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Non tutto il sale viene per nuocere!

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 3 anni fa

Dalle acque del mare alle profondità montane: scopriamo la storia del prezioso Sale delle Alpi e impariamo come questo minerale non sia utile solo a tavola

Facciamo un esercizio insieme: chiudete gli occhi, io dico SALE e voi rispondete con le prime parole che associate a questo termine. Pronti? Via!

Scommetto che alla maggior parte di voi subito dopo CONDIMENTO e MARE sono balenate in mente anche le parole IPERTENSIONE e INFARTO … vero?

Ebbene, oggi voglio svelarvi un segreto: non tutto il sale vien per nuocere!

Preparate le valigie e saltate con me sul treno in partenza per un affascinante viaggio sulle tracce del prezioso “oro bianco”: il SALE DELLE ALPI.

Direzione? Il SALZkammergut ovviamente!

Una delle regioni più affascinanti dell’Austria, che si estende ad est della famosa città di SALZburg ed è attraversata dalle acque del fiume SALZach.

Avete notato la ricorrenza del prefisso SALZ in tutti i nomi appena citati, vero?

Ovviamente non si tratta di coincidenze… è proprio nel SALZkammergut, infatti, che si snoda l’antichissima SALZstrasse, l’antica Via del Sale, che tra castelli e piccoli villaggi, verdi pascoli e spettacolari gole scavate nella roccia racchiude nelle sue viscere il pregiato oro bianco.

Oltre ad essere nota per aver dato i natali al celeberrimo compositore Wolfgang Amadeus Mozart, questa regione è infatti anche il luogo in cui sono sorte alcune delle miniere di sale più antiche del mondo, come le Salzwelten Salzburg convertite oggi in un affascinante percorso turistico sotterraneo che conduce i fortunati visitatori alla scoperta della spezia che tutti i giorni insaporisce i cibi sulla nostra tavola.

In questa terra, sotto innumerevoli strati di roccia, è tutt’oggi racchiuso il preziosissimo sale formatosi oltre 250 milioni di anni fa, quando il continente primordiale noto con il nome di Pangea si spezzò e diede origine alla nota deriva dei continenti, a seguito della quale sono sorti i continenti come li conosciamo oggi.

Quando il super-continente Pangea si spezzò diede vita ad una serie di sconvolgimenti che portarono i laghi salati a subire spostamenti e schiacciamenti finché uno spesso strato calcareo li ricoprì definitivamente, intrappolando all'interno delle Alpi (formatesi proprio a seguito di quegli sconvolgimenti) il sale di origini marine.

Il Sale delle Alpi ha quindi riposato, ben protetto, nel cuore di queste montagne per moltissimo tempo prima di essere scoperto dai primi minatori montanari (i Celti) circa 2500 anni fa ed essere quindi diffuso in tutta Europa a partire dall'età del bronzo.

Usato soprattutto per conservare i generi alimentari, il sale fu da subito considerato un minerale talmente pregiato da divenire preziosa merce di scambio se non addirittura vero e proprio mezzo di pagamento.

Una curiosità: l’utilizzo del sale come mezzo di pagamento ha origini tutte italiane e tale origine è ancora oggi testimoniata dal significato di parole come “salario”. Ai tempi dell’antica Roma, infatti, i soldati delle legioni ricevevano una parte del loro pagamento sotto forma di sale ed è appunto da questa pratica che deriva il termine “salario” utilizzato ancora oggi come sinonimo di “paga” o “stipendio”.

Ma torniamo al nostro prezioso Sale delle Alpi e alle sue straordinarie caratteristiche.

Questo purissimo sale naturale è infatti molto più che “banale” cloruro di sodio: il Sale delle Alpi contiene almeno 84 minerali, tutti elementi base presenti nel corpo umano, e proprio per questo motivo non esercita i tipici effetti negativi sulla pressione sanguigna e sulla circolazione associati al comune sale industriale, ma al contrario è in grado di esercitare effetti benefici sul nostro organismo.

Questo prezioso minerale naturale, rimasto incontaminato per secoli prima di essere estratto dalle viscere delle montagne, si caratterizza per un colore rosso scuro (grazie all’elevato contenuto di ferro), risulta particolarmente cristallino e trasparente e pare avere un gusto molto più piacevole al palato rispetto al sale industriale. A detta degli esperti, infatti, appena messo in bocca, il Sale delle Alpi presenta un gusto caldo, leggermente speziato e metallico e risulta perfetto per condire le verdure al vapore, i primi piatti a base di pasta e di riso e le zuppe di verdura.

Al di là dello straordinario Sale delle Alpi, il consiglio generale è comunque quello di preferire sempre sali non raffinati, come il sale marino integrale, ricco di utili sali minerali come ferro, magnesio, calcio, rame e manganese, soprattutto a tavola.

Di qualunque tipo si tratti, il sale resta sempre e comunque un prezioso alleato in molti aspetti della nostra vita quotidiana… anche fuori dalla tavola!

Come molti già sapranno, ci sono innumerevoli modi “alternativi” di usare il sale, sia nelle pulizie domestiche che nelle cure di bellezza: il sale ad esempio è un ottimo deumidificante e un potente anti-muffa, mantiene freschi i fiori recisi, è un perfetto scrub esfoliante nonché un efficace anti-forfora.

Ma forse non tutti sanno che il sale è anche un prezioso alleato nella cura quotidiana della casa per la sua capacità di addolcire l’acqua.

Ebbene sì, suona forse un po’ strano, ma è proprio così: il sale addolcisce l'acqua.

Detto in altre parole: il sale rende l’acqua meno “dura”.

In che modo? In sostanza, il sale facilita l'eliminazione del calcare, vero responsabile di incrostazioni e impurità.

Ma perché è importante la durezza dell’acqua nella cura quotidiana della casa?

Perché l’eccessiva durezza dell’acqua può rappresentare un problema per le tubazioni e per gli elettrodomestici: le incrostazioni di calcare dovute a un’acqua particolarmente dura possono, infatti, danneggiare entrambi.

Non solo, la durezza dell’acqua è inversamente proporzionale alla sua capacità di reagire con il detersivo: ciò significa che più l’acqua è dura e maggiore sarà la quantità di detersivo necessario a lavare in modo efficace. Un’acqua particolarmente dura farà quindi aumentare il consumo di detersivi, con un ulteriore danno ambientale (oltre che economico) da non sottovalutare.

Mettere un cucchiaio di sale nella vaschetta della lavatrice, insieme al detersivo abituale, può quindi essere un ottimo rimedio per aumentare l’efficacia pulente del detersivo stesso. E se non vi basta, potete anche sciogliere un cucchiaio di sale in un bicchiere d’acqua tiepida per poi versarlo nella vaschetta dell’ammorbidente: vedrete che il sale influenzerà positivamente anche la morbidezza complessiva del vostro bucato.

Infine, il sale può essere utilizzato per prolungare la vita del vostro elettrodomestico: sarà sufficiente effettuare di tanto in tanto un lavaggio a vuoto, inserendo 1 chilo di sale grosso direttamente nel cestello della lavatrice e programmando un lavaggio ad alte temperature così da sciogliere il completamente il sale nel cestello … et voilà! La vostra lavatrice sarà protetta da un eventuale accumulo di calcare, che potrebbe rovinarne il funzionamento. Non solo, il sale grosso avrà anche l’effetto di assorbire l’umidità, prevenendo così la formazione di muffe e cattivi odori.


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