Le 7 meraviglie del mondo fai da te
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4 anni fa
Leggi un estratto dal libro "Eco-Pulire" di Cristina Scuderi e scopri i segreti del mondo dell'autoproduzione
Con i pochi ingredienti elencati di seguito, tutti facili da reperire, potremo preparare un’infinità di prodotti che ci permetteranno di pulire la nostra casa in modo efficace ed ecologico. Una soluzione pratica ed economica.
Stai leggendo un estratto da questo libro:
Bicarbonato di sodio
Il bicarbonato è un prodotto insostituibile e decisamente economico, utilizzato in cucina per lavare la verdura, utile per i problemi digestivi e persino per eliminare i cattivi odori nella lavatrice.
Si tratta di una sostanza alcalina (pH 8-9) che ha un’azione battericida nei confronti dei germi che vivono in un ambiente debolmente acido. Pulisce e assorbe gli odori, ha un potere igienizzante e disinfettante che varia a seconda della concentrazione con cui viene diluito in acqua (la solubilità massima del bicarbonato disciolto in acqua è di 48 g per mezzo litro). Addolcisce l’acqua e potenzia l’azione energica e sgrassante dei detersivi, rendendo più efficaci i tensioattivi in essi contenuti. È inoltre un ottimo repellente per gli insetti e un antiparassitario naturale per le piante.
La temperatura dell’acqua a cui viene aggiunto il bicarbonato non deve superare i 60°C, perché tende a scomporsi perdendo le sue proprietà; inoltre è meglio non utilizzarlo su oggetti di alluminio, che tendono a opacizzarsi.
Aceto di vino bianco
L’aceto è un acido medio utilizzato da sempre per la pulizia della casa e come disinfettante naturale: igienizza, lucida ed elimina le macchie; è prezioso per togliere ogni tipo di incrostazione, sgrassa, sgorga gli scarichi, ha effetto antimuffa e antimicotico, elimina gli odori.
È un valido sostituto dell’ammorbidente per il bucato in lavatrice, anche se negli ultimi anni il suo utilizzo in questo senso è stato messo in discussione a causa di potenziali proprietà inquinanti. L’acido acetico, infatti, è considerato nocivo per la fauna marina e corrosivo sui metalli; favorirebbe inoltre la liberazione di nichel, sostanza altamente allergizzante. Molti sconsigliano di utilizzare l’aceto, che contiene acido acetico, nelle situazioni in cui può finire nelle acque di scarico, ad esempio quando viene usato come ammorbidente per la lavatrice o come brillantante per la lavastoviglie, preferendo al suo posto l’acido citrico, ritenuto maggiormente ecosostenibile. L’aceto è invece riconosciuto come un ottimo alleato per tutte le altre pulizie della casa.
Vorrei però precisare che il comune aceto di vino alimentare contiene una percentuale decisamente esigua di acido acetico (circa il 6%), che lo rende sì potenzialmente tossico per l’ecosistema marino, ma infinitamente meno inquinante di qualunque altro detergente chimico in commercio.
L’aceto ha un costo irrisorio, è facilmente reperibile ovunque e può essere addirittura autoprodotto a km zero, mentre l’acido citrico è più costoso, non sempre di facile reperibilità ed è frutto di una biotecnologia industriale. Anche in questo caso prima dell’acquisto bisogna fare una valutazione personale soppesando i pro e i contro. Sono comunque entrambe opzioni valide, a voi la scelta!
Acido citrico
L’acido citrico in polvere è un ottimo anticalcare naturale: l’ambiente acido, infatti, ha il potere di sciogliere il calcare (carbonato di calcio). L’acido citrico ha un’acidità superiore a quella dell’aceto ed è quindi più efficace in presenza di incrostazioni difficili; ha inoltre la virtù di non lasciare residui.
Ha un grande potere sgrassante, deterge, igienizza ed è completamente inodore.
Miscelato con l’aceto aumenta la sua carica acida e la sua capacità igienizzante, fungendo da ottimo battericida e sterilizzante.
L’acido citrico può essere utilizzato su tutte le superfici della cucina e del bagno, ad eccezione di quelle in marmo, in pietra e in legno. Sui metalli, invece, risulta meno aggressivo dell’aceto.
Una soluzione di acido citrico può sostituire il brillantante della lavastoviglie e l’ammorbidente della lavatrice: con la sua acidità neutralizza l’alcalinità del bucato e delle stoviglie determinata dal detersivo.
La polvere di acido citrico viene posta in soluzione acquosa al 10-20%, quindi, nonostante costi più dell’aceto, si ammortizza a poco a poco la spesa; l’aceto va utilizzato invece in quantità più cospicua, con il conseguente consumo di bottiglie di plastica o di vetro, se non deriva da autoproduzione casalinga.
Vi offro queste precisazioni e vi propongo diverse comparazioni per permettervi di effettuare la scelta più ecologica e maggiormente conforme alle vostre idee e alle vostre possibilità.
Attenzione, una nota importante: mescolare l’aceto o l’acido citrico con il bicarbonato di sodio è uno spreco. Essendo chimicamente opposti (i primi due sono acidi, mentre il bicarbonato è una sostanza alcalina), quando vengono uniti perdono il loro potere antibatterico e igienizzante. In altre parole, se ne annullano i benefici.
Sapone di Marsiglia vegetale
Il classico sapone di Marsiglia è biodegradabile, naturalmente profumato, privo di componenti chimiche pericolose ed estremamente versatile. È un prodotto alcalino che deriva dalla saponificazione dell’olio di oliva: viene ricavato dal Sodium Olivate, un ingrediente vegetale dotato di proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, in grado di prevenire irritazioni e allergie, caratteristiche che lo rendono particolarmente indicato per la pulizia del bucato.
È necessario leggere bene l’etichetta, perché in molti saponi di Marsiglia presenti sul mercato troviamo il Sodium Tallowate, che deriva dalla saponificazione di grassi animali. La presenza di argilla, estratti di erbe, alghe e oli essenziali, invece, rende la saponetta più completa.
Il sapone di Marsiglia è indicato per trattare le macchie prima di mettere panni ed indumenti in lavatrice ed è largamente utilizzato in diverse ricette ecologiche fai da te.
Sconsiglio di usare solo sapone di Marsiglia disciolto in acqua per lavare il bucato, poiché tende a ingrigire e ad appesantire i tessuti depositandovi residui insolubili, se non è utilizzato in combinazione con altre sostanze capaci di ridurre la durezza dell’acqua e di sequestrare gli ioni calcio e magnesio in essa presenti.
Detto anche “soda da bucato”, si presenta come una polvere cristallina bianca, che deriva da processi di sintesi a partire dal cloruro di sodio e dal calcare (processo Solvay). E una sostanza alcalina (pH 11,5) e non inquinante, dato che al suo interno non sono presenti sostanze come coloranti, profumi e tensioattivi.
Elemento fondamentale nella fabbricazione del vetro, il carbonato di sodio è utilissimo anche nelle pulizie della casa. Ha un forte potere detergente e sgrassante, elimina le macchie, sbianca e pulisce pareti e sanitari.
Percarbonato di sodio
Il percarbonato di sodio è uno sbiancante ecologico in polvere, libera ossigeno già a 30°C e per questo è usato come smacchiatore al posto della candeggina. Ha un’azione igienizzante per il bucato (anche nell'ammollo), per le stoviglie e per gli accessori di uso comune.
Può inoltre migliorare il lavaggio in presenza di acque dure, grazie alla sua azione anticalcare.
Non contiene tensioattivi o sbiancanti ottici ed è delicato sulla pelle, essendo privo di fosforo ed allergeni.
Non va usato su tessuti delicati come lana e seta.
Oli essenziali
Sono sostanze di diversa origine e densità, molto concentrate e caratterizzate da profumi peculiari, che possiedono proprietà importanti, ma che richiedono cautela nell’utilizzo.
Gli oli essenziali possono essere diluiti nel sapone liquido o in alcool. Come tutte le sostanze grasse rimangono insolubili in acqua e nell’aceto ed è quindi necessario agitare l’eventuale soluzione prima dell’utilizzo.
Oltre ad arricchire le preparazioni con un piacevole profumo, molti oli essenziali hanno proprietà antisettiche, battericide, fungicide e disinfettanti.
È importante scegliere oli essenziali biologici e puri al 100%; i prezzi possono variare sensibilmente a seconda della resa nel processo di estrazione dell’olio. Una garanzia in più viene dall’acquistare oli adatti anche a uso alimentare e venduti in boccette di vetro scuro, che ne prevengono l’alterazione; gli oli venduti come semplici essenze per ambiente in boccette trasparenti sono quasi sicuramente di origine sintetica.