Raccogliere ortaggi tutto l’anno: 3 consigli per l’orto
Pubblicato
11 mesi fa
Matteo Cereda
Divulgatore sui temi dell’agricoltura e fondatore di Orto Da Coltivare
Segui i consigli di Matteo Cereda su come fare l'orto e cosa piantare mese per mese per avere un'autoproduzione di verdure e ortaggi in qualsiasi stagione e per tutta la famiglia
Il primo obiettivo di un orto familiare è produrre verdure per l’autoconsumo, per cui non serve ottenere grandi quantità di ortaggi in un singolo momento, ma occorre invece un raccolto ben distribuito durante tutto l’anno.
Molte persone coltivano soprattutto l’orto estivo, piantando in primavera, tuttavia anche l’autunno e l’inverno possono portare bellissime soddisfazioni. Fare orto tutto l’anno vuol dire aumentare la propria autosufficienza.
Per avere un raccolto in ogni stagione è fondamentale programmare bene le tempistiche di semine e trapianti. Ho realizzato Un anno nell’orto, un libro-agenda, proprio per facilitare l’organizzazione dei lavori e degli spazi coltivati, in modo da produrre in ogni momento dell’anno.
Ho estratto per voi tre consigli davvero importanti per avere un raccolto ben distribuito nel tempo.
Piantare in modo scalare
Il primo punto fondamentale per ottenere ortaggi in modo continuativo è la semina scalare.
Seminare e trapiantare le piante in modo scalare significa semplicemente non metterle in campo tutte nello stesso momento, ma piantarle poco alla volta Scaglionando i trapianti avremo sempre nell’orto piante di età diversa, che daranno un raccolto distribuito.
Facciamo l’esempio delle piante di zucchina: sono una coltivazione davvero generosa, dopo aver trapiantato entrano in produzione nel giro di qualche settimana e per un paio di mesi offrono un raccolto continuativo, arrivando a produrre anche una zucchina al giorno. Possiamo notare però che col tempo la pianta perde vigore produttivo e comincia a dare meno zucchine.
Le zucchine si possono piantare a partire dalla primavera, quando non c’è più rischio di ritorni di freddo. A seconda della zona si piantano abitualmente tra fine marzo e inizio maggio.
Il mio consiglio è di non piantare tutte le zucchine appena è possibile farlo, ma di metterle in 3-4 momenti diversi, spalmando i trapianti tra aprile e inizio luglio.
I primi trapianti saranno quelli che porteranno le primizie della primavera, mentre le piante messe più tardi daranno soddisfazioni in autunno.
Teniamo conto anche che il clima sta cambiando e spesso l’autunno è mite, per cui c’è possibilità di raccogliere zucchine fino a novembre.
Per ortaggi veloci, come ravanelli o insalate, conviene seminare ogni 10-15 giorni, in modo da avere sempre verdura fresca da raccogliere.
Sfruttare le coperture
Non bisogna sottovalutare l’importanza di proteggere le piante con coperture, anche molto semplici.
L’impiego di teli e di piccoli tunnel permette di guadagnare qualche grado, può farci ottenere due mesi in più di raccolto. Infatti con le giuste coperture possiamo anticipare di un mese i trapianti in primavera e prolungare poi le coltivazioni di un altro mese a fine anno.
Contro il freddo possiamo realizzare piccole serre o semplicissimi tunnel, coperti da telo trasparente, che ha l'effetto di trattenere il calore dei raggi del sole.
Una protezione più rapida ed economica è quella dei teli di tessuto non tessuto, che possiamo utilizzare al bisogno, in caso di arrivo repentino del freddo. Stendere i teli di TNT risulta utile in particolare per contrastare le gelate notturne.
Non dimentichiamoci anche della protezione delle radici, che possiamo fare tramite la pacciamatura, coprendo con un bello strato di paglia, foglie o fieno il suolo accanto alle piante.
Parlando di coperture, è bene nominare anche le reti ombreggianti, diventate utilissime viste le estati torride portate dal cambiamento climatico, che possono anche essere multifunzione, riparando da grandine e da insetti nefasti (come cimici o cavolaia).
Raccogliere al bisogno e “mungere” gli ortaggi
Ci sono ortaggi che si conservano meglio se restano sulla pianta o nel terreno, per cui possiamo coglierli direttamente per l’utilizzo.
Si tratta di un accorgimento semplice, ma che ci permette di trasformare l’orto nella nostra dispensa e quindi di portare in tavola verdure appena colte, al meglio delle loro caratteristiche organolettiche e nutritive.
Questo vale per gran parte degli ortaggi da foglia, da radice e da tubero (ad esempio biete, insalate, topinambur, cavoli e tanti altri ancora). Per gli ortaggi da frutto invece bisogna necessariamente raccogliere quando sono al giusto punto di maturazione.
Una tecnica di raccolta molto interessante per le verdure da foglia è la “mungitura”. Possiamo farla per tutte le insalate, ma anche per biete e per i cavoli che non formano il cespo (come il kale e il cavolo nero).
Il concetto è semplice: invece di tagliare un’intera pianta, si vanno a raccogliere solo alcune foglie, quelle più esterne, da varie piante.
In questo modo le colture possono rigenerarsi molto più in fretta, emettendo nuove foglie che permetteranno nuovi raccolti.
Inoltre questo ci permette anche di ottimizzare gli spazi coltivati, perché con mungiture costanti le piante si mantengono di dimensione ridotta e possono essere trapiantate più vicine.
Per un orto rigoglioso tutto l'anno ti consigliamo il libro di Matteo Cereda con un planner quotidiano per semine e raccolto, tantissimi consigli e spazio per le tue annotazioni: