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Come capire se il gatto ha la febbre

Pubblicato 8 mesi fa

Scopri quali sono i sintomi della febbre nel gatto, come misurarla e come rinforzare le sue difese

Con l’arrivo dei primi freddi, anche per i nostri animali d’affezione è facile ammalarsi. Un gatto con i sintomi influenzali richiede particolari cure e attenzioni, proprio come noi umani, ma come si capisce se il gatto ha la febbre?

Un gatto con l’influenza avrà meno energie e poca voglia di giocare, potrebbe persino perdere l’appetito. Ci sono inoltre alcuni segnali che possono farti capire se un gatto ha la febbre, senza dover ricorrere all’uso del termometro. 

Vediamo insieme come riconoscere i segnali di un gatto che sta male e cosa fare per aiutarlo a stare meglio, con buone pratiche e rimedi naturali.

Indice dei contenuti:

Perché il gatto ha la febbre?

In generale la febbre è una risposta dell’organismo che comporta un aumento della temperatura corporea al di sopra dei valori normali. Parliamo quindi di febbre felina quando la temperatura del gatto supera la sua temperatura fisiologica, che normalmente si aggira tra 38 e 39 gradi centigradi.

Come l’uomo, anche il gatto è un organismo omeotermo. Ciò significa che il suo corpo mette in atto delle reazioni fisiologiche, ovvero dei meccanismi endogeni di termoregolazione, per modulare la propria temperatura corporea e mantenere le funzioni vitali. La febbre è tra questi, come parte dei meccanismi di difesa dell’organismo.

Un gatto con febbre a 40 °C non è quindi raro, dal momento che la loro temperatura corporea è normalmente più alta della nostra. Se per gli umani 37,2 °C rappresentano già uno stato di febbricola, possiamo dire che un micio ha la febbre con un calore corporeo sopra ai 39 °C; ma perché il gatto si ammala?

La febbre nel gatto è un vero e proprio sistema di difesa, che si verifica in risposta a stimoli ambientali esterni o interni, di natura infettiva, o provenienti da altre cause. Analizziamo le più frequenti.

  • Infezioni

Tra le più comuni cause della febbre nel gatto ci sono le infezioni. Le alte temperature corporee rappresentano un vero e proprio sistema di difesa che l’organismo animale mette in atto, in modo involontario, contro microrganismi patogeni. Un meccanismo quindi dell’immunità innata, per proteggersi da batteri, come streptococchi e clamidia, virus, come il virus dell’immunodeficienza felina (detto anche HIV felino) o l’herpesvirus felino (fhv-1), micosi sistemiche, o parassiti quali il Toxoplasma (agente infettivo della toxoplasmosi).

  • Cause di natura non infettiva

Come sistema di difesa, i meccanismi febbrili possono innescarsi in concomitanza di processi infiammatori riguardanti organi o apparati, o in caso di patologie infiammatorie croniche, come l’artrite. Anche un’intossicazione alimentare è tra le possibili cause di febbre nel gatto. Così come potrebbe svilupparsi in risposta ad alcuni farmaci e vaccini.

A prescindere da quale sia la causa, la febbre è un segnale da non sottovalutare, un avviso che il gatto sta male. Consulta il veterinario per identificare la causa legata al suo malessere.

Quali sono i sintomi della febbre nel gatto

La febbre è un segno clinico che coinvolge l’intero organismo animale, non solo il sistema immunitario, ma anche cardiovascolare, nervoso e muscolare. L'aumento della temperatura non è quindi l’unica caratteristica che ci permette di capire quando il gatto ha la febbre.

Durante questo stato fisiologico si verificano, infatti, una serie di reazioni metaboliche, tra cui:

  • vasodilatazione periferica, che permette al sangue di rilasciare il calore in eccesso, comportando un aumento della temperatura corporea;
  • spasmi muscolari involontari, che provocano i cosiddetti brividi di freddo;
  • il rilascio di mediatori peptidici (come citochine e interleuchine) prodotte dalle cellule del sistema immunitario.

L’insieme di questi fattori comporta una serie di cambiamenti nell’aspetto e nel comportamento del gatto, i quali possono farti capire che si tratta proprio di febbre felina.

gatto con sintomi della febbre

Se un gatto normalmente goloso rifiuta improvvisamente di mangiare persino il suo cibo preferito, oppure, se è generalmente energico e non ha voglia di giocare, si mostra debole e affaticato, potrebbe essere proprio a causa della febbre.

Inappetenza, letargia, o disfunzioni gastrointestinali come vomito e diarrea sono infatti segnali evidenti che il gatto sta male, ma non sono i soli.

In caso di febbre nel gatto i sintomi possono essere di natura fisica o comportamentale:

Sintomi fisici

  • temperatura corporea superiore ai 39 gradi centigradi;
  • disturbi gastrointestinali, come vomito o diarrea;
  • respiro accelerato, tosse o starnuti frequenti;
  • tremori e spasmi muscolari;
  • orecchie calde e naso asciutto.

Sintomi comportamentali

  • inappetenza e rifiuto del cibo (un gatto con la febbre non mangia volentieri);
  • letargia, stanchezza e affaticamento;
  • poca voglia di giocare e scarsa propensione al movimento;
  • irritabilità, poca tolleranza e rifiuto del contatto fisico;
  • attività di toelettatura esagerate (si lecca in modo eccessivo).

Quelli descritti sono in realtà sintomi aspecifici, che possono essere riconducibili ad un malessere generalizzato o ad altre condizioni. Non stabiliscono con certezza che il gatto ha la febbre. Tuttavia, suggeriscono che il gatto sta male: se la temperatura corporea è elevata forse si tratta proprio di febbre.

Cosa fare se il gatto ha la febbre?

Solo una visita veterinaria può darti risposte certe sullo stato di salute del tuo gatto. Consulta quindi il tuo veterinario per stabilire il tipo di trattamento più adeguato alle sue esigenze, soprattutto se mostra i sintomi da giorni. Nel frattempo, assicurati che rimanga al caldo, in un luogo pulito e accogliente, e mantienilo idratato.

Quanto dura la febbre al gatto?

Solitamente i sintomi della febbre nel gatto scompaiono da soli nel giro di qualche giorno. Tuttavia, a seconda della gravità e della causa scatenante, una completa guarigione potrebbe richiedere più tempo.

Cosa fare se la febbre del gatto non passa?

Se la febbre del gatto non mostra miglioramenti nel giro di qualche giorno è importante consultare immediatamente un veterinario. Prenota quindi una visita nel tuo ambulatorio di fiducia se mostra letargia, perdita di appetito o cambiamenti comportamentali importanti, ma anche nel caso in cui la sua temperatura corporea sia davvero elevata.

La febbre potrebbe essere la punta dell’iceberg di una condizione di salute più grave che è bene indagare, inoltre, le alte temperature possono compromettere alcune funzioni metaboliche importanti.

Sarà il veterinario a valutare la necessità di svolgere ulteriori test diagnostici (analisi del sangue, radiografie, o altro) per comprendere la causa della febbre del gatto che non passa e valutare il trattamento opportuno.

termometro rettale per misurare la febbre al gatto

Come misurare la febbre al gatto?

Il metodo più accurato per misurare la temperatura al gatto è mediante l’uso di un termometro digitale rettale, ad uso specifico veterinario. Questo permette di ottenere un valore preciso del calore del corpo del gatto, ma come si utilizza?

  • Disinfetta lo strumento e attendi la preparazione del display dopo l’accensione;
  • inserisci l’ampolla del termometro nell'ano, spingendo delicatamente per circa 3-5 cm all'interno del retto;
  • fai attenzione a mantenere un’inclinazione adeguata dello strumento (circa 60 gradi) in modo da garantire il contatto con la parete del retto;
  • aspetta il suono ed estrai il termometro con delicatezza per leggere la misurazione registrata.

Lo strumento deve essere accuratamente disinfettato prima e dopo l’utilizzo per garantire una corretta igiene al nostro micio. Per agevolare il passaggio nel retto puoi applicare sulla punta dell’olio d’oliva, o un lubrificante naturale.

Misurare la temperatura del gatto con un termometro rettale è tutt’altro che semplice. Prima di tutto occorre che il felino non si agiti durante la procedura, perché potrebbe farsi male. Chiedi aiuto ad una persona di fiducia, che il gatto conosce, per limitare i suoi movimenti, distraendolo magari con dei croccantini o dei premietti.

Inoltre, occorre una mano ferma. Se non te la senti di eseguire la procedura è più che comprensibile. Portalo nella clinica veterinaria più vicina e sarà lo specialista a misurare la febbre del gatto in modo sicuro per valutare il suo stato di salute.

Come misurare la febbre al gatto senza termometro?

Il termometro digitale rettale è il metodo più attendibile per misurare la febbre al gatto. Tuttavia, la ricerca ha sviluppato strumenti innovativi per agevolare la procedura, seppur meno accurati. Tra questi, il thermochip, un microchip sottocutaneo che, utilizzando un apposito lettore, oltre a identificare il gatto permette anche di quantificare la sua temperatura corporea e monitorare il suo stato di salute.

Per non ricorrere a procedure così invasive, puoi tastare le sue orecchie: il padiglione auricolare è un buon indicatore della sua temperatura corporea.

Anche se il nostro senso del tatto non è così preciso come un termometro, o un microchip, in associazione agli altri sintomi visibili (mancanza di appetito, letargia e cambiamenti comportamentali) può suggerirci che si tratti proprio di febbre felina.

orecchie calde possono aiutarti a capire quando il gatto ha la febbre

Come prevenire la febbre nel gatto: consigli e rimedi naturali

Il parere del veterinario è importante e non può essere sostituito, tuttavia, ci sono alcune buone norme e rimedi naturali che possono aiutare il tuo micio a rinforzare l’organismo per prevenire febbre e malanni stagionali.

Vediamo quindi come rinforzare le difese immunitarie del gatto promuovendo uno stile di vita sano.

  • Dieta bilanciata

Le difese del tuo micio possono essere rinforzare a partire dalla ciotola! Un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di antiossidanti, proteine nobili e Taurina è fondamentale per la salute del gatto. Offrigli alimenti di alta qualità, completi di tutti i nutrienti necessari per sviluppare al meglio le sue naturali difese.

Non dimenticarti, inoltre, di una corretta idratazione. Il gatto per natura tende a bere poco, ma è bene incentivarlo ad assumere liquidi con cibi umidi (come brodi, sfilaccetti, paté, mousse, dadini) e tenendo sempre pulita la sua ciotola dell’acqua.

  • Esercizio

Anche il movimento è importante per rinforzare le sue difese. L’esercizio fisico costante aumenta il numero di cellule immunitarie circolanti nel sistema vascolare, pronte quindi ad intervenire a difesa dai patogeni.

Molto spesso, però, i felini domestici non riescono ad esaudire le loro richieste di esercizio tra le mura di casa, soprattutto durante i freddi mesi invernali, quando le basse temperature esterne disincentivano dalle piccole attività di caccia outdoor.

Non tutti, inoltre, hanno a disposizione un giardino, o uno spazio esterno, dove permettere al gatto di sfogare le proprie energie.

Per questo allestire una palestra per gatti ad uso domestico potrebbe essere una buona soluzione per mantenerlo attivo e in salute.

  • Igiene

Un gatto che sta male avrà bisogno di riposo, di un luogo caldo e accogliente in cui poter recuperare le energie, ma che sia anche pulito con regolarità. Se in casa ci sono altri animali, inoltre, è ancora più importante igienizzare gli ambienti domestici e i loro accessori con detergenti naturali non irritanti per i nostri amici a 4 zampe.

Separa quindi gli altri animali dal gatto malato per evitare il contagio di microrganismi patogeni (qualora la febbre fosse di origine infettiva).

  • Integratori

Alcuni integratori ricostituenti ricchi di nutrienti, vitamine, minerali e attivi naturali possono venirci in aiuto per supportare la dieta del gatto, sia in prevenzione degli stati febbrili, ma anche per facilitare il decorso della guarigione, a sostegno del trattamento suggerito dal veterinario.

Inoltre, come forse saprai, il microbiota intestinale gioca un ruolo importante per le difese dell’organismo e anche per il gatto è importante mantenerlo in salute. Alcuni integratori appositamente formulati con probiotici e prebiotici non solo sono utili per ridurre sintomi febbrili di natura intestinale come stipsi e diarrea, ma possono aiutare il tuo micio a ritrovare l’equilibrio della flora microbica, a supporto delle sue difese.

Alcuni integratori suggeriti per supportare la salute intestinale, la vitalità e le difese del gatto:

Disclaimer

Le informazioni fornite su Macrolibrarsi.it di Golden Books Srl sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un veterinario abilitato (cioè un laureato in veterinaria abilitato alla professione) o, nei casi specifici, di altri professionisti del settore (operatori cinofili, nutrizionisti per animali ecc.).

Le nozioni e le eventuali informazioni su procedure veterinarie, posologie e/o descrizioni di prodotti d'uso presenti nei testi proposti e negli articoli pubblicati hanno unicamente un fine illustrativo e non consentono di acquisire la manualità e l'esperienza indispensabili per il loro uso o pratica.


Ultimi commenti su Come capire se il gatto ha la febbre

Recensioni dei clienti

Mirea L.

Recensione del 19/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 19/08/2025

Eventi del genere per un gatto sono di rilevante importanza. Consigli utilissimi soprattutto per saper inquadrare la sintomatologia

Lia M.

Recensione del 14/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 14/02/2025

Trovo questa sezione di grande utilità per chi cerca sempre di fare il meglio per i propri animali. È stata una lettura molto interessante, su una tematica come la febbre che tante volte è sconosciuta

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