I consigli dell’Ayurveda per vivere l’estate al meglio
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5 anni fa
La scienza sorella dello yoga, l'Ayurveda, ci regala alcuni consigli su come affrontare il caldo dei mesi estivi e come adattare la nostra pratica yoga durante il periodo più caldo dell’anno
Secondo la tradizione ayurvedica l'anno può essere diviso in tre stagioni, ognuna delle quali corrisponde ad un Dosha specifico.
L'estate, caratterizzata dal clima caldo, è associata a Pitta.
Infatti, Pitta è tradotto come “fuoco” e governa la digestione e il metabolismo, ma anche l'intelligenza e la comprensione. Psicologicamente Pitta è legato ad emozioni molto potenti come l'ira, l'odio, la gelosia.
Dato che, secondo la medicina tradizionale utilizzata in India, “il simile aumenta il simile”, durante l'estate possiamo incappare maggiormente in fastidio, irritabilità, insonnia e acidità di stomaco o difficoltà a digerire.
Indipendentemente dalla nostra costituzione ayurvedica, sarà quindi utile in questa stagione calda seguire le routine quotidiane dedicate a Pitta, poiché l'elemento fuoco è predominante e tende ad aggravarsi indipendentemente dal nostro Dosha.
Come superare allora questi fastidi? L'ayurveda ci regala alcuni consigli su come affrontare il periodo estivo nel migliore dei modi!
In questo articolo parliamo di...
Evitare le bevande ghiacciate
Sì, d'estate con le temperature bollenti anche la sera, le bibite fredde, e gli aperitivi serviti con tanto ghiaccio ci fanno gola. Ma in realtà sarebbero da evitare. Il motivo? Diminuiscono il fuoco digestivo.
Soprattutto durante i pasti, dovremmo preferire acqua tiepida, che aumenta Agni e ci permette di digerire meglio.
E se ci piacciono le tisane, da sorseggiare durante tutta la giornata per mantenere un'idratazione costante, perfetta è quella dedicata a Pitta, ricca di spezie e senza caffeina.
Concedersi un automassaggio
La mattina appena svegli sarebbe importante concedersi qualche minuto per l'automassaggio con l'olio di cocco (non è necessario riscaldarlo) perfetto per l'estate in quanto rinfrescante.
Ne esistono diversi tipi, alcuni sono molto profumati e indicati se amate il caratteristico aroma del cocco, altri invece sono inodore e perfetti se volete l'efficacia dell'olio e tutte le sue proprietà, ma senza la profumazione.
Si applica partendo da piedi e caviglie, risalendo verso il cuore con movimenti lenti e circolari. Una coccola per portare calma ed equilibrio, ma anche per risvegliare il corpo e affrontare meglio la giornata. Potete poi sciacquarlo con una bella doccia fresca: vedrete subito gli effetti sull'umore e sulla vostra pelle.
L'olio di cocco preferito dai nostri clienti
Utilizzare oli essenziali
Gli oli essenziali sono una coccola per il nostro benessere psicofisico.
Durante il giorno possiamo utilizzare l'olio essenziale di rosa o di sandalo, mentre per la sera, per facilitare il sonno potete mettere sul cuscino un paio di gocce di olio essenziale di lavanda.
Lasciatevi guidare dal vostro intuito e scegliete quello che sentite più in armonia con voi stessi.
Gli OE consigliati
Scegliere i colori giusti nell'abbigliamento e non solo
Via libera a bianco, verde e blu, in tutte le loro sfumature: colori rinfrescanti e pacificanti. Scegliere di indossare vestiti con questi colori aiuta ad affrontare anche le giornate più calde!
Non dimentichiamoci inoltre dei materiali che decidiamo di indossare: le fibre organiche e naturali sono le migliori per lasciar traspirare la pelle accaldata.
Oltre agli abiti possiamo scegliere di indossare anche le pietre di questi colori: ametista, smeraldo, giada, zaffiro e pietra della luna. E a proposito di luna…
Chandra Namaskara, il saluto alla luna
Nelle giornate più calde, se non riuscite a svegliarvi presto per praticare yoga, potete sostituire il classico saluto al sole, Surya Namaskara con il saluto alla luna, Chandra Namaskara. Perfetto quando ci sentiamo stanchi, sovraccarichi, affaticati mentalmente, ma anche fisicamente, e vogliamo praticare al tramonto.
Una sequenza fluida, da eseguire molto lentamente, condendoci il lusso di assaporare ogni asana e di fermarci nelle posizioni che sentiamo essere più benefiche per il nostro corpo.
Lasciamo da parte le pratiche più energizzanti, che ritroveremo con i climi più freddi, per approfondire pratiche dolci, meditative e rasserenanti.
Shitali Pranayama, la respirazione rinfrescante
Spesso d'estate il nostro corpo subisce dei bruschi sbalzi di temperatura. Passiamo dall'aria condizionata degli ambienti chiusi al caldo afoso delle vie delle città. E questo fa si che il calore che percepiamo sia ancora più fastidioso.
Lo yoga ci viene in aiuto con una pratica super efficace (e veloce) per dissipare il calore del nostro corpo.
Come praticare Shitali Pranayama
Sedetevi comodamente in meditazione o su una sedia, chiudete gli occhi e cercate di rilassare tutto il corpo. Portate la lingua fuori dalla bocca, arrotolatela come a voler formare un tubo. Inspirate lungo e profondo attraverso la lingua arrotolata ed espirate attraverso il naso.
Iniziate con cicli di 9 respiri e aumentate con consapevolezza fino a 15.
Potete praticare questa respirazione ogni volta che sentite che non riuscite più a tollerare il caldo e avete bisogno di riequilibrare la temperatura del vostro corpo.
Shitali Pranayama è fantastica anche dopo la pratica di yoga, prima di dormire per rilassare tutto il corpo e calmare la mente, ma anche per controllare la sensazione della sete.
Se non riuscite ad arrotolare la lingua (non preoccupatevi, non siete soli!) potete praticare Shitkari Pranayama, la respirazione sibilante.
Sempre dopo aver preso una posizione comoda, sorridete mostrando i denti. Inspirate attraverso i denti molto lentamente ed espirate, con controllo, dal naso.
Shitkari Pranayama ha comunque gli effetti benefici e rinfrescanti di Shitali.
Un ultimo suggerimento
Dopo i mesi passati in casa, durante lo scorso inverno e nel periodo del lockdown, concediamoci alcune passeggiate nella natura, se possibile di sera e a piedi nudi.
Che sia camminando sopra un bel prato in montagna, su una spiaggia al mare o semplicemente nel giardino di casa ritroviamo il contatto con l'ambiente, semplicemente portando consapevolezza nel respiro e nel nostro corpo che si muove nello spazio aperto, magari illuminato dai raggi della luna.
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