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Le costituzioni ayurvediche: ad ognuno la sua

Pubblicato 9 anni fa

La Redazione di Macrolibrarsi
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Scopriamo le caratteristiche di ogni costituzione ayurvedica

Indice dei contenuti:

Cos’è una costituzione ayurvedica

Per la medicina ayurvedica, è possibile attribuire ad ogni persona una costituzione – spesso anche due – che aiuti a delineare delle linee guida utili per la persona stessa. Queste linee guida saranno utili per scoprire l’alimentazione più indicata, lo stile di vita più idoneo e ad imparare a gestire l’emotività.

La stessa analisi può essere svolta dalla medicina tradizionale cinese o dalla medicina mediterranea.

La costituzione identificata dalla medicina ayurvedica rimane stabile e uguale per tutta la vita senza subire variazioni: ciò che si modifica col tempo non è la costituzione ma la condizione. Per condizione si intende lo stato attuale di salute, eventuali disturbi o malattie, sintomi diffusi o frequenti.

Per determinare a quale costituzione ayurvedica si appartiene, si considerano i segni caratteristici fisici e fisiologici. Non esiste una costituzione ayurvedica migliore di altre, ogni tipologia costituzionale ha pregi e difetti: con tendenze diverse a seconda della tipologia, ogni costituzione ayurvedica può e deve godere di buona salute e di un buon equilibrio psicofisico.

Le tipologie di costituzione ayurvedica

Le costituzioni ayurvediche conosciute anche come dosha sono tre:

  • vata: chi rientra in questa costituzione, presenta un corpo longilineo e snello, con tendenza a rimanere tale per tutta la durata della vita. La persona che appartiene alla costituzione vata difficilmente accumula grasso e allo stesso tempo ha difficoltà anche nel sviluppare i muscoli.
  • pitta: la persona con costituzione pitta ha una figura più squadrata, con spalle larghe e vita stretta, muscoli più sviluppati o facilmente sviluppabili. Le ossa sono più robuste rispetto alla costituzione vata e così anche la dimensione di gambe e braccia.
  • kapha: la costituzione kapha rende la persona più morbida sui fianchi, leggermente più larghi, con spalle larghe, collo corto e tendenza a trattenere i liquidi corporei.

Le caratteristiche delle tre costituzioni ayurvediche

Ogni costituzione è legata ad alcune caratteristiche di base, con precise indicazioni su quali sono le strutture da salvaguardare e quelle che caratterizzano la persona.

  • Vata: si è più predisposti a sviluppare disequilibri legati al sistema nervoso, la pelle, i polmoni, l’intestino crasso e le orecchie.
  • Pitta: l’apparato digerente è quello da salvaguardare di più, il metabolismo e l’assorbimento delle sostanze. Da salvaguardare lo stomaco, il fegato e il cuore.
  • Kapha: tutto il sistema dei liquidi lo coinvolge direttamente, c’è tendenza ad accumularli. Si possono presentare problemi a carico delle articolazioni o dei tessuti che a causa dei liquidi in eccesso possono infiammarsi. Va prestata attenzione alla zona della gola e della bocca, al naso e alla testa.

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