L'Aceto di Mele: 10 benefici motivi per usarlo!
Pubblicato
11 anni fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Scopri le proprietà e i benefici dell'aceto di mele e come utilizzarlo al meglio, senza effetti collaterali, per migliorare la tua salute
Fra i rimedi naturali più noti, l’aceto di mele è uno di quelli più utilizzati. Negli anni i suoi benefici si sono moltiplicati.
Apprezzato fin da tempi antichissimi, era già usato oltre 2000 anni fa per trattare ferite, punture di insetti e infezioni.
Ma è davvero un rimedio così potente? In questo articolo vediamo quali sono i benefici dell’aceto di mele, confermati anche dagli studi, le sue proprietà e come usarlo per evitare effetti collaterali.
Aceto di mele: proprietà
L’aceto di mele è un rimedio casalingo utilizzato da anni. Oltre che per cucinare, apprezzato per il suo sapore meno pungente rispetto all’aceto di vino, viene utilizzato anche come rimedio per la salute.
L’aceto di mele è ottenuto da succo di mela che subisce una doppia fermentazione.
Contiene acido acetico (fino al 5%), che si forma durante la seconda fermentazione. Si ritiene che tale acido sia in grado di contrastare e uccidere i batteri nocivi.
L’aceto di mele è anche un concentrato di:
- probiotici: i batteri buoni che vivono anche dentro e fuori dal nostro organismo e che contribuiscono al funzionamento del nostro sistema immunitario e della salute intestinale,
- polifenoli: si tratta di sostanze che hanno attività antiossidante, con la capacità di contrastare i radicali liberi responsabili dello stress ossidativo e dell’invecchiamento e morte precoce delle cellule.
Diversi sono anche i macro nutrienti che si trovano in tutte le parti del frutto usate per ricavare l’aceto (torsolo, polpa, buccia):
- sali minerali tra cui calcio, fosforo, magnesio, potassio, sodio e zolfo,
- vitamine, in particolare vitamina A e C,
- proteine, carboidrati, zuccheri, fibre,
- pectina.
Aceto di mele: 10 benefici
Vediamo in dettaglio quali sono i benefici dell’aceto di mele e per cosa può essere utile.
1. Aiuta a tenere sotto controllo la glicemia
L’aceto di mele aiuta a mantenere in equilibrio i valori della glicemia nel sangue che, se non controllati e sul lungo periodo, possono favorire insulino-resistenza e diabete di tipo 2.
Secondo una meta analisi del 2021 il consumo quotidiano di aceto di mele ha contribuito alla riduzione della glicemia a digiuno.
Tali dati sono stati confermati anche da uno studio del 2023 in doppio cieco condotto su 72 persone affette da diabete di tipo 2. Il gruppo a cui sono stati somministrati 2 cucchiaini di aceto di mele per otto settimane, associata a una dieta equilibrata, ha constatato una maggiore riduzione, rispetto al gruppo che seguiva solo una dieta sana di questi valori:
- glicemia,
- peso corporeo,
- circonferenza vita e fianchi,
- pressione sanguigna,
- colesterolo.
Alla luce di tali risultati, nello studio si afferma, riassumendo, che l’aceto di mele può migliorare gli indici glicemici, gli indici antropometrici, il profilo lipidico e la pressione sistolica nei pazienti adulti con diabete di tipo 2.
Sembra inoltre che il consumo di aceto di mele come alimento funzionale, in associazione con i farmaci, possa ridurre i fattori di rischio cardiovascolare nei pazienti diabetici.
Diversi studi hanno infatti dimostrato che l'aceto di mele può favorire la salute metabolica rallentando la digestione, portando a un rilascio più costante di glucosio nel sangue, potenzialmente utile quando si consumano pasti ricchi di carboidrati semplici.
Ulteriori ricerche supportano l'ipotesi che l'aceto di mele possa anche migliorare la capacità dell'organismo di elaborare grassi e glucosio in modo più efficiente.
2. Può aiutare a perdere peso
Forse ti sarai chiesto se si può assumere aceto di mele per dimagrire, come sostengono più fonti. Oltre a quello citato nel punto 1, sui pazienti diabetici, al riguardo sono stati effettuati piccoli studi su volontari che hanno dimostrato che l’aceto di mele può aiutare la perdita di peso, anche se il meccanismo non è del tutto chiaro.
Quello che è emerso da una review di studi è che il consumo di aceto di mele favorisce il senso di sazietà. I partecipanti, sentendosi più sazi, tendevano a ingerire porzioni più piccole, evitando anche di fare spuntini fino a due ore dopo il pasto.
Uno studio del 2005 a cui hanno partecipato 120 ragazzini obesi, ha messo in evidenza che coloro che assumevano aceto di mele prima di un pasto mangiavano meno (per circa 275 calorie in meno) durante il resto della giornata.
Per riassumere, l'aceto di mele può aiutare a raggiungere prima il senso di sazietà, che può essere un forte ostacolo quando si intraprende una dieta ipocalorica, e si ha necessità di diminuire le porzioni, ma va utilizzato all'interno di una dieta ipocalorica adeguata e ad attività fisica. In questo modo è uno dei tanti rimedi che possono essere utilizzati in sinergia per raggiungere l'obiettivo. Di per sé, l'aceto di mele non è un brucia grassi.
3. Può aiutare a controllare i valori del colesterolo
Secondo la meta analisi citata nel punto 1, l’assunzione di aceto di mele può influire sui valori del colesterolo totale, così come su quelli dei trigliceridi. È inoltre in grado di aumentare i valori del colesterolo buono (HDL), riducendo quello cattivo.
Tali dati sono stati confermati anche da uno studio randomizzato del 2023 a cui hanno partecipato adulti con diabete. Dopo 8 settimane di assunzione di 30 ml di aceto di mele sono migliorati diversi valori, fra cui anche quelli del colesterolo, rispetto al gruppo che non lo ha assunto.
4. Può proteggere la funzionalità cardiaca
Avendo effetti su glicemia, pressione sanguigna, colesterolo, peso corporeo e altri fattori, l’aceto di mele contribuisce a proteggere la funzionalità cardiaca. Permette infatti di agire sui principali fattori di rischio che possono influire sulla funzionalità e sulla salute del cuore.
5. Ha attività antibatterica
Si tratta del beneficio più noto dell’aceto di mele, apprezzato anche in passato per la sua capacità di contrastare batteri e funghi. Ippocrate ne era un grande estimatore per la capacità di disinfettare piccoli tagli e ferite. E sempre per la capacità disinfettante è stato utilizzato ampiamente come rimedio naturale per le pulizie domestiche o per la conservazione degli alimenti.
Gli studi hanno dimostrato che può essere efficace su diversi tipi di batteri, come l’E.coli.
L’aceto di mele è stato inoltre testato per verificare l’attività antimicrobica e la capacità di contrastare la produzione del biofilm da parte di alcuni batteri sugli alimenti. Lo studio ha dato esiti positivi, confermandone l’attività antibatterica.
6. Può sostenere le difese immunitarie
Poiché si tratta di un alimento che contiene probiotici, l’aceto di mele può contribuire al sostegno delle difese immunitarie.
Saprai, infatti, che sono proprio i batteri buoni che compongono il microbiota intestinale, il regista che controlla le nostre difese.
Un microbiota in disequilibrio, con crescita anomala di ceppi considerati “cattivi”, e la presenza di condizioni che lo possono mandare in disequilibrio (stitichezza, problemi digestivi, malattie infiammatorie intestinali ecc.) possono causare, fra i tanti effetti negativi, anche una minore funzionalità del nostro sistema immunitario.
Un microbiota in equilibrio e sano è invece la chiave della salute a livello generale.
7. Può migliorare la digestione
Se assunto a digiuno diluito con acqua, l’aceto di mele può favorire la digestione. Aumenta infatti la produzione degli enzimi, le proteine deputate alla digestione degli alimenti e delle macromolecole.
Assunto durante i pasti, invece, sarebbe in grado di impedire la digestione degli amidi e il relativo assorbimento nell’intestino tenue. In questo modo gli amidi diventano un alimento per i probiotici del microbiota.
8. Contrasta lo stress ossidativo
Poiché contiene antiossidanti, l’aceto di mele è ritenuto in grado di contrastare i radicali liberi. Si tratta di molecole instabili che rubano un elettrone alle altre per poter rimanere stabili, provocando l’invecchiamento e la morte precoce di quelle derubate.
Sul lungo periodo ciò si traduce in perdita della funzionalità dei vari organi e apparati che possono favorire malattie croniche e degenerative.
9. Può contrastare la forfora
L’aceto di mele è stato usato spesso come rimedio casalingo per pelle e capelli, soprattutto in caso di forfora. In effetti, gli studi dimostrano che può aiutare ad alleviare tale condizione, causata dall’eccessiva desquamazione del cuoio capelluto.
Va detto però che non si tratta del rimedio preferenziale per tale problema, perché in caso di cuoio capelluto sensibile potrebbe creare irritazione. Meglio chiedere il parere di un esperto prima di utilizzarlo.
Se usato nel risciacquo dopo lo shampoo aiuta a rendere i capelli più lucidi e meno crespi. Sui capelli castani o chiari ha anche un effetto schiarente. Può inoltre aiutare a bilanciare il pH del cuoio capelluto, e a riequilibrarlo in caso di capelli grassi.
Potresti chiederti se, visto che fa bene ai capelli, può far bene anche alla pelle, o forse lo hai letto o l’hai sentito dire. Su questo punto però ti invito a usare particolare cautela. In passato, infatti, si credeva che l’aceto di mele fosse un rimedio a costo zero per contrastare affezioni cutanee come eczema o dermatite atopica. In realtà, recenti studi hanno dimostrato che l’aceto di mele non ha tale capacità, perché non è in grado di migliorare la barriera cutanea. Di conseguenza non riesce nemmeno ad alleviare la dermatite o l’eczema.
Inoltre, se la pelle è delicata e sensibile, l’acidità di questo alimento potrebbe creare irritazione e bruciore. Evita dunque di usare aceto di mele sulla pelle soprattutto in caso di affezioni, optando per cosmetici e rimedi formulati per tali condizioni.
10. Può migliorare l’igiene orale
Un piccolo studio condotto su 50 bambini ospedalizzati ha valutato la capacità dell’aceto di mele di rimuovere la placca, tramite l’uso di spazzolino manuale, e contrastare la gengivite (l’infiammazione che interessa le gengive).
È emerso che l’aceto di mele è riuscito a ridurre sia la placca che la gengivite. Gli studiosi affermano che potrebbe essere una sostanza naturale, disponibile, poco costosa e innocua che può migliorare la qualità dell'igiene orale in persone con bisogni speciali.
Aceto di mele: come assumerlo
Visti tutti i benefici, potresti chiederti come assumere l’aceto di mele.
Io ho provato ad assumere un cucchiaino diluito in un bicchiere di acqua, spinta dalla curiosità, dopo che una mia insegnante di erboristeria raccontò che in passato l’aceto di mele era usato come bevanda dissetante, soprattutto in estate. Ricordo che oltre a migliorare la digestione e a farmi sentire meno gonfia, aiutava davvero anche a togliere la sete. Devo però ammettere che lo preferisco come condimento piuttosto che come bevanda. Ed è, prevalentemente, come condimento che lo utilizzo.
Di seguito trovi in dettaglio i due modi di assunzione.
Come condimento
Il modo migliore, che ti suggerisco, è di utilizzarlo come condimento, in alternativa all’aceto di vino o al limone.
Puoi usarlo su tanti piatti diversi, insieme a olio, pepe e sale, o anche alle spezie. Se ti piace sperimentare, questo alimento si presta a una infinità di soluzioni diverse.
Come rimedio naturale
L’aceto di mele può anche essere bevuto, come se fosse un rimedio naturale. In questo caso però va sempre diluito.
Il dosaggio ottimale è 1-2 cucchiaini da caffè (5-10 ml) fino a un massimo 2 cucchiai (15-30 ml) al giorno da diluire in 1 bicchiere di acqua.
Ti consiglio, per evitare effetti collaterali, di iniziare sempre dal dosaggio minimo, soprattutto se non sei abituato ad assumere l’aceto, che rimane pur sempre un sapore acido, che non tutti gradiscono.
Non è sempre detto che per avere i benefici sia necessario assumere il dosaggio massimo: ognuno di noi ha un proprio dosaggio ottimale. Inizia con 1 cucchiaino al giorno, diluito in un bicchiere di acqua, per 3-4 giorni, poi aumenta gradualmente - sempre a distanza di 3-4 giorni - di 1 cucchiaio fino a raggiungere il dosaggio massimo, se necessario. E nel frattempo cerca di ascoltare il tuo organismo: cosa succede se aumenti il dosaggio? Niente, hai bruciore di stomaco, altri sintomi? Se noti effetti negativi, il mio consiglio è di tornare al dosaggio precedente che non ti aveva creato fastidio. Trovando il tuo dosaggio ottimale, hai la certezza di sfruttare al meglio tutti i benefici dell’aceto di mele.
Nella tradizione popolare, inoltre, l’aceto di mele diluito come indicato sopra, poteva essere addolcito con un cucchiaino di miele. L’ossimele (questo il nome della bevanda che si otteneva) era indicato non solo per quanti non amano il sapore acido dell’aceto, ma anche - sempre secondo la tradizione popolare - per alleviare tosse, raffreddore e altri disturbi delle vie respiratorie. Tale rimedio combina infatti l’attività lenitiva e calmante del miele sulla gola con quella antimicrobica dell’aceto.
Come riconoscere un buon aceto di mele
Contrariamente a quello che potresti pensare, o che avviene con tutti gli altri tipi di aceto, l'aceto di mele migliore è un po' torbido, meglio ancora se con qualche filamento sulla superficie. Lo trovi con la dicitura “aceto di mele non filtrato”, come questo che ti consiglio.
Il sedimento torbido sul fondo della bottiglia, è chiamato "la madre", ed è la parte che contiene i batteri e i lieviti naturali della fermentazione.
Un’altra cosa a cui devi prestare attenzione, per scegliere un aceto di mele di qualità, è la materia prima utilizzata che può influire anche sul prezzo, leggermente più alto. Oltre che di origine biologica, l’aceto di mele che trovi sul nostro e-commerce è realizzato utilizzando tutta la mela (buccia+polpa+torsolo), in modo che l'aceto possa mantenere tutti i nutrienti del frutto.
Molte industrie della grande distribuzione, invece, utilizzano la polpa per produrre la composta, mentre succo e torsolo - considerati scarti - sono destinati all’aceto. In questo modo però si perdono le sostanze nutritive presenti nella polpa.
Cerchi un buon aceto di mele, da agricoltura bio e italiana, non filtrato e ottenuto da frutto intero? Ti consigliamo questi prodotti:
Aceto di mele: controindicazioni
Nonostante i tanti benefici l’aceto di mele, come del resto qualsiasi alimento o rimedio naturale, non va abusato.
Se assunto in quantità eccessive o per periodi troppo prolungati, l’aceto di mele può intaccare lo smalto dei denti e provocare bruciore gastrointestinale, reflusso gastrico e irritazione.
L’aceto di mele può interagire con diversi tipi di farmaci, fra i quali diuretici, lassativi e insulina. In caso stessi assumendo qualche farmaco, e volessi usare l’aceto di mele, chiedi il parere del tuo medico prima dell’utilizzo.
L’aceto di mele è sconsigliato inoltre in caso di:
- ipokaliemia, (valori del potassio bassi) perché può abbassarli ulteriormente,
- malattie renali,
- dieta a basso contenuto di FODMAP in caso di colon irritabile. L’aceto di mele non è sconsigliato in sé a chi soffre di colon irritabile. Tuttavia, poiché le mele contengono FODMAP, soprattutto fruttosio e polioli, che possono aumentare i sintomi, l’aceto è da evitare se si segue la dieta a basso contenuto di FODMAP. Si tratta di un regime alimentare da portare avanti sotto stretto controllo del medico e per un periodo limitato. Anche in questo caso, rivolgiti al tuo medico per sapere se puoi utilizzare in sicurezza l’aceto di mele.
Conclusioni
L’aceto di mele conferma, dopo 2000 anni di utilizzo, di avere diversi benefici sulla salute. Ma più che un rimedio miracoloso, dovrebbe essere considerato un alimento da abbinare a una dieta variata ed equilibrata volta a mantenere il peso forma, i normali valori della glicemia e del colesterolo, e la funzionalità del cuore.
Scopri la nostra selezione di aceto di mele, per un tocco salutare ai tuoi piatti:
Disclaimer
Le informazioni fornite su Macrolibrarsi.it di Golden Books Srl sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico abilitato (cioè un laureato in medicina abilitato alla professione) o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, farmacisti, fisioterapisti e così via).
Le nozioni e le eventuali informazioni su procedure mediche, posologie e/o descrizioni di farmaci o prodotti d'uso presenti nei testi proposti e negli articoli pubblicati hanno unicamente un fine illustrativo e non consentono di acquisire la manualità e l'esperienza indispensabili per il loro uso o pratica.