Stanchezza surrenale: come si riconosce e i rimedi naturali per alleviarla
Pubblicato
4 anni fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Scopri che cos’è, quali sono i sintomi e come ritrovare energia e vitalità
Ti capita mai di essere esausto già dal mattino, così tanto da non riuscire a partire se prima non ti bevi almeno una tazza di caffè? Oppure di avere energia a picchi, tanto da sentirti stanchissimo di prima mattina, energico a metà mattina, di nuovo stanco dopo pranzo, energico verso le 18 e di crollare sul divano dopo cena senza riuscire a vedere il film che volevi? O anche di essere di malumore senza un reale motivo, tanto che al mattino nessuno ti può parlare prima di aver fatto colazione?
Si tratta della stanchezza surrenale, o ipoadrenia, un disturbo che si caratterizza per una spossatezza continua che non riesce a trovare sollievo. Ecco come riconoscerlo e che cosa fare per contrastarla in maniera naturale.
Il ruolo delle ghiandole surrenali
La stanchezza surrenale viene chiamata anche insufficienza surrenalica, perché è caratterizzata da uno squilibrio delle ghiandole surrenali, a causa dello stress eccessivo, che può alterare anche la funzionalità della tiroide.
Quando diventa eccessivo e cronico, lo stress può influire sulla capacità del corpo di riprendersi: il continuo stato di allarme in cui vive l’organismo, lo porta a un esaurimento delle proprie funzioni. Tuttavia, questa condizione oggi è talmente comune e radicata che gli esperti sono propensi a pensare che tutti, almeno una volta, abbiamo sofferto di fatica surrenale.
Ma cosa succede in caso di stress? Le ghiandole surrenali, situate sopra ai reni (come indica il loro stesso nome, “surrenali”), vengono attivate, facendo sì che producano alcuni ormoni utili per gestire la risposta allo stress, fra cui il cortisolo, o ormone dello stress, al fine di mantenere il nostro organismo nella modalità attacco o fuga.
Le ghiandole si dividono in due parti:
- corticale, che secerne ormoni glucocorticoidi deputati alla regolazione della glicemia e al controllo del deposito dei grassi,
- midollare, che produce adrenalina e noradrenalina, i due ormoni che aiutano l'organismo ad affrontare un evento stressante improvviso o di breve durata.
Le surrenali producono anche estrogeni e testosterone, i mineralcorticoidi che regolano la pressione sanguigna e mantengono il sangue sano.
Quando lo stress mette in crisi il sistema endocrino
Se lo stress cronico persiste, le ghiandole surrenali sono chiamate a svolgere un super lavoro, che porta a un esaurimento.
La stanchezza surrenale si sviluppa infatti in 3 distinte fasi:
- fase di stress: le surrenali producono alti dosaggi di cortisolo, per gestire lo stress. Se però l’organismo rimane in modalità di allarme e l’episodio di stress non cessa, i valori dell’ormone dello stress rimangono alti, mentre in condizioni normali la sua produzione segue un ritmo circadiano (è alta al mattino e bassa la sera). La conseguenza è che i valori rimangono alti anche di notte, provocando disturbi del sonno, insonnia, insulino-resistenza, aumento di peso. Puoi sentirti sovraccaricato e agitato senza motivo,
- fase di resistenza: tendi a svegliarti nel cuore della notte, verso le 3 del mattino, senza riuscire a riaddormentarti. Il cortisolo raggiunge dei picchi di produzione per poi cadere in picchiata, di conseguenza ti senti energico solo in alcune parti della giornata, ma ti senti complessivamente stanco,
- fase di esaurimento: l’organismo, logorato dallo stress, non produce più cortisolo e si ritrova anche con bassi livelli di DHEA, il precursore di androgeni ed estrogeni, e di ormoni tiroidei. La sensazione è di essere esausti, senza più energie.
Questo tipo di stanchezza può avere ripercussioni su tutto l’organismo, dato che le ghiandole surrenali sono parte del sistema endocrino, il sistema che regola la produzione ormonale. Non è infatti raro che la stanchezza surrenale si accompagni a ipotiroidismo.
La stanchezza surrenale ha sintomi molto diversi fra di loro, che possono non essere ricondotti subito a questa condizione. Fra i più tipici ci sono:
- stanchezza,
- confusione mentale,
- disturbi del sonno, apnee notturne,
- aumento di peso,
- insulino-resistenza.
Ma possono essere comuni anche:
- squilibri ormonali,
- perdita di capelli,
- malattie autoimmuni,
- diminuzione del desiderio sessuale,
- depressione,
- squilibri del tono dell’umore,
- disturbi della pelle,
- voglie di cibo, soprattutto dolce e salato,
- perdita dell’appetito,
- perdita di massa muscolare e massa ossea.
Fattori che facilitano lo stress
Tutti abbiamo giornate più stressanti di altre, per motivi di lavoro, famiglia, avvenimenti sociali. Ci sono tuttavia situazioni che possono facilitare uno stress così forte e persistente fino a provocare un vero e proprio esaurimento della funzionalità di ghiandole e organi. Queste comprendono:
- un lutto,
- problemi sul lavoro, di ordine economico, nelle relazioni con gli altri,
- esposizioni a tossine ambientali e inquinamento,
- mancanza di sonno,
- ansia,
- alimentazione carente di nutrienti,
- sedentarietà,
- abuso di caffeina o altre sostanze stimolanti ed energetiche,
- artrite reumatoide,
- dolore cronico.
Stanchezza surrenale: rimedi naturali
Come combattere la stanchezza surrenale? I modi per agire sono diversi e comprendono lo stile di vita, l’alimentazione, integratori e rimedi naturali che permettono di ritrovare l’equilibrio psico-fisico necessario per contrastare lo stress ed evitare che possa portare a esaurimento.
Ecco qualche consiglio.
1. Cura l’alimentazione
L’alimentazione è indispensabile per mantenere l’organismo in grado di far fronte allo stress.
Gli esperti raccomandano quindi un’alimentazione ricca di proteine, meglio se di origine vegetale, verdure e cereali integrali. L'obiettivo è aumentare i livelli di energia in modo naturale in modo da non bruciare i nutrienti immagazzinati.
Sono quindi consigliati: carni magre, pesce, uova, legumi, verdure di stagione, grassi buoni come quelli contenuti in olio d’oliva, avocado e olio di vinaccioli.
Allo stesso tempo vanno evitati i cibi che possono contribuire a indebolire la funzionalità dell’organismo, come quelli a base di zucchero bianco, farina bianca, alcool, caffeina, fritti, così come alimenti processati e lavorati industrialmente e da fast food.
Anche la tempistica dei pasti è importante, perchè fare pasti ad orari stabiliti aiuta a regolare la glicemia e a sostenere le ghiandole surrenali. A questo proposito cerca di fare colazione e mangiare regolarmente durante il giorno, evitando continui spuntini: in questo modo mantieni il livello di energia costante e non costringi le surrenali a produrre continuamente cortisolo.
2. Contrasta lo stress
I rimedi più indicati per contrastare lo stress sono le piante adattogene. Si tratta di piante che aiutano a riequilibrare le funzioni dell’organismo, sostenendo le ghiandole surrenali e migliorando la risposta del tuo organismo allo stress fisico e mentale.
Migliorano anche la performance mentale, ripristinando il corretto ritmo circadiano (è come se regolassero il tuo orologio biologico interno), facilitando di conseguenza anche il sonno.
Nella stanchezza surrenale le piante adattogene possono aiutare l’organismo a rimanere più a lungo nella fase di resistenza, evitando che possa degenerare nelle successive fasi, arrivando all’esaurimento. Possono inoltre aiutare indirettamente ad alleviare anche problemi di salute secondari, che sono la conseguenza dello stress prolungato, come l’insonnia e le difficoltà digestive. Si tratta di problemi che possono esacerbare lo stress e creare un ciclo che si autoalimenta. Le erbe adattogene possono aiutarti a evitare quella spirale discendente ripristinando l'equilibrio nel tuo corpo, che ti aiuterà ad affrontare lo stress in modo più efficace.
Fra queste, in caso di stanchezza surrenale possono essere utili l’Eleuterococco e la Schisandra.
L’Eleuterococco è usato per facilitare la lucidità mentale, le prestazioni e la concentrazione, ridurre lo stress e aiutare a mantenere energia e resistenza.
Nella medicina tradizionale cinese la radice di Eleuterococco è usata per rinvigorire il qi (chi o energia), rafforzare e nutrire il corpo e per bilancia l'energia vitale o jing.
Considerate un tonico armonizzante dall'azione adattogena, le bacche di Schisandra contengono una miscela dei cinque sapori naturali secondo la medicina cinese, ognuno dei quali viene messo in relazione con una delle cinque fasi o elementi della medicina tradizionale cinese: aspro (legno), amaro (fuoco), dolce (terra) piccante (metallo) e salato (acqua).
Poiché questi cinque sapori agiscono in sinergia per promuovere la salute e la vitalità in generale, la Schisandra è talvolta chiamata "il superberry per eccellenza".
Le bacche di Schisandra possono migliorare la resistenza naturale del corpo e l'adattamento alle situazioni stressanti, sostenere la resistenza mentale e aiutare a mantenere l'efficienza metabolica complessiva.
3. Supporta il sistema nervoso, allevia la stanchezza, evita complicazioni
In caso di stress acuto e di stanchezza surrenale il sistema nervoso è messo in difficoltà. Alcuni studi hanno dimostrato che la carenza di vitamine, soprattutto del gruppo B, possono indebolire la funzionalità dei surreni. Queste ghiandole hanno infatti la necessità di disporre di adeguati dosaggi di vitamina B5 per produrre cortisolo. La carenza è stata riscontrata comunemente nelle persone affette da stress surrenale.
Per parte sua, la vitamina B6 è indispensabile per la corretta produzione di neurotrasmettitori, come il GABA, che ha effetto calmante, e la serotonina, che regola l’umore. Infine, la B12 aiuta a normalizzare la produzione ormonale, migliorando anche il ciclo sonno-veglia.
Gli studi hanno dimostrato anche che in caso di stress, scarsi e insufficienti apporti di acido folico, vitamina B12 e B6 favoriscono una maggior concentrazione di omocisteina nel sangue: si tratta di un prodotto metabolico che, se presente in quantità eccessive, può aumentare la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari e depressione.
4. Contrasta l’iperproduzione di cortisolo
Anche la vitamina C viene usata per produrre cortisolo: quando però c’è una carenza, il corpo va in allarme e, paradossalmente, aumenta la produzione ormonale. Questo però mette in affanno le surrenali, facilitando il loro esaurimento: è come essere al verde e continuare a fare debiti senza avere la possibilità di saldarli.
Questa vitamina inoltre è necessaria anche per la sintesi delle catecolamine - le molecole che comprendono noradrenalina, epinefrina e dopamina - e per la sintesi di testosterone, cortisolo e aldosterone.
Ma non è tutto, dato che la vitamina C può influenzare la sensibilità all'insulina, contribuendo a ridurre i valori di glucosio in chi è affetto da diabete di tipo 2.
Uno studio ha anche dimostrato che è in grado di ridurre la risposta allo stress, proteggendo quindi le surrenali.
5. Allevia l’infiammazione
Quando il tuo corpo vive sotto continuo stress si sviluppa un'infiammazione che può manifestarsi in diversi modi, come ad esempio dolori articolari o problemi digestivi. Se non viene adeguatamente contrastata, può contribuire a un peggioramento e a una progressione verso la fase di esaurimento.
Fra i funghi medicinali che contrastano gli effetti dell’infiammazione e svolge attività adattogena c'è il Cordyceps, utilizzato da secoli in Cina e in Tibet come tonico energetico. È un rimedio naturale per l'affaticamento surrenale estremamente potente che migliora l'energia cellulare in forma di ATP e rinforza il sistema immunitario, migliora la funzione respiratoria e la resistenza fisica aumentando la quantità di ossigeno nel sangue e nei tessuti.
Nella medicina tradizionale cinese si dice che questo fungo nutre i polmoni e i reni, così come anche gli organi sessuali, aumentando la produzione di sperma, la libido, e riducendo eiaculazione precoce e disfunzione erettile.
Ricordati che per meglio assimilare i betaglucani contenuti naturalmente nei funghi medicinali è sempre meglio assumere anche un po' di vitamina C durante il giorno.
6. Fai attività rilassanti
Il modo migliore per allentare lo stress e permettere all’organismo di ricaricarsi e rigenerarsi è quello di fare attività rilassanti che aiutano a contrastare lo stress.
Dalla meditazione, allo yoga, ad attività che includono esercizi di respirazione, puoi davvero avere l’imbarazzo della scelta.
Può essere d’aiuto anche trascorrere del tempo a contatto con la natura, che è un grande medico, in grado di riarmonizzare le nostre funzioni, oltre ad avere un effetto antistress naturale.
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