Dosha Vata
Pubblicato
4 anni fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Caratteristiche, consigli e erbe ayurvediche per Vata
Secondo l'Ayurveda la costituzione predominante di una persona viene determinata al momento del concepimento, date dalle caratteristiche dei genitori. La costituzione dominante definisce le caratteristiche fisiche, emotive, e mentali di ognuno noi. Al fine di mantenere la salute di corpo mente e spirito i tre dosha che formano la costituzione - Vata, Pitta e Kapha - devono essere in equilibrio fra di loro, altrimenti rischia di andare incontro a squilibri fisici e psico-emotivi, con un peggioramento generale del proprio stato di benessere.
Ecco qualche informazione sul dosha Vata, le sue caratteristiche, come tenerlo bilanciato con alimentazione e rimedi naturali e le pratiche yoga più adatte a questo temperamento.
Perchè Yoga e Ayurveda?
L'Ayurveda è un sistema di guarigione del corpo e della mente, spesso viene definita come la scienza della vita. È considerata una disciplina sorella dello Yoga, poiché secondo gli Yoga Sutra (ma non solo), la malattia è uno degli ostacoli alla pratica.
L'Ayurveda ci aiuta quindi a capire come adattare la pratica sul tappetino alle nostre caratteristiche ed unicità in modo che lo Yoga diventi davvero la scienza dell'autorealizzazione e non un semplice esercizio fisico.
Caratteristiche di Vata
- hanno pelle e capelli tendenzialmente secchi
- la struttura del corpo è sottile
- hanno il sonno leggero
- solitamente hanno le estremità del corpo (mani e piedi o dita) fredde
- hanno le articolazioni che scricchiolano
- sono soggetti a soffrire ansia e sbalzi d'umore
- sono sognatori
- sono persone multitasking
- camminano e parlano velocemente
- spesso hanno il dono della chiaroveggenza
- apprendono molto in fretta, ma dimenticano altrettanto velocemente
- sono persone attive, gioiose, creative, ma se Vata è in squilibrio diventano ansiosi e paurosi
Cosa aggrava Vata?
Le situazioni particolarmente stressanti, l'ansia, la paura aggravano questo Dosha. Ma anche i cambiamenti stagionali, il freddo ma soprattutto il vento e una vita poco regolare.
Sintomi del Dosha Vata aggravato
Insonnia e irrequietezza, pensieri ossessivi e nevrosi, mancanza di concentrazione.
Consigli per mantenere Vata in equilibrio
Chi ha predominanza di questo Dosha dovrebbe cercare di mantenere sempre il corpo al caldo, ben coperto, non dimenticandosi di indossare il cappellino nella stagione fredda per mantenere sempre la testa avvolta da un bel tepore.
La routine giornaliera deve essere ben cadenzata e regolare. La sveglia dovrebbe essere puntata alle 6 del mattino e l'orario del riposo non dovrebbe andare oltre le 22. Sono da preferire i pasti con cibi caldi, morbidi e dolci, sempre gustati allo stesso orario, consumati con calma, seduti, dedicandosi all'ascolto dei sapori, lasciando telefono e televisione spenti, magari accompagnati da conversazioni su temi che riteniamo interessanti e con le persone che si amano. Dovrebbe essere vietato parlare di lavoro, argomenti stressanti o che destano preoccupazioni.
La dieta che pacifica Vata
Quando Vata non è equilibrato, si può intervenire con piccole modifiche che interessano l'alimentazione: ci sono infatti sapori e alimenti che aiutano a ribilanciare i tre Dosha di cui il nostro organismo, secondo l'Ayurveda è composto.
In generale possono essere indicati:
- gli alimenti che hanno un sapore naturalmente dolce, come ad esempio zucche e zucchine, finocchi, acido, come pomodori e limone, e salato, come le alghe e il sedano,
- i cereali integrali in chicco sono da preferire alle farine,
- cibi caldi (che non siano freddi di frigorifero) anche energeticamente. In quest'ultimo caso rientrano ad esempio i molluschi e i crostacei, così come la frutta secca,
- per condire e cucinare meglio optare per olio di oliva, di cocco o ghee.
Da evitare o limitare, invece:
- gli alimenti di sapore naturalmente amaro, come tarassaco e curcuma, astringente (melagrana) e piccante (peperoncino),
- alimenti freddi di temperatura e di natura (latticini, soia...),
- alimenti secchi e leggeri come crackers,
- cibi processati, come quelli in scatola, o surgelati,
- le verdure crude e che possono creare gonfiore e gas (come i broccoli) e i fagioli,
- alcool, caffeina, e cioccolato.
Ritrova l'equilibrio con le erbe ayurvediche
Per bilanciare Vata possiamo ricorrere a erbe della tradizione erboristica ayurvedica.
Fra queste viene in aiuto l'Ashwagandha (Withania somnifera), una pianta adattogena che aiuta a calmare e a rinforzare il sistema nervoso. Migliora anche il sonno, nei casi in cui sia disturbato o non continuativo durante la notte.
Un'altra pianta utile è lo Shatavari (Asparagus racemosus), anch'esso dall'effetto tonico, che in India è ritenuto in grado di ringiovanire il corpo, tanto che viene considerato un rasayana (rimedio ringiovanente). Ha azione benefica sul sistema digestivo e riproduttivo, soprattutto femminile e contrasta gli squilibri della menopausa.
Infine, il brahmi (Bacopa monnieri) che in sanscrito significa "energia". Utile per riequilibrare la sfera nervosa, dato che migliora attenzione e concentrazione, può essere usato anche per aumentare l'energia e migliorare il sonno.
Lo Yoga per Vata
La sadhana quotidiana, ovvero la pratica di Yoga andrebbe preferibilmente svolta verso le 6.30, avendo cura di mantenere il corpo ben coperto durante l'inverno. Possiamo utilizzare nel diffusore oli essenziali di legno di sandalo e cedro e indossare colori caldi, come il giallo, l'arancio e il rosa.
La pratica dovrebbe essere lenta e consapevole (il contrario solitamente di ciò che Vata ama!), un buon compromesso potrebbe essere un Vinyasa Slow Flow, morbido e lento e dovrebbe sempre includere un momento da dedicare al Pranayama, perfetto Nadi Shodana, il respiro a narici alternate e la meditazione per controllare i pensieri.
Gli Asana che non dovrebbero mai mancare sono quelli di radicamento come:
- Virabhadrasana (in particolare I e II)
- Anjaneyasana, la posa della luna crescente
- Malasana
- la posizione della Dea, Utkata konasana
- Trikonasana
- Vrksasana
I piegamenti in avanti:
- Uttanasana
- Prasarita Padottanasana
- Padahastasana
- Janu Sirsasana
La pratica dovrebbe sempre concludersi con
- Paschimottanasana
- Halasana
- Savasana
quest'ultimo non deve mai mancare alla fine della lezione di Yoga, e dovrebbe corrispondere almeno al 5-10% del tempo della classe. In una sequenza di 1 ora sarebbe bene dedicare al rilassamento finale almeno 10 minuti, ben coperti.
In questo video vediamo assieme come svolgere la respirazione calmante Nadi Shodana e ci lasceremo scivolare in meditazione.