Ricette - Estratto da "Detox Quotidiano"
Pubblicato
8 anni fa
Leggi in anteprima alcune ricette tratte dal libro di Ivy Moscucci e scopri come cucinare in modo sano e gustoso senza cibi raffinati e senza glutine
Cucinare senza glutine e senza utilizzare zuccheri raffinati e latticini è più semplice di quanto si possa pensare.
Ecco due ricette da poter utilizzare per i vostri piatti.
Lievito madre senza glutine
Per fare il lievito madre senza glutine potete utilizzare la farina di teff, di riso integrale, di sorgo, di quinoa, di grano saraceno e di avena integrale, almeno per quanto concerne la mia esperienza.
Esistono diverse tecniche per preparare il lievito madre. La più basilare è aggiungere ogni giorno farina e acqua nella stessa quantità al panetto originale e lasciarlo fermentare a temperatura ambiente finché non si vedono le bollicine: a quel punto è pronto per essere utilizzato, il modo più semplice per conservare il lievito madre è riporlo in un contenitore di vetro con coperchio.
Il mio lievito madre non è acido ed è più liquido che solido. Ecco come creare il lievito madre senza glutine utilizzando le dosi adatte per una famiglia media.
PER CIRCA 600 G DI LIEVITO MADRE
- 300 g di farina integrale macinala a pietra di grano saraceno o sorgo
- 300 ml di acqua naturale
UTENSILI
- 1 contenitore di vetro con il coperchio
La mattina del primo giorno mescolate 30 g di farina e 30 g di acqua e lasciate fermentare la miscela così ottenuta a temperatura ambiente. La sera ripetete la stessa operazione e aggiungete la nuova miscela a quella già preparata.
Per i successivi 5 giorni fate la stessa cosa due volte al giorno, la mattina e la sera, cioè "rinfrescate" il lievito madre con 30 g di farina e 30 g di acqua naturale. A questo punto il vostro lievito dovrebbe essere pronto e avere tante belle bollicine.
Prelevate dal lievito madre la quantità che vi serve per fare il pane e conservate il resto nel frigorifero fino al giorno precedente la successiva panificazione. Ricordate di rinfrescare il lievito ogni sette giorni con la stessa quantità di farina e acqua (30 g + 30 mi).
Quando rinfrescate il vostro lievito madre fatelo sempre a temperatura ambiente. Dopo il rinfresco il lievito madre è pronto per essere utilizzato.
LE PIÙ FREQUENTI SPECIE DI LIEVITI E BATTERI BUONI PRESENTI NEL LIEVITO MADRE SONO:
LIEVITI:
- Candida humilis,
- Candida krusei,
- Kazachstania exigua,
- Pichia saitoi,
- Saccharomyces cerevisiae,
- Torutopsis holmii
BATTERI:
- Lactobacillus acetototerans,
- L. acidophilus,
- L. alimentarius,
- L. brevis,
- L. buchneri,
- L. casei,
- L. crustorum,
- L. delbrueckii,
- L. farciminis,
- L. fermentum,
- L. fructivorans,
- L. frumenti,
- L. hilgardii,
- L. leichmannii,
- L. mindensis,
- L. panis,
- L. paralimentarius,
- L. pastorianus,
- L. ptantarum,
- L. pontis,
- L. reuteri,
- L. sanfranciscensis,
- L. viridescens,
- Pediococcus acidilactici.
"Ricotta" probiotica di mandorle
Amo questa ricetta, che metterà d'accordo tutti: vegani e onnivori, bambini e adulti, salutisti dal palato raffinato e tradizionalisti convinti. Il sapore è quello del formaggio saporito che conosciamo tutti e la buona notizia è che non solo è priva di latte animale, ma è un probiotico.
Dal mio "caseificio non caseario casalingo", ecco dunque a voi questa ricetta favolosa.
Per la conservazione valgono gli stessi principi dei latticini freschi: pochi giorni nel frigorifero, oppure il congelamento. Per beneficiarne al massimo, consumatela cruda.
È un'ottima fonte di proteine e probiotici, perfetta per le insalatone o i piatti unici veloci e nutrienti.
PER CIRCA 200 G DI "RICOTTA"
- 150 g di mandorle lasciate in ammollo per una notte
- 200 ml di kefir d'acqua (vedi p. 61)
- 7 g di probiotici in polvere (starter per yogurt vegano)
Lasciate le mandorle in ammollo per una notte. Scolatele e sbucciatele, poi mettetele nel frullatore con il kefir d'acqua e i probiotici. Frullate velocemente, fino a ottenere una consistenza densa, non troppo liquida, poi versate in un contenitore di vetro.
Lasciate fermentare la "ricotta" nel forno con la luce accesa per una notte; la mattina dopo mettetela nel frigorifero e consumatela entro 2-3 giorni.
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