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Tarocchi: come scegliere il tuo mazzo

Pubblicato 11 mesi fa

Romina Rossi
Giornalista e naturopata

La guida completa sui diversi mazzi di tarocchi e principali differenze e con i consigli per scegliere il mazzo più indicato per te

I tarocchi ti affascinano ma sei alle prime armi e non sai quale mazzo scegliere per cominciare a fare le tue letture? Temi di comprare un mazzo con una grafica troppo essenziale e minimale e di non riuscire a ricordare il significato delle singole carte?

Spesso si crede che basti studiare e ricordare il significato di ogni Arcano per poter fare una lettura, e in parte è vero. Ma anche il mazzo può fare la differenza e aiutarti durante una stesa, soprattutto se sei agli inizi.

I mazzi dei tarocchi infatti non sono tutti uguali: possono essercene con rappresentazioni grafiche che facilitano l'interpretazione attraverso la stimolazione dell’intuito grazie alla ricchezza di particolari che contengono, come quelli ispirati ai tarocchi Rider-Waite, altri che richiedono maggiori conoscenze perché hanno anche significati presi da altri sistemi, come le carte Thoth. 

Se non vuoi sbagliare tarocchi, questa guida è ciò che fa per te. Puoi infatti trovare consigli e suggerimenti sui diversi tipi di tarocchi per scegliere il mazzo senza pentirti, evitando di abbandonare questa arte che ha affascinato le menti fin da quando le carte hanno fatto la loro comparsa in società.

Indice dei contenuti:

Cosa sono i tarocchi

Donna che stende i tarocchi sul tavolo per una lettura

I tarocchi hanno attratto persone di tutte le età e di cultura, fin da quando sono stati concepiti come attività creativa. Forse perché ogni carta dei tarocchi è ricca di misticismo e di mistero allo stesso tempo. Sono inoltre dei simboli che hanno un corrispettivo in tante culture, dottrine e correnti diverse: oltre ad avere degli aspetti spirituali e mistici, hanno ricevuto influenze dalla Cabala, dal Cristianesimo, e persino dalla psicologia e dall'astrologia.

La loro particolarità è di essere riconoscibili da chiunque: sono infatti in grado di evocare sia eventi di vita quotidiana in cui possiamo facilmente riconoscerci (rappresentati dagli arcani minori considerati la rappresentazione di un microcosmo) sia situazioni che ripercorrono le tappe della vita dell’uomo (rappresentati dagli arcani maggiori considerati, invece, degli archetipi, espressione del macrocosmo). Anche per questa capacità di rappresentare un microcosmo in un macrocosmo, i tarocchi possono essere visti come strumenti filosofici che si rifanno alla visione olistica dell’uomo delle medicine ancestrali

Nel tempo sono stati associati a strumenti di divinazione e di cartomanzia (l’arte di leggere il futuro): per questo motivo, forse, i tarocchi o si amano o si odiano, senza via di mezzo. Se tanti sono stati attirati dalla cartomanzia, vedendola come un mezzo per interpretare le energie e gli influssi che ci influenzano al momento e anche per conoscere più a fondo se stessi, altri hanno cominciato a considerarla in maniera negativa, facendosi influenzare da paure e credenze errate di chi considera i tarocchi come uno strumento incompatibile e in contrasto con la propria fede religiosa. 


La capacità e la possibilità di leggere il futuro affascina e intimorisce allo stesso tempo, ma considerare i tarocchi in questa ottica significa sminuire il loro grande potenziale. I tarocchi infatti non ci dicono cosa avverrà domani, fra uno, cinque o dieci anni. Piuttosto, possono veicolare messaggi a diversi livelli, simbolici o reali, e offrono spunti per conoscere noi stessi più in profondità, dandoci l’occasione di entrare maggiormente in connessione con noi stessi e il nostro percepito e sentito. 


Ci aiutano a trovare le risposte che abbiamo già dentro di noi, a creare la nostra realtà sfruttando le energie cosmiche, rispettando le leggi della natura e del macrocosmo. Non ci dicono cosa dobbiamo o non dobbiamo fare, ma ci mettono in mani le chiavi che possono aprire le porte ancora chiuse davanti a noi. Ma lo sforzo di trovare la chiave e aprire la porta dobbiamo farlo noi.

Più che leggere il futuro e darci risposte secche sì/no, le carte dei tarocchi sono:

  • uno strumento per fare introspezione, che ti può aiutare a riflettere sulle situazioni, eventi e quesiti che stai indagando con il mazzo, 
  • una forma di meditazione che sfrutta le abilità (spesso trascurate) dell’intuito, 
  • un modo di comunicare con l’inconscio e la parte più nascosta di noi stessi, 
  • un metodo di divinazione che può aiutare a entrare in contatto con le energie e le informazioni che non sono accessibili a livello conscio.

Allo stesso modo, chi legge i tarocchi (un tempo definito cartomante, oggi semplicemente colui o colei che legge i tarocchi o tarologo, dal termine coniato da Alejandro Jodorowsky - qui trovi la sua scheda autore) deve essere in grado di consigliare la persona che si rivolge per una lettura, individuando le energie in atto nel momento della stesa, facendo emergere ciò che vive dentro di sé, e aiutandola sia a prendere contatto e consapevolezza con il suo mondo interiore che a sciogliere i blocchi energetici che ostacolano il fluire del proprio cammino in certe situazioni.

Prima di capire come scegliere il mazzo più adatto, indaghiamo un po' sulla storia dei tarocchi e sulla loro nascita.

La storia dei tarocchi

Ti sei mai chiesto dove e come nascono i tarocchi? Le ipotesi sono tante ed è difficile avere una risposta sicura, quel che è certo è che questi mazzi di carte sembrano essere parte della quotidianità dell’uomo da diversi secoli.

Secondo alcuni studiosi e appassionati, i primi prototipi di tarocchi sarebbero nati nell’antico Egitto intorno al XII secolo a.C., come strumenti utilizzati dai sacerdoti. Le prime carte riproducevano infatti alcuni geroglifici dei libri di Thot. 

Secondo altri, sarebbero stati creati in Cina, più o meno nello stesso periodo, come strumento di divinazione per leggere il futuro.


L’ipotesi più accreditata, tuttavia, è che i tarocchi siano nati come evoluzione delle carte da gioco nel XIV secolo, in Italia. È probabile che il gioco delle carte, che si diffuse alla fine del Medioevo e durante il Rinascimento nelle corti e nei salotti della borghesia, come forma di intrattenimento, fosse stato divulgato dagli Arabi quando arrivarono in Sicilia nel IX secolo.


Una delle loro attività preferite era il Naibbe (lo trovi qui con la grafica originale), un gioco di carte in cui su ognuna erano rappresentate delle figure diverse: lo stesso nome dato a questo gioco, naibbe, in arabo significa “deputato”, una delle figure presenti nel mazzo. Il gioco delle Naibbe si diffuse in fretta dalla Sicilia al resto d’Italia: ne è la prova l’ordinanza di metà del 1300 a Firenze che vietava tale gioco.

Divenne un passatempo talmente apprezzato che in breve tempo ogni regione arrivò ad avere i propri tarocchi: famosi erano quelli di Lombardia (i tarocchi Visconti-Sforza, come questi in elegante cofanetto) o il tarocchino bolognese (lo trovi sul nostro e-commerce con la riproduzione della grafica del 1721) o ancora il tarocco di Venezia. Dall’Italia ben presto cominciarono a diffondersi in tutta Europa e poi nel resto del mondo. 

Da un manoscritto conservato alla biblioteca universitaria di Bologna del 1500 sappiamo che inzialmente le carte erano 35, ed erano rappresentate solo da numeri. È in questo periodo di massima diffusione che si comincia a far riferimento a queste carte come ai “tarocchi”, un termine di origine incerta: secondo alcuni deriva dall’arabo “turuq”, che significa "sentieri", secondo altri dal tedesco “tarock”, "un gioco". 

Le prime figure degli arcani maggiori cominciano ad apparire nel XV secolo, fino ad arrivare all’attuale composizione. Il primo mazzo di tarocchi a noi conosciuto con 78 carte, divise in 22 “trionfi” e 56 carte da semi come quelle tradizionali da gioco, sono i tarocchi Sola Busca (ti consigliamo questi in versione mini e con le istruzioni), illustrate dal pittore marchigiano Nicola di Maestro Antonio e ancora conservate alla Pinacoteca di Brera a Milano, in cui sono rappresentate figure di guerrieri, personaggi biblici e uomini illustri della storia.

Da allora in poi i tarocchi si sono diffusi costantemente e si sono diversificati anche per tipologia, con anche delle differenze più o meno marcate. Vediamo quali sono i più comuni che si trovano in circolazione.

Tarocchi di Marsiglia 

Tarocchi di Marsiglia: L'Imperatrice, il Diavolo, la Luna

Questo mazzo contiene 78 carte suddivise in 22 arcani maggiori e 56 arcani minori. Questi ultimi sono divisi in quattro semi: Bastoni, Spade, Coppe e Denari. Sono l’evoluzione delle carte da gioco, di cui mantengono una grafica semplice ed essenziale. Questo permette al tarologo di restare più fedele all’essenza e al significato di ogni carta, senza dover aggiungere intuizioni o sensazioni che scaturiscono guardando la carta.

Gli arcani maggiori sono 22, anche se Il Matto non è numerato (motivo per cui a volte si tende a considerarne 21). L’illustrazione di ogni arcano è molto semplice e ogni carta contiene anche riferimenti e simboli cristiani, come ad esempio gli Arcani del Papa e della Papessa o della Casa di Dio (La Torre). La carta della Morte è l’unica di tutto il mazzo che viene chiamata anche “Arcano senza nome”, quasi a volerla scacciare per scaramanzia.

Negli arcani minori non vi sono figure, ma sono rappresentati i numeri di ogni seme: nella carta del sei di Denari sono raffigurati appunto sei denari, nel due di Bastoni, 2 bastoni. 

Poiché nascono come carte da gioco, durante la stesa, il lettore non ha l’aiuto di stimoli visivi per interpretare il significato, specialmente negli arcani minori. I tarocchi di Marsiglia richiedono dunque una conoscenza un po’ più approfondita di ogni carta, e si prestano per una lettura più mnemonica che intuitiva.

Se sei alle prime armi forse non sono indicati come primo mazzo, ma potrebbero essere adatte a te se ti appassionano le tradizioni antiche, se ti piacciono le grafiche semplici ed essenziali e se hai affinità con il simbolismo cristiano.

Cerchi un mazzo di tarocchi di Marsiglia? Scopri la nostra selezione

Rider Waite Tarocchi  

Rider Waite Smith Tarocchi: L'Imperatrice, la Ruota di Fortuna e il Mondo

Si tratta del mazzo più in voga nei paesi di lingua anglosassone, nato esclusivamente per la divinazione dei tarocchi. Pubblicato all'inizio del XX secolo dall'editore Rider, creato dall'accademico e mistico Arthur Edward Waite (qui trovi la sua scheda autore) e illustrato da Pamela Colman Smith (ti suggeriamo questi tarocchi da lei illustrati), il mazzo di tarocchi Rider-Waite Smith è quello da cui prendono ispirazione la maggior parte dei tarocchi oggi in commercio.

Le illustrazioni e le raffigurazioni di ogni arcano sono molto più dettagliate rispetto ai tarocchi di Marsiglia. Nei minori, oltre al numero che la carta rappresenta, viene ritratta una attività quotidiana più o meno simbolica. Ad esempio, il Tre di Coppe mostra tre giovani donne che ballano insieme e alzano le loro coppe, lasciando intuire che stanno celebrando e festeggiando, nel Cinque di Bastoni ci sono persone intente a lottare con dei bastoni, indicando lotte e litigi. 

Anche i tarocchi Rider Waite hanno 78 carte, con la differenza che le carte di Giustizia e Forza, che sono rispettivamente il numero 8 e 11 nei tarocchi di Marsiglia, qui sono invertite. Negli arcani minori, invece, i Denari diventano Pentacoli.

Per la ricchezza di particolari nella grafica, i tarocchi Rider-Waite - e quelli che si ispirano ad essi - sono generalmente considerati i più semplici da leggere e interpretare per chi è alle prime armi. Fra gli esperti invece c’è chi li considera limitanti, perché se da un lato possono essere d’aiuto nelle prime letture per fare pratica con i tarocchi, a un livello più avanzato, una grafica ricca di particolari ed evocativa rischia di ostacolare una interpretazione più creativa.

Nulla ti vieta di cominciare con un mazzo Rider Waite e successivamente, quando avrai una lettura più sicura e dettagliata, passare a un mazzo di marsigliesi, se preferisci avere più libertà di interpretazione.

Se ti ispirano i tarocchi Rider-Waite Smith, ti suggeriamo questi mazzi:

Tarocchi Thoth  

Tarocchi di Thoth di Aleister Crowley

Si tratta del mazzo di tarocchi meno conosciuto rispetto ai primi due. 

Sviluppati da Aleister Crowley (qui trovi sia i libri che le carte di questo prolifico autore) sono forse quelli che richiedono più esperienza nella lettura. Ogni carta è infatti carica di immagini surreali e simboliche, che abbracciano il mondo esoterico, dell’occulto e della Cabala, mentre sono completamente cancellati i riferimenti al simbolismo cristiano. 

Ci sono anche sostanziali differenze all’interno del mazzo rispetto agli altri tipi di tarocchi: 

  • alcuni degli arcani maggiori sono chiamati diversamente: la Forza diventa Lussuria, la Giustizia diventa Adattamento e la Temperanza, Arte, 
  • anche le immagini degli arcani possono avere una iconografia diversa: nei tarocchi di Marsiglia e nei Rider Waite Giustizia è un angelo che suona la tromba, mentre nei tarocchi Thoth viene rappresentato con la nascita di una nuova era, 
  • gli arcani minori sono simili alle carte da gioco: non più figure a rappresentare una scena come nei Rider Waite, ma il semplice seme e numero della carta (il Cinque di Coppe mostra cinque coppe) come nei marsigliesi, 
  • negli arcani minori i Paggi di ogni seme lasciano il posto alle Principesse, i Cavalieri sono rinominati Principi, mentre i Re diventano Cavalieri. Solo le Regine rimangono tali.

A differenza dei mazzi più noti in cui le carte possono essere lette con una valenza negativa o positiva a seconda che venga posta sul tavolo a dritto o a rovescio, i tarocchi Thoth non hanno la lettura a rovescio. È piuttosto chi li legge a dover determinare se il significato della carta è negativo o positivo, in base alle combinazioni e alle associazioni fra le carte successive e precedenti durante la stesa.

Si tratta forse dei tarocchi più esoterici in circolazione, che rendono la lettura più difficile e impegnativa, perché ogni arcano può essere associato a un simbolismo che non corrisponde a quello dei tarocchi tradizionali.

Rispetto ai Rider Waite, ad esempio, le carte di Crowley-Thoth tendono ad avere un aspetto più astratto perché si basano su riferimenti ad altri sistemi, come l'astrologia. Tali associazioni richiedono conoscenze che vanno oltre il mondo della cartomanzia e del significato dei tarocchi, che può essere d’ostacolo per i principianti o per chi non conosce tali discipline, ma possono rivelarsi – per chi già conosce bene i tarocchi – uno strumento per arricchire la lettura grazie a elementi e informazioni presi da altri sistemi.

Anche se possono sembrare più adatti agli esperti di tarocchi, puoi sempre usare un mazzo dei Thoth per far pratica e per verificare le differenze con gli altri mazzi.

Per stese e letture più esoteriche ti consigliamo questi mazzi di tarocchi di Thoth:

Tarocchi e oracoli: principali differenze

Ora che abbiamo approfondito le diverse varietà di tarocchi potresti chiederti qual è la differenza tra un mazzo di tarocchi e gli oracoli.

Si tratta di due strumenti molto diversi, anche se possono essere utilizzati insieme durante una lettura, con gli oracoli a completamento della lettura di tarocchi. Mentre è difficile poter fare una stesa solo con gli oracoli, è possibile fare una stesa con i tarocchi e completare la lettura con qualche carta da uno o più oracoli.

Possono essere utilizzati anche solo per ispirazione durante la giornata, grazie a una frase più o meno motivazionale e di immediata comprensione.

Gli oracoli non hanno una tradizione consolidata come i tarocchi: ogni autore crea il proprio mazzo basato sul sistema preferenziale. E si concentra su tematiche fra le più diverse, come quelle dei mazzi che ti consigliamo: gli oracoli degli animali, degli angeli, degli sciamani, della felicità, degli archetipi ecc. 

Ognuno di essi, inoltre, ha un numero di carte libere, così come figure o soggetti che non si trovano in altri mazzi. Mentre tutti i tarocchi hanno la carta dell’Imperatrice, non esistono due carte di oracolo uguali - o con lo stesso significato - in due mazzi diversi. Per questo motivo ogni cofanetto di oracoli contiene anche un libretto con il significato di ogni carta.

Esistono anche dei mazzi che sono una via di mezzo fra gli oracoli e i tarocchi, come gli Osho Zen Tarot (li trovi qui). Questi non sono tarocchi nel senso tradizionale del termine: adottano aspetti dei tarocchi, ma si allontano anche dal loro simbolismo più puro, acquisendo significati diversi e originali che non si ritrovano nei mazzi tradizionali. 

Cerchi degli oracoli per completare le tue letture dei tarocchi? Ti suggeriamo questi

4 consigli su come scegliere il mazzo più adatto

Ora che hai imparato quali sono le differenze fra i vari tipi di tarocchi, non ti resta che scegliere il tuo. Ecco qualche consiglio (e i mazzi che ti suggeriamo, che trovi sul nostro e-commerce) per orientarti nella vasta offerta che trovi sul mercato.

1. Senti cosa ti trasmette il mazzo 

La scelta dei tarocchi spesso è legata alla grafica: ti è mai capitato di vedere un mazzo e di innamorarti dello stile in cui sono rappresentati gli arcani? Ormai in commercio c’è davvero di tutto: dai tarocchi classici, a quelli delle fate e degli angeli, dei gatti, di arte contemporanea, ispirati alle favole… Come scegliere dunque?

Quando valuti un mazzo di tarocchi, online o in un negozio, prova a capire quali sensazioni ti trasmettono le immagini sulle carte: è inutile acquistare un mazzo con una grafica essenziale con pochi simboli e particolari, se poi durante una lettura non riesci a cogliere il messaggio o ti blocchi perché non hai elementi per poter descrivere ciò che vedi. 

Allo stesso modo, se sei una persona romantica potresti trovarti più a tuo agio con tarocchi con colori tenui e figure più romantiche, piuttosto che con tarocchi più “crudi” ispirati ai cicli di storie nordiche.  

Se ami l'arte non hai che l'imbarazzo della scelta: puoi trovare mazzi ispirati alle figure bucoliche di Mucha e all'Art Nouveau oppure i tarocchi ispirati alle grandi muse di Sandro Botticelli

2. Preferisci un mazzo moderno o tradizionale?

Un secondo fattore che devi tenere in considerazione è se preferisci dei tarocchi tradizionali, come i Marsigliesi, i Tarocchi dei Visconti o gli originali Rider Waite.

Oppure se preferisci optare per quelli più moderni, che si distaccano in parte da quelli tradizionali, come gli Earth Woman Tarot, in cui gli arcani sono figure femminili in connessione con la natura, I tarocchi delle Dee comporanee o gli After Tarot che ritraggono gli Arcani l’attimo dopo la scena originale e i Before Tarot in cui invece gli arcani sono ritratti un attimo prima della scena classica.  

Donna che mescola un mazzo di tarocchi

3. Le misure del mazzo contano

I mazzi si differenziano anche per dimensioni: oltre a quelle standard – ideali per letture personali con il consultante, puoi trovare mazzi più piccoli, perfetti da portare sempre con te, e avere in borsa se viaggi o ti sposti spesso, o più grandi che potresti avere difficoltà a maneggiare e a mescolare se hai le mani piccole o poca dimestichezza.

È dunque importante poter utilizzare un mazzo che non crei imbarazzo o intoppi durante la consultazione dei tarocchi. Un buon compromesso è avere a disposizione tarocchi di dimensioni diverse, così come di ispirazione diversa: per letture ad amici, conoscenti e clienti puoi sempre optare per quelli con cui ti senti più a tuo agio, sperimentando quelli nuovi o che trovi più difficili per sessioni di esercitazioni personali.

4. Ti lasci guidare più dall'intuizione o dalla logica? 

Anche la tua capacità di connetterti con la tua intuizione e la creatività possono influire sulla scelta dei tarocchi. Se sei una persona parecchio intuitiva, creativa a cui viene facile fare connessioni anche con sistemi al di fuori della cartomanzia, potresti trovarti meglio con un mazzo meno tradizionale, che lascia spazio alla tua parte più inconscia. Un esempio sono gli Herbcrafter’s Tarot o I Paesaggi dell’anima.

Se invece hai sviluppato ancora poco il tuo intuito, meglio un mazzo di carte più tradizionale. In questo caso potrebbe essere utile prima imparare il significato dei tarocchi attraverso la memorizzazione degli archetipi e dei simboli che impersonano, scegliendo in prima battuta un mazzo ispirato ai Rider Waite.

Insomma, la scelta del mazzo di tarocchi richiede forse qualche considerazione ma non è impossibile trovare il mazzo più adatto alle tue esigenze. Trovare il giusto mazzo ti permette anche di fare pratica e acquisire maggiore bravura nella lettura.

Scopri la nostra selezione di libri che ti aiutano a imparare il signficato dei tarocchi

Il mazzo di tarocchi deve essere regalato?

Forse lo hai sentito anche tu: secondo alcuni il primo mazzo di tarocchi deve essere regalato. In realtà, non c’è una regola precisa: alcuni ritengono tuttora che debba essere regalato, altri invece comprano il proprio mazzo - che sia il primo o il centesimo - senza indugi. 

Non è necessario che le carte vengano regalate per poter fare pratica nella lettura dei tarocchi: tale aspetto non pregiudica la capacità o l’abilità nel leggere i tarocchi. 

Se sei alle prime armi, proprio per gli aspetti che abbiamo analizzato sopra, sarebbe meglio che scegliessi personalmente il tuo primo mazzo. Se poi qualcuno te lo regala, ben venga! 

Che aspetti? Scegli il mazzo di tarocchi che ti ispira di più e inizia le tue letture: 

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› Lenormand: caratteristiche, significato e differenze con i tarocchi


Ultimi commenti su Tarocchi: come scegliere il tuo mazzo

Recensioni dei clienti

Lia M.

Recensione del 08/12/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 08/12/2024

Mi serviva un articolo del genere. Nonostante abbia una base più neutra riguardo queste cose, ultimamente mi sto interessando a questo mondo. Articolo comprensibilissimo anche per chi non ne sa tanto

Baristo T.

Recensione del 25/09/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 25/09/2024

Mi piacerebbe molto imparare quindi se è meglio che sia regalato dovrò dare qualche input a chi conosco che sa come leggerli per farmeli regalare. Materia interessante e bellissimi tutti i mazzi proposti. Grazie per tutte le spiegazioni.

Gilia M.

Recensione del 18/09/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 18/09/2024

Mi piacciono tantissimo e amo il fatto che ogni carta abbia un suo significato, ho un'amica che ogni tanto me li fa e trovo che sia una pratica affascinante e molto coerente con il momento in cui vengono lette le risposte.

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