Mudra: quali sono i 7 più potenti?
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Marcello Ferrara Corbari
Autore, scrittore e musicista
Scopri quali praticare e in che modo per stimolare energia vitale, memoria e concentrazione, autostima, radicamento, coraggio per superare le sfide e manifestare i propri desideri
Nei nostri palmi è racchiuso un cosmo. Lungi dall’essere semplici propaggini del nostro corpo, le nostre mani racchiudono nella propria specifica conformazione l’essenza vitale del nostro essere.
Secondo la tradizione orientale (considerata ormai con sempre maggiore rispetto da tanti esponenti della medicina ufficiale occidentale) è da qui che si dipartono i principali canali energetici che attraversano tutto il nostro corpo, fino a giungere alle estremità opposte delle piante e delle dita dei piedi.
Lavorando con le mani perciò, attenggiandole cioè in diverse posizioni e posture, possiamo stimolare o inibire il flusso di tale energia vitale (altrimenti detta Prana dalla tradizione ayurvedica o Qi da quella taoista) in modo da sanare i disequilibri energetici che inevitabilmente si creano in noi con il trascorrere delle ore e delle giornate, a causa dell’accumulo di stress e tensioni.
In che modo può avvenire tutto ciò? Attraverso la pratica dei Mudra.
Mudra: come funzionano in pratica e perché fanno bene?

I Mudra delle mani sono particolari posture delle dita, scrupolosamente codificate da una tradizione millenaria, in grado di stimolare o inibire specifici canali energetici, favorendo così il rilassamento o il ripristino delle forze, la lucidità mentale o la creatività, la consapevolezza, la concentrazione focalizzata e via discorrendo. Non soltanto: questo vero e proprio yoga delle mani non ha effetti soltanto sull’umore ma va a lavorare specificamente su determinati organi. In una concezione globale e olistica secondo la quale gli aspetti fisici e organici sono strettamente interconnessi e intrecciati con quelli mentali e spirituali.
Come funzionano i Mudra in pratica? Secondo la medicina orientale la malattia è il risultato di un disequilibrio. Tale disequilibrio è causato a sua volta da una situazione di mancanza (o di eccesso) di uno qualsiasi dei cinque elementi che, sempre secondo tale tradizione, compongono il nostro corpo fisico. Tali elementi sono: Fuoco, Aria, Etere, Terra e Acqua.
Ciascun dito della nostra mano è responsabile, per così dire, di uno dei cinque elementi, e ne amministra il corretto smistamento attraverso il corpo durante le ventiquattro’ore della giornata. Il pollice è custode dell’elemento Fuoco, l’indice di quello Aria, il medio dell’elemento Etere, l’anulare della Terra e il mignolo dell’Acqua.
In che modo avviene tutto questo? E cosa significa che le dita amministrano i vari elementi? Chiariamo meglio il concetto perché è indubbiamente interessante.
Mudra attivanti, calmanti o equilibranti
Al fine di riequilibrare le energie corporee i Mudra delle mani lavorano in tre modalità differenti: attivante, calmante o riequilibrante. Ogni Mudra opera in una di queste direzioni. Il motore di tutte le operazioni è l’elemento Fuoco, così come in una locomotiva è la caldaia il generatore trainante di tutto il convoglio.
Quando in una figurazione Mudra il dito pollice (che governa l'elemento Fuoco) tocca la base di un altro dito, l’elemento associato a quel dito viene incrementato. Se ad esempio il pollice tocca la base dell’indice, sarà l’elemento Aria a subire un potenziamento repentino. Quando il pollice invece copre il dito, come abbracciandolo e tenendolo stretto a sé, l’elemento viene volutamente diminuito. Infine, quando la punta del pollice tocca la punta di un altro dito, l’elemento in questione viene riequilibrato.
Ora vediamo nello specifico sette Mudra tra i più potenti ed essenziali per avere “a portata di mano” (si perdoni il gioco di parole) un valido starter-pack di yoga delle mani semplice e altamente efficace. Inseriteli nella vostra routine quotidiana (più avanti vi diremo come) e vedrete che i risultati saranno apprezzabili in tempi brevissimi. Addirittura nell’immediato: se avete buona capacità di auto-ascolto e non siete dei novizi delle pratiche corporee di benessere e longevità potrete percepire gli effetti, sottili ma evidenti, già dalla prima applicazione. Infatti la loro forza di reindirizzamento delle energie è notevole.
Quali sono i sette Mudra più potenti?
Vi presentiamo l’elenco dei sette Mudra considerati tra i più potenti. Subito a seguire verrà la spiegazione del significato dei Mudra delle mani e i loro benefici.
- PRANA MUDRA o Mudra dell’energia vitale
- KUBERA MUDRA per manifestare i desideri
- PRITHIVI MUDRA per stabilità e radicamento
- CHIN MUDRA per stimolare la conoscenza divina
- GANESHA MUDRA per il coraggio di superare le sfide
- HAKINI MUDRA per memoria e concentrazione
- APAN MUDRA per eliminare tossine mentali e fisiche
1. Prana Mudra

Da molti considerato il Mudra per antonomasia, questo Mudra innalza il livello di energia e la vitalità di tutto il sistema corporeo. Da praticare nei momenti di spossatezza, torpore o semplice svogliatezza. Per recuperare energie sia fisiche che mentali. E ottimismo.
Con la punta del pollice andiamo a toccare le punte di anulare e mignolo, mentre indice e medio restano distesi e appaiati. Ancor più efficace se le mani vengono tenute davanti al petto, all’altezza del cuore.
2. Kubera Mudra

Questo Mudra deriva il proprio nome da Kubera, divinità indù della ricchezza. È utilizzato per dare progettualità al nostro futuro e attrarre ciò che desideriamo. Aiuta a rafforzare autostima e convincimento verso i propri obiettivi. Favorisce la motivazione e l’impegno. Stimola in chi lo pratica un atteggiamento determinato e proattivo.
Si esegue unendo la punta di pollice, indice e medio; lasciando invece libere e rilassate le altre due dita. Naturalmente giova in questo specifico Mudra focalizzarsi sugli obiettivi che si vuole raggiungere. Concentrando la propria attenzione, più che sulla componente materiale del desiderio, su quella animica, ossia su come ci sentiremo e come agiremo quando quel desiderio sarà realizzato.
3. Prithivi Mudra

È il Mudra della stabilità e del radicamento. Riduce lo stress e l’ansia, il senso di sovraccarico e quella percezione fisica di mancanza di respiro, di sentirsi stretti in una morsa. Crea un senso di connessione con la terra, dalla quale torniamo ad attingere forza e calma. Promuove la salute fisica e la forza delle ossa, le “pietre minerali” del nostro corpo.
Si pratica facendo collimare ovviamente la punta del dito pollice con quella del dito anulare, regolatore dell’elemento Terra. E lasciando libere le altre dita.
4. Chin Mudra

È il Mudra della conoscenza divina e del potenziamento delle facoltà superiori dell’uomo. Stimola in senso lato tutte quelle che sono le caratteristiche della mente: memoria, concentrazione, consapevolezza, discernimento, saggezza.
Eseguito con i palmi rivolti verso l’alto favorisce la ricezione e l’apertura verso le sfere più elevate dell’essere; con i palmi rivolti verso il basso ci riconnette maggiormente con le forze primigenie.
Si esegue unendo indice e pollice, mantenendo unite e distese parallelamente le altre dita.
5. Ganesha Mudra

È il Mudra del coraggio, simboleggiato dal potente dio-elefante Ganesh. Questa divinità è conosciuta come “il dissolutore degli ostacoli”. Questo Mudra dona determinazione e audacia per superare le sfide della vita.
Si pratica afferrando, con i palmi rovesciati uno rispetto all’altro, le dita delle mani, disposte a foggia di gancio. Una volta che le dita sono strette tra loro pratichiamo una lieve trazione da entrambe le parti come se volessimo saggiarne la tenuta, o ancor meglio: come si stringe solidamente un nodo.
Nota: questo Mudra, insieme al prossimo, può essere idealmente inscritto nella categoria Mudra con due mani, poichè va eseguito con la collaborazione obbligatoria tutte e dieci le dita, come si capisce dalla spiegazione. Per gli altri Mudra invece è possibile anche una esecuzione con una sola mano. Ma su questo torneremo in seguito.
6. Hakini Mudra

Ancora una volta un Mudra che stimola la lucidità mentale, ma questa volta orientandola verso la razionalità, il pensiero analitico, la capacità decisionale equilibrata e ben ponderata. Prende il nome dalla dea Hakini, che secondo la mitologia indù risiede nel nostro Terzo Occhio.
È un Mudra che dona grande respiro mentale e immaginativo, creando una specie di ragnatela entro cui circola tanta benefica aria. Quella ragnatela possiamo figurarcela come la rete ariosa delle nostre sinapsi, sottili e solide come brillanti cavi d’acciaio. Non a caso questo Mudra favorisce la connessione tra i due emisferi cerebrali.
Si esegue facendo coincidere le punte di tutte le falangi di una mano con le relative falangi della mano opposta, mantenendo i palmi discostati tra loro, come a contenere una sfera invisibile e immaginaria di energia. Con un po’ di pratica vi accorgerete che quella sfera è sì invisibile ma niente affatto immaginaria.
Per fare un po’ di umorismo, questo è il Mudra preferito del personaggio del magnate Montgomery Burns nel celebre cartoon dei Simpson. Il danaroso industriale utilizza difatti questa postura delle dita quando ha bisogno di pensare in modo analitico e quando immagina le future fruttuose conseguenze di qualche sua malefatta. Un esempio da non prendere a modello, ma sicuramente calzante.
7. Apan Mudra

È noto come il Mudra della purificazione. Utilizzato per eliminare scorie e tossine, riequilibrare le energie dei primi Chakra, in particolare nella zona del basso ventre. È uno dei Mudra più utilizzati in quanto apporta numerosi vantaggi fisici ancor prima che spirituali; anche se come sappiamo le due cose non sono mai scollegate.
Ci aiuta a guardare il nostro futuro in modo limpido e sereno, purificato dalle ubbie e dai turbamenti che la mente tende a produrre quasi ininterrottamente.
Si esegue unendo il pollice con le punte di medio e anulare. Formando quella che è banalmente conosciuto con il gesto delle corna, ma con molta più grazia e precisione digitale.
Quanti Mudra praticare al giorno?
Si possono certamente praticare più di un Mudra al giorno, a seconda di quello che sentiamo come necessario ascoltandoci attentamente. Anche il tempo di esecuzione può variare a seconda delle necessità e delle situazioni, ma sarebbe consigliabile non meno di 8-10 minuti per ciascuna sessione, per permettere all’energia di circolare nel miglior modo.
Un paio di volte al giorno è sufficiente. Il mattino presto e la sera sono i momenti migliori, ma se avete un ritaglio di tempo libero nel pomeriggio o verso metà mattina approfittatene liberamente e non indugiate pensando che sia inefficace.
Durante lo svolgimento dei Mudra portiamo una parte della nostra consapevolezza sull’ascolto e l’osservazione del respiro. Possiamo anche associare ai vari Mudra un Mantra specifico, ossia il suono di una sillaba che risuona efficacemente con uno dei cinque elementi su cui stiamo andando a lavorare.
Oltre al sempre validissimo OM abbiamo, nello specifico:
- Mantra/sillaba Ram associato all’elemento Fuoco/pollice;
- Mantra/sillaba Yam associato all’elemento Aria/indice;
- Mantra/sillaba Ham associato all’elemento Etere/medio;
- Mantra/sillaba Lam associato all’elemento Terra/anulare;
- Mantra/sillaba Vam associato all’elemento Acqua/mignolo.
Alcuni consigli tratti dalla mia pratica personale
Personalmente amo inserire la pratica dei Mudra durante le brevi sedute di meditazione che faccio durante il giorno. Col passare delle settimane ho cominciato a sentire sempre più distintamente il fluire del Prana attraverso le dita ed è molto piacevole percepire il lavoro che s’innesca ogniqualvolta assumo una posizione.
Molte volte mi capita di tenere una posizione di yoga delle dita mentre sono seduto in autobus o in attesa da qualche parte. Oppure anche mentre leggo un libro: questo perché, come già anticipato, i Mudra sono efficaci anche se eseguiti con una sola mano. Così mentre con una mano reggo il volume e sfoglio le pagine all’occorrenza, con l’altra mano posata al mio fianco mantengo una posizione delle dita, godendo del piacevole senso di tepore e rilassamento che proviene dal mio palmo.
Per approfondire i Mudra e imparare le posizioni da praticare ovunque sei, ti suggeriamo questi libri:
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