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Sangha, la comunità yoga

Pubblicato 4 anni fa

L'importanza della condivisione nella pratica (e nella vita)

Lo yoga è una disciplina individuale, di ricerca, di connessione profonda con il sè. Ma, allo stesso tempo, si crea un legame quasi magico con la comunità yoga a cui sentiamo di appartenere, qualcosa in grado di superare i limiti di tempo e spazio.

Probailmente, lo abbiamo toccato con mano in questi mesi di classi on-line.

I respiri che si fondono assieme durante una classe, i movimenti compiuti all'unisono (anche dietro uno schermo), quella condivisione che ci aiuta, ci sostiene, quel sentimento di appartenenza, mai come oggi così importante creano la Sangha.

 

Indice dei contenuti:

L'importanza della comunità

Sangha letteralmente significa folla, raduno, ha un'origine antichissima, ed è stata presa in prestito dal Buddismo per indicare la comunità dei monaci. Poi il termine è stato esteso ad altre realtà come i gruppi di meditazione e i praticanti di Yoga.

Non importa quanti individui formino il gruppo, possono essere tanti o pochissimi, ma è l'intento (Sankalpa) che li muove ad essere di fondamentale importanza. Chi appartiene al Sangha condivide un'obiettivo, un percorso... cammina, magari a passo diverso, sulla stessa strada.

Far parte di una comunità permette di sentirci al sicuro e supportati: sapere di essere inclusi in un gruppo di praticanti di yoga, anche se distanti, ci fa condividere dubbi, curiosità, e di non sentirci soli. Permette di crescere ed evolverci.

La comunità è una fonte di nutrimento e scambio per la nostra pratica di yoga (ma anche per la crescita personale) che va oltre qualsiasi confine. E, forse, questa pandemia ci ha mostrato proprio questo, come l'essere umano sia in grado di andare oltre e di trovare altri modi per sentirsi parte di una comunità.

Combattere L'Ego

La comunità, inoltre, aiuta a combattere l'Ego. Facendoci sentire interconnessi, parte di un progetto più grande, ci aiuta a rimanere umili, a continuare a studiare e a coltivare la gratitudine e lo scambio disinteressato. Qualità fondamentali per un praticante di yoga!

Il concetto di comunità yogica ben si lega alla filosofia di Yama e Niyama, in particolare ai primi precetti che riguardano il modo con cui interagiamo con le altre persone e con il mondo esterno: Ahimsa (non violenza), Satya (verità), Asteya (non rubare), Brahmacharya (continenza sessuale), Aparigraha (non avidità nel possedere).

Potersi scambiare idee, opinioni, consigli, sensazioni, emozioni durante e dopo la pratica sono aspetti importantissimi. Lo yoga, spesso, ci mette di fronte ai nostri limiti e magari abbiamo bisogno di supporto. Allo stesso modo ci regala grandi gioie che vorremmo condividere con il nostro vicino di tappetino o con il nostro insegnante.

sangha

Sharing is caring

Chi pratica yoga sa che, non così raramente, durante la pratica affiorano sentimenti, emozioni o ricordi. Quante volte magari ci è capitato di versare qualche lacrima in Savasana? O nella mezza posizione del piccione? Poter contare sul supporto di un gruppo è importante anche per questi aspetti.

Così come spesso, il nostro vicino di tappetino (anche virtuale) può regalarci qualche consiglio su come migliorare o arricchire la nostra pratica.

Che la nostra shala sia virtuale o reale, è comunque il nostro spazio sacro e possiamo sentirci davvero liberi di esprimerci.

La condivisione, inoltre, ci permette di sviluppare empatia e sentirci meno soli, soprattutto in un momento come questo. Il senso di appartenenza che si crea all'interno di un gruppo permette di sentirci sostenuti dalla forza degli altri yogi.

Motivazione

Un altro elemento da non sottovalutare è la motivazione. Facciamo yoga tutti per un motivo diverso, dall'essere più rilassati, al muovere il nostro corpo in armonia, ricercare il benessere psico-fisico, connetterci con la nostra spiritualità... ma qualcosa, nel profondo ci unisce.

Qualunque sia la nostra motivazione di partenza, sicuramente abbiamo uno o più obiettivi comuni, che possiamo condividere e su cui possiamo confrontarci.

Inoltre, insegnanti e praticanti possono essere una vera fonte di ispirazione! Personalmente mi è capitato moltissime volte di trovare nuova energia ed entusiasmo condividendo la mia pratica all'interno di un gruppo.


Da soli siamo una goccia. Insieme, siamo un oceano


Responsabilità

Far parte di una Sangha ci può anche aiutare ad essere più responsabili, ad impegnarci e a rispettare la nostra pratica (anche individuale). Quante volte ci è capitato di lasciar andare un progetto? Di non rispettare un impegno preso verso noi stessi?

Il sostegno della comunità può aiutarci anche in questo! Avere una scadenza, un obiettivo condiviso, in questo caso specifico la lezione di yoga, può esserci molto d'aiuto per mantenerci costanti e focalizzati.

L'unione che si crea con lo yoga può davvero portare un risvolto positivo nella nostra vita.


Ultimi commenti su Sangha, la comunità yoga

Recensioni dei clienti

Barbara T.

Recensione del 07/10/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 07/10/2025

Capisco il punto dell'articolo perché la condivisione quando si fa parte di un tutto è essenziale e l'ego non è proprio di casa. Grazie per tutte le informazioni.

Gilia M.

Recensione del 01/10/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 01/10/2025

Oggi è molto più diffusa la capacità di condividere, forse per via dei social, forse per via del covid, ma quando ho iniziato yoga negli anni 70 purtroppo era solo una questione di moda, di andare dove il maestro era figo e c'era fin troppo spazio per l'ego. Ho smesso di andare e mi sono affidata ai libri. Solo nei primi anni 2000 ho riprovato a fare yoga con altre persone e oggi posso dire che la mentalità è cambiata e c'è più professionalità.

Lia M.

Recensione del 17/03/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 17/03/2025

Lettura che mi è piaciuta particolarmente, soprattutto dove si parla di "sharing is caring", pensiero che ho sempre avuto e che mi rappresenta.

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