Oleolito fai da te
Pubblicato
2 anni fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Calendula, iperico, lavanda, rosa e timo: come preparare i macerati di fiori in olio vegetale che migliorano la pelle e alleviano i dolori muscolari
Fra i rimedi che sono molto utilizzati, per diversi scopi, c’è l’oleolito o oleolita.
Si tratta della macerazione in olio vegetale di piante e fiori che, dopo un certo periodo, rilasciano le loro proprietà nell’olio.
Questo tipo di preparato, antichissimo e molto comune, si presta a molteplici utilizzi: in cucina, ad esempio, un oleolito fra i più apprezzati è l’olio aromatizzato al peperoncino, in cosmetica viene utilizzato tal quale per massaggi sul corpo, oppure come ingrediente che arricchisce i prodotti cosmetici.
Preparare un oleolito è molto semplice e relativamente veloce: si utilizzano fiori e parti della pianta fresca. Servono alcune accortezze come, ad esempio, quello di non lasciare esposto alla luce solare il macerato troppo a lungo, per evitare che possa irrancidire, o fare attenzione a che l’acqua contenuta nelle piante non ristagni e renda inservibile l’oleolito.
Ci sono tante piante che si prestano ad essere utilizzate per fare gli oleoliti (trovi l’elenco nel box nella pagina a fianco), la regola d’oro è di raccogliere i fiori nel loro periodo balsamico, cioè nel momento in cui sono più ricchi di principi attivi.
Come si prepara l’oleolito
La preparazione è molto semplice: si raccolgono i fiori o le foglie (che costituiscono ciò che viene definito droga) in zone possibilmente lontane da campi coltivati, strade e zone inquinate, e si puliscono per bene: lavali velocemente, se occorre, e poi lasciali asciugare all’aria. Le parti che utilizzi devono essere asciutte o l’oleolito rischia di marcire. Questo passaggio non deve richiedere più di qualche ora: più passa tempo fra la raccolta e la macerazione, più le piante perderanno le proprie proprietà, risultando più povere di principi nutritivi.
Tritura la droga o pestala con un mortaio in modo che le parti aeree rilascino meglio le loro proprietà nell’olio.
Prendi un vaso di vetro, versa le parti della pianta e coprile con l’olio scelto. Non coprire fino all’orlo ma lascia 2-3 cm di spazio fra l’olio e il bordo del vaso.
Copri la bocca del vaso con un panno di cotone traspirante (o anche 2-3 garze sterili), in modo che l’acqua possa evaporare, senza ristagnare nell’olio.
Va lasciato macerare in questo modo per almeno 4 settimane al sole. Ogni tanto chiudi con un coperchio e agita il barattolo.
L'unica accortezza da avere è di ritirare il vasetto al coperto se dovesse piovere durante l'esposizione e la macerazione.
Per una conservazione più lunga, puoi aggiungere anche della vitamina E al tuo oleolita che ha funzione di conservante naturale.
Passato il tempo di macerazione, filtra con un colino a maglie molto fitte, e versa in boccette o barattoli, meglio se di vetro scuro, con tappo a chiusura ermetica.
Il tuo oleolita è pronto per essere usato nei modi che preferisci. Conservalo lontano dalla luce e da fonti di calore per qualche mese.
Qual è l’olio migliore?
Uno dei quesiti più comuni quando ci si appresta a fare un oleolito è quale olio vegetale sia migliore. In realtà non ce n'é uno migliore degli altri; quelli che meglio si prestano, perché hanno un maggiore grado di conservabilità, sono i più termostabili e fotoresistenti, e riescono a estrarre meglio gli attivi delle piante. Sono:
- girasole,
- oliva,
- jojoba,
- ricino,
- avocado.
Scegli un olio che sia bio e pressato a freddo, in modo che sia anch’esso ricco delle proprietà nutritive che lo caratterizzano.
Come usarlo in cosmesi
L’oleolita può essere impiegato per:
- creme,
- pomate,
- unguenti,
- oli da massaggio.
Possono essere utilizzati per i disturbi più diversi, a seconda della pianta che viene utilizzata. Ecco alcune indicazioni degli oleoliti più comuni:
- calendula: è utile per le pelli arrossate o interessate da eritema, scottature solari, contusioni, vene varicose e capillari dilatati,
- iperico: allevia infiammazioni cutanee e muscolari, contusioni, edemi, ematomi e traumi di lieve entità,
- lavanda: ideale per alleviare punture di insetti, pelle arrossata, scottature sia solari che domestiche e per massaggi rilassanti (se fatto la sera, concilia anche il sonno),
- rosa: adatto per le pelli delicate interessate da eruzioni o arrossamenti,
- timo: adatto per pelle segnata da brufoli e piccole escoriazioni.