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Musiscuola e Matemusica

Pubblicato 1 anno fa

Il canto e la musica per aiutare i processi di apprendimento

Nell'articolo dal titolo Come si fa homeschooling? abbiamo affrontato il tema dei metodi di studio che si possono mettere in pratica quando si fa scuola a casa, per concludere che in realtà non esiste una sola metodologia e che è possibile approfondire continuamente il tema dell'apprendimento e scoprire nuovi approcci e nuove direzioni da prendere.

In questa occasione vorrei condividere un lavoro personale che è scaturito dall'esperienza di vivere l'homeschooling in prima persona come madre.

Correva l'anno 2016: a giugno il maestro Camillo Bortolato teneva un bellissimo convegno in un castello sulle colline trevigiane, al quale io partecipai insieme a circa 400 maestri di scuola elementare venuti da tutta Italia.

Il suo colloquiare profondo faceva trapelare un Amore (appunto con la "A" maiuscola) per i bambini, che significa rispetto per ciascuno di loro, per i bisogni della loro età, soprattutto Amore inteso come "io ti vedo".

Quando "si vede" un essere umano lo si vede nella sua interezza, e a quel punto diventa impossibile mancargli di rispetto: da questo approccio è nato il suo celebre metodo/non-metodo analogico, secondo il quale i bambini hanno la matematica dentro, e così tante altre cose, come semini vivi e pronti a essere amati e coltivati per poter sbocciare come meravigliosi fiori, uno diverso dall'altro.

Le sue parole mi furono di grande ispirazione, e da qui nacque anche il mio "metodo".

Indice dei contenuti:

Matemusica: cos'è e come è nata

Potrei dilungarmi a lungo su quel ricordo. In sintesi posso semplicemente dire che il Maestro Bortolato mi aveva trasmesso il desiderio di fare concretamente qualcosa per mia figlia, e quindi per tutti i bambini, affinché potessero accedere a tante conoscenze in modo leggero, accompagnati ma liberi, guidati non solo e non tanto da un educatore, quanto da una realtà che ho sempre amato fin da piccola: la musica.

A un certo punto del convegno, il maestro fece notare come sia audace chiedere ai bambini di imparare a memoria le tabelline, come lo potrebbe essere andare a fare una spesa con una lista di 100 cose da comprare dovendola sapere a memoria... come possiamo chiedere loro una cosa simile e pretendere che imparino in fretta e volentieri?

Tornata a casa me lo chiesi e richiesi, e mettendomi al pianoforte uscirono di getto dieci canzoncine, senza sapere perché erano fatte così, ma comunque arrivarono e le scrissi. Me le cantavo e ricantavo, e mi piacevano, non smettevo mai di ripeterle. Poi le feci ascoltare ad un altro musicista e da lui ebbi conferma di aver fatto un buon lavoro.

I testi di queste canzoni consistono nell'elenco dei risultati delle tabelline, scritte e cantate a ripetizione mantrica. Ciascun numero ha un proprio schema melodico e armonico e come una sorta di carattere personale, così come avviene anche nella numerologia.
Ad esempio la tabellina del 3 in tempo ternario con melodia leggera e fresca assomiglia anche alla descrizione numerologica del 3; il numero 7 invece è introspettivo, scritto in modalità minore, nostalgico e spirituale; il 5 è diventato un'occasione per imparare la scala delle note (e molto altro), il 4 e l'8 due melodie più austere e così via.

Nacque qualcosa di molto interessante ai miei occhi, ma non solo. Le mie figlie impararono tutte le tabelline istantaneamente, perché è sufficiente sentirne la melodia una volta ed è fatta: il suono e la linea melodica trasportano il testo che viene introiettato immediatamente. Allo stesso modo provarono altri bambini di alcune famiglie in homeschooling.

Successivamente lo stesso maestro Bortolato ne chiese la sperimentazione ad alcuni insegnanti, che mi diedero altri riscontri positivi.

Ai bambini piacevano molto, imparavano la lista che potevano utilizzare con facilità ad esempio nelle moltiplicazioni.

Il progetto si è arricchito nell'ultimo anno con un testo di accompagnamento, che non vuole essere un manuale e nemmeno un libro scolastico, quanto una serie di spunti per chi volesse provare, abbinando alle canzoni (poi registrate in 5 lingue) stimoli sensoriali, cioè idee, informazioni, giochi o anche ricette in base ai sensi.

Questo lavoro è ancora in attesa di uno sbocco editoriale, ma lo uso volentieri per condividere la gioia di un apprendimento spontaneo, per di più multidisciplinare.

La multidisciplinarietà consiste nel fatto che in questo contesto i bambini possono apprendere la sequenza delle tabelline (matematica) attraverso il canto (musica), utilizzando anche l'inglese, il tedesco, il francese o lo spagnolo (lingue straniere) che danno la possibilità ad esempio di esplorare alcuni paesi europei dove si parlano quelle lingue (geografia), collegando curiosità storiche (storia, appunto), invitando i bambini a inventare un proprio racconto e a disegnarlo (italiano, disegno) e così via per innumerevoli possibilità, compreso il gioco fisico, ricette di cucina e altro.

La concezione in cui nacque questo lavoro rimane quella di un apprendimento libero, che dia stimoli ai bambini affinché essi possano raccogliere quegli spunti che sentono di più. Posso portare ad esempio mia figlia più piccola che sentendo una tabellina cantata più volte in lingua spagnola fu attratta da questo idioma e si mise a studiare in autonomia, facendo esercizio per quasi un anno attraverso un semplice e divertente programma di internet. Aveva forse 7/8 anni, ed ora che ne ha 10 ha già delle discrete basi di questa lingua, e se l'approfondirà all'età delle medie o più tardi ne potrà risultare certamente facilitata.

Tutte queste stimolazioni possono essere colte sia da chi intende lavorare in modo sistematico, come arricchimento allo studio più classico, oppure in libertà per chi desidera vivere l'apprendimento senza molti schemi classici tipici della scuola (si usa parlare in proposito di descolarizzazione e unschooling).

Musiscuola

La Matemusica mi ha successivamente portato all'idea che questo modello musicale ben si adatti all'apprendimento automatico di qualunque tipo di lista che andrebbe altrimenti semplicemente memorizzata (attraverso l'uso del solo emisfero sinistro, mentre questo tipo di apprendimento creativo e più libero va decisamente a stimolare anche tutta la sfera destra), e da ciò è nata l'idea di cantare anche la grammatica italiana, ovvero le parti del discorso, e poi anche altro, come la geografia.

Le prime sperimentatrici di ciò che creo sono sempre le mie figlie e devo dire che l'intento che mi ero proposta nel 2016 ha già avuto una soddisfacente risposta! Sono felice di aver contribuito all'apprendimento nella gioia e nella serenità, nel gioco e nel calore tipici della musica, cosa che è assolutamente risaputa e che appartiene a chiunque la ami e si senta da lei accompagnato.


Ultimi commenti su Musiscuola e Matemusica

Recensioni dei clienti

Mirea L.

Recensione del 08/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 08/08/2025

Musiscuola e matemusica li avrei apprezzati anch'io... è un bene che oggi vengano portati alla conoscenza di tutti questi metodi per insegnare ai bambini. Nelle scuole dovrebbe esserci un rinnovo, includendo metodi come questi!

Baristo T.

Recensione del 23/11/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 23/11/2024

Articolo veramente interessante in cui mi ci rivedo pienamente e con il quale ho insegnato le vocali cantando a mio fratello quando i miei disperavano in ogni modo di fargliele imparare. Son passati più di 40 anni ma è sempre un bel ricordo. Grazie per tutte le spiegazioni.

Lia M.

Recensione del 07/11/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 07/11/2024

Non avevo mai sentito parlare di "musiscuola" e "matemusica". Due termini concernenti un modo di insegnare e di apprendere davvero "plastico" nel senso buono della parola, che permette di fare associazioni che normalmente a scuola non si fanno.

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