Introduzione - Le Ali della Libertà
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5 anni fa
Leggi un estratto da "Le Ali della Libertà" di Michela Caelli e scopri lo stretto legame tra le 5 Leggi Biologiche del dott. Hamer e gli astri che illuminano la nostra vita
Sono convinta che tra microcosmo e macrocosmo ci sia un legame speciale, e che quello che avviene all’interno di una qualsiasi delle nostre cellule possa avvenire anche all’interno di corpi più grandi, dando origine a fenomeni che si manifestano su scale diverse, ma che utilizzano gli stessi criteri di base.
Ho considerato l’espressione delle 5 Leggi Biologiche in un contesto più ampio, non solo in relazione al nostro essere, ma in riferimento alle interazioni e influenze reciproche di Terra, Sole e Luna.
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La bio-logia, logica che permea la vita, non può dunque rimanere confinata nei nostri corpi e nelle nostre menti, ma investe sistemi di vasta portata, che si muovono e si organizzano influenzandosi reciprocamente, in un quadro armoniosamente equilibrato.
Mi piace pensare che Luna e Sole siano degli specchi messi a disposizione dall’Universo, e che attraverso di essi possiamo leggere la nostra storia, trovare un riscontro tangibile in riferimento ai processi biologici e psichici con cui quotidianamente dobbiamo confrontarci.
Essi, come noi umani, hanno le loro DHS, una rispettabilissima curva bifasica, promuovono processi di crescita e decrescita, rispecchiano e amplificano i nostri stati d’animo.
Se il Sole traccia la sua curva bifasica che condiziona l’accrescimento e la riduzione cellulare di ogni essere vivente sulla Terra, è alla Luna che dobbiamo volgere la nostra attenzione quando prevalgono i processi mentali, osservando in particolare il delicato rapporto tra la Luna nuova e la Luna piena, espressioni reali dell’alternanza dei nostri due emisferi psichici, che oscilla tra iperattività e depressione.
Dunque, tutto ciò che il dottor Hamer ci ha descritto, dai processi inerenti ai diversi foglietti embrionali, alle Costellazioni schizofreniche, trova una sua logica e collocazione nei cicli lunari e solari, che regolano l’equilibrio dell’intero sistema terrestre, di cui noi ne rappresentiamo sono una piccola, ma significativa parte.
Ma non è tutto qui: quello che ai nostri occhi paiono delle clamorose scoperte moderne, affondano le loro radici in un antico sapere, dove gli uomini intuitivamente e attraverso la costante osservazione degli astri, ne erano già venuti a conoscenza.
Attraverso le Leggi Biologiche, si può facilmente comprendere il perché, ad esempio, in Luna piena ci sono più nascite, ma anche più suicidi, le persone sono più agitate, aggressive, o aumentano le crisi epilettiche.
Il Sole e la Luna rappresentano magnificamente, con il loro ritmo incessante e circolare, l’equilibrio tra due forze opposte e complementari, e sono costretti a procedere insieme, pena la loro distruzione, in un’unica ed armonica risonanza energetica.
I fenomeni di crescita e decrescita cellulare li possiamo osservare facilmente nelle creature vegetali, con le quali condividiamo lo stesso ritmo biologico.
Naturalmente è più facile notare in una pianta il crescere o il perdere delle foglie, piuttosto che osservare una formazione tumorale o ulcerativa nel nostro organismo, ma ambedue i fenomeni sottostanno alle stesse leggi e principi informatori universali.
A chi di noi verrebbe in mente di preoccuparsi se in Autunno vediamo gli alberi denudarsi del loro fogliame o se notiamo che sui rami in Primavera nascono delle tumefazioni?
Queste manifestazioni avvengono da migliaia di anni, scandiscono lo scorrere del tempo, ci accompagnano durante i passaggi stagionali, riflettono i nostri stessi andamenti, sono parte integrante della nostra essenza biologica e noi ne condividiamo la stessa matrice, in quanto figli della stessa Madre.
Ma allora perché siamo così in difficoltà quando questi processi si verificano nei nostri corpi?
Credo che sentirci separati dal mondo vegetale (e animale) non ci permetta più di riconoscerci come emanazioni dirette della stessa realtà fenomenologica.
L’uomo primevo era in contatto diretto con la Natura, osservava i cicli del Sole e della Luna, si sentiva parte integrante dell’intero sistema esistenziale, e soprattutto non si sentiva superiore e disconnesso con le altre forme di vita come lo siamo noi!
La mancanza d’integrità e la nostra proverbiale arroganza ci porta a sentirci padroni dell’Universo intero, ma in realtà la paura e l’ignoranza si sono appropriate delle nostre misere esistenze, sono loro le vere tiranne che ci osservano compiaciute mentre stiamo vivisezionando il dito senza accorgerci che abbiamo perso di vista la Luna.