Oleoliti: ecco come produrli
Pubblicato
9 anni fa
La Redazione di Macrolibrarsi
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Cosa sono gli oleoliti e come produrli in casa
L’oleolito è un olio miscelato con una pianta fresca o essiccata che ha rilasciato al suo interno le sue proprietà.
Utile per alleviare le problematiche della pelle, è uno di quei prodotti da tenere a portata di mano.
Oleolito fai da te
Non serve un laboratorio specifico per prepararlo in casa, ma pochi utili accessori per prepararlo in autonomia.
Basta procurarsi:
- un barattolo o una bottiglia di vetro, meglio se oscurato
- fiori secchi della pianta che si vuole usare
- un olio vegetale a scelta
Si mette la pianta essiccata all’interno del contenitore di vetro (una quantità di circa 200 grammi per un barattolo o bottiglia di medie dimensioni).
Si aggiunge poi l’olio vegetale scelto fino al raggiungimento della pianta essiccata: attenzione a non aggiungere più olio rispetto alla quantità di pianta presente e non superarla.
Alla fine si chiude il contenitore di vetro, si ricopre il tutto con carta stagnola per tenere al buio il composto e si conserva al buio in luogo fresco e asciutto.
Il contenitore di vetro va agitato dolcemente un paio di volte a settimana e conservato in queste condizioni per circa 40 giorni. Una volta trascorsi i 40 giorni, è necessario filtrare il tutto.
I benefici dell’oleolito
A seconda della pianta che si decide di utilizzare, si otterranno benefici piuttosto che altri. Tra gli oleoliti che solitamente vengono preparati in casa ci sono:
- oleolito di lavanda: ideale per le infiammazioni di qualunque natura, come febbre, raffreddore, mal di testa, tensioni e stanchezza. Utile anche in caso di allergia e per contrastare i batteri. La lavanda è una pianta con alte proprietà antisettiche. È indicata per i problemi vaginali e contrasta l’infiammazione da ragadi e emorroidi. Utile anche in caso di puntura di insetto.
- oleolito di calendula: indicato in caso di spasmi o scottature o lesioni della pelle, è rinfrescante e lenitiva. È un ottimo emolliente da utilizzare anche per uso interno che sfiamma le pareti dell’intestino.
- oleolito di arnica: utilissimo in caso di dolori muscolari, articolari e in caso di contusioni o lividi.
Come scegliere l’olio giusto per preparare un oleolito
Ecco gli oli più utilizzati per preparare un oleolito.
- Olio di oliva: ricco di vitamina E, aiuta a conservare correttamente e a lungo l’oleolito, ha un’azione emolliente e idrante.
- Olio di mandorle dolci: molto nutriente, lascia la pelle molto idratata ed elastica, previene la formazione delle smagliature. Non si mantiene a lungo e va usato entro brevi periodi.
- Olio di riso: nutre la pelle, lasciandola elastica. Lenisce gli arrossamenti.
- Olio di girasole: ottimo per la pelle secca e screpolata perché ricchissima di vitamina E.
Si possono utilizzare anche altri tipi di olio, purché adatti per essere ingeriti se si vuole utilizzare l’oleolito anche per via interna.