Probiotici e prebiotici
di Romina Rossi 1 anno fa

Scopriamo le loro caratteristiche e come usarli per il benessere del nostro organismo
Ormai saprai che assumere fermenti lattici per il benessere della flora batterica intestinale è fondamentale, perché da un suo squilibrio dipende un indebolimento del sistema immunitario e non solo. In commercio però si trovano talmente tanti integratori che spesso è difficile scegliere. Vediamo insieme quali scegliere e perché.
PREBIOTICI VS. PROBIOTICI
Immagina il tuo sistema digerente come un grande giardino: per farlo crescere e far in modo che i fiori non si secchino o non resti spoglio, hai bisogno di piantare semi e bulbi, che devi poi annaffiare e concimare in modo che questi semi possano crescere e sbocciare in bellissimi fiori che renderanno ancora più bello il giardino.
I semi che pianti sono i prebiotici, che altro non sono che fibre non digeribili ottenute da alcuni cibi o piante, come ad esempio banane, cipolle e radici di cicoria. Una volta ingerite, il nostro intestino non riesce a digerirle, motivo per cui arrivano parzialmente fermentate nel colon, dove risiede la gran parte del nostro microbiota, che si nutre di queste fibre fermentate.
I prebiotici sono il cibo che permette alla nostra flora batterica di crescere e diventare più forte. I probiotici sono batteri vivi che vengono naturalmente creati tramite il processo di fermentazione di cibi quali yogurt, verdure fermentate, miso, kimki e altri. Nell’esempio sopra rappresentano l’acqua e il concime che permette alla flora batterica di sbocciare in modo corretto, senza che le erbacce prendano il sopravvento.
I probiotici si suddividono in ceppi: di questi, i due più noti sono i lactobacillus (sono quelli che troviamo nello yogurt) e sono utili ad esempio per ripristinare la funzionalità della flora batterica dopo episodi di diarrea o per le persone che non digeriscono le proteine del latte, e i bifidobacterium che aiutano invece ad alleviare i sintomi dell’intestino irritabile e a prevenire la stitichezza.
QUANDO ASSUMERE PROBIOTICI E PREBIOTICI
Quand’è che dobbiamo prendere i prebiotici e quando i probiotici? Alcuni studiosi raccomandano i probiotici quando c’è necessità di ripopolare il colon con batteri buoni, come ad esempio in seguito ad assunzione di antibiotici, che tendono a spazzare via sia i batteri nocivi che, purtroppo, quelli buoni. In questo caso introducendo i probiotici andiamo a influenzare la crescita delle colonie batteriche del colon. Possono essere d’aiuto anche quando ci sono disturbi gastrointestinali, come sindrome dell’intestino irritabile o diarrea infantile.
I prebiotici sono invece maggiormente indicati quando c’è la necessita di aumentare il numero dei batteri buoni in modo da ridurre il rischio di un indebolimento delle difese immunitarie. Secondo gli studi scientifici, i prebiotici sono più indicati quando si vuole rinforzare il sistema immunitario ma anche favorire la regolarità intestinale, il controllo del peso corporeo e la salute del nostro cervello e delle ossa.
Molti prebiotici si trovano nei cibi, come la radice di cicoria, le foglie di tarassaco, il topinambur, l’aglio, la cipolla, le mele, l’avena e molti altri. Va fatta molta attenzione a come li assumiamo però perché, i probiotici, affinché abbiano effetti benefici, devono essere ingeriti vivi: essendo molto delicati, sono danneggiati dal calore (la cottura) e dal pH acido dello stomaco.
L’importanza di una flora equilibrata
Affinché sia benefica e utile alla nostra salute, i ceppi che compongono la nostra flora batterica intestinale devono essere in equilibrio: basta un solo ceppo che predomini su tutti gli altri, per andare incontro a particolari disturbi.
È quello che succede ad esempio con la SIBO o Sindrome da Sovracrescita Batterica dell’Intestino tenue, che è la parte destinata all’assorbimento dei nutrienti. Quando in questa parte si assiste a una crescita esagerata della popolazione batterica, a favore di quelle anaerobie, l’equilibrio generale dell’ecosistema intestinale è messo in difficoltà e si manifestano sintomi come malassorbimento, disbiosi e anemia.