Da Sarah Knight un nuovo grido di battaglia: Muovi il culo!
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7 anni fa
Dopo “Il magico potere di sbattersene il ca**o”, Macro pubblica la strategia per gestire al meglio le rogne quotidiane
Non tutte le stagioni sono uguali. Ci sono quelle in cui piove molto e altre molto meno. Ma se al posto della pioggia a scendere è altro, le reazioni che possiamo avere possono riguardare un po’ tutta la nostra vita e di chi ci sta attorno.
Fuori parafrasi, se piove merd*a (sì, proprio quella) si fa fatica a cercare riparo, possiamo anche aprire l’ombrello ma va trovato della dimensione giusta e bisogna soprattutto saperlo usare.
E in questo, ci vuole venire in aiuto Sarah Knight, già autrice de Il magico potere di sbattersene il ca**o (Macro ed.) dedicato a quanti vogliono togliersi dall’imbarazzo di fare scelte poco amate senza per questo sentirsi in colpa.
Nel suo nuovo libro affronta un nuovo… scenario. Il titolo è già di suo eloquente Come Aprire l'Ombrello quando Piove Mer*a (Macro ed.) e ogni capitolo è un invito, parole sue testuali, a muovere il culo!
Meglio ancora, più che un invito, Sarah ci chiede di trasformare quell’incitamento in un vero e proprio grido di battaglia.
Un’azione combinata
Solo con questa “azione combinata” (ombrello + culo) si può tentare di risolvere tanti piccoli e grandi problemi del nostro quotidiano, tipo:
- cambiare un lavoro che non ci piace
- non diventare schiavi del proprio lavoro
- gestire l’ansia
- il controllo delle proprie finanze
- liberarsi dai tentacoli del “pensiero negativo”
e la lista potrebbe continuare a lungo.
L’ora di staccare dal lavoro
Il lavoro, ad esempio. Sarah Knight gli dedica un ombrello bello grande perché attorno ad esso si concentrano molte azioni da tenere sotto controllo: obiettivi, motivazione personale, gestione del tempo, scelta delle priorità, capacità di concentrazione e di impegno.
Un buon riparo dalla mer*a può essere quello di svolgere il proprio lavoro senza dover esagerare con gli orari. Ci vuole metodo per riuscirci.
Sarah Knight suggerisce di pianificare i propri compiti nei minimi particolari e metterli in ordine di priorità; suddividere la giornata in piccoli segmenti affrontabili, evitando di trovarsi di fronte a una gigantesca massa di urgenze indistinte.
Questa procedura riduce al minimo il lavoro che va svolto e se si accumula meno incombenze nella giornata ci sono buone probabilità di finire prima.
Non siate multitasking!
Di pari passo, nel meccanismo entra in gioco anche la capacità di concentrazione: è qui che ci vuole una ferrea gestione del tempo.
Una volta ridotta la lista da 10 a 5 voci, la concentrazione va riservata ad una porzione realistica di tempo in cui svolgere ogni singolo compito, dedicandosi esclusivamente alla sua esecuzione.
“Non cercate di essere multitasking – scrive l’autrice - siate SINGLETASKING!”. Affinché la concentrazione sia efficace, bisogna sapere quanto tempo ci vuole per portare a termine i singoli compiti.
Nella giornata lavorativa ci saranno alcune fluttuazioni, ma se si è affinata la capacità di gestione del tempo è possibile modificare istintivamente, nel modo migliore, il rapporto azione/tempo via via che le cose passano.
Non è un buon ombrello? Ed è solo uno dei tanti che Sarah Knight mette a disposizione nel suo nuovo libro. Pioggia, permettendo!