Come scegliere il tappetino yoga più adatto a te
Pubblicato
5 anni fa
Come deve essere il tappeto yoga per rispondere alle tue esigenze? Scoprilo analizzando lo spessore e il materiale dei tappetini, e lo stile di yoga che pratichi!
Nel mondo occidentale il numero delle persone che si dedica alla pratica dello yoga è in costante aumento e questa disciplina, che fino a pochi anni fa era semi-sconosciuta ai più, sta pian piano entrando a far parte delle nostre vite e del nostro lessico più familiare.
Oggigiorno è possibile dedicarsi ai più svariati stili: dal classico Hatha al più dinamico Ashtanga, passando per il più spirituale Kundalini, solo per citarne alcuni. È inoltre possibile praticare nelle più comuni palestre, centri yoga, all’aperto, ma anche comodamente a casa propria. Il settore, di conseguenza, si è specializzato a tal punto che anche la gamma dei prodotti offre ormai un’ampia scelta, per tutti gli stili, livelli ed esigenze.
Non è raro quindi che chi si approccia per la prima volta all’acquisto di un “semplice” tappetino yoga (ma anche chi ne ha già uno e lo vuole sostituire), si trova disorientato di fronte a un tale assortimento.
Da dove iniziare?
Ciò che è importante ricordare è che un buon tappetino può facilitare notevolmente la propria pratica dello yoga e vi sono alcuni fattori da tenere in considerazione per orientarsi su un buon acquisto.
Spessore
Di quanto spessore hai bisogno per mantenere un asana in modo confortevole?
- 5-6 mm. Ammortizzazione e resistenza.
Se le ginocchia sono particolarmente doloranti durante gli appoggi in affondo o quando si sta a “quattro zampe”, un tappetino di spessore 5-6 mm è probabilmente il più adatto a voi. Tuttavia è utile considerare anche di quanto spazio si ha a disposizione per riporre il proprio tappetino e la sua portabilità. I tappetini di questo spessore infatti tendono ad essere più voluminosi e pesanti dei classici tappetini da 3-4 mm, anche se si dimostrano più resistenti sul lungo periodo. - 3-4 mm. Stabilità e portabilità.
Se si opta a favore della maggiore facilità di trasporto, oppure semplicemente non si hanno particolari problemi nel mantenimento delle asana, il suggerimento è quello di orientarsi verso un tappetino di questo spessore. Ideale per avvertire una maggiore connessione al pavimento e favorire quindi la stabilità nelle posizioni di equilibrio. È inoltre più facile da trasportare e si adatta a quasi tutte le borse porta tappetino in commercio. Tuttavia un tappetino più sottile può essere più soggetto a usura e può quindi essere necessario sostituirlo un po’ prima. - 2-3 mm. Leggerezza e aderenza.
Questi tappetini da viaggio sono stati ideati per essere ripiegati e adattarsi alle borse da viaggio. Dotati di grande aderenza e leggerezza, non sono tuttavia adatti a coloro con ginocchia doloranti e non sono ideali per una pratica quotidiana.
Materiale
Determina aderenza, consistenza, resistenza ed eco-compatibilità del tappetino
PVC
È il materiale con cui sono realizzati i tappetini standard e il primo ad essere utilizzato da quando lo yoga ha preso piede in occidente. Offre una buona aderenza e ammortizzazione, anche se questa varia in base allo spessore e alle miscele di materiali impiegati. Per il principiante che si avvia alla pratica, il tappetino in PVC è un buon punto di partenza.
TPE
Materiale plastico simile alla gomma progettato per essere elastico, ammortizzante, resistente e riutilizzabile, può essere infatti riciclato al termine del suo ciclo di utilizzo. I tappetini in TPE sono resistenti nel tempo, inodori e idrorepellenti, questo però significa anche che non assorbono il sudore.
Gomma naturale
Decisamente meno impattante come materiale dal punto di vista ambientale, è anche il materiale che offre più aderenza ed evita lo scivolamento. I tappetini in gomma naturale sono resistenti, adatti a tutti gli stili di yoga più energici e dinamici e offrono un'esperienza di ammortizzazione di alta qualità. Attenzione però se si soffre di sensibilità al lattice, per cui è meglio optare per un altro materiale.
Sughero/Lino/Juta
È importante sottolineare che questi tappetini non sono realizzati interamente con questi materiali, ma solo la superficie superiore, che in tutti i casi è un materiale di origine naturale. Il tappetino in sughero è adatto agli stili di yoga più energici e dinamici e per chi suda facilmente, poiché la sua aderenza aumenta in condizioni di umidità. Il tappetino in lino invece è adatto a tutti gli stili di yoga, in particolare a quelli più statici e meditativi. Infine, quello in Juta non risulta adatto per le pratiche di Power Yoga o Hot Yoga.
Stile di Yoga
Quale tappetino si addice di più al tuo stile di yoga?
- Ashtanga / Vinyasa
Data la dinamicità dei movimenti e la facilità di traspirazione indotta da questi stili, diventa quasi essenziale un tappetino che garantisca la massima aderenza e impedisca di scivolare nonostante il sudore. Ben si adattano i tappetini in TPE e in gomma naturale. In alternativa è possibile stendere sul proprio tappetino un asciugamano yoga antiscivolo che assorbirà il sudore e creerà la giusta resistenza, oppure scegliere un tappetino con uno strato in microfibra ultra-assorbente, in questo modo avremo due prodotti in uno!
- Hatha / Kundalini
Non ci sono tappetini specifici per Hatha o Kundalini Yoga, pertanto anche un classico tappetino in PVC si adatta benissimo allo stile. È Tuttavia possibile orientarsi anche su tappetini per Ashtanga se si vuole sperimentare maggiore aderenza, oppure tappetini ricoperti di sughero, microfibra, lino o juta.
- Bikram / Hot Yoga /Power Yoga
La pratica in questo caso si svolge all’interno di sale molto riscaldate, quindi è normale sudare abbondantemente durante la lezione. Il consiglio quindi è quello di orientarsi su un tappetino in gomma oppure in sughero, in modo da non scivolare a causa della traspirazione. Anche in questo caso può tornare utile uno yoga mat con uno strato superirore in morbida microfibra, per assorbire il sudore e avere una piacevolissima sensazione al tatto!
Non tutti sanno che…
I tappetini a superficie più liscia sono anche quelli con forniscono maggiore aderenza, anche se intuitivamente verrebbe da pensare il contrario.
In generale comunque la scelta di una superficie più testurizzata o più liscia dipende molto dalla sensazione di piacevolezza al tatto, che rimane del tutto soggettiva.
In conclusione
Dopo avere individuato le principali caratteristiche di spessore, materiale ed eco-compatibilità del vostro tappetino ideale, potete spaziare fra i tanti colori e motivi che più vi piacciono fino a trovare il tappetino che più si adatta al vostro stile (non solo di Yoga!).
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