Vai al contenuto principale Vai al footer

  +39 0547 346317
Assistenza dal Lunedì al Venerdì dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18, Sabato dalle 8 alle 12

Cos’è il Prana?

Pubblicato 4 anni fa

Prana, Pranyama e respirazione yogica

Per il maestro Swami Sivananda il Prana è la somma di tutte le energie dell’universo. Quindi, diremo che il Prana è l’energia vitale contenuta in tutto ciò che è manifesto: nell’aria, nell’acqua, nel cibo che mangiamo, nella luce che illumina le nostre giornate, nel nostro corpo.
Questa energia ci nutre e ci sostiene, per questo è così importante!

Gli antichi maestri affermavano che il Prana, attraverso lo yoga può essere controllato in modo cosciente e consapevole.

Indice dei contenuti:

Controllo del prana

Esiste una scienza che si occupa di come imparare a gestire, controllare e indirizzare il Prana: il Pranayama.
Si dice infatti che gli yogin riescano a controllare il Prana, fino ad arrivare a fermare il battito del cuore. Qui, non ci spingeremo a tanto! Ma cercheremo di capire l’importanza di questa energia e come imparare a controllarla con alcune tecniche per avere più consapevolezza del nostro corpo e per trarre tutti i benefici da questa tecnica meravigliosa.

Come nutrirsi di prana

Esistono diversi organi in grado di assorbire quest’energia:

  • Le terminazioni nervose presenti nel nostro naso
  • Gli alveoli polmonari
  • La lingua
  • La pelle

La pelle è l’organo più voluminoso ed esteso del nostro corpo, essa è in contatto diretto con l’aria (piena di prana).
Quindi è importante indossare abiti in materiale e fibre naturali e cercare di stare anche all’aria aperta.
In questo periodo quest’ultimo punto potrebbe essere problematico, ma magari abbiamo un piccolo terrazzino o giardino, cerchiamo di approfittare delle giornate di sole per una pausa che ci consenta di assorbire l’energia vitale e luminosissima del sole.

Quante volte abbiamo letto la frase “Sei quello che mangi”?
Per gli yogi la lingua è uno degli organi di assorbimento dell’energia vitale attraverso il cibo, e collegano il prana al gusto. Più un alimento è saporito, più contiene in sé energia. Per questo è fondamentale la masticazione, che serve, non tanto (in questo caso specifico) per digerire bene gli alimenti, quanto per estrarne le proprietà energetiche: bisognerebbe masticare il cibo fino a che non è completamente privo di sapore, e solo allora, deglutirlo.

Naso e alveoli polmonari: questi sono gli organi che permettono all’aria di entrare nel nostro corpo e di nutrirlo. La scoperta degli yoga è per quella di poter controllare, attraverso il pensiero, l’energia che assorbiamo. Il pensiero concentrato e consapevole permetterebbe di assorbire meglio (e in maggior quantità) il prana.

pranayama

Pranayama

Il significato di Pranayama è controllo, estensione dell’energia vitale, della forza della vita.
Nelle tecniche di Pranayama si utilizzano i 4 aspetti della respirazione:

  • Puraka, inspirazione
  • Rechaka, espirazione
  • Antar Kumbhaka, pausa a polmoni pieni
  • Bahir Kumbhaka, ritenzione a polmoni vuoti

Un esercizio di Pranayama per iniziare

Prova a fermarti un secondo, prendi una posizione comoda seduta e prova ad osservare il tuo respiro.
Riesci a percepire, senza forzare, le pause naturali tra inspiro ed espiro?
Soffermati sull’aria fresca che entra dalle narici, sulla pausa, sull’aria fresca che esce dal naso e sfiora il labbro superiore e di nuovo sulla pausa.

Il corpo pranico

Secondo la fisiologia yogica esistono 5 corpi o dimensioni nella nostra struttura umana:

  • Annamaya kosha, il corpo fisico, materiale
  • Manomaya kosha, il corpo mentale
  • Pranamaya kosha, il corpo energetico
  • Vigyanamaya kosha, il corpo psichico
  • Anandamaya kosha, il corpo di beatitudine

Esiste quindi, un corpo pranico!

Respiro, salute e stile di vita

Quante volte ci è capitato di essere sotto stress e di accorgerci di essere in apnea?
Stress, una vita irregolare, cattive abitudini alimentari ostacolano il prana.
Per questo è importantissimo integrare la pratica degli Asana alle tecniche di Pranayama per portare maggior equilibrio.

Inoltre molti di noi respirano in modo scorretto, utilizzando solo una parte della capacità polmonare totale.
Occorrerebbe pertanto, una rieducazione del respiro, perché attraverso quest’ultimo possiamo calmare la nostra mente.
Una respirazione lenta e profonda calma, rilassa e pacifica.

Gli antichi Rishi notarono, inoltre, che gli animali con un ritmo di respiro lento (come tartarughe ed elefanti) avevano una prospettiva di vita lunga, diversamente dagli animali con un ritmo di respiro più rapido (come i roditori).
Per questo motivo collegarono la lunghezza del respiro alla qualità e durata della vita.

Quando fare il Pranyama

Il momento migliore per praticare le tecniche di respirazione è il mattino presto. La sera, dopo il tramonto, si possono praticare Pranayama calmanti.

La regolarità e costanza nella pratica sono fondamentali per vederne i benefici.
È sempre consigliato eseguire le tecniche a stomaco vuoto.
Gli antichi yogi indicavano di praticare il Pranayama dopo gli Asana e prima della meditazione.

Controindicazioni

Alcuni Pranyama che esercitano una forte compressione addominale dovrebbero essere evitati in gravidanza o se soffriamo di alcune malattie.
In questi casi possiamo rimanere nella consapevolezza del respiro, evitando ogni sforzo.

Respirazione yogica

I benefici di questa respirazione sono innumerevoli, ma soprattutto attraverso questo Pranyama si può raggiungere il controllo del respiro ed è utilissima per combattere situazioni di stress o rabbia. La respirazione yogica è un ottimo modo per calmarci.

Come fare la respirazione yogica

Potete sedervi in una posizione comoda, ma potete anche sdraiarvi in Savasana e cercate di rilassare tutto il corpo.
Iniziamo poi ad inspirare espandendo l’addome (senza forzare), e poi cerchiamo di espandere il torace, in fuori e verso l’alto.
Magari sentite che potete espandere ancora un po’ l’inspiro e ad arrivare a riempire la base delle clavicole, le spalle potrebbero alzarsi leggermente.
Cercate di eseguire questa inspirazione (anche se lunga e profonda) in modo fluido, senza interruzioni o scatti.

Poi cercate espirando di rilassare la parte superiore del torace e del petto, questo vi invita a spingere il diaframma verso l’alto. Sempre senza forzare cerchiamo di svuotare i polmoni portando l’ombelico vicino alla colonna.

Possiamo trattenere poi il respiro a polmoni vuoti per un paio di secondi.
E’ bene iniziare con 5-10 cicli di respirazione.

Per approfondire


 
 
 

 


Ultimo commento su Cos’è il Prana?

Recensioni dei clienti

Lia M.

Recensione del 17/03/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 17/03/2025

Articolo molto utile per mettere a fuoco, prima di tutto, ciò che porta il Prana a non avere equilibrio, prima ancora di lavorarci su. Spiegazioni chiarissime

Altri articoli che ti potrebbero interessare

Come la lentezza ti rende più felice e produttivo

Pubblicato 3 giorni fa. 12 visualizzazioni. 3 commenti.

Primo chakra: il chakra della radice

Pubblicato 9 giorni fa. 6669 visualizzazioni. 0 commenti.

Yoga: estate e gambe gonfie

Pubblicato 1 mese fa. 278 visualizzazioni. 2 commenti.