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Si può vivere senza paura?

Pubblicato 1 anno fa

Comprendere la paura per imparare a gestirla e superarla

Indice dei contenuti:

La paura alimenta l'illusione,
l'illusione crea dipendenza,
la dipendenza toglie libertà
e senza libertà non può esserci amore.


L’unico modo per vivere in armonia e in equilibrio è vivere con amore, è riempirsi di amore: in un barattolo pieno d'amore, non vi è spazio per null'altro!

Che cos'è la paura

La paura è un’emozione che esiste in maniera oggettiva e come tutte le nostre emozioni ci è utile per interfacciarci con la realtà materiale che ci circonda e per goderne al meglio.
La paura istintiva ci serve per proteggere il nostro corpo da un fornello acceso, da una tigre, da un precipizio…
E poi però c’è anche la mente con le paure futuribili: la paura delle malattie, del non farcela, del giudizio altrui, di non essere all’altezza...

Siamo pieni di paure, ma sicuramente la più segnante, lungo tutto il corso della nostra esistenza sul pianeta Terra, è la paura della morte, la paura innata di perdere il corpo fisico.

Direi quindi che non si può vivere senza paura e anzi è molto dannoso cercare di sconfiggere la paura, semmai possiamo parlare di superare la paura.

Certo si può fuggire, si può scappare dalla paura, ma prima o poi il nostro corpo materiale sarà stanco e a quel punto la paura ci raggiungerà.
Allora forse conviene essere liberi dalla paura, liberarsi da quell'emozione distruttiva che è la paura se e quando prende il sopravvento. E l’unico modo per essere liberi dalla paura e dai suoi inevitabili condizionamenti è accettare la paura e fare, nonostante la paura.

La cosa certa è che più la mente lavora e più si fa domande tanto più fa crescere la paura; e la paura, come ha detto Krishnamurti: <<È un'energia che distrugge l'essere umano. Fa avvizzire la mente, deforma il pensiero, induce a creare teorie, impone assurde superstizioni, dogmi, fedi>>.

Io penso che la paura faccia parte del nostro "essere umani", della nostra mente, del nostro pacchetto di emozioni, ma credo che l'errore che commettiamo spesso sia quello di dar modo a quest'emozione di consumare la nostra energia e a quel punto se non abbiamo energia, non avremo la forza per andare a scoprire questa paura, ad analizzarla a razionalizzarla e quindi superarla.

La paura è un'emozione quindi non è razionale, non può essere razionale, per questo va razionalizzata per essere accetta, non sconfitta o ignorata, ma accettata che è il primo passo per poi liberarsi dalla paura, liberarsi dalla schiavitù imposta dalla paura, dalla schiavitù intrinsecamente contenuta nella paura.

L'effetto della paura sulla mente

La paura crea schiavi, fisici e mentali. In Occidente, nel 2023, siamo forse liberi fisicamente, ma di certo non lo siamo mentalmente: i fatti legati alla presunta pandemia ce lo hanno ampiamente dimostrato: con la paura del virus che ha fatto e sta facendo molti più danni del Covid stesso.

La mente umana è facilmente condizionabile ed impressionabile, soprattutto quando si ricorre alla paura primordiale di perdere l'unica (insieme al tempo) vera ricchezza che abbiamo, cioè il nostro corpo.
Siamo quindi disposti a non vivere oggi per paura di morire domani e se accettiamo di non vivere l’esperienza umana significa nei fatti che siamo disposti a morire oggi, ancora prima di esserlo davvero; nell’esatto momento in cui smettiamo di fare esperienze siamo già morti.

In Sanscrito Shiva è l’energia di trasformazione, di cambiamento, di esperienza ed evoluzione ed il suo esatto complementare è Shava, cioè colui che è morto.

La paura molte volte è la non percezione della realtà così com'è nella sua vera essenza.
Mi spiego meglio con un esempio: abbiamo così tanta paura della morte che non ci soffermiamo mai nemmeno a pensare o a meditare sulla morte perchè già la parola morte sembra essere impronunciabile, abbiamo paura già della parola stessa senza nemmeno essere arrivati al fatto in sé della morte.
Mentre meditando sulla morte, per esempio, avremmo la consapevolezza che fa parte della vita, ne è complementare, anzi la morte è la vita e la vita è la morte.

Abbiamo paura e quindi sprechiamo energia soffermandoci sull'idea che ci facciamo di un fatto o sull'idea che abbiamo di quel fatto invece che incanalare l'energia sull'essenza del fatto in sé, sull'accettazione del fatto così com'è nella sulla semplice essenza. Impariamo a dedicarci alla soluzione, non al problema!

La paura è il lato ombra legato al primo chakra, detto Mulhadara chakra, ovvero il chakra delle radici. E questo credo ci possa essere utile per comprendere che se abbiamo paura non abbiamo radici, non abbiamo struttura e se non abbiamo solide fondamenta non possiamo crescere spiritualmente perchè ci manca una solida base da cui partire e a cui affidarci.
E senza una base solida basterà un minimo soffio di vento in una o nell’altra direzione per farci franare a terra.

Non vivere per paura di morire equivale ad essere già morti.

Fuori e dentro
il viaggio continua

namaste

 


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