Glutatione: a cosa serve
Pubblicato
2 anni fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Proprietà e benefici del più potente tra gli antiossidanti: sostiene fegato, sistema immunitario e ci protegge dal diabete
Negli ultimi mesi si è parlato molto del glutatione, come di un possibile rimedio naturale utile per aiutare l’organismo a contrastare l’infiammazione provocata dall’infezione del virus SARS-Cov-2 che provoca la Covid-19.
E non a caso, dato che il glutatione (GSH) è l'antiossidante presente in tutte le cellule e il più potente, motivo per cui spesso è definito il “maestro” o anche “il padre” di tutti gli antiossidanti, per la sua capacità di ottimizzare l’utilizzo e di favorire l’impiego di altri antiossidanti da parte dell'organismo.
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Che cos'è e perché si chiama "padre di tutti gli antiossidanti"
La molecola del glutatione è composta da tre amminoacidi: cisteina, glicina e glutammato, che agiscono come “precursori” e aumentano efficacemente la produzione di glutatione da parte del corpo.
Sebbene sia prodotto in maniera endogena (naturale) dall’organismo, ci sono diversi fattori che possono ridurne la produzione, fra i quali:
- invecchiamento,
- infezioni,
- alimentazione povera di nutrienti,
- eccessiva attività fisica,
- consumo di alcool,
- eccessiva esposizione a tossine,
- alti livelli di zuccheri nel sangue.
Glutatione: a cosa serve
Quando l’organismo non riesce a produrre glutatione in quantità sufficienti può andare incontro a peggioramenti nello stato complessivo di salute, vista l’importanza delle sue funzioni. Serve infatti per:
- produrre il DNA,
- sostenere la funzione immunitaria,
- favorire la formazione degli spermatozoi,
- contrastare i radicali liberi,
- aiutare fegato e cistifellea a digerire i grassi,
- assistere la regolare morte delle cellule (apoptosi).
La notorietà del glutatione è legata alla sua spiccata proprietà antiossidante, cioè la sua capacità di proteggere le cellule dallo stress e dal conseguente danno ossidativo.
Quando nell’organismo si crea uno squilibrio fra la presenza di radicali liberi e la capacità di contrastarli attraverso agenti antiossidanti si crea stress ossidativo.
Tale stato provoca invecchiamento e morte precoce delle cellule che non vengono sostituite con cellule nuove. Ne conseguono una perdita della funzionalità dell’organismo e una maggiore facilità a sviluppare un'ampia gamma di malattie diverse come morbo di Alzheimer, diabete, aterosclerosi, cataratta, glaucoma e osteoartrite.
I benefici del glutatione però non si limitano all’azione antiossidante. Ecco quelli ormai riconosciuti:
- favorisce la rigenerazione degli antiossidanti: il glutatione aiuta a rigenerare altre classi di molecole antiossidanti come le vitamine C ed E che, se presenti in quantità insufficienti, possono favorire esaurimento del padre di tutti gli antiossidanti, mandando ancora più in crisi il corpo. Uno studio del 2015 ha mostrato che i partecipanti che assumevano poca vitamina C avevano anche meno quantità di glutatione disponibile e livelli di stress ossidativo più alti. La ricerca suggerisce che vitamina C e glutatione abbiano una relazione sinergica, il che significa che il glutatione ripristina la vitamina C, mentre quest'ultima aiuta a mantenere adeguati valori di glutatione;
- sostiene il sistema immunitario: la funzionalità delle nostre difese immunitarie non è costante nel corso della vita. A parte eventuali cedimenti stagionali, nell’infanzia e nella vecchiaia non ha la stessa efficienza che ha in un adulto senza particolari problemi di salute. La sua minore efficienza può essere dovuta anche alla carenza di glutatione: le persone he ne soffrono sono anche quelle che tendono ad ammalarsi più spesso;
- sostiene il fegato e la sua funzionalità: riducendo i radicali liberi, il glutatione aiuta a sostenere la funzionalità del fegato, l’organo considerato lo spazzino dell’organismo, perché è deputato all’eliminazione delle tossine e delle sostanze di scarto che favoriscono stress ossidativo e infiammazione sistemica. Associato a cambiamenti nello stile di vita, può inoltre proteggere le cellule epatiche dal danno ossidativo che può favorire steatosi epatica non alcolica;
- aiuta a migliorare la resistenza insulinica: sembra che basse quantità di glutatione possano favorire poca combustione dei grassi e maggiore accumulo nel corpo. In uno studio su un gruppo di persone anziane, l’assunzione di glicina e cisteina tramite l'alimentazione per stimolare la produzione di glutatione ha permesso di migliorare la resistenza insulinica e bruciare più velocemente i grassi;
- contrasta la carenza di Magnesio: il quarto minerale più presente e importante per l’organismo è il Magnesio, la cui carenza oggi è ritenuta molto comune a causa di fattori diversi, fra cui anche una carenza di glutatione. Le persone che hanno pressione alta o glicemia alta tendono a soffrire anche di bassi livelli di glutatione e di Magnesio. Allo stesso tempo, la somministrazione di glutatione ha dimostrato di migliorare anche la disponibilità di Magnesio. Puoi approfondire quali segni indicano una carenza di Magnesio in questo articolo;
- sostiene la funzionalità del cervello: il glutatione regola il glutammato, un neurotrasmettitore responsabile della comunicazione tra le cellule nervose nel cervello che agisce come combustibile delle sinapsi. È fondamentale quindi per poter formare i ricordi, mantenere l’attenzione e regolare le emozioni, oltre che per facilitare apprendimento, movimento e neuroplasticità;
- migliora l’umore: alcune persone con problemi legati al tono dell’umore possono avere quantità non adeguate di glutammato, che può favorire stati depressivi e ansia.
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In quali alimenti si trova
In natura ci sono alimenti ricchi di glutatione, soprattutto in:
- asparagi,
- avocado,
- broccoli,
- cavolfiore,
- cetrioli,
- mango,
- zucca gialla,
- fragole,
- pomodoro,
- spinaci,
- papaia.
Ci sono poi minerali che aiutano ad aumentarne la sintesi, come ad esempio lo Zolfo, che si trova in: aglio, cipolla, verza, cavolini di Bruxelles, rape, scalogno, e il Selenio (presente in noci del Brasile, riso integrale, sardine, pollo).
La stessa capacità ha la vitamina C che aiuta ad aumentare il glutatione fino al 18%: questa vitamina idrosolubile la trovi in fragole, kiwi, agrumi, papaia, peperoni ecc.
5 benefici degli antiossidanti
Saprai che gli antiossidanti sono indispensabili per contrastare lo stress ossidativo che è responsabile della perdita di funzionalità dell’organismo.
Ma il loro contributo alla nostra salute quotidiana non si esaurisce di certo qui. Ecco altri 5 benefici, forse meno noti, degli antiossidanti.
- Aiutano a proteggere il cuore dai fattori di rischio che possono facilitare malattie cardiovascolari, come il colesterolo alto.
- Mantengono la corretta funzionalità della vista, diminuendo la possibilità di andare incontro a degenerazione di strutture indispensabili per gli occhi, come la macula.
- Aiutano a disintossicare il corpo eliminando i sottoprodotti di scarto dell’ossidazione come le cellule morte e altri composti che devono essere eliminati.
- Forniscono all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno per svolgere le proprie funzioni.
- Hanno un effetto antinvecchiamento sulla pelle e la aiutano a rimanere idratata, tonica ed elastica.
Non solo glutatione: gli altri antiossidanti utili per la salute
Il glutatione è solo uno degli antiossidanti utili all’organismo per mantenere la salute: la classe degli antiossidanti è davvero ampia. Alcuni di questi sono prodotti dall’organismo, altri invece vanno (o andrebbero) forniti abitualmente per contrastare i radicali liberi e il conseguente stress ossidativo.
Ecco un elenco dei principali:
- Vitamina A: chiamata anche retinolo, è spesso derivata dal beta-carotene che proviene da verdure di colore arancione e giallo. Frutti come melone, albicocche, pesche e mango sono ricche fonti della provitamina A carotenoide, il beta-carotene;
- Vitamina C: conosciuta anche come acido ascorbico, la vitamina C è un antiossidante solubile in acqua che ha molteplici scopi e benefici per l’organismo. Agrumi, verdure a foglia verde, bacche e broccoli sono le principali fonti di questa vitamina;
- Vitamina E: nell’organismo funge da protettore dei lipidi. Alcune delle principali fonti di vitamina E includono: noci, cereali e semi, oltre a verdure a foglia verde, olio di fegato di pesce e kiwi;
- Licopene: questo antiossidante comune nel pomodoro e nell’anguria sembra aiuti a prevenire le malattie come quelle cardiache;
- Luteina: si trova principalmente in verdure a foglia verde intenso come cavoli, spinaci e senape. Questo nutriente agisce come la vitamina A e può aiutare a prevenire le malattie degenerative che possono interessare gli occhi;
- Selenio: si trova principalmente in cereali come mais e riso, oltre a diversi tipi di carne, così come in pasta e pane, oltre che nelle uova e nel formaggio;
- Carotenoidi: l'alfa- e il beta-carotene si trovano in: carote, zucca, peperoni e fagiolini, così come nelle patate dolci, negli spinaci e nel mango;
- Flavonoidi: comprende diversi componenti antiossidanti, tra cui flavoni e antociani e possono essere trovati in molti tipi di bacche e nella maggior parte delle varianti di tè.
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