Come conservare le castagne: consigli utili e tecniche per farle durare più a lungo
Pubblicato
2 anni fa
Roberta Favazzo
Web editor e foodblogger
Le castagne sono preziose risorse che l’autunno ci regala, e sarebbe un vero peccato non approfittare dei loro benefici: ecco come fare per conservarle più a lungo
Come conservare le castagne è il cruccio di chi le ama e non vorrebbe mai che andassero a male prima di averle consumate. Fortunatamente esistono varie tecniche (quella della concia, ad esempio), e numerosi accorgimenti utili per farle durare meglio e di più.
Come conservare le castagne dopo averle raccolte? In questo articolo ci occupiamo proprio di questo, fornendovi info preziose per evitare che facciano i vermi o marciscano. Non prima di qualche cenno alle loro proprietà e benefici.
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Castagne, proprietà e benefici
Frutti autunnali per eccellenza, le castagne sono un’ottima fonte di acidi grassi essenziali – specie acido linoleico e oleico - e ricche di fibre (il che fa sì che siano caratterizzate da un basso indice glicemico). Se messe a confronto con altri tipi di frutta a guscio contengono una minore percentuale di ossalato, responsabile dei calcoli renali. Contengono 165 calorie su 100 grammi e sono costituite per l’84% da carboidrati, per il 7% da proteine e per il 9% da lipidi.
Come conservare le castagne
Se la vostra preoccupazione è come conservare le castagne crude in casa, dopo averle raccolte è importante prestare attenzione per evitare che vadano a male. In realtà esistono diversi metodi, a seconda che vogliate conservarle fresche o essiccate, che vogliate consumarle entro poche settimane o che vogliate congelarle. Nel primo caso molto diffuso è il metodo della concia delle castagne.
Concia delle castagne
Come conciare le castagne è presto detto. Tale metodo, di origine contadina, è anche detto metodo Novena, e prevede di conservare le castagne in acqua, almeno nella prima fase. Fase attraverso la quale si attua una sorta di selezione delle stesse, in modo da eliminare quelle non mature o non mangiabili.
Quanto tempo devono stare a bagno le castagne? Il metodo prevede un ammollo dei frutti della durata di 9 giorni e richiede di cambiare quotidianamente l’acqua. Così facendo, durante tale lasso di tempo alcune castagne saliranno a galla (queste andranno eliminate). Quelle rimaste andranno invece raccolte, asciugate perfettamente e conservate in frigo. Importante è tale accorgimento, che permetterà alle castagne di durare perfettamente in frigo anche per 3 mesi. Per evitare che i frutti marciscano, riponeteli all’interno di sacchi di juta, o comunque traspiranti.
Se volete conservare le castagne crude in freezer, potete inciderne la buccia (in previsione di farle caldarroste) e conservarle in freezer ad una temperatura di -20° per 10-12 mesi.
Come conservare le castagne secche
Inutile dire come quelle secche durino molto a lungo. Per ottenerle potete mettere ad essiccare le castagne appena raccolte sia al sole che in forno. Nel primo caso basta sbucciarle e trasferirle su una grata che andrà esposta ai raggi solari ancora crude, quindi mescolarle un paio di volte al giorno e portarle in casa alla sera. Il tempo minimo di esposizione è di circa 6 settimane.
Per fare le castagne secche in forno bisogna prima farle lessare in acqua. Una volta scolate, sbucciatele e trasferitele su una teglia in uno strato uniforme. Quindi fatele cuocere a circa 200°C per un paio di ore. Fatto questo, dovranno asciugarsi all’aria per 48 ore prima di poter essere conservate nei barattoli.
Come conservare le castagne sottovuoto
Le castagne sottovuoto si mantengono inalterate in quanto chiuse in un sacchetto che è stato privato dell’aria. E che, quindi, non è soggetto ad alcun tipo di contaminazione da agenti esterni. Per ottenerle, basta privarle della buccia e trasferirle all’interno degli appositi sacchetti per sottovuoto. Quindi vanno immerse in acqua a 80°C per circa 1 ora. Trascorso questo tempo, potete conservarle a lungo. In alternativa, aprire il sacchetto, eliminare la pellicina e gustarle subito.
Come conservare le castagne in frigo
Come conservare le castagne in frigo? Forse non tutti lo sanno, ma anche il frigo può essere un luogo accogliente per le castagne. Potete porle in un contenitore adatto da trasferire nel ripiano dedicato a frutta e verdura. Ad una temperatura di 2° C o 3°C. All’interno dell’elettrodomestico le castagne si conservano per circa un mese.
Come conservare le castagne in freezer
Preferite congelare le castagne per averle a disposizione in qualsiasi momento dell’anno? Allora procedete così: pulitele, lavatele e asciugate benissimo, quindi trasferitele nei sacchetti per alimenti e poneteli nel congelatore. Se avete intenzione di arrostirle, allora l'ideale è lasciare i gusci intatti (o al massimo praticare un’incisione sopra). Nel caso in cui, invece, abbiate intenzione di usarle in un piatto, potete rimuoverli. Le castagne durano all’interno del freezer, dentro appositi sacchetti o contenitori ermetici, da un minimo di sei mesi ad un massimo di 12.
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Come conservare le castagne cotte
Anche le castagne già cotte, siano esse caldarroste, lesse/bollite o arrostiste al forno, possono essere conservate. L’importante è che si siano completamente raffreddate prima di essere trasferite nei sacchetti di plastica ad uso alimentare. Ciò per evitare che facciano condensa e che vadano a creare umidità all’interno dell’involucro. Così facendo, in freezer si conservano all’incirca 6 mesi. In frigo, invece, per un massimo di 4 giorni all’interno di un contenitore ermetico.
Cosa fare per evitare che le castagne facciano i vermi?
In realtà basta affidarsi al metodo della concia. Le castagne venute a galla sono quelle che sono cadute prima di essere giunte a maturazione in quanto attaccate dai vermi. Eliminandole si bloccherà la proliferazione salvando le altre. Che, così, non verranno attaccate.