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Apprendere con le mappe mentali

Pubblicato 1 anno fa

Cosa sono, perché sono utili, come si costruiscono

Ho accennato alle mappe mentali nell'articolo dal titolo Come si fa homeschooling?: riprendo ora il discorso per entrare più nel dettaglio.
Premetto che non sono un'esperta di neuroscienze, né un'insegnante, però nel mio percorso di madre homeschooler ho avuto modo di incontrare questo metodo e ne parlo volentieri, sperando di riuscire a renderne la bellezza perché qualcuno incuriosito possa poi approfondirlo in sede specifica.

Come già ho sottolineato più volte, a mio avviso esistono tanti metodi di apprendimento, ma un fondamento essenziale è che esso avvenga in un contesto di gioia, serenità, curiosità.
Il metodo delle mappe mentali è assai creativo e fa uso di strumenti come colori, fantasia, intuizione, sintesi. Perciò non è affatto pesante e mantiene la mente fresca.

Vediamo allora insieme alcuni suggerimenti su come procedere.

Indice dei contenuti:

Le capacità della nostra mente

Il metodo delle mappe mentali si basa sulle conoscenze più moderne delle neuroscienze (un sistema di studio approfondito sul sistema nervoso), da cui si sta comprendendo come le possibilità del nostro cervello e della nostra mente siano molto grandi. Comprendendo sempre di più il funzionamento di questo complesso sistema, si può approcciarlo rispettandone la natura, nel caso dell'apprendimento dando stimoli più corretti affinché i concetti appresi si consolidino con più facilità e rimangano nel tempo.

Attraverso questi studi si è visto come il più classico sistema "leggo, sottolineo, ripeto" possa non essere il migliore per imparare e soprattutto conservare nella memoria. La nostra mente ha bisogno di stimoli che facciano uso ad esempio di connessioni logiche, intuitive, o che comunque lo siano per la nostra esperienza.

Fare un solo lavoro di semplice memorizzazione spesso porta a pochi risultati o comunque di scarsa durata. A poco serve che una cosa appresa si ricordi fino al momento della verifica o dell'interrogazione per poi finire nel dimenticatoio, lo scopo dello studio dovrebbe esser ben altro.

Come costruire una mappa mentale

Il punto di partenza può essere un argomento che viene trattato in qualunque contesto (scuola, a casa, fra amici, ecc.) o da un testo scritto da studiare.

La primissima cosa è quella di vagliare in modo critico e intuitivo le informazioni essenziali che si ascoltano o si leggono. Se si tratta di leggere delle pagine, ad esempio una proposta è darsi una sola possibilità di lettura partendo inizialmente dalla semplice osservazione di immagini e titoli chiedendosi: "Cosa posso evincere da questi titoli (o titoletti) o immagini? Che cosa già io conosco in merito a questo argomento? Che cosa già posso dedurre?" Domande simili aiutano in partenza a tirare fuori ciò che abbiamo dentro (peraltro è questo il vero significato di "educazione"), prima ancora di considerarci dei contenitori vuoi da riempire.

Ponendosi in questo atteggiamento inoltre si può accingersi a leggere il testo con un'altra ottica di attenzione, con un bagaglio già predisposto in partenza e allo stesso tempo aprirsi a cose nuove e/o approfondimenti di quel tale argomento.

Il passo successivo è quello di isolare le informazioni importanti e organizzarle in modo personale, magari raggruppandole per temi comuni.

In questo modo ci si è dati una sola opportunità di lettura risparmiando del tempo e incitando il nostro cervello ad essere attento e presente nel momento stesso della lettura, essendo l'unico a disposizione.

Una volta in possesso di gruppi di informazioni essenziali si può strutturarle in una mappa, appunto una mappa mentale. Essa differisce dalla mappa concettuale che si trova comunemente nei libri di scuola per alcuni aspetti, prima di tutto si tratta di una creazione ex novo, e non di un riassunto già dato (per altro comunque sempre comodo), poi i concetti sono espressi in estrema sintesi e si fa uso anche di disegni, colori e altro. La mappa si crea a mano (o si può successivamente trasferiere a computer, ma partendo comunque da uno schizzo personale).

Si prende un foglio, meglio in formato A3, e si pone al centro l'argomento in questione. È bene renderlo unico con un carattere, colore e disegno personalizzati. Questo aiuterà a riconoscere a memoria questa mappa rispetto ad altre. La personalizzazione inoltre rende unica ogni mappa mentale, perché siamo tutti diversi e un disegnino che può aiutare una persona potrebbe non essere altrettanto efficace per un'altra, quindi questo ci aiuta a conoscerci meglio.

Una volta inserito l'argomento principale si crea un ramo verso l'alto a destra (a ore 13:00) procedendo poi in senso orario. Ogni ramo conterrà un macroargomento relativo a quello principale. Ogni ramo avrà un colore diverso. Sopra il segmento di ciascun ramo sarà opportuno sintetizzare con una sola parola il nome di quel macro argomento, che poi potrà essere sviluppato in sottorami successivi, che saranno a loro volta ancora suddivisi fino ad esaurire i concetti principali di quell'argomento.

Ad ogni ramo sarà utile inserire un proprio disegnino, che sintetizzi i concetti in modo visuale e poi il gioco è fatto!

Ecco un esempio semplice creato da me su un argomento che mi è sempre stato a cuore, la musica.

Mappa mentale sul tema "musica"

Ho indicato al centro proprio la parola "MUSICA" come argomento da trattare, e alcuni rami di macroargomenti che ne sintetizzano alcune componenti o aspetti (la melodia, l'armonia, il ritmo ecc.). Ciascun disegno rappresenta queste sezioni così come li sento io o come sono legati a certi miei ricordi, certi studi fatti, certe esperienze. Per altri magari sarebbero stati diversi.

Ripassi e conclusioni

La mappa così realizzata andrebbe ripetuta a memoria subito dopo averla costruita, senza colori e senza disegni, a mo' di schizzo giusto per consolidare questo apprendimento. Esistono poi delle scale di ripassi dilazionati elaborati secondo specifiche teorie, in modo che i vari concetti possano essere memorizzati più facilmente. Ma tutto questo andrebbe approfondito col tempo e la dedizione dovuti. Anche in questo caso si può consolidare la pratica attraverso l'esperienza e il confronto, appoggiandosi a qualcuno che la può insegnare e facendosi sostenere fintantoché si diventa autonomi.

Questo è uno fra tanti strumenti utilizzabili per l'apprendimento, e certamente può essere molto adatto e soprattutto efficace.

Per approfondire questo argomento puoi leggere...


Ultimi commenti su Apprendere con le mappe mentali

Recensioni dei clienti

Mirea L.

Recensione del 08/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 08/08/2025

Usare le mappe mentali è utile non solo per lo sviluppo cognitivo, è utilissimo anche per stimolare il pensiero critico, oggi più che mai importantissimo e basilare

Baristo T.

Recensione del 21/11/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 21/11/2024

Sono pienamente d’accordo con l’autrice, non è mandando a memoria che si apprende ma usando la logica e schematizzare, o creare mappe mentali è un ottimo metodo per apprendere. Grazie per tutte le spiegazioni.

Lia M.

Recensione del 07/11/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 07/11/2024

Adoro e trovo utilissime le mappe mentali come metodo di apprendimento. Consentono di imparare a connettere gli argomenti molto velocemente e in maniera creativa

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