive nell’emisfero boreale) è arrivato, ma siamo pronti a sconfiggere grigiore e tristezza con lo Yoga. Il "lunedì triste", che coincide ogni anno con il terzo lunedì di gennaio, deriva da un'equazione data dall’incrocio di più variabili come: la situazione metereologica e climatica, la fine del periodo di vacanza natalizio e il relativo calo di motivazione che ne segue subito dopo. Quest'anno poi, inutile ribadirlo, la situazione di incertezza dovuta alla pandemia di Covid 19, non aiuta.
In generale il movimento ci aiuta a combattere l'umore pesante, ma lo Yoga, ci fornisce anche altri strumenti per sconfiggere il malumore e la tendenza alla depressione di questi giorni dell’anno.
Saluto al Sole A
Praticare il saluto al sole risveglia tutta la nostra energia, ci fa sentire più vivi e vitali, pronti ad affrontare questo lunedì (e tutte le giornate un po’ cupe). Per i praticanti più volenterosi si può anche provare a praticare per 108 volte.
La sequenza completa del Saluto al sole A (e molte altre) le trovi spiegate nei manuali dell'insegnante Mark Stephens, consigliatissimo per prendere tanti spunti per praticare e insegnare, oppure nel libro di Sara Bigatti - La scimmia Yoga.
Perché 108 Surya Namaskara?
La ripetizione per 108 volte del Saluto al Sole viene utilizzata comunemente dagli yogi in alcuni periodi dell’anno, come l’equinozio di primavera (e con la Giornata internazionale dello Yoga, che viene fatta coincidere), ma anche in occasioni particolari, per dedicare la pratica a qualcuno o a un’iniziativa che ci sta particolarmente a cuore. In questo caso, potremmo consacrare la pratica a un progetto che vogliamo far fiorire quest’anno o ad una persona che sappiamo aver bisogno della nostra energia.
Inoltre il 108 è un numero molto particolare:
- L’uno rappresenta l’uomo verso (lo zero) l’infinito, rappresentato dall’8
- simboleggia l’unione di Shiva e Shakti
- sono i grani del Mala, il rosario utilizzato per recitare i mantra
Per approfondire Asana, Pranayama e Mudra
Camatkarasana, la cosa selvaggia e gli Asana di apertura
Conosciuta anche con il nome più poetico, ma complicato da ricordare, l'estatico dispiegarsi di un cuore rapito. Un Asana che lavora sull’apertura del petto e quindi stimola la gioia e al contempo ci permette i lasciarci andare. Questa posa è perfetta da praticare i questi giorni, unita a tutti gli Asana che aprono il petto: Bhujangasana (cobra), Urdhva Mukha Svanasana (cane su), Chakrasana o Urdhva Dhanurasana (la ruota), Ustrasana (il cammello).
Gli equilibri sulle mani e inversioni
Queste forme aiutano a sfidare i nostri limiti, se sono di inversione ci aiutano anche a cambiare prospettiva! Sono pose più avanzate, ma possiamo iniziare a lavorare da quella più semplice, come il corvo, magari aiutandoci mettendo un mattoncino sotto i piedi (questo ci aiuterà ad avere le ginocchia più vicine alle ascelle) e mettendo uno o più cuscini davanti a noi, in questo modo avremo meno paura di cadere.
Altri asana consigliati sono: il già citato Bakasana (il corvo), Adho mukha vrksasana (la verticale sulle mani), ma anche Pincha Mayurasana (piuma di pavone).
Pran Mudra: mudra della vita
Se preferiamo la meditazione alla pratica fisica, possiamo meditare utilizzando questo gesto: unendo la punta di pollice, anulare e mignolo, mentre le altre dita rimangono distese.
Si può iniziare con 5 minuti di pratica, fino arrivare a 15.
Questo mudra aumenta la vitalità, facendoci sentire più fiduciosi in noi stessi e nelle nostre capacità, inoltre riduce l’affaticamento e lo stress.
Bhramari Pranayama, il respiro dell'ape
Inoltre, concediamoci qualche minuto per focalizzarci sul respiro. A volte basta davvero poco per tornare ad avere una mente calma e tranquilla e affrontare con gioia anche la giornata più difficile.
Il respiro dell’Ape è una tecnica di respirazione semplice che regala una grande senso di pace.
Come eseguire Bhramari Pranayama
Dopo aver preso una posizione comoda a gambe incrociate o su una sedia o panca da meditazione portiamo entrambe le mani in Shanmukhi Mudra.
Le mani sono davanti al nostro viso, con i gomiti in linea con le spalle. Chiudiamo con i pollici le orecchie premendo con delicatezza. Posizioniamo gli indici sugli occhi chiusi, i medi sui lati del naso, gli anulari sopra la bocca e i mignoli sotto le labbra.
Mantenendo le orecchie chiuse inspiriamo profondamente ed espirando pronunciamo la lettera M cercando di produrre un suono lungo (mmmmmmmm).
Ripetiamo per 4 volte.
Questo respiro è pacificante e perfetto anche se soffriamo di insonnia.
E se ancora non basta, oli essenziali per una super ricarica
Per migliorare l’umore possiamo utilizzare anche gli oli essenziali. A me piace moltissimo metterne qualche goccia nel diffusore, e, se non macchiano, li utilizzo anche sul cuscino da meditazione, così ogni volta che mi siedo sono avvolta dalla mia fragranza preferita.
Per alzare il tono dell’umore (e in generale, per la stagione invernale) io adoro l’arancio dolce, il mandarino, la cannella e il limone, utilizzati da soli o creando dei blend originali e super attivanti.
La gioia è il semplice essere se stessi: vivi, vibranti, nella piena vitalità. La sensazione di una musica sottile attorno e dentro il corpo, una sinfonia: questa è la gioia.
Osho
Due rimedi ayurvedici per tirare su il morale
Fra i rimedi naturali utilizzati dalla secolare erboristeria ayurvedica, ce ne sono due che possono aiutare a migliorare l'umore:
- Ashwagandha: una delle piante ad azione tonica, utile per alleviare i sintomi dello stress e dell'ansia, contribuendo a ridurre i valori di cortisolo, l'ormone che sotto stress viene prodotto in maniera più abbondante e che porta a esaurimento le surrenali, provocando stanchezza e spossatezza croniche, oltre a inibire il sistema immunitario. La pianta è indicata anche se ci sono problemi di insonnia, soprattutto quando sono facilitati dallo stress o dall'ansia. Aiuta inoltre a promuovere la chiarezza mentale e a migliorare la memoria;
- Curcuma: questa spezia dalle mille proprietà sempre più apprezzata anche da noi, può contribuire ad alleviare l'umore, oltre che riequilibrare l'organismo, grazie alla spiccata attività antinfiammatoria. Secondo recenti studi, infatti, le persone che soffrono di depressione e sono più inclini a squilibri del tono dell'umore, tendono ad avere processi infiammatori cronici in corso.
Prova il massaggio ayurvedico per riequilibrare i dosha
Per la medicina ayurvedica gli sbalzi del tono dell'umore, la pesantezza mentale con pensieri rimuginanti e la depressione sono favorite dagli squilibri del dosha Kapha.
La salute, secondo questa antica medicina, è data infatti dall'equilibrio dei tre dosha, Vata, Kapha e Pitta, che definiscono la nostra costituzione e le caratteristiche fisiche ed emotive che ci contraddistinguono.
Alimentazione errata, stress, stimoli sensoriali e altri fattori possono facilitare uno squilibrio, una predominanza di un dosha sugli altri che rovina l'armonia, facendo insorgere squilibri sia a livello fisico che emotivo.
Per riequilibrare Kapha possiamo fare un rilassante massaggio ayurvedico con olio di sesamo caldo (ma non bollente) che possiamo spalmare su tutto il corpo, testa compresa, massaggiando delicatamente. Possiamo arricchire l'olio aggiungendo degli oli essenziali, come quello di lavanda o sandalo.
Anche l'alimentazione può essere un buon alleato per ripristinare il tono dell'umore: per riequilibrare Kapha è bene privilegiare frutta e verdura di stagione, proteine, soprattutto vegetali o del pesce. Fra le spezie sono da preferire quelle riscaldanti, come il curry o lo zenzero.