Yama e Niyama: il significato
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4 anni fa
10 regole etiche che ogni Yogi dovrebbe rispettare
Negli Yoga Sutra, il maestro Patanjali identifica 5 Yama e 5 Niyama, ovvero le 10 regole etiche che ogni praticante Yoga dovrebbe rispettare.
Gli Yama sono le “astensioni” e riguardano il nostro rapporto con gli altri, mentre i Niyama sono le “osservanze”, e si identificano con la disciplina personale. Vediamo nel dettaglio Yama e Niyama, il significato e come possiamo applicare queste indicazioni nella nostra filosofia di vita e nel quotidiano.
Yama: i 5 codici morali verso gli altri
Hanno a che vedere con il modo con cui interagiamo con le altre persone e con il mondo esterno.
La pratica degli asana senza il sostegno di yama e niyama è semplice acrobazia. ” B.K.S. Iyengar
Ahimsa, la non violenza
Questo termine ha un significato molto più ampio rispetto al semplice “non uccidere”, riguarda infatti il vivere in armonia con tutti gli esseri viventi, con l’ambiente naturale che ci circonda e di cui facciamo parte.
Per onorare questo precetto dovremmo quindi:
- non ferire nessuno sia con gli atteggiamenti che con le parole
- non essere aggressivi
- non utilzzare la violenza
Per questo molti praticanti di Yoga scelgono una dieta vegetariana, plant-based o vegana.
Satya, la verità
Questo termine non vuole semplicemente indicarci di non mentire, ma di essere connessi al nostro cuore, fedeli a noi stessi.
Se i nostri pensieri, le parole e ciò che vogliamo veramente sono allineati allora sarà molto più facile ottenere ciò che davvero vogliamo nella vita.
Satya ci indica di:
- non mentire
- non fare gossip
- non utilizzare un linguaggio offensivo
- non essere volutamente poco chiari
- non schernire le altre persone
Asteya, non rubare
Più precisamente significa non desiderare ciò che non ci appartiene o ciò che ancora non fa per noi.
Al mondo d’oggi si può rubare tempo (probabilmente una delle risorse più rare che abbiamo) si può rubare la proprietà intellettuale, magari non citando la fonte in un nostro discorso o scritto, ma anche sui social! Si può rubare la fiducia delle altre persone mancando di rispetto.
Quando siamo incerti su un comportamento torniamo sempre ad Ahimsa, che racchiude tutte le 10 regole e che può essere la nostra ancora.
Brahmacharya, l’astinenza sessuale
Lo Yoga è per tutti, questa frase l’abbiamo probabilmente letta e riletta molte volte, e quindi questo precetto è, in realtà, un invito a controllare la propria vita sessuale, a vivere l’amore, piuttosto che il sesso e a non usare il corpo come mezzo per il raggiungimento di altri scopi.
E’ quindi per i praticanti moderni è meglio tradurlo come rispetto per la sessualità e per l’energia sessuale, per l’unione sacra che può avvenire fra due persone.
Aparigraha, il non possesso
Uno Yogi dovrebbe aver ben chiaro che i possedimenti materiali non fanno la felicità e che una vita più semplice ci permette di focalizzarci su ciò che è davvero importante.
I 5 Niyama
La parola stessa significa “non controllo”, a differenza degli Yama, riguardano invece l’iniziativa personale, le osservazioni positive che chi pratica Yoga dovrebbe seguire nel suo percorso.
Saucha, pulizia
Con questo termine non si intende solo l’igiene personale che ci fa mantenere il corpo pulito e libero dalle tossine, ma riguarda anche i pensieri e i sentimenti.
Per quanto riguarda il corpo fisico, in sanscrito Annamaya kosha, praticare gli Asana e il Pranayama aiuta a liberarci dalle tossine e a mantenere il nostro corpo in salute.
Per la parte più sottile, formata da Pranamaya kosha (il corpo dell’energia vitale) e Manomaya kosha (il corpo mentale, del pensiero) occorre praticare le tecniche di respirazione e liberarci da tutte quelle idee tossiche: la paura, l’odio, la gelosia. Per questo ci viene in aiuto la meditazione e tutti gli altri Niyama.
Santosha, la contentezza
Om Lokah Samastah Sukhino Bhavantu - Possano tutti gli esseri dell'universo essere felici
La traduzione letterale di questo termine è “essere del tutto appagati, completamente soddisfatti”.
Patanjali negli Yoga Sutra dice, infatti, che il risultato di Santosha, ovvero dell’essere completamente appagati, è la totale felicità.
Santosha significa, quindi, essere felici di ciò che siamo e di ciò che abbiamo, indipendentemente dalle circostanze esterne. Desiderare di avere sempre di più o sempre qualcosa di diverso ci porta, inevitabilmente, a continue fluttuazioni della mente, le vrtti.
Per gli Yogi (ma non solo), la vera felicità, Sukha, proviene dall’interno ed è svincolata dagli accadimenti quotidiani e libera dall'attaccamento al risultato. Cercare di essere presenti, rimanere nella consapevolezza del qui ed ora è fondamentale per raggiungere la vera felicità
Tapas, il fuoco
Viviamo in una società dove tutto è veloce e noi siamo abituati a voler vedere immediatamente risultati (così come ci viene sempre più richiesto di avere dei riscontri immediati, sul lavoro, ma anche nei rapporti interpersonali). Pensiamo, ad esempio, alle pubblicità che ci bombardano ogni giorno, fanno tutte riferimento all’efficacia in poco tempo.
Per lo Yoga accade, però, il contrario. Lavoriamo duramente sul tappetino per riuscire ad approfondire e studiare gli Asana e per questo ci vuole tempo, costanza e pazienza.
La stessa cosa vale per la meditazione, se vogliamo ottenere maggior consapevolezza e presenza, dobbiamo sederci a meditare ogni giorno. Tapas è proprio questo, il fuoco dell’intenzione che mettiamo e la costanza che applichiamo.
Svadhyaya, lo studio del sé
In questo termine possiamo racchiudere tutto ciò che ci porta a una maggiore consapevolezza. Studiamo noi stessi, i nostri comportamenti e le nostre reazioni per capirci meglio, per migliorarci ogni giorno.
Isvara Pranidhana, la fiducia nel divino
L’ultimo dei Niyama è basato sull’umiltà e la fiducia. L’umiltà di sentirci parte di un progetto più grande, di cui dobbiamo essere grati.
La fiducia, incrollabile (ricordiamoci sempre di Santosha), anche nei momenti bui, perché le cose miglioreranno.
Questo non significa che dobbiamo aspettare immobili che ciò che desideriamo bussi alla nostra porta. Dobbiamo sempre tenere a mente Tapas e fare del nostro meglio per raggiungere i nostri obiettivi... anche fuori dal tappetino!
Se vuoi approfondire...