Da dove si comincia?
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4 anni fa
Leggi un estratto da "La Dieta dei Gruppi Sanguigni per Mamme Ribelli" di Silvia Simonetti per scoprire barbatrucchi, consigli, testimonianze e 40 ricette per sfamare tutta la famiglia
Domanda frequentissima nel gruppo: "Ho sentito parlare della dieta del Dottor Mozzi, ma non capisco bene di che si tratta, mi aiutate?".
Ecco la mia risposta in 5 punti:
Studiare
Partite da "La dieta del dottor Mozzi - Gruppi sanguigni e combinazioni alimentari".
Il famoso libro viola è la base, contiene la lista degli alimenti benefici, neutri e dannosi per ciascun gruppo sanguigno e tanti altri consigli. Andrebbe a mio parere imparato a memoria il capitolo sul proprio gruppo (io all'inizio feci delle fotocopie che appesi in cucina).
Ci sono poi gli altri libri del dottore, due di ricette semplici e sempre validissime e l'Agenda che è piena di suggerimenti utili. Di recente pubblicazione (marzo 2019) infine il libro del Dottor Martino Mozzi, "Fitoterapia per i gruppi sanguigni", per integrare, laddove necessario, la dieta con tinture madre, gemmoderivati e oleoliti, adatti a ciascun gruppo sanguigno.
Suggerisco anche un volume uscito lo scorso anno della dottoressa Di Fazio, nota oncologa che opera a San Marino. L'ho trovato fantastico perché coincide in gran parte con quanto dice il dottor Mozzi. Una bella conferma! Si intitola: "Mangiar bene per sconfiggere il male".
Subito dopo su YouTube basta cercare "Dottor Mozzi" per poter rivedere le trasmissioni televisive e conferenze che più vi interessano. Potete fare come me: mettete gli auricolari e ascoltateli mentre stirate o sistemate la cucina o fate le pulizie, unendo l'utile al dilettevole. Imparerete tante cose...
Prima di tutto dovreste assolutamente sapere il vostro gruppo sanguigno, ma ogni mamma lo sa perché viene verificato durante la gestazione. Non è invece scontato che sappiate quello dei vostri figli, perché in genere non viene ricercato alla nascita e per i primi anni di vita il pediatra difficilmente vi accorderà un prelievo se non necessario. Ultimamente si trovano in rete dei test da fare da soli con una goccia di sangue, ma non è chiaro se siano attendibili o meno. Se i figli non sono più piccini invece basta richiedere il prelievo in un laboratorio privato con un costo irrisorio.
Una mamma dovrebbe quindi iniziare studiando la dieta, in particolare il proprio gruppo e quello dei suoi figli, qualora non coincidano, cambiando modo di fare la spesa, di cucinare e di mangiare. Solo così si potrà sperimentare e valutare l'efficacia. Quindi vorrà coinvolgere tutta la famiglia, sia per non preparare sempre doppio, sia per evitare una costante tentazione sotto il naso. Ma in primis perché avrà voglia di vedere i propri cari stare bene.
Un importantissimo suggerimento del dottor Mozzi è quello di tenere un proprio diario alimentare con cui imparare a conoscersi in rapporto al cibo, ma ne parlerò approfonditamente più avanti.
Organizzarsi
Dico sempre che "solo l'organizzazione ci salverà".
Scrivo spesso la sera prima di andare a dormire alle mie mamme del gruppo: "Prima di andare a nanna... avete già pensato ai pasti di domani? Questo è il momento di farlo! Di scongelare, di mettere in ammollo, di dare un'occhiata a frigo e dispensa e di farsi qualche domanda: quali verdure userò domani? Quali proteine? Userò le uova? A questi alimenti che non mancheranno nei miei piatti, aggiungerò un legume? Oppure uno pseudo? O un cereale? O invece un altro amido? Che colazione farò? Ho avanzi di oggi da riciclare domani?".
L'organizzazione ci salverà, assieme al freezer pieno, alle scorte fatte nel weekend piovoso, alla dispensa sempre fornita (barattoli salva-pasto in primis!) e alle idee chiare sulla dieta. E, perché no, sempre a portata di mano il mio planning di spesa settimanale (lo troverete più avanti in questo capitolo e alla fine del libro per poterlo staccare e portarlo con voi), ideale per chi lavora e non va tutti i giorni al mercato o a fare la spesa.
Dare l'esempio
Inutile dire ai figli di mangiare verdure, se mancano dal nostro stesso piatto; anche a tavola, si sa, conta più l'esempio che tante parole per convincere qualcuno a mangiare qualcosa.
Anche coi mariti e i parenti funzionerà: se vi vedranno star bene, vivere bene la dieta, esserne entusiasti, saranno curiosi di provare anche loro. Sarà molto più efficace che passare ore a convincerli a parole.
Semplificare
Non passate troppo tempo ai fornelli!
All'inizio si fa l'errore (lo abbiamo fatto tutte, io per prima) di cucinare dal mattino alla sera, di notte, sempre, pur di trovare nuove ricette che i propri cari possano accettare e mangiare di gusto, ma i primi tempi tutti si devono abituare al cambiamento, loro a sentire in bocca sapori diversi, noi cuoche a saper usare ingredienti con consistenze e tempi di cottura particolari.
Meglio allora non impazzire finendo col buttare tanto cibo e scoraggiarsi. Piuttosto, è meglio preparare pasti molto semplici ed essenziali e solo ogni tanto dedicare alla cucina più tempo, per i piatti del giorno di festa.
Nella seconda parte del libro troverete tante semplici e veloci ricette, oltre a idee per ottimizzare i tempi e fare più cose contemporaneamente.
Non avere fretta
Con calma, un passetto alla volta scommetto che i figli ci seguiranno; non datevi obiettivi troppo impegnativi, non si cambia dall'oggi al domani, ne rimarreste deluse. Piuttosto siate felici dei piccoli successi, giorno dopo giorno.
I figli, lo vedo nel gruppo continuamente, ci stupiscono sempre. Lasciamoli fare, lasciamo che ci arrivino da soli, a furia di assaggiare, provare, valutare e soprattutto capire che in casa c'è quello che propone la mamma, fuori si vedrà.
Io penso sempre che ho tutta la vita per fare questa dieta, ho tempo per farla capire, imparare e apprezzare alle mie figlie e ai miei cari, senza forzare troppo la mano.
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