Tutti i benefici del miglio, il cereale senza glutine che fa bene a corpo, mente (e capelli!)
Pubblicato
8 anni fa
Laura Serpilli
Content writer e copywriter
Scopri tutte le proprietà del miglio, i benefici per la salute e la bellezza, gli usi in cucina e le dritte pratiche su come si cucina il miglio
Ammetto che la prima volta che ho comprato il miglio non sapevo nemmeno da che parte iniziare. Lo associavo ai semi per uccellini e mi chiedevo se fosse davvero un alimento per esseri umani. Poi ho scoperto che è uno dei cereali più antichi al mondo e che ha una lista di benefici così lunga da meritare un posto fisso nella mia cucina.
Il miglio, in quanto cereale dalle mille qualità, si presenta con piccoli chicchi rotondi color giallo dorato. La sua forza? È naturalmente senza glutine. Quindi, se ti stai chiedendo se il miglio contiene glutine, la risposta è no. Il miglio è adatto anche a chi è celiaco o ha sensibilità al glutine.
Dal punto di vista nutrizionale, il miglio è un piccolo concentrato di energia: circa 350 kcal per 100 g, con ottimi livelli di carboidrati complessi, proteine vegetali, fibre, magnesio, ferro, fosforo, potassio e vitamine del gruppo B. Ciò che lo rende davvero interessante è l'equilibrio tra energia a rilascio lento e leggerezza digestiva.
Quello che mi ha colpita è stata anche la sua lunga conservabilità: in dispensa si mantiene per mesi, senza perdere le sue qualità. Un aspetto non da poco in una cucina che cerca di essere sostenibile e senza sprechi. Da quando ho iniziato a tenerlo sempre a portata di mano, ho scoperto quanto sia utile averlo come jolly per un pranzo veloce o per dare corpo a una crema dolce.
Tutti i benefici del miglio per la salute
Quando ho iniziato a inserire il miglio nella mia alimentazione in modo regolare, ho notato da subito due effetti: mi sentivo più sazia e digerivo meglio. Merito delle sue fibre, che aiutano il transito intestinale e regolano la glicemia. Questo cereale ha infatti un indice glicemico basso, quindi ti sazia senza causare picchi insulinici.
Ma il ventaglio di benefici del miglio va ben oltre. Grazie al contenuto di magnesio e fosforo, supporta le funzioni cerebrali e nervose, aiutando la concentrazione e la memoria. Questo lo rende perfetto nei periodi di stress o studio intenso. Anche le vitamine del gruppo B giocano un ruolo fondamentale: intervengono nel metabolismo energetico e sostengono il sistema immunitario.
Inoltre, tra le principali proprietà del miglio troviamo un'azione positiva sul colesterolo: le fibre insolubili aiutano a ridurre l'assorbimento di grassi a livello intestinale, contribuendo al mantenimento di livelli equilibrati di colesterolo e trigliceridi. Personalmente, da quando l'ho introdotto al posto della pasta in alcune ricette settimanali, ho notato una maggiore leggerezza dopo i pasti e una riduzione del gonfiore addominale.
E non è tutto: il miglio è un ottimo alleato per chi cerca una fonte di proteine vegetali ben bilanciata. Contiene infatti tutti gli amminoacidi essenziali, sebbene la lisina sia presente in quantità inferiore rispetto ai legumi. Per questo motivo, spesso abbino il miglio a lenticchie o ceci: insieme formano un piatto completo e altamente nutriente.
Pelle e capelli: perché il miglio può aiutare la tua bellezza
Una mia amica erborista mi ha raccontato che il miglio viene usato in tanti integratori per rinforzare capelli e unghie. Lì mi si è accesa la lampadina: lo mangio già, perché non valorizzarne anche i benefici estetici?
Il merito è del silicio, un minerale prezioso per sostenere la produzione di collagene e cheratina. Il miglio, oltre alle sue proprietà nutrizionali, contiene anche zinco, ferro e vitamine che contribuiscono alla salute della pelle e al rinforzo delle unghie. Io, nel mio piccolo, ho notato che da quando lo consumo regolarmente i capelli sono più forti e lucidi. Coincidenza? Forse. Ma il bello della natura è anche questo.
Anche per quanto riguarda le unghie, si leggono spesso testimonianze positive: più forti, meno soggette a sfaldarsi. Mi incuriosisce molto questo possibile effetto, e ammetto che mi piacerebbe verificarlo su di me col tempo, continuando a integrare il miglio nella mia alimentazione.
Potrebbe dipendere dalla combinazione di minerali e vitamine presenti nel miglio in forma altamente biodisponibile. E sulla pelle si leggono spesso descrizioni entusiaste: più idratata, compatta, meno soggetta a secchezza. Personalmente non posso ancora confermare questi effetti su di me, ma spero davvero di vederli col tempo. Se si pensa a quante creme promettono miracoli partendo dall'esterno, è affascinante scoprire che la bellezza può essere nutrita anche dall'interno, iniziando da un piatto di cereali.
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Come si cucina il miglio: guida pratica passo passo
La domanda più frequente che mi viene fatta quando consiglio questo cereale è: ma come si cucina il miglio? Ammetto che anch'io, all'inizio, ho dovuto fare un po' di prove. Ma una volta capito il metodo giusto, non lo si dimentica più.
Per prima cosa, il miglio va sciacquato bene sotto l'acqua corrente. Questo serve a eliminare eventuali impurità e a ridurre la presenza di saponine, che possono dare un sapore amaro. Io lo metto in un colino a maglie strette e lo massaggio delicatamente con le mani sotto l'acqua fino a quando non risulta limpida.
Un trucco che mi ha cambiato l'esperienza è la tostatura: metto il miglio in una pentola dal fondo spesso, senza acqua, e lo faccio tostare per un paio di minuti, mescolando. Quando sento un leggero profumo di nocciola, aggiungo l'acqua. Il rapporto perfetto? Due tazze e mezza di acqua ogni tazza di miglio se lo voglio ben sgranato, tre tazze se preferisco una consistenza più morbida.
La cottura del miglio richiede in genere 15-20 minuti a fuoco dolce, con il coperchio leggermente sollevato. Una volta che l'acqua si è assorbita, spengo il fuoco e lascio riposare per 5-10 minuti prima di sgranarlo con una forchetta. A questo punto è pronto per essere condito o inserito in altre ricette. Io ne preparo spesso in abbondanza e lo conservo in frigo per 2-3 giorni, così da averlo pronto all’uso anche quando ho poco tempo.
Mille usi in cucina: dal salato al dolce
All'inizio lo usavo solo in zuppe e insalate, ma poi ho scoperto un mondo. Il miglio è una base neutra che assorbe bene i sapori e si adatta a mille interpretazioni. Una delle mie preferite è quella delle polpette: mescolo il miglio cotto con zucchine grattugiate, un pizzico di cumino, un cucchiaio di farina di ceci e una manciata di prezzemolo tritato. Formo delle polpette e le passo in forno: vengono croccanti fuori e morbide dentro, perfette anche fredde il giorno dopo.
Lo uso anche per preparare sformati al forno con verdure di stagione, oppure lo aggiungo alle vellutate per renderle più dense e nutrienti. Durante l’estate, invece, lo preferisco in versione fredda, tipo cous cous, con pomodorini, olive e basilico.
Sul fronte dolce, ho scoperto che il miglio è perfetto per preparare porridge alternativi. Lo cuocio nel latte vegetale con un pizzico di cannella, poi aggiungo frutta fresca, semi di chia e una punta di sciroppo d'acero. Una colazione saziante, golosa e super sana.
La farina di miglio (qui trovi la nostra selezione), invece, la utilizzo per fare biscotti rustici e torte da colazione. Dona una nota leggermente nocciolata che adoro, soprattutto in abbinamento con la farina di mandorle. Il bello è che è naturalmente senza glutine, quindi adatta anche per chi ha esigenze particolari.
E poi c'è lui: il miglio soffiato. Da quando l'ho scoperto, non manca mai in dispensa. Lo uso per arricchire yogurt e smoothie bowl, oppure per creare barrette energetiche fatte in casa. Mescolato con burro di mandorle e sciroppo di riso, compattato in una teglia e lasciato in frigo: snack perfetto e senza sensi di colpa.
Miglio e controindicazioni: quando fare attenzione
Nonostante tutte le sue virtù, il miglio va consumato con equilibrio. Una delle poche controindicazioni riguarda chi soffre di ipotiroidismo: il miglio contiene infatti alcune sostanze gozzigene che, se assunte in grandi quantità, possono interferire con l'assorbimento dello iodio da parte della tiroide. Nulla di preoccupante se consumato con moderazione e all'interno di una dieta variata, ma è sempre bene confrontarsi con il proprio medico in caso di patologie specifiche.
Un altro aspetto da considerare è la sensibilità intestinale: chi ha colon irritabile potrebbe preferire il miglio decorticato, più delicato rispetto a quello integrale. In rari casi, sono state riportate reazioni allergiche, quindi è consigliabile fare una prova graduale se è la prima volta che lo si introduce nella dieta.
Insomma, da cereale dimenticato a superfood del benessere: il miglio ha fatto un bel salto. Io l'ho scoperto per caso e oggi non ne faccio più a meno. Leggero, nutriente, naturalmente senza glutine e super versatile. Se non lo hai ancora provato, questo è il momento giusto per lasciarti conquistare.
Il tuo corpo, il tuo umore (e i tuoi capelli!) ti ringrazieranno.
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