Cane sul posto di lavoro: pro e contro
Pubblicato
2 mesi fa
Jessica Dovicchi
Esperta in biologia, nutrizione ed erboristeria
Cosa valutare prima di portare il cane a lavoro e consigli utili per gestirlo
I nostri amici a 4 zampe sono per noi un pezzo di cuore da cui non vorremmo mai separarci. Quanto sarebbe bello poterli portare con sé ovunque, persino a lavoro?
Proprio questa abitudine, già diffusa in molti Paesi, offre spesso opinioni contrastanti.
C’è chi ne elogia i numerosi benefici, a vantaggio dell’umore e persino dell'efficienza lavorativa, e chi invece ne guarda i lati controproducenti, legati alla possibile distrazione e allo stress del cucciolo, lontano dalla sua zona di comfort.
Portare il proprio cane a lavoro non sempre si rivela una buona scelta, ma un’opzione da valutare accuratamente, ponderando gli aspetti positivi e negativi che vi ruotano attorno.
Portare il cane al lavoro si può? Cosa dice la legge
La normativa italiana, ad oggi, non prevede leggi specifiche per quanto riguarda i cani sul posto di lavoro. La scelta se permettere o meno l’accesso agli animali da compagnia negli ambienti aziendali è a discrezione del datore di lavoro (o della direzione).
Occorre però sapere che, con la recente ordinanza del Ministero della Salute del 2024, sono state rafforzate le regole al fine di garantire la sicurezza delle persone e degli animali.
La nuova legge prevede che nei luoghi aperti al pubblico:
- venga fatta indossare (al bisogno) la museruola ai cani di tutte le taglie (fatta eccezione per i cani guida e impiegati nei servizi speciali,
- vi sia l’obbligo del guinzaglio (di una misura non superiore a 1,50 metri).
Fatta eccezione per i casi in cui siano previste aree apposite per lo sgambamento, anche in un’azienda pet-friendly il padroncino dovrà tenere il cane legato al guinzaglio e portare con sé una museruola (morbida o rigida), per poterla utilizzare all’evenienza.
Inoltre, per ragioni di sicurezza un cane da compagnia non potrà essere portato all’interno di magazzini, aziende che operano nel campo della produzione alimentare, chimico-metallurgico, o qualsiasi altra struttura che può presentare pericoli per l’animale.
Un’occupazione in ufficio o un'attività di vendita al dettaglio potrebbero invece facilmente permetterti di conciliare il lavoro con la compagnia del proprio cane. Sarà comunque il datore di lavoro a decidere se permettere o meno di portare con sé il proprio cane (o altri animali domestici) e, nel caso, a decidere quali saranno le regole da rispettare.
Cane sul posto di lavoro: benefici
La presenza del cane sul posto di lavoro offre reali benefici per tutti: per il cane stesso e il padroncino, ma anche per i colleghi e l’intera azienda.
Chi ha avuto la possibilità di lavorare da casa, assieme al proprio pet, ha certamente beneficiato della vicinanza al suo piccolo amico in termini di riduzione dello stress e benessere generale. In ufficio, tali benefici possono essere estesi a tutti i colleghi, con un miglioramento complessivo della socializzazione, della collaborazione e dell’umore generale.
Come ben saprai, lavorare in un ambiente sereno è di gran lunga più facile e produttivo. Grazie alla presenza del cane, quindi, il posto di lavoro può migliorare sotto numerosi punti di vista. Anche per il nostro amico a 4 zampe ci sono dei benefici, primo tra tutti il tempo guadagnato da poter passare assieme al proprio padroncino.
Il cane sarà contento di non restare solo a casa, inoltre, la vicinanza intensificherà il suo senso di protezione nei tuoi confronti, e viceversa, rendendo ancora più speciale il vostro legame.
Cani dal temperamento docile e affettuoso portano energie positive nell’ambiente di lavoro che si diffondono in tutto l’ufficio. Il solo guardare il proprio animale domestico, infonde serenità e buon umore. Non solo riduce i livelli di stress a cui si è sottoposti in orario di lavoro, ma allontana i malcontenti e le negatività, anche tra colleghi, incentivando la cooperazione e una maggiore propensione per le attività di gruppo.
I nostri amici animali domestici sono una vera e propria ricarica di energia positiva. Capaci di creare un ambiente lavorativo sereno, con i loro occhi dolci, il pelo morbidissimo e le loro codine in movimento, ci regalano attimi di felicità che rompono la monotonia del lavoro, permettendoci di offrire una prestazione migliore in termini di efficienza e produttività.
Dopo aver passato qualche minuto con il tuo cane tornerai alle ordinarie mansioni con maggior voglia di fare e sarai libero dal pensiero di avere il cane a casa da solo, soprattutto se i tuoi turni di lavoro sono molto lunghi.
A tal proposito, consentire la presenza dei cani sul posto di lavoro (meglio ancora se in abbinamento a giorni di smart-working), potrebbe essere un grande incentivo per favorire le adozioni. Molte persone, infatti, scelgono di non adottare cani proprio per la mancanza di tempo da potergli dedicare.
Portare il cane al lavoro: i contro di questa scelta
Se da una parte l’idea di portare il proprio cane a lavoro può sembrare la soluzione migliore, ci sono alcuni aspetti poco positivi da considerare. Un cane sarà ben contento di passare il suo tempo in compagnia, ma questo non dovrà diventare per lui motivo di stress. Portandolo con te, dovrai imparare a conoscere le sue abitudini e prevedere le sue esigenze.
Rispetto a casa, quando possiamo passare il tempo libero svincolati dalle incombenze, il contesto lavorativo richiede di dare al cane maggior considerazione. Nel rispetto dei colleghi è indispensabile gestire al meglio il proprio animale mentre si lavora, evitando che faccia troppo rumore, o sia motivo di distrazione, per noi e per gli altri.
Non a tutti potrebbe fare piacere la presenza di un cane in ufficio, soprattutto se non ben educato, invadente, o sensibile al minimo rumore. Inoltre, alcune persone potrebbero non gradire la presenza del cane per traumi subiti o per allergia al pelo. Nel rispetto di tutti è quindi sempre buona norma chiedere il consenso agli altri colleghi, anche se si è ricevuto il permesso dal datore di lavoro.
A prescindere dalle disposizioni aziendali, quindi, sarai tu a dover valutare in base al temperamento e alle esigenze del tuo cane, ma anche alle necessità degli altri dipendenti, quale scelta sarà migliore per voi.
Consigli di gestione
Come animale, il cane è molto abitudinario e, lontano da casa (la sua zona di comfort) potrebbe fare fatica a sentirsi subito a proprio agio, mostrando segni di disagio e irrequietezza. Tieni quindi presente che l’inserimento nel nuovo spazio aziendale potrebbe richiedere più tempo del previsto e, soprattutto, dovrà avvenire in modo graduale. Vediamo insieme qualche consiglio pratico:
- Inizia portandolo con te solo per alcune ore, affinché non associ il tuo luogo di lavoro a un’esperienza negativa.
- Assicurati che abbia a disposizione un luogo comodo e confortevole, proprio come a casa, e che non ci siano pericoli nei paraggi (materiale che può ingerire, o con cui può ferirsi).
- Non dimenticarti i suoi giochi preferiti e qualche premietto per intrattenerlo nei momenti più critici.
- Inoltre, rispetta la sua routine e i suoi orari abituali per fare i bisogni e mangiare.
Non tutti i cani amano stare in ambienti pieni di stimoli e di persone nuove. Se il tuo cane è un po’ più solitario, in questo senso, forse portarlo con te in ufficio potrebbe non essere la soluzione giusta.
Allo stesso modo, un cane iperattivo, con un gran bisogno di energia, potrebbe non gradire l’inerzia prolungata ai piedi della tua scrivania. In assenza di un'apposita area per cani, o nell’impossibilità di alzarti spesso per portarlo a fare due passi, sarebbe forse meglio lasciarlo a casa, o nel vostro giardino, per il suo benessere.
In ultimo, è bene valutare anche la distanza dal luogo di lavoro, poiché il viaggio in macchina potrebbe essere per il cane un ulteriore motivo di stress.
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