Arnica o artiglio del diavolo?
Pubblicato
6 anni fa
La Redazione di Macrolibrarsi
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Due alleati preziosi, due azioni diverse
La Natura ci offre soccorso in molti modi e i rimedi naturali ne sono un esempio perfetto. Moltissime varietà di piante esistenti (alcune ancora sconosciute) sono per l’uomo un alleato speciale. Imparare a conoscerle ci insegna quali scegliere e come utilizzarle. Due tra i rimedi naturali più comuni e versatili sono l’arnica e l’artiglio del diavolo.
Arnica e artiglio del diavolo: le differenze
Apparentemente svolgono la stessa funzione ma in realtà è consigliato utilizzarli in situazioni diverse. Quando scegliere l’arnica e quando scegliere l’artiglio del diavolo?
L’arnica può essere utilizzata nei casi di dolore accidentato, a seguito di un trauma subìto mentre l’artiglio del diavolo agisce maggiormente a livello muscolare, in caso di contratture, infiammazioni localizzate, tensioni.
Solo qualche accorgimento: l’arnica è sconsigliata alle persone allergiche alle piante della famiglia delle Compositae come echinacea, artemisia, tarassaco, mentre l’artiglio del diavolo è sconsigliato a chi utilizza anticoagulanti perché ha un effetto ipotensivo.
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Arnica: tutti i benefici
L’arnica è una pianta con proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche, antinevralgiche e soprattutto consigliata in caso di traumi e contusioni. Quando usarla? In caso di:
- ematomi;
- stiramenti;
- contusioni;
- edemi;
- gonfiori e rigidità articolari, come quelle causate dall'artrosi,
- dolori articolari;
- post intervento chirurgico.
Il suo tropismo principale è proprio a contatto con la pelle, dove trova la sua massima espressione.
È indicata anche in caso di punture d’insetti, leggere infiammazioni della pelle e presenza di foruncoli (anch’essi derivanti da un’infiammazione cutanea). Applicata con costanza dopo un trauma o dopo un intervento chirurgico (che il nostro corpo legge come trauma o invasione esterna) permette al corpo di guarire in minor tempo e attenua il dolore causato.
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Artiglio del diavolo: tutti i benefici
L’artiglio del diavolo, cugino stretto dell’arnica, agisce anch’esso come antinfiammatorio a livello locale o a livello sistemico. A differenza dell’arnica, l’artiglio del diavolo agisce prettamente a livello muscolare ed è consigliato in caso di:
- blocco muscolare;
- contratture muscolari;
- tensioni localizzate alle spalle;
- dolori da artrite;
- stiramenti muscolari.
La crema (come questa che ti consigliamo) a uso locale è consigliata in caso di tensioni passeggere o momentanee o causate da un movimento brusco, perché attenua il dolore e dona maggiore elasticità ai muscoli.
Se ci troviamo di fronte a casi di ripetuta tensione muscolare, nella stessa area del corpo o in parti diverse, è meglio assumere l’artiglio del diavolo in compresse (ti consigliamo queste con estratto delle radici e titolato) o in tintura madre, per agire a livello sistemico su tutto l’organismo, ampliando l’azione antinfiammatoria.
Il suo tropismo è a livello muscolare, soprattutto nei casi di dolore persistente e continuo. La tensione muscolare è il primo campanello d’allarme che deve portarci a pensare subito all’artiglio del diavolo come rimedio ideale. Scioglie i blocchi, apporta calore ai muscoli, attenua le infiammazioni presenti.
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