Apis mellifica: a cosa serve e quando usarla
Pubblicato
11 mesi fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Scopri proprietà e benefici di questo rimedio omepatico e in quali casi è utile
I rimedi omeopatici sono notoriamente estratti da sostanze molto diverse fra loro, comprese sostanze tossiche e velenose. La sostanza utilizzata viene talmente tanto diluita e dinamizzata da non essere più in grado di avere gli effetti collaterali che avrebbe a dosi normali. Secondo il principio omeopatico infatti ciò che in grandi quantità è in grado di provocare un effetto collaterale, a quantità infinitesimali - omeopatiche - le allevia.
Fra i rimedi ottenuti da sostanze tossiche vi è Apis mellifica, un rimedio che in omeopatia è molto usato contro le infiammazioni improvvise ed è ottenuto dalle api e dal loro veleno. Sappiamo che il veleno delle api può scatenare reazioni allergiche ed essere letale in persone predisposte a una allergia. Eppure, nonostante ciò, è stato usato come rimedio curativo fin dal passato. Sai che Carlo Magno e Ivan il Terribile lo apprezzavano come rimedio per contrastare i dolori articolari?
Oggi, come rimedio omeopatico viene utilizzato per diverse condizioni. Scopriamo quali sono i suoi benefici.
Apis mellifica a cosa serve
Un incontro ravvicinato con una o più api domestiche (Apis mellifica) non è di certo indolore: il veleno iniettato con il pungiglione contiene sostanze dall’azione allergizzante e tossica (come istamina, dopamina, apamina e isolecitina), che quando vengono a contatto con la pelle, attraverso la puntura, possono provocare diversi fastidi, come:
- rossore,
- gonfiore,
- prurito,
- infiammazione.
Nei casi più gravi la puntura o le punture (nello sventurato caso in cui si incappi in uno sciame) possono creare anche una reazione allergica più o meno grave.
Chi avrebbe mai detto, dunque, che il rimedio ottenuto dall'ape e dal suo veleno possa essere in grado di avere effetti terapeutici sulla pelle? Eppure è proprio per questo che Apis mellifica viene utilizzata in omeopatia. Il rimedio omeopatico può essere utilizzato per alleviare le infiammazioni acute della pelle.
È ideale nei casi in cui i sintomi si manifestino in maniera brusca e violenta, con:
- dolore bruciante crescente con tipica sensazione di avere degli aghi nella pelle,
- fitte improvvise,
- prurito,
- dolore che aumenta con la pressione e il caldo e migliora, invece, con il freddo,
- presenza di infiammazione acuta della pelle,
- calore e rossore nella parte interessata,
- orticaria,
- dermatite,
- eritema solare,
- edema.
Apis mellifica è indicato anche nei casi di punture di insetti che creano una reazione improvvisa e acuta, con dolore, rossore e gonfiore eccessivi.
Allo stesso modo può essere indicato per contrastare gli stessi sintomi causati da una reazione allergica.
Può essere benefico anche per alleviare prurito, gonfiore e bruciore dei puntini rossi causati da malattie esantematiche come morbillo e rosolia.
Altri benefici di Apis mellifica
Oltre che le affezioni e le infiammazioni improvvise e acute della pelle, Apis mellifica può essere utilizzato per contrastare altri tipi di infiammazione che non riguardano la pelle, come ad esempio:
- infezioni del tratto urinario: i granuli di Apis mellifica possono essere utilizzati per contrastare la cistite e le infezioni del tratto urinario, alleviando anche i sintomi associati, come dolore al basso ventre e sensazione di bruciore alla minzione,
- infiammazioni di gola e faringe, con insorgenza rapida e molto fastidioso sin da subito, che provocano dolore alla deglutizione con o senza febbre,
- dismenorrea ma anche mestruazioni abbondanti che si bloccano di colpo per una forte paura,
- infiammazioni del tratto gastrointestinale, in presenza di diarrea e vomito,
- dolori reumatici e articolari, soprattutto quelli che migliorano con il freddo,
- febbre, che si manifesta subito alta,
- mal di testa,
- infiammazioni che interessano gli occhi: è indicato per l’orzaiolo anche recidivante, borse agli occhi, e tutti i casi in cui gli occhi sono interessati da infiammazione ed edema,
- herpes labiale.
Infine, Apis mellifica viene indicato anche per i cali di pressione repentini, che possono favorire collasso e perdita dei sensi.
Come si riconosce la persona Apis mellifica
La scelta di ogni rimedio omeopatico avviene sulla base della descrizione della persona e non solo del suo sintomo.
La persona che necessita di Apis mellifica ha queste caratteristiche:
- è molto attiva e lavora senza sosta (ricorda un po’ un’ape),
- ha temperamento nervoso e si irrita se viene contrariata,
- ha una lingua pungente, che usa per zittire gli altri o farsi giustizia,
- tende a controllare e a dire agli altri cosa devono fare,
- è ansiosa e nervosa,
- soffre di gelosia e può essere diffidente,
- da bambino è molto sensibile, incline al pianto facile e ha paura di addormentarsi.
In fase acuta Apis si riconosce perché:
- non ha sete, nemmeno con febbre alta,
- alterna sudorazione abbondante e febbre alta anche con brividi,
- è agitata e ansiosa,
- ha molto sonno che viene interrotto dal dolore o da brutti sogni.
Generalmente la persona Apis ha una costituzione fosforica.
Quale diluizione assumere
Saprai che i rimedi omeopatici si distinguono per diluizioni che sono indicate da un numero seguito dalla dicitura ch.
Ma come si fa a capire quale diluizione usare? Se sei fra coloro che si sono chiesti ad esempio Apis mellifica alla 5ch a cosa serve e qual è la differenza con una diluizione alla 30ch, ecco alcune indicazioni che potrebbero esserti utili.
Per sintomi che si manifestano in acuto è preferibile utilizzare una bassa diluizione come la 9ch. Per l’uso di diluizioni maggiori, dalla 30 alla 200ch è sempre meglio chiedere il parere del proprio omeopata che potrà indicare anche il necessario dosaggio e i tempi di assunzione.
Apis mellifica può essere utilizzata da adulti e bambini.
Apis mellifica: controindicazioni
In generale non ci sono controindicazioni all’assunzione di Apis mellifica, anche se in gravidanza e allattamento è sempre meglio chiedere il parere del medico prima dell’assunzione di un rimedio omeopatico. Allo stesso modo per bambini al di sotto dei 12 anni è bene sentire il parere del proprio pediatra prima della somministrazione di un rimedio omeopatico.
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