Recessione gengivale: sintomi e rimedi naturali
Pubblicato
2 anni fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Scopri da cosa è causata, che conseguenze può avere sulla tua salute, i rimedi e l'alimentazione per mantenere gengive sane
Le gengive ritirate non sono solo un problema estetico che può diventare evidente quando ridi o sorridi. Sono un vero e proprio disturbo di salute che oltre a indebolire la salute di denti, gengive e cavo orale, può avere ripercussioni sulla salute in generale. Il benessere del cavo orale è infatti direttamente collegato alla salute generale.
Gengive arrossate, ipersensibilità al caldo o al freddo, denti che sembrano più gialli e più lunghi sono alcuni dei segnali che indicano una recessione gengivale in atto. Oltre a un problema estetico, che fa apparire i denti più lunghi e gialli, è un vero disturbo di salute che se peggiora può facilitare perdita precoce di uno o più denti.
Scopri quali sono le cause e i fattori che facilitano questo problema e in che modo poter arrestare la retrazione e aumentare la salute delle gengive con rimedi naturali, alimentazione e consigli legati allo stile di vita.
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Che cos’è la recessione gengivale e come capire se si stanno ritirando le gengive
La recessione gengivale, o retrazione gengivale, è il restringimento o la perdita del tessuto che compone le gengive, un tessuto di tipo molle che ricopre il processo alveolare e la radice dei denti e ha funzione protettiva, dato che tiene lontani i microrganismi dell'ambiente esterno dal parodonto, l’apparato di sostegno che tiene radicato il dente alle ossa della mascella, che comprende gengiva, legamenti parodontali, cemento radicolare e osso alveolare del dente. Le gengive fanno parte del tessuto masticatorio della mucosa orale e hanno un naturale aspetto a buccia d'arancia, per la presenza di depressioni sulla superficie.
Le gengive che si ritirano progressivamente verso la radice tendono a lasciare scoperto il dente e a farlo apparire più lungo e più giallo degli altri. I denti che sono più spesso interessati sono i canini e i premolari. Sebbene sia una condizione più comune dopo i 40 anni, si può manifestare fin dall’età adolescenziale.
Si tratta di una vera e propria malattia che, se trascurata o non curata, può aggravarsi fino a causare altri disturbi come:
- aumento del rischio di carie,
- accumulo di placca e tartaro,
- ipersensibilità dei denti,
- difficoltà durante la masticazione,
- spostamento dei denti che appaiono più distanziati fra di loro,
- denti che si muovono leggermente,
- denti fragili e maggiore tendenza alla caduta,
- parodontite o piorrea,
- alito cattivo o alitosi.
Poiché ha un andamento lento ma progressivo, spesso ci si accorge di tale problema solo quando si manifestano i sintomi, che possono essere alleviati in diversi modi, con risultati diversi a seconda che siano lievi o moderati e delle cause che l’hanno facilitato.
La recessione gengivale grave, invece, necessita di intervento di chirurgia gengivale. Si tratta di un autotrapianto della gengiva grazie al quale si ricopre la parte di dente scoperto tramite l’innesto di tessuto molle e, allo stesso tempo, si blocca l’avanzamento della malattia. Anche in questo caso è appropriato individuare le cause, al fine di evitare che altri denti possano essere interessati dallo stesso problema.
Perché si ritirano le gengive?
Le gengive che si ritirano hanno cause diverse. Fra le più comuni ci sono:
- scarsa igiene orale,
- lavarsi i denti in maniera troppo aggressiva, o utilizzo dello spazzolino da denti inadeguato (con setole troppo dure),
- malocclusioni o presenza di denti storti,
- traumi che interessano il tessuto gengivale,
- malattie ereditarie alle gengive,
- bruxismo o digrignamento dei denti,
- fumo di sigaretta,
- piercing al labbro o alle gengive,
- cambiamenti ormonali,
- carenza di vitamina C (scorbuto),
- gengivite,
- parodontite.
Una domanda comune che le persone che soffrono di retrazione gengivale si pongono è se le gengive ritirate possono tornare normali. Purtroppo, le gengive non si rigenerano da sole, ma una corretta igiene orale, indispensabile per mantenere le gengive sane, e l’eventuale intervento del dentista sono in grado di aiutare a ricoprire la parte di dente scoperto.
Retrazione gengivale, gengivite e parodontite: differenze
Le gengive possono essere interessate da 3 tipi di problemi, che spesso sono confusi fra di loro e che possono evolvere l'uno nell'altro, favorendo stadi più gravi. Oltre alla retrazione gengivale, il cui segno distintivo è la gengiva ritirata, possono essere condizioni comuni anche:
- gengivite: si tratta di una infiammazione delle gengive che può favorire sanguinamento, gengive arrossate, denti sensibili e alito cattivo. Diverse sono le cause e alcune sono simili a quelle che causano retrazione: fra le più comuni vi è l’accumulo di batteri e residui di cibo conseguenti a scarsa igiene orale, che facilitano placca e tartaro. Anche spazzolare i denti in maniera troppo aggressiva può facilitare l’infiammazione gengivale. Chi soffre di stress cronico ha maggiori possibilità di sviluppare gengivite da stress: anche se poco noto, lo stress contribuisce ad aumentare la produzione della placca dentale. Il responsabile, secondo uno studio della Harvard University è il cortisolo, o ormone dello stress, che in presenza di un segnale di stress viene prodotto in maniera più elevata: indebolendo le difese immunitarie, perché ne inibisce la funzionalità, questo ormone facilita la proliferazione di batteri e microrganismi potenzialmente nocivi in tutto il corpo, bocca compresa, che il sistema immunitario non è più in grado di contrastare efficacemente. Per questo motivo, quando si attraversano fasi di forte stress è più facile ammalarsi. Nello specifico, in bocca lo stress causa una diminuzione della saliva, che ha la funzione di pulire la bocca dalla presenza di batteri, favorendo così la formazione della placca. Sebbene sia una condizione che crea dolore e irritazione, la gengivite è la condizione più semplice da trattare, ma se viene trascurata può facilitare l’insorgenza di retrazione gengivale e anche di piorrea;
- parodontite o piorrea: si tratta della condizione più grave che può interessare denti e gengive. Si sviluppa in seguito a infiammazione (gengivite) che favorisce accumulo di placca dentale. A lungo andare, se non trattata, la proliferazione batterica può favorire retrazione gengivale fino – nei casi di parodontite grave – alla distruzione dei tessuti che formano il parodonto. La parodontite ha sintomi diversi a seconda della fase di sviluppo e possono comprendere: sanguinamento, alito cattivo, dolore, gonfiore alle gengive nelle forme iniziali, e recessione gengivale, diradamento dei denti e denti che si muovono, fino a perdita dei denti in quelle più gravi.
Rimedi naturali
In caso di gengive ritirate i rimedi da utilizzare sono di diversa natura. Dai prodotti per l’igiene orale, che trovi indicati nel prossimo paragrafo, ad alcuni rimedi di erboristeria che possono agire sulle cause, per evitare che il problema possa peggiorare.
L’Aloe vera in gel per le gengive ritirate è utile per lenire eventuali infiammazioni. Va massaggiato delicatamente sulle gengive almeno 2 volte al giorno, in modo che possa lasciare una piacevole sensazione di freschezza e allo stesso tempo alleviare irritazione e sanguinamento.
Fra le vitamine per le gengive ritirate, merita una menzione la vitamina C, utile se tendi a mangiare poca frutta e verdura fresche, fumi e sei parecchio sotto stress. La carenza di vitamina C è infatti fra le cause che possono facilitare la retrazione. Poiché si tratta di una vitamina idrosolubile, l’organismo non è in grado di conservare le quantità che assumi in eccesso, che viene eliminata con le urine. Così facendo, bastano pochi giorni per creare una carenza nell’organismo.
La medicina cinese e quella ayurvedica fanno largo uso della radice di liquirizia (Glycyrrhiza glabra) per favorire la salute del cavo orale. Il bastoncino di liquirizia favorisce infatti un'azione antibatterica contro i microrganismi potenzialmente dannosi che possono favorire sia la carie che le malattie gengivali (impedisce ai batteri di costruire il proprio biofilm protettivo attorno a denti e gengive) e riduce sia la placca che una eventuale infiammazione gengivale.
Per salvaguardare la salute delle tue gengive puoi ricorrere anche ai mirtilli, da usare freschi, essiccati oppure in succo (senza aggiunta di zuccheri). Questi piccoli frutti di bosco contengono polifenoli, delle sostanze ad azione antiossidante che contrastano la proliferazione di batteri nella bocca, soprattutto dopo i pasti. Inoltre, i mirtilli contengono principi attivi che aiutano a stabilizzare il collagene, rafforzando in questo modo il tessuto gengivale.
Gli omega 3, acidi grassi essenziale dall'azione antinfiammatoria, sono notoriamente utili per favorire la salute cardiovascolare e proteggere il cuore. Ma sai che sono utili anche per le gengive? I principali acidi grassi che costituiscono gli omega 3, il DHA e l'EPA contribuiscono a ridurre l'infiammazione gengivale o parodontite di circa il 20%? Hanno dimostrato, in particolar modo, di riuscire a proteggere denti e gengive dall'attacco di microrganismi, quali Streptococcus mutans, Candida albicans e Porphyromonas ginigivalis.
Fra gli oli essenziali quello utile per il benessere delle gengive è il Tea tree oil che grazie alla sua azione antibatterica può essere indicato come collutorio naturale per tenere pulito il cavo orale e contrastare la presenza di batteri che possono favorire tartaro e carie ai denti.
Un buon rimedio che viene dall’Ayurveda è l’oil pulling, la pratica che consiste nel fare sciacqui mattutini con olio di cocco, olio di sesamo o anche olio di girasole. Tale pratica aiuta a prevenire carie, alitosi o alito cattivo, sanguinamento delle gengive, secchezza della gola, labbra screpolate ed è consigliata per rafforzare denti e gengive. L’oil pulling è infatti un metodo per pulire il cavo orale ed eliminare le tossine che durante la notte l’organismo tenta di eliminare e che raccoglie nella saliva. Se fatto tutte le mattine per almeno 10 minuti contribuisce anche a mantenere la salute generale, contrastando mal di testa, dolori articolari ecc.
L’Ayurveda consiglia anche di fare sciacqui con decotto di Amla, frutto considerato un rasayana (un rimedio che agendo sui diversi sistemi dell'organismo, aiutando a riequilibrarli, favorisce l'allungamento della vita) e un alleato del cavo orale. Se assunto in forma di integratore, questo frutto - ricco di vitamina C naturale - facilita la formazione del tessuto connettivo che compone le gengive.
Igiene quotidiana e alimentazione
Oltre ai rimedi naturali, anche ciò che mangi ogni giorno e la corretta igiene orale sono alleati delle tue gengive.
Spazzolare i denti in modo troppo forte, aggressivo o al contrario troppo poco, rischiando di non pulire adeguatamente il cavo orale, può favorire un’alterazione della salute gengivale. Le gengive possono infatti arrossarsi, irritarsi o essere attaccate dai batteri che formano il tartaro. Lo spazzolino migliore in caso di retrazione dovrebbe avere le setole morbide.
Puoi anche optare per dentifrici per gengive ritirate, come quelli a base di Aloe, se sono presenti irritazione e sanguinamento, oppure quelli ayurvedici in polvere a base di piante ed erbe che svolgono azione antinfiammatoria e antibatterica, che lasciano la bocca profumata e l’alito fresco a lungo.
Per quanto riguarda l’alimentazione immagino che saprai già che una dieta equilibrata con nutrienti adeguati è essenziale per una bocca sana, dato che questi possono aiutare a prevenire carie e malattie gengivali. Frutta e verdura di stagione, cereali in chicco, legumi e pesce sono ricchi di nutrienti che possono salvaguardare denti e gengive. Opta ad esempio per frutta e verdura che contengono naturalmente vitamina C e vitamina A, un nutriente chiave per costruzione dello smalto dei denti. Minerali come calcio e il fosforo contribuiscono alla salute dei denti proteggendo e ricostruendo lo smalto dei denti.
Un alleato di un bel sorriso senza macchie? L’acqua, che aiuta a mantenere la bocca pulita, contribuendo a eliminare residui di cibo e batteri che si creano quando si mangia. Mantiene inoltre il pH bilanciato, evitando un disequilibrio che può interessare il microbiota orale e aiuta a contrastare la secchezza delle fauci. Una corretta idratazione aiuta a prevenire anche arrossamenti e infiammazioni che possono interessare le gengive. Infine, contiene naturalmente minerali indispensabili per la salute dei denti e del loro smalto, come il calcio.
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