Campane tibetane: come si usano e che benefici danno?
Pubblicato
1 anno fa
Rebecca Bruni
Giornalista e copywriter
Le campane tibetane, strumenti musicali di origine antichissima, hanno un suono ipnotico capace di entrare in risonanza con psiche e corpo. Scopriamo i loro segreti
Le campane tibetane - chiamate anche ciotole tibetane per la loro forma caratteristica - sono strumenti musicali che, nel corso dei secoli, dalla loro zona di origine si sono diffusi anche in Occidente.
Se percosse o sfregate da un battente in legno producono vibrazioni e suoni dagli effetti benefici per il fisico e per la mente.
Vediamo quindi perché il suono della campana tibetana ci fa stare bene, e in quale modo è possibile utilizzare le campane tibetane per meditazione e per pratiche di rilassamento.
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Campane tibetane: un’origine antichissima
Non è dato sapere con esattezza quando e dove sono state prodotte le prime campane tibetane. Per certo si sa che non è il Tibet la loro zona di origine.
Dal momento che non esistono testimonianze scritte certe, si può fare riferimento soltanto a ipotesi. La più accreditata fa risalire la prima produzione al territorio della Mesopotamia circa 5.000 anni fa.
Con un salto temporale e spaziale notevole troviamo le prime ciotole tibetane in ottone all’inizio del XIX secolo in Tibet, dove venivano usate per scopi curativi oltre che musicali. Per tale motivo si trovavano nelle case e nei monasteri, laddove i monaci le usavano per riti spirituali, quasi esoterici.
L’invasione della Cina a metà del XIX secolo gettò il Tibet nel caos: le popolazioni locali, costrette a fuggire, portarono via pochi oggetti ritenuti preziosi, comprese le loro campane tibetane. Da quel momento, questa tipologia di manufatti cominciò a farsi notare al di fuori dei confini asiatici.
Si pensa che, contestualmente, le conoscenze esoteriche dei monaci tibetani siano andate in gran parte perse a causa della loro diaspora.
Oggigiorno, in ogni caso, continua la tradizione dei monaci buddisti che impiegano le campane tibetane per la meditazione. Allo stesso modo anche in Occidente, professionisti del benessere, come naturopati, massaggiatori, maestri di yoga e musico-terapisti usano il suono della campana tibetana durante le loro pratiche e sedute terapeutiche.
Come è fatta una campana tibetana?
La campana tibetana è una ciotola in lega metallica di bronzo. I materiali che la compongono sono generalmente 7: oro, argento, rame, stagno, zinco, ferro e nichel (oppure oro, argento, rame, stagno, ferro, mercurio e piombo).
Il numero dei materiali è associato sia a una particolare energia, motivo per cui si abbinano le campane tibetane e i 7 chakra, sia ai pianeti del sistema solare come ad esempio:
- Oro (Sole);
- Argento (Luna, satellite della Terra);
- Mercurio (Mercurio);
- Rame (Venere);
- Ferro (Marte);
- Stagno (Giove);
- Piombo (Saturno).
A seconda delle dimensioni e dei materiali il suono della campana tibetana varia. Le dimensioni standard spaziano da 13 a 25 cm di diametro per almeno 5 cm di altezza.
Solitamente, le ciotole tibetane con un diametro tra 5 e 10 cm producono un suono acuto, quelle da 13 cm a 20 cm hanno sonorità medie, mentre diametri superiori ai 25 cm producono suoni gravi.
La composizione dei metalli, la modalità di battitura o di sfregamento e la profondità sono i principali fattori che incidono sulla qualità delle vibrazioni e dei suoni. Motivo per cui ogni campana tibetana ha una sonorità unica.
Sai che esistono anche campane in vetro? Scopri le differenze con le campane tibetane.
Campane tibetane: i benefici
Prima di individuare quali sono i benefici delle campane tibetane è interessante capire da cosa derivino tali effetti positivi sull’organismo e sulla mente umana.
La scienza ha dimostrato che le frequenze sonore hanno ripercussioni dirette sul cervello, grazie alla stimolazione dei vari stati di coscienza.
La vibrazione che si crea quando il battente colpisce o sfiora la ciotola, produce fenomeni fisici su elementi organici, come l’acqua. Le moderne tecniche di video in slow motion permettono di osservare gli straordinari movimenti sulla superficie in seguito a ogni movimento del battente: increspature, onde circolari e goccioline che creano una coreografica danza.
Date queste premesse, e considerando che l’organismo umano è formato per circa il 70% di acqua, il suono della campana tibetana può creare vibrazioni tali da entrare in risonanza energetica con il nostro fisico e la nostra mente.
Con quali conseguenze? Andiamo a scoprirle nel dettaglio.
Benefici sul corpo
Il principale beneficio delle ciotole tibetane è la loro capacità di generare un profondo rilassamento che decontrae i muscoli e calma la mente.
Motivo per cui è frequente l’impiego delle campane tibetane per dormire, ovvero per facilitare l’addormentamento e migliorare la qualità del sonno. Oltre a ciò, si riscontrano altre conseguenze positive quali:
- distensione delle contrazioni muscolari;
- sollievo dal dolore articolare;
- diminuzione dell’emicrania da stress;
- miglioramento della circolazione sanguigna;
- rafforzamento delle risposte del sistema immunitario.
Benefici sulla psiche
Non di minore impatto sul benessere personale sono i benefici delle campane tibetane sulla mente, che possono favorire:
- migliore concentrazione;
- potenziamento della creatività;
- più energia nelle attività quotidiane;
- migliore equilibrio emotivo;
- apertura dei chakra.
Come si suonano le campane tibetane?
Le campane tibetane producono il suono grazie al principio fisico della risonanza, ovvero la capacità di un corpo sottoposto a percussione di oscillare e di vibrare e di produrre, in questo modo, onde sonore.
Tecnicamente il suono della campana tibetana è classificato nella scala musicale standard Do-Si con relativi toni e semitoni. Questo permette di ottenere un suono molto armonico, in grado di creare una sensazione di armonia in chi ne ascolta il suono.
Come utilizzare le “ciotole musicali” e farle suonare per trarne il massimo piacere e beneficio? Ecco qualche consiglio:
- Colloca la campana tibetana sul palmo della mano, con le dita ben distese. Se è troppo grande posizionala sull’apposito cuscino per campana.
- Per far entrare in risonanza la campana più velocemente, dai un colpo fermo iniziale con il battente.
- Strofina con fermezza il battente sul bordo della ciotola, eseguendo un movimento circolare. Rallenta quando senti un suono nitido e profondo.
- Per strofinare il bordo usa tutto il braccio, non soltanto il polso, con una pressione costante ma progressiva verso il centro della ciotola via via che la sonorità cresce.
In alternativa, puoi suonare le campane tibetane colpendole come se fossero un gong. Questa tecnica si utilizza più spesso con quelle di grandi dimensioni. Mentre per le più piccole si possono usare entrambi i metodi.
E ancora, una pratica appagante, oltre a quella dell’ascolto è l’osservazione delle onde circolari e delle increspature che si producono dopo aver messo un po’ di acqua, poco meno di metà, nella campana di medie e piccole dimensioni: la risonanza influisce fisicamente sull’acqua che a sua volta influenza il suono.
Campane tibetane e 7 chakra: come risvegliare le energie?
Prima di concludere, vale la pena soffermarsi sulla relazione tra campane tibetane e 7 chakra. In particolare, è interessante capire in quale modo il suono entri in risonanza con parti specifiche del nostro corpo.
Affinché ciò accada bisogna saper suonare le campane tibetane con determinate frequenze, cosicché ogni nota, con intervalli e toni, vada ad "aprire" un centro energetico.
Dal momento che le campane tibetane sono strumenti musicali per modulare il loro suono serve fare riferimento agli Hertz, ovvero l’unità di misura che descrive l'altezza del suono e quantifica le sue vibrazioni al secondo. In genere, le ciotole tibetane sono accordate a 432 Hertz: il suono convenzionalmente ritenuto in armonia con le vibrazioni dell’Universo e anche con i ritmi biologici del nostro corpo.
Secondo le tradizioni di pensiero orientali a ogni chakra corrisponde una nota musicale, ciò significa che la frequenza associata alle singole note - dalla più bassa (Do) alla più alta (Si) - risveglia i chakra dal più basso (chakra della radice) al più alto (chakra della corona).
Ecco perché i suoni più gravi agiscono sui chakra inferiori e quelli più acuti sui chakra superiori.
In conclusione, il suono delle campane tibetane agisce su centri energetici primari e ciò fa sì che non serva essere esperti per trarne benefici immediati in termini di rilassamento.
È sufficiente approcciarsi a questi oggetti come a strumenti musicali, da usare a diversi livelli di conoscenza. Chi non ha esperienza può considerarli un valido supporto alle pratiche di meditazione e di yoga.
A livello successivo è possibile suonare le campane tibetane con note, toni e intervalli che si abbinano a trattamenti più complicati come il massaggio Shiatsu o Ayurvedico.
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