Alga kombu: come e perché usarla in cucina
di Dealma Franceschetti 11 mesi fa

Ricca di iodio, di minerali e vitamine è benefica per la salute e per alleviare diversi disturbi
L’alga kombu è un’alga marina utile per rendere il cibo più morbido e digeribile. Per questo motivo si utilizza principalmente per la cottura dei legumi ed eventualmente dei cereali, ma può essere usata semplicemente per salare e insaporire brodi e minestre.
In Occidente è nota anche con il nome generico di alga Kelp. La Kombu o Kelp, si raccoglie lungo le coste giapponesi (Laminaria Japonica) oppure quelle della Gran Bretagna (Laminaria digitata). La provenienza è sempre indicata sulle confezioni che troviamo in commercio.
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Indice dei contenuti:
Proprietà
È considerata l’alga più attiva nella regolazione della pressione sanguigna e del controllo del peso.
È disintostossicante, rimineralizzante, fluidificante del sangue, immunostimolante e dimagrante. Aiuta anche a regolarizzare il colesterolo ed è alcalinizzante.
Possiede inoltre due effetti particolarmente importanti tipici delle alghe marine: quello chelante sui metalli pesanti e quello decontaminante dalla radioattività.
L’effetto decontaminate dalla radioattività dipende dagli alginati: la kombu è l’alga più ricca di alginati. L’acido alginico ha un forte potere legante non solo degli ioni radioattivi, ma anche delle tossine, aiutandoci a pulire in particolare le pareti del colon.
L’alga kombu è una vera e propria miniera di sali minerali, in particolare calcio, magnesio, potassio e il prezioso iodio, che stimola la tiroide, favorendo l’attività metabolica.
Per il contenuto di iodio è utile per prevenire il gozzo e per migliorare le condizioni di ipotiroidismo.
È ricca anche di omega 3 e di vitamine come le vitamine A, B1, B2 e C.
Contiene anche acido glutammico, che insaporisce i cibi e i brodi, interagendo con i recettori del cosiddetto sapore umami (il quindi sapore).
Tutte le alghe marine sono utili per ammorbidire i tessuti, ma anche per renderli più elastici. Sono quindi particolarmente consigliate agli sportivi e a chi pratica yoga.
In particolare migliorano l’elasticità delle pareti delle arterie e rinforzano le pareti di tutti i vasi sanguigni. Sono quindi ottime per problemi circolatori, vene varicose (comprese le emorroidi) e fragilità capillare.
L’alga kombu è considerata dalla macrobiotica l’alga che rinforza i reni, per via della sua energia Acqua. Dal punto di vista energetico, i reni sono le “batterie” del nostro corpo, sono gli organi che ci rendono coraggiosi, che ci permettono di affrontare le nuove sfide della vita e che ci fanno svegliare pimpanti la mattina, se sono carichi di energia.
Come si usa in cucina
In commercio la troviamo essiccata in stecche e in polvere.
Come usarla in stecche: se ne taglia un pezzetto con le forbici, dai 5 ai 10 cm e si aggiunge direttamente in cottura nelle minestre, minestroni, zuppe, brodi ecc.
Allo stesso modo si può aggiungere nella cottura dei legumi e dei cereali.
Si può utilizzare già nella fase di ammollo, per poi trasferirla in cottura con il cereale o legume.
A fine cottura solitamente si mette da parte e si può decidere se riutilizzarla per una seconda cottura. In questo caso si sciacqua e poi si lascia seccare. Alla seconda cottura si sfalderà nella preparazione, quindi non si toglierà facilmente come nella prima.
Sempre in stecche si usa anche per preparare il Nishime e Azuki, zucca e kombu, due ricette curative della cucina macrobiotica. Trovate la ricetta del nishime sul mio blog e più avanti nell’articolo Azuki, zucca e kombu.
Come usarla in polvere: si può aggiungerne un pizzico alle pietanze, ai sughi, alle minestre ecc.
Il troppo stroppia
Non dobbiamo mai cadere nell’errore di pensare che se qualcosa ci fa bene, allora di più ci farà meglio. Nulla di più sbagliato, soprattutto nel caso delle alghe e in particolare della kombu,
Essendo così ricca di iodio, non dobbiamo esagerare, ma usarla con giudizio.
Controindicazioni
Le alghe marine, per il loro contenuto di iodio sono controindicate in caso di ipertiroidismo.
Shio Kombu
Nella “medicina” macrobiotica si usa un condimento speciale per i problemi di debolezza dei vasi sanguigni (come emorroidi e altre vene varicose), lo shio kumbu, che ha anche un interessante effetto rinforzante dell’intestino.
Come si prepara: ammollare una striscia di alga kombu. Quando è morbida tagliarla a quadratini grandi 1 cm circa e farli bollire in una soluzione di acqua e salsa di soia (¾ acqua e ¼ salsa di soia circa), nella quantità sufficiente a coprirli. Bollire finché la maggior parte del liquido è evaporato. Conservare in frigorifero in un vasetto di vetro per circa 1 settimana-10 giorni.
Utilizzarlo come condimento da aggiungere quotidianamente ai cereali in piccole quantità (uno o due pezzetti).
Azuki, zucca e kombu
- 1 tazza di fagioli azuki
- 2 tazze di zucca a dadini
- 10 cm di alga kombu
- 2-3 tazze d’acqua
- 2 cucchiai di shoyu o tamari (salsa di soia)
Lavare e mettere in ammollo gli azuki per una notte o una giornata. Ammollare la kombu per10 minuti e disporla sul fondo di una pentola dal fondo spesso. Aggiungere gli azuki scolati e la zucca e coprire con l’acqua per arrivare a coprire il tutto. Portare a bollore e cuocere coperto per circa 1 ora, aggiungendo acqua calda se necessario. Quando i fagioli sono cotti, aggiungere la salsa di soia e cuocere altri 5 minuti fino a completa evaporazione dell’acqua. Spegnere e lasciare riposare qualche minuto, poi mescolare.
La kombu può essere recuperata, basta sciacquarla sotto l’acqua e poi lasciarla seccare. Quando la zucca non è disponibile si possono usare le carote o le cipolle.
Si può usare questa preparazione come condimento di un cereale oppure come contorno.
È una ricetta speciale per rinforzare i reni e stabilizzare la glicemia.
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Dealma Franceschetti
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